HITLER E MUSSOLINI

Il 'Führer' e il 'duce': amicizia e rivalità.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,401
    Reputation
    +1,446
    Location
    Verona

    Status
    Online
    image

    Sul rapporto tra Mussolini e Hitler, i due dittatori fascisti capi dei due totalitarismi di destra europei, si potrebbero scrivere libri. Anzi, si sono scritti libri. Il mio intento in questa ricostruzione fatta per punti sarà quello di approfondire il loro rapporto a livello di stima e ammirazione dell' uno verso l' altro. Per questa precisa scelta gli avvenimenti storici saranno lasciati leggermente in secondo piano.
    Partiamo dal 1933: in quell' anno Hitler divenne cancelliere della Germania e l' anno dopo il Führer del Reich tedesco, il capo unico e incontrastato.
    Da subito Hitler guardò al suo collega italiano, al potere stabilmente ormai da molti anni (definitivamente dal 1924-5 con le 'leggi fascistissime') come a un modello da seguire. Ma, soprattutto, il Führer vedeva in Mussolini un uomo degno di ogni ammirazione per la sua decisione e la sua statura politica. Il dittatore italiano era un uomo d' azione, e lo aveva dimostrato con la sua energica presa del potere a Roma, che Hitler tentò di imitare, senza alcun successo, a Monaco nel 1923. Il Duce, dal canto suo, era felice solo in apparenza di avere un altro dittatore fascista in Europa perché, in realtà, temeva il potenziale di una Germania in armi.
    L' anno seguente Hitler si recò per la prima volta in visita di stato in Italia, dove venne ricevuto da un Mussolini tronfio come non mai e padrone della scena con la sua maestosa e decoratissima uniforme, che si beò per tutto il tempo del suo esercito sfilante per cercare di impressionare il capo tedesco. Hitler, all' epoca ancora inesperto, fece la figura dell' "apprendista stregone" con il suo scialbo impermeabile e i suoi modi impacciati. Il Führer rimase impressionato dalla disciplina del regio esercito e forse per questo si convinse, erroneamente, che l' Italia potesse essere una grande potenza militare, anziché il "ventre molle d' Europa" (come la definiva Churchill). Ma soprattutto la sua stima per l' energico camerata romano aumentò, e rimase inalterata anche quando Mussolini gli sbarrò la strada della sua Austria in quello stesso anno.
    Nel giro di pochi anni i ruoli dei due dittatori si invertirono; Hitler si trovò a capo della più potente macchina da guerra del mondo, mentre Mussolini doveva far fronte alla drammatica mancanza di risorse del suo paese. Ciò nonostante Hitler teneva sempre in massima considerazione l' Italia fascista, che si sforzò in tutti i modi di farsi amica (ad esempio riconoscendo immediatamente il titolo di Imperatore di Etiopia a Vittorio Emanuele). Col passare dei mesi il Führer fu sempre più l' unico tra i vertici tedeschi a credere nella potenza italiana ma, in fondo, era anche il solo il cui parere contasse davvero a Berlino.
    Nel '36 Mussolini visitò la Germania, venendo trattato come un vero e proprio eroe; Hitler lo definì "un altro personaggio (oltre a lui ndr) che non è NELLA STORIA ma FA LA STORIA" e si disse "fortunato" per avere l' onore di vivere nella sua stessa epoca. Mussolini, sensibile ai commenti positivi, definì il suo viaggio "un trionfo" e disse, profeticamente: "Quando un fascista ha un amico marcia con lui fino in fondo" (anche se probabilmente si riferiva più al marciare che al perire insieme).
    Nel 1938 Hitler convocò la conferenza di Monaco proprio su consiglio "del suo amico e alleato Mussolini". Nel 1936 le due nazioni si erano infatti unite nell' Asse Roma-Berlino.
    Nel 1939, a poche ore dall' inizio della Seconda guerra mondiale Hitler prese in considerazione una sola proposta di mediazione, quella del suo collega italiano. Mussolini, invece, negli anni si era sempre più sgonfiato: si sentiva inferiore a Hitler e alla sua macchina bellica, soprattutto dopo i primi trionfi tedeschi nella guerra. Hitler, invece, continuava ad ammirarlo sinceramente e a considerarlo un amico e l' unico leader mondiale a meritare di essere sul suo livello. Pensate che pochi giorni prima della guerra comunicò che per le sorti della Germania era necessario che Hitler non fosse oggetto di attacchi terroristici tanto quanto (e per la mentalità di Hitler questa era una cosa incredibile) non ne fosse vittima il Duce.
    Il Führer perdonò a Mussolini il tradimento del 1939, quando il Duce non marciò con lui contro la Polonia e anche dopo il maldestro e codardo intervento italiano in guerra, condotto malamente e fatto di umiliazioni, Hitler mantenne la promessa che aveva fatto a Mussolini quando quest' ultimo gli aveva lasciato infine l' Austria: egli lo avrebbe assistito "quand' anche tutto il mondo gli si fosse opposto"; "non mi dimenticherò mai di ciò che Mussolini ha fatto per me", disse il Führer tedesco. Per una volta, egli mantenne la sua parola: quando il Duce fu esautorato e catturato dal re traditore Hitler insistette nel dare massima priorità alla sua liberazione. Per giustificare questa presa di posizione (assurda nel contesto della guerra) Hitler definì Mussolini un "prezioso oggetto" anche se tutti sapevano che militarmente non lo era.
    Dopo la liberazione per mano di Otto Skorzeny, Mussolini abbracciò calorosamente Hitler. Forse per la prima volta nella sua vita gli era davvero riconoscente. Negli anni aveva sviluppato per Hitler uno strano sentimento, un misto di ammirazione, perché il capo della Germania era un uomo d' azione come e forse anche più di lui, rispetto, diffidenza, senso di superiorità personale, amicizia e risentimento. Risentimento dovuto al fatto che l' essere stato spinto dai tedeschi a legare indissolubilmente le fortune della sua Italia alla Germania nazista con il Patto d' acciaio del 1939 aveva fatto sì che quando la campana iniziò a suonare a morte per il Terzo Reich altrettanto successe per l' Italia fascista.
    Negli anni il Duce era divenuto l' alleato minore dell' Asse, la 'scimmia' o il 'cane' di Hitler (a seconda delle caricature), e se ne rendeva assai amaramente conto. Come si rendeva conto che stava affondando per colpa di una guerra che non avrebbe mai scatenato. Ciò nonostante non poteva non provare un grande rispetto per quell' uomo così deciso e risoluto; inoltre negli anni aveva quasi sicuramente sviluppato un sentimento simile a quello di Hitler: si era forse affezionato al collega con il quale aveva condiviso tante trattative, tante manifestazioni, tante battaglie, tanti trionfi e tante sconfitte. Il Duce era entrato in guerra, nonostante l' opposizione del Papa, del Re e del suo genero nonché ministro degli esteri Galeazzo Ciano (da sempre sospettoso verso i tedeschi), sicuro che l' Asse avrebbe trionfato in breve e che la sua Italia avrebbe guadagnato molto dal solo fatto di potersi sedere al tavolo dei vincitori. Il capo nazista si disse "commosso" dalla notizia.
    Il Duce era invidioso della potenza di Hitler e si vergognava di non esserne all' altezza, proprio lui che aveva sempre sognato la gloria sui campi di battaglia. Sperava, come disse, "che i tedeschi pagassero cara la vittoria in Russia", perché la dava per scontata. Hitler lo aveva salvato in Grecia e in Africa. E in seguito gli aveva anche evitato la vergogna di essere esposto come trofeo di guerra dagli Alleati; in tutti gli anni in cui era stato al potere il Führer tedesco aveva maltrattato e disprezzato tutti i dittatori alleati (o sarebbe meglio dire satelliti), imponendo loro la sua volontà; solo Mussolini era stato al suo fianco come alleato e come amico, anche dopo la sua caduta e negli anni della fallimentare R.S.I., anni in cui Mussolini si ridusse a burattino nelle mani dei tedeschi, tra i quali godeva della considerazione sempre più del solo Hitler, che gli imposero addirittura di fucilare Ciano.
    I due dittatori marciarono insieme fino alla fine. Affondarono con la loro folle "comune causa" (per citare Hitler). Nel loro ultimo incontro, dopo l' attentato al Führer del luglio 1944, i due un tempo trionfanti alleati dell' Asse, ormai consumati da anni di guerra, sembravano due fantasmi, come dissero i presenti all' incontro.
    Prima di suicidarsi Hitler rivolse ancora un pensiero al vecchio dittatore alleato, a quel pettoruto Cesare romano che dietro le pompose apparenze era fatto di cartapesta. Anche se ormai al di là del bene e del male, i testimoni riferirono che fu assai impressionato e addolorato dalla misera fine che toccò a Mussolini il 28 aprile del 1945, due giorni prima del suo suicidio.
    In conclusione, e questa è una tesi del tutto mia e perciò non necessariamente condivisibile, Hitler in tutta la sua carriera politica fu onesto e leale con pochissime persone e tra queste solo a due diede più di quanto ebbe in cambio, a tutti i livelli: il primo fu Heinrich Himmler, il traditore capo delle SS, e il secondo fu proprio Benito Mussolini, che si associò a lui per convenienza e che invece ricevette da Hitler un rispetto e un' amicizia autentici, anche oltre le convenienze politiche e militari.

    FONTI:
    -William L. Shirer, "Storia del Terzo Reich", Fabbri Editori, Milano, 1978;
    -Documentari, siti internet e informazioni apprese negli anni; per approfondire trovate materiale in enorme quantità nelle biblioteche e videoteche, nelle librerie e sul web.

    Edited by Oskar - 29/4/2009, 11:47
     
    Top
    .
  2. skajd
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Il mio intento in questa ricostruzione fatta per punti sarà quello di approfondire il loro rapporto a livello di stima e ammirazione dell' uno verso l' altro.

    Posso dire la mia?
    Dunque...non è che ci fosse una stima e un'ammirazione reciproca...
    Anzi...Mussolini lo considerò sempre un "invasato pazzoide".
    Hitler considerava Mussolini come un grande, lo stimava e volle conoscerlo fortemente....Un incontro che Mussolini ritardò il più possibile...
    I due non sono mai stati amici, è vero che Hitler considerava Mussolini un "maestro", ma la stima non era reciproca...Mussolini era "legato" ad Hitler da una sottile "paura", che poi lo ha spinto a fare quello che ha fatto(dalle leggi razziali, ad accordi assurdi, ad una guerra-lampo fuorviante, alla repubblica di Salò, ecc)

    CITAZIONE
    Dopo la liberazione per mano di Otto Skorzeny, Mussolini abbracciò calorosamente Hitler. Forse per la prima volta nella sua vita gli era davvero riconoscente.

    probabilmente all'inizio si sentì "liberato", ma capì ben presto che era in effetti "prigioniero", nelle mani di hitler...
    E la sua non fu una vera e propria felicità...la prima cosa che disse, una volta liberato fu:"Avrei preferito essere liberato dagli italiani"...

    CITAZIONE
    e il secondo fu proprio Benito Mussolini, che si associò a lui per convenienza e che invece ricevette da Hitler un rispetto e un' amicizia autentici.

    No...non la penso così...
    E' vero che Hitler stimava Mussolini...ma non solo Musso. ha "sfruttato" l'amicizia con Hitler.
    Inoltre il furer, con le sue monovre astute, ha fatto si che l'Italia tagliasse i ponti con le altre grandi potenze, con cui Mussolini aveva determinati rapporti, e con cui all'inizio svolgeva un ruolo di moderatore d'europa(ovviamente voluto e studiato a tavolito, perchè era l'immagine che voleva dare), frenando anche a volte la stessa Germania...
    Quindi non si può parlare di amicizia unilaterale....secondo me non si può proprio parlare di amicizia con questi presupposti...secondo questa mia tesi.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,401
    Reputation
    +1,446
    Location
    Verona

    Status
    Online
    CITAZIONE (skajd @ 11/6/2008, 23:32)
    CITAZIONE
    Il mio intento in questa ricostruzione fatta per punti sarà quello di approfondire il loro rapporto a livello di stima e ammirazione dell' uno verso l' altro.

    Posso dire la mia?
    Dunque...non è che ci fosse una stima e un'ammirazione reciproca...
    Anzi...Mussolini lo considerò sempre un "invasato pazzoide".
    Hitler considerava Mussolini come un grande, lo stimava e volle conoscerlo fortemente....Un incontro che Mussolini ritardò il più possibile...
    I due non sono mai stati amici, è vero che Hitler considerava Mussolini un "maestro", ma la stima non era reciproca...Mussolini era "legato" ad Hitler da una sottile "paura", che poi lo ha spinto a fare quello che ha fatto(dalle leggi razziali, ad accordi assurdi, ad una guerra-lampo fuorviante, alla repubblica di Salò, ecc)

    CITAZIONE
    Dopo la liberazione per mano di Otto Skorzeny, Mussolini abbracciò calorosamente Hitler. Forse per la prima volta nella sua vita gli era davvero riconoscente.

    probabilmente all'inizio si sentì "liberato", ma capì ben presto che era in effetti "prigioniero", nelle mani di hitler...
    E la sua non fu una vera e propria felicità...la prima cosa che disse, una volta liberato fu:"Avrei preferito essere liberato dagli italiani"...

    CITAZIONE
    e il secondo fu proprio Benito Mussolini, che si associò a lui per convenienza e che invece ricevette da Hitler un rispetto e un' amicizia autentici.

    No...non la penso così...
    E' vero che Hitler stimava Mussolini...ma non solo Musso. ha "sfruttato" l'amicizia con Hitler.
    Inoltre il furer, con le sue monovre astute, ha fatto si che l'Italia tagliasse i ponti con le altre grandi potenze, con cui Mussolini aveva determinati rapporti, e con cui all'inizio svolgeva un ruolo di moderatore d'europa(ovviamente voluto e studiato a tavolito, perchè era l'immagine che voleva dare), frenando anche a volte la stessa Germania...
    Quindi non si può parlare di amicizia unilaterale....secondo me non si può proprio parlare di amicizia con questi presupposti...secondo questa mia tesi.

    Innanzitutto certo che puoi dire la tua, anzi è proprio questo il succo del forum.
    Tuttavia non concordo con alcune tue affermazioni: Mussolini non considerava Hitler solo un pazzoide; lo ammirava dal profondo per il fatto che il fuhrer era un vero uomo d' azione, fattore che lo rendeva magnetico agli occhi del 'duce'. In questo senso fanno fede i diari di Galeazzo Ciano che descrive quest' ambivalenza nei sentimenti di Mussolini verso Hitler riportando gli stati d' animo del duce nei confronti del leader nazista nel trascorrere dei giorni, dei mesi e degli anni.
    Insomma non si può dimenticare questo elemento per formulare un' anlisi profonda sulla psicologia di Mussolini nei confronti di Hitler.
    In questo momento sono fuori casa e non ti posso citare passaggi o riferimenti più precisi del diario di Ciano ma quando li trovo li inserirò Per ora devi fidarti della mia memoria ;).

    In secondo luogo per quanto rigurda la felicità di Mussolini al momento della liberazione essa fu sì di breve durata, ma autentica: lo confermano le immagini di quello storico abbraccio, presenti in moltissimo documentari e i racconti dei presenti che ricordano un Mussolini felice come un bambino e parlano di un abbraccio del duce che per calore imbarazzò un po' Hitler. Anche qui vale lo stesso discorso di prima sulla mia memoria.

    Infine uno degli scopi del mio topic era mostrare come, almeno secondo la mia lettura storiografica, Hitler nutrisse per Mussolini una vera amicizia ed è qui inutile ripetere le mie ragioni. Ovviamente ogni possibile interpretazione storiografica è valida se ben motivata; rimane però almeno una cosa da non dimenticare: il fatto che Hitler, prima di morire, abbia dedicato un pensiero al suo decaduto collega spinge almeno a pensare che l' affetto del fuhrer fosse autentico.
     
    Top
    .
  4. skajd
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Tuttavia non concordo con alcune tue affermazioni: Mussolini non considerava Hitler solo un pazzoide; lo ammirava dal profondo per il fatto che il fuhrer era un vero uomo d' azione, fattore che lo rendeva magnetico agli occhi del 'duce'

    Si, questo si...
    Ma non si può parlare secondo me di amicizia reciproca....un amico non ha paura dell'altro...e la paura ha legato Mussolini fino alla fine ad Hitler...
    All'inizio Musso. vedeva di buon occhio quest'uomo d'azione, in grado di aver fatto "grandi" cose...ma Mussolini non lo ha mai stimato (se non fingendo quando organizzavano visite nei rispettivi Paesi.
    Io ho letto molti saggi, tra cui il biografo di Mussolini...quindi questo so....
    Però se tu riesci a trovare e scannerizzarmi le pagine del diario di Ciano mi fai un grande piacere...
    Io non sono una storica, quindi vado alla ricerca di testi che possono darmi una visione più completa...
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,401
    Reputation
    +1,446
    Location
    Verona

    Status
    Online
    Ecco qualche utile citazione; dal diario di Galeazzo Ciano del 12 marzo 1939 "(...)né bisogna nascondersi che il Duce sente il fascino di Hitler, tanto più che questo fascino si esercita nel senso della sua più profonda natura, l'azione".
    Da Shirer "Se, come disse Ciano, Mussolini si sentiva attratto personalmente dal Fuhrer per qualcosa di profondamente radicato nella sua natura, si può dire che l' attrazione fosse reciproca (...). E' questo uno dei misteriosi paradossi della vicenda che stiamo raccontando".
    Se trovo altro aggiungerò.
     
    Top
    .
  6. Pandrea
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    "Quell'idiota di Berlino"
    Mussolini, 1933

    Edited by Oskar - 23/8/2022, 18:18
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,401
    Reputation
    +1,446
    Location
    Verona

    Status
    Online
    Eh sì, il rapporto di Mussolini con Hitler era davvero complesso: lo stimava, lo temeva, per certi versi lo disprezzava. Anche le sue idee riguardo al razzismo mutarono: dal disprezzo divenne "lo sbocco naturale" del fascismo.
    Una cosa per Pandrea: dovresti specificare la fonte della frase che hai riportato, anche se non ho difficoltà a credere che sia stata pronunciata dal Duce.

    Edited by Oskar - 22/2/2009, 13:58
     
    Top
    .
  8. Lavinia94
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    mi è piaciuta questa tua ricostruzioni sui sentimenti recisproci del Duce e del Fuhrer..volevo chiederti solo un favore..potresti dirmi precisamente su quale documentario hai visto le immagini di "quello storico abbraccio"? Xk ho visto diversi documetari sulla liberazione del Duce ma nemmeno sulla raccolta della Hobby&Work si vede nulla..grazie :-)
     
    Top
    .
  9. frapalin
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    secondo il mio punto di vista, mussolini si rese conto che l'italia non era in grado da sola di raggiungere i fasti imperiali che lui sognava. quindi aveva bisogno di un alleato che gli permettesse di conseguire l'obiettivo, ed in quel momento solo hitler poteva aiutarlo...
     
    Top
    .
  10. Zatto
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    i due dittatori fascisti capi dei due totalitarismi di destra europei,

    Qui il pollo ci casca.
    Essere Fascisti non significa essere di destra e neppure di sinistra, è un insieme, un unica via.
    Infatti molti, fin troppe persone danno del fascista a certe persone che son di destra, un errore madornale.

    Per quanto riguarda Hitler, lui era un NazionalSocialista e non Fascista, tutti dicono che sia estrema destra, ma io penso che sia come il fascimo, idee di destra e di sinistra, un unica via anche quella, il NazionalSocialismo se fatto bene(non come quello tedesco)può rendere.

    Nazionalsocialisti= Nazionalisti e Socialisti.
     
    Top
    .
  11. frapalin
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Zatto @ 3/10/2011, 00:20) 
    CITAZIONE
    i due dittatori fascisti capi dei due totalitarismi di destra europei,

    Qui il pollo ci casca.
    Essere Fascisti non significa essere di destra e neppure di sinistra, è un insieme, un unica via.
    Infatti molti, fin troppe persone danno del fascista a certe persone che son di destra, un errore madornale.

    Per quanto riguarda Hitler, lui era un NazionalSocialista e non Fascista, tutti dicono che sia estrema destra, ma io penso che sia come il fascimo, idee di destra e di sinistra, un unica via anche quella, il NazionalSocialismo se fatto bene(non come quello tedesco)può rendere.

    Nazionalsocialisti= Nazionalisti e Socialisti.

    Bah, scusa se te lo dico ma a mio giudizio qui la confusione regna sovrana.

    Certo, è corretto dire che Hitler non era un fascista, ma questo solo se consideriamo il regime fascista italiano.

    Il regime di Hitler rientra tra quelli che possono essere definiti "fascisti" insieme a quello di Mussolini in Italia, a quello di Franco in Spagna, a quello di Salazar in Portogallo ed a quello di Pavelic in Croazia, a cui si aggiugnono poi tutti i "regimi fantoccio" degli stati satelliti (Romania, Norvegia, Ungheria, Finlandia ecc.).

    Poi sul "destra o sinistra", io non me ne intendo granchè, ma penso sia solo un modo per distinguerli in base alle ideologie, ma avrebbero invece potuto anche chiamarli tipo "pippo e paperino"...

    Edited by frapalin - 3/10/2011, 09:31
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    5,052
    Reputation
    +728

    Status
    Offline
    dice bene l' amico frapalin ! fascismo è il termine che si usa comunemente per la definizione più paludata e accademica di "destra radicale", termine che gli stessi appartenenti alla medesima spesso non accettano, proponendosi come "superamento di destra e sinistra", che loro identificano rispettivamente con il liberismo e il marxismo . La destra radicale normalmente propugna uno stato fortemente autoritario e gerchizzato, contrario alla dialettica sociale, che legge la storia del paese in termini di purezza etnica e in ciò esalta tradizioni e costumi, sino a combattere non solo influenze culturali estere o immigrate , ma persino le evoluzioni culturali dei residenti che escono dai binari tradizionali.
    Normalmente contrarie alle costruzioni sovranazionali , combattono il cosmopoltismo e in questo degenerano spesso nell' antisemitismo. Sono portate a immaginare una gerarchia anche fra popoli e trasmigrare nela lotta fra popoli la lotta di classe che respingono
    Tutto ciò ( che spesso per un sorta di contrappasso si trova anche nello stalinismo e in certe dittature del terzo mondo che differiscono dalla destra radicale per il sotanziale rispetto che , al di la di quattro chiacchiere propagandiste, quest' ultima ha nei confronti della proprietà privata specie industriale) è il compendio di tutto ciò per cui provo odio e schifo.
     
    Top
    .
  13. Zatto
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Avete troppa confusione ragazzi, guardatevi dei dvd della grande storia, documentari, come ho fatto io!
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,401
    Reputation
    +1,446
    Location
    Verona

    Status
    Online
    Zatto, permettimi di farti notare che parli un po' per sentito dire. Come ho più volte dimostrato in questa sottosezione, tutte le idee socialiste del nazionalsocialismo sono rimaste per volere di Hitler carta morta e quindi sostenere che il movimento nazista abbia componenti vicine alla sinistra è molto semplicemente sbagliato.
    Per quanto riguarda poi la tua valutazione sulla possibilità teorica di un buon funzionamento del nazismo non posso che censurare la tua affermazione perché un'ideologia che predica l'annientamento di interi gruppi di esseri umani non può in nessun caso funzionare o essere accettabile.

    Sull'uso del termine fascista è corretta la spiegazione che ti ha dato frapalin: viene utilizzato in maniera estensiva per indicare le dittature europee che ha elencato.
    Allo stesso modo dato che i regimi fascisti erano contemporanei ad altri di diverso colore credo sia utile identificarli come di destra se non altro per distinguerli; in effetti si potrebbe aprire una lunga discussione sugli aspetti di stampo socialista dell'Italia fascista, ma ciò non toglie che quelli smaccatamente di destra erano nettamente prevalenti. In ogni caso si tratta di etichette su cui non mi fossilizzerei troppo.
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    5,052
    Reputation
    +728

    Status
    Offline
    Hai ragione Zatto io sono 45 anni che studio la storia su qualche centinaio di testi non posso competere con chi guarda i DVD della grande storia , cercherò di aggiornarmi :hmm:
     
    Top
    .
22 replies since 12/12/2007, 13:59   46954 views
  Share  
.