Quale legge elettorale per l'Italia?
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Quale legge elettorale per l'Italia?

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    CITAZIONE (dceg @ 27/11/2016, 11:27) 
    come faccio io di solito quando ci sono inchieste onlin con la possibilità di dare un punteggio: o do i voti indiscriminatamente in base a simpatia o antipatia (non darò certpo un voto negativo al venditore da cui ho appena acquistato qualcosa, sarei un cretino ad averlo fatto e siccome rifiuto di darmi del cretino programmaticamente il venditore è ottimo perché ho comperato da lui e non viceversa!) o faccio clik sulle caselle a caso.

    Pensa che invece io sono molto serio in questo.
    Se un venditore o un prodotto non mi ha soddisfatto do un punteggio basso, non è darmi del cretino, ma dare una mano ad altri.
    Anche quando rilascio il feedback su ebay sono molto riflessivo, rileggo l'asta, valuto la comunicazione, i tempi di risposta, idem con trip advisor, o con amazon. Anzi con Amazon mi è perfino capitato di rivedere una valutazione e modificarla nel tempo dopo un uso prolungato dell'oggetto.
    Inoltre si Amazon che Tripadvisor hanno un ulteriore punteggio sulle recensioni valutando il recensore sulla base di quanto gli utenti abbiano trovato utili le sue recensioni.
    In rete il sistema funziona abbastanza bene, io ho evitato di comprare un sacco di prodotti con tante recensioni positive, ma che avevano 10 recensioni negative con diversi voti utili.
    Poi certo in politica le cose sarebbero più complicate, però non mi dispiacerebbe partecipare ad uno studio di simulazione.
     
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    Se si tratta di dare un giudizio su una merce o un venditore in genere lo do solo se positivo, in maniera generica. Raramente negativo; il che corrisponde al mio atteggiamento generale: se sono scontento non metto più piede nel negozio o locale, e la cosa finisce lì. Io tendenzialmente sono individualista, poco sociale o socevole e malfidente o quanto meno dotato di una certa diffidenza, e di natura non troppo ottimista, secondo il principio che il pessimista, quando viene disilluso, lo è in genere positivamente!
     
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    Sistema molto fantasioso quello del range voting. In un ipotetico mondo in cui tutti sono perfettamente informati su tutti i candidati e su tutti i programmi potrebbe anche funzionare, nella realtà no. La stragrande maggioranza dei voti numerici sarebbe data a caso.
     
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    Mi è venuto in mente un sistema elettorale pensando (in prospettiva "vittoria dei NO") a come comporrei io il Parlamento (da qui anche la legge elettorale).
    Ho sempre sentito affermare che il mio sistema preferito, uninominale maggioritario a turno unico, prevederebbe un eccessivo sbilanciamento a favore del partito vincente, e ciò sarebbe difficile da digerire soprattutto perché i vari candidati, non essendoci un turno di ballottaggio, vincerebbero in gran parte con meno del 50% dei voti.
    Ho pensato allora a una Camera dei Deputati di 600 membri eletti in regione di 475 nei collegi uninominali (come nel vecchio Mattarellum, così si potrebbero usare le circoscrizioni elettorali già disegnate all'epoca) e i restanti 125 con una sorta di ripescaggio. Vado ad illustrare.

    Candidati - ciascun partito/coalizione presenterebbe:
    - un candidato per ciascun collegio uninominale in cui si presenta (ciascun candidato può presentarsi in un solo collegio);
    - una lista nazionale di candidati dalla quale i cittadini possano trarre un nominativo da esprimere come libera preferenza (i candidati nei collegi uninominali non possono essere inclusi nella lista nazionale).

    Votazione - il cittadino potrebbe votare con
    1) un segno sul nome stampato sulla scheda (il candidato nel collegio del partito/coalizione) o sul simbolo;
    2) una libera preferenza, indicando un nome della lista presentata.
    Se il cittadino vota solo nel primo modo, il voto vale solo per il suo collegio; se vota nel secondo, il voto vale sia per quel collegio, sia per il recupero nazionale.

    Dopo aver assegnato i 475 seggi del maggioritario ai candidati più votati (anche con meno del 50% dei voti nel collegio), si procede a contare i voti per il recupero. Si contano, come già detto, solo le preferenze esplicite e si escludono i collegi dove ha vinto un candidato dello stesso partito/coalizione. Dunque se nel collegio di Verona ha vinto il candidato del partito "blu" allora i voti dei suoi compagni di partito saranno ignorati e saranno contati solo quelli delle liste perdenti.
    Ciò perché questo recupero serve a temperare i margini della vittoria (probabilmente ampia) ottenuta nella parte maggioritaria.
    Inoltre, questo recupero avvantaggia anche quelle formazioni politiche che sono poco radicate sul territorio, e quindi possono ottenere una quantità rilevante di voti a livello nazionale senza riuscire però ad ottenere alcun seggio a causa del sistema maggioritario.
    Sommando a livello nazionale tutte le preferenze ottenute nei vari collegi, non si determineranno delle "quote di seggi" da attribuire a ciascun partito, ma si stilerà semplicemente una classifica dei candidati più votati, senza tenere più conto del partito di appartenenza. I 125 più votati otterranno il seggio.

    In conclusione, prima di tutto vi vorrei chiedere se l'illustrazione del meccanismo vi sembra chiara, perché questa idea di sistema elettorale sta nascendo proprio in questi minuti, spero di essere riuscito a spiegarmi bene. E poi, chiaramente mi piacerebbe capire se vi sembra una buona idea.

    Edited by Marvin il marziano - 30/11/2016, 17:52
     
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    Nelle premesse Marvin mi sembra un sistema simile al Mattarellum. Nella realizzazione il meccanismo mi appare un tantino farraginoso e con la falla di rendere inutili alcune preferenze.
     
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    Si nelle mie intenzioni c'è un Mattarellum modificato per una ragione molto semplice: quella legge divide già il territorio in collegi uninominali, mentre se volessimo variare il numero dei candidati eletti si dovrebbero allargare o restringere quelle circoscrizioni.
    Ciò che volevo cambiare del Mattarellum è la parte proporzionale, perché quando io leggo "proporzionale" non riesco a non pensare alla partitocrazia. Ecco allora che ho pensato a una forma di preferenza abbastanza libera, che faccia entrare i candidati più votati a prescindere dal partito.
    Una cosa che mi piacerebbe di questo sistema è che si può votare in due modi: uno più immediato, in cui si vota semplicemente il candidato votato sulla scheda; uno più articolato grazie all'indicazione della preferenza. Quindi per gli elettori con anziani o con scarsa istruzione o poco interessati, votare è semplice ed immediato; chi invece ha idee più chiare può indicare uno specifico candidato.
    Dal punto di vista di un elettore, nessun voto sarebbe sprecato perché:
    - se il candidato che hai votato è quello che ha preso più voti, vince;
    - se il candidato che hai votato non ha vinto, in ogni caso sarà contato il tuo voto di preferenza, quindi ugualmente un esponente di quel partito potrebbe essere eletto grazie a te.
    Collegio per collegio, i partiti non vincenti hanno una seconda chance, perché il candidato al maggioritario ha perso, ma comunque qualcuno potrebbe essere eletto nella quota di recupero. Anche i partiti più piccoli, se si presentano in tutti i collegi e conducono una buona campagna, qualche deputato possono riuscire ad esprimerlo.
    Però, come ti ho premesso, è una idea che ho sviluppato in pochi minuti, ci sarebbe da rifletterci e da perfezionarla...
     
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    In effetti la base per un ragionamento c'è, ma il sistema continua ad apparirmi farraginoso, anche se probabilmente già migliore (o se non altro più sensato) dell'Italicum.
     
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    Allora secondo me ci deve essere una legge elettorale proporzionale con colleggio unico nazionale che prevede la ripartizione dei seggi con il metodo hare-niemayer e preferenza unica.
    É prevista una soglia di sbarramento al 7% per partiti e per coalizioni. Nelle coalizioni valide i seggi spettanti vengono divisi in due metà:la prima viene assegnata al partito più votato, la seconda viene assegnata con il metodo nohlen a tutti i partiti che abbiano superato il 2% e al "miglior perdente"(il partito più votato tra quelli che nn hanno superato il 2%) Gli italiani all'estero rientrano nel colleggio unico.

    Senato(vorrei abolirlo però siccome c'é ancora facciamolo)
    Tanti collegi quante sono le regioni, i seggi per ogni collegio sono definiti dal numero di abitanti. Stesso meccanismo proporzionale e stesse soglie di sbarramento, ma ogni partito o coalizione deve prima avere almeno il 7% nazionale per partecipare alla ripartizione dei seggi a livello nazionale(per arginare tirolesi e valdostani) . A livello regionale i voti ai partiti e alle coalizioni sono stabiliti con il metodo hare-niemayer e i voti ai partiti nelle coalizioni con lo stesso metodo(ma com soglie di sbarramento al 2% più il miglior perdente). I voti degli italiani all'estero saranno conteggiati all'interno dei collegi regionali di provenienza dell'elettore.
     
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    CITAZIONE (GKS01 @ 7/3/2017, 11:47) 
    . I voti degli italiani all'estero saranno conteggiati all'interno dei collegi regionali di provenienza dell'elettore.

    e la mia amica Marilina , di buenos aires , con papà piacentino e mamma veronese ? :hmm:
     
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    Al momento della (ri)registrazione al registro degli italiani all'estero scegierà lei in quale regione votare
     
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    Pare che si vada verso un proporzionale con un sbarramento al 5%.


    Mi chiedevo, nella mia fantasia, sarebbe possibile fare una legge in cui è possibile esprimere più di un voto?
    La logica dello sbarramento mi piace, ha il suo perché, di contro, si dice, che chi esprime un voto per un partito che non passa lo sbarramento non viene rappresentato e in effetti questo lo trovo un po' ingiusto.

    Ecco non sarebbe possibile salvare capra e cavoli dando la possibilità di esprimere più di un voto?

    Io immaginavo una scheda elettorale dove a fianco di ogni partito ci sono tante caselle con dei numeri.

    Poniamo che io sia un elettore di sinistra e che voglia votare UDP (il partito di Bersani & co).
    Bene accanto a Udp barrerò la casella 1

    Poi valuto l'ipotesi che Udp non passi lo sbarramento, se l'UDP non dovesse farcela quale sarebbe la mia seconda scelta? Il Pd? Il M5S?
    Non è uguale.
    Se non voglio vedere il M5S neanche a morire accanto al Pd metterò 2
    Se non voglio vedere Renzi neanche a morire, invece metterò il 2 accanto al M5S
    e così via.

    Non riesco a immaginare effetti collaterali (il fatto che non riesca ad immaginarli non significa che necessariamente non ci siano).
    In questo modo, eliminando i partitini

    - si debalcanizza il parlamento
    - si dà comunque la massima rappresentanza ai cittadini, perché nessun voto viene perso
    - si dà un indirizzo ai partitini e alle alleanze (in base ai numeri i rappresentati nei partiti hanno un'idea molto più plastica di ciò che vuole l'ettorato).

    A conti fatti è vero che si esprimono più voti, ma a contrare alla fine è un solo voto, la differenza è che invece che essere ridistribuito a caso fra tutti quelli entrati questi voti "persi" vengono ridistribuiti secondo la volontà precisa dell'elettore.

    L'unico contro che mi viene in mente è forse la complessità della votazione e dello spoglio e probabilmente che sarebbe possibile tracciare l'identità del voto scegliendo dei codici numerici precisi.
     
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    E' il principio che vale per il cd "second best " che in alcune elezioni dell' australia o nuova zelanda ( non ricordo bene) sostituisce il ballottaggio nei collegi uninominali . Puoi votare per tizio e come second best sempronio , mentre caio e augerio non te li fumi per nulla . Se nessuno raggiunge la maggioranza assoluta si prendono i due meglio riusciti , ammettiamo Sempronio ed Caio e si aggiungono ai voti ottenuti come prima scelta , quelli di second best . Elimini le trattative fra partiti fra i due turni e le distorisioni di chi vota solo al primo o solo al secondo . costa anche di meno . Ichino ( che per il resto non amo molto) lo propose per le primarie del PD, essendo una cosa intelligente non se l' è fumato nessuno.
    La tua proposta è la prima volta che la sento anche per un'elezione a liste concorrenti , ma avrebbe gli stessi meriti ,in più toglierebbe il ricatto del "voto utile", favorendo quindi le nuove formazioni e darebbe un indicazione indiscutibile sulle preferenze di coalizione degli elettori di ogni partito. In pratica ridurrebbe il potere delle segreterie dei grandi partiti .
    Per cui la vedo scura !
     
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    In Germania esiste un sistema più o meno analogo per certe elezioni, non quelle federali. Si possono dare un certo numero di voti a candidati e liste diverse. Il sistema ha però il difetto di essere complesso e macchinoso. Viene definito Kumulieren und panaschieren, cioè cumulare e mescolare.
    cfr.: https://it.wikipedia.org/wiki/Voto_disgiunto e https://en.wikipedia.org/wiki/Cumulative_voting (non esiste il lemma in italiano)
     
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    Il particolare a cui accennava dceg prova a chiarirlo il Sole24h , chiarisce sopratutto come l'emendamento Fiano tenda a chiudere qualsiasi spazio per l'elettorato . In Italia per qualcosa di simile si usa il termine francese panachage

    www.treccani.it/enciclopedia/panachage/

    Io provai a proporlo qualche decennio fa per il regolamento interno dell'allora Partito Repubblicano di Bologna ma mi confusi e lo chiamai depannage (sostanzialmente il carro attrezzi)..... gli amici di allora mi prendono ancora in giro 😬😅
     
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    CITAZIONE
    In Italia per qualcosa di simile si usa il termine francese panachage

    Di fatti anche in tedesco si usa il gallicismo panaschieren.

    CITAZIONE
    lo chiamai depannage (sostanzialmente il carro attrezzi)...

    Forse pensavi sotto sotto che la politica italiana avesse bisogno del carro attrezzi e poi della rottamazione... :rolleyes:
    Sai che gli psicoanalisti hanno strane idee sui lapsus...

    A me invece panaschieren ha sempre fatto venir in mente i Palatschinken, quelle deliziose frittatine austro-ungariche sottili sottili ripiene di marmellata che io so fare così bene. (Cliccando si trova la ricetta.)

    Sarà che in politica le frittate, in genere però mal riuscite, non mancano.
    :oops: OT :sorry:

    Edited by dceg - 1/6/2017, 16:40
     
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