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Cornelio Scipione.
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Il programma politico di Gaio Gracco aveva sfruttato i conflitti interni tra senato e la classe dei cavalieri così tanto k dopo un cinquantennio ci fu la rottura tra queste due categorie.
La Nobilitas senatoria, un gruppo dirigente ristretto e chiuso, aveva guidato e guidava la conquista dell egemonia imperiale.
Questa espansione xò allontanò questi senatori dal corpo civico alla vita politica, in modo da esculudere sempre piu il ruolo del popolo in politica.
Così i cives Romani chiesero ai Tribuni di estraniarsi dalla Nobilitas e di allearsi col ceto equestre e affrontare la crisi k si era presentata.
L'esplosione della violenza nel 100 a.C. ci fu quando Gaio Mario k era d'accordo con i senatori fece uccidere Apuleio Saturnino e Glaucia(erano 2 tribuni della plebe).
Nel II secolo a.C. il senato acquisì sempre piu potere arrivando a controllare le corti giuridiche.Il tentativo di Gaio Gracco di spezzare questo predominio giudiziario, si attuò con la sostituzione dei giuridici attuali con personaggi equestri.
Il grande sviluppo delle attività commerciali,connesso con la politica espansionistica,aveva coinvolto, accanto ai cittadini romani, anke molti "negotiatores italici, k vennero coinvolti spontaneamente nella politica di espansione di Roma, k premevano x diventare partecipanti attivi alla vita politica Romana.
Le riforme di Tiberio Gracco colpì i possessores alleati nell'operazione del recupero dell'ager publicus occupato illegalmente.
A questa politica si ribellò Fragellae k venne rasa al suolo nel 125 a.C dall esercito mandato dal senato.
Nel 95 a.C. i consoli fecero passare una legge k toglieva la cittadinanza Romana a tutti coloro k se ne erano impadroniti x vie illegali.
La situazione precipitò nel 91 a.C quando il tribuno Livio Druso presentò un programma di riforme k davano maggior potere alla Nobilitas senatoria restituendo le corti giuidiche alla classe dei senatori e tolta quindi alla classe dei Cavalieri.Accanto a questo programma presentò una legge agraria e coloniale a favore della Plebe in modo da favorire entrambi gli skieramenti.
Una parte delle leggi venne approvata, ma quando morì il sostenitore piu forte di Druso, ovvero Licinio Crasso, il tribuno fu assassinato.
la reazione alla morte di Druso fu violenta a tal punto da scatenare una rivolta armata, k era sostenuta maggiormente dalla classe dirigente dei popoli italici alleati di Roma.
Tutti si ribellarono a Roma, tranne una città Venusia k inspiegabilmente restò fedele a Roma, e anzi, divene uno dei punti di forze della resistenza e poi del contrattacco Romano.
Dopo le vittoriose offensive alleate, i generali Romani riuscirono a dividere le forze separatisti da nord a sud e k poi sconfissero facilmente una volta k Roma riconquistò le città sulla costa campana.
Il console Guilio Cesare propose una legge(lex Iulia de civitate) k prevedeva k ogni popolo italico era libero di decidere se volere o meno la cittadinanza Romana e k tuti i novi cives dovevano essere iscritti in tribù. Questa proposta di legge fece placare quasi completamente le ostilità, xk i Sanniti e i Lucani furono gli unici a continuare le sotilità ma poi anke loro furono sconfitti definitivamente e accettarono la legge di Cesare.
Il conflitto terminò nel 88 a.C.
FONTI : dai miei appunti presi alle lezioni di Storia Romana all università e dallo studio del libro : INTRODUZIONE ALLA STORIA DI ROMA di Emilio Gabba,Daniele Foraboschi,Dario Mantovani,Elio Lo Cascio(mio professore),Lucio Troiani.
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Chi mi sa rispondere a questa domanda?
Quando scoppió la guerra sociale?Perché si chiamó cosi?. -
Cornelio Scipione. .
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la risposta a quanto dura la guerra sociale è scritta nel titolo.... mentre se mi chiedi perchè si chiama sociale...bhè...leggi sopra e capirai... per chiarimenti chiedi pure. . -
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Grazie! .
La Guerra Sociale 91-88 a.C.La questione degli Alleati Italici |
