Il dottor Theodor Morell e la salute di Adolf Hitler

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    Riguardo alla salute di Adolf Hitler si sono formulate le congetture più varie e diffuse le dicerie più assurde, come sinteticamente riportato nel mio elenco delle leggende metropolitane sull' epoca nazista che trovate qui. Per decenni sono mancate fonti certe sul tema. Tutte le speculazioni sulle condizioni psico-fisiche del Führer nazista sarebbero dovute terminare con il rinvenimento dei diari e degli altri incartamenti del suo medico personale, Theodor Morell, il dottore la cui influenza sulla salute di Hitler fu superiore a quella di tutti i numerosi altri medici che curarono il dittatore nazista messi insieme.
    Ritrovati nel 1981 negli archivi americani, i documenti di Morell costituiscono una fonte dall' originalità provata e dall' enorme importanza, pubblicati nel 1983 negli Stati Uniti grazie al lavoro di decifrazione e ricostruzione storica di David Irving. Nel 2007 la casa editrice Edizioni clandestine ha presentato "I diari segreti del medico di Hitler" in Italia; per i dettagli sull' opera vi rimando alla mia breve presentazione che trovate qui. In questo topic desidero concentrarmi esclusivamente sulla salute del Führer nazista e sul suo dottore.

    Theodor Morell era un medico generico piuttosto conosciuto negli anni della Repubblica di Weimar; nato nel 1886 (dunque tre anni prima del suo più noto paziente) da una ricca famiglia dell' Assia, secondo di tre figli, era una persona fisicamente e caratterialmente sgradevole ed aveva la cattiva abitudine di lavarsi molto di rado e di essere altrettanto poco attento all' igiene nel suo mestiere; ciò nonostante godeva di una buona fama a Berlino dove aveva uno studio medico ben avviato nel prestigioso viale Kurfürstendamm. Egli era, in effetti, un buon medico (i suoi eccellenti risultati accademici e la sua prestigiosa carriera lo dimostrano), anche se eccessivamente propenso alla somministrazione di farmaci; era arrivista e codardo, grasso e molto rozzo, ma intelligente e non cattivo di cuore. Si sposò con un' attrice più fine e avvenente ma anche, paradossalmente, più innamorata di lui, da quanto si evince dalle loro lettere. Quando i nazisti presero il potere per Morell inizialmente furono tempi duri perché nel suo studio tra i tanti clienti di prestigio, come attori (portati dalla moglie) e ricchi uomini di affari, figuravano anche degli ebrei; alla fine del 1936, però, conobbe Hitler grazie ad un suo cliente, il fotografo del Führer Heinrich Hoffmann, e i suoi problemi, almeno fino alla caduta del Terzo Reich, cessarono. All' epoca il Führer soffriva di violenti disturbi gastro-intestinali e cutanei che molti medici avevano provato a curare senza successo e che lo avevano tremendamente deperito; Morell promise che lo avrebbe guarito in un anno e rispettò in pieno la parola data. Da quel momento entrò nelle grazie di Hitler, che lo assunse come medico personale.
    Il Führer ebbe fino alla fine una fiducia cieca e un' ammirazione sconfinata per il suo dottore nonostante questi avesse non pochi detrattori eccellenti, tra i quali spiccavano Himmler, Goering e Ribbentrop. La stima di Hitler tenne Morell al riparo da tutte le congiure di palazzo ordite nei suoi confronti per allontanarlo dallo staff del Führer; inoltre il dittatore nazista accordò al suo medico alcuni finanziamenti negli anni per rimpolpare i conti del suo immenso impero commerciale (le aziende di Morell, con lo scoppio della guerra, firmarono con l' esercito tedesco contratti per la fornitura di gigantesche quantità di medicinali; nonostante questo erano perennemente in perdita a causa di una gestione delle scelte produttive piena di errori e del fatto che alcuni dei farmaci su cui avevano speso mesi di ricerca si rivelarono nocivi). Il Führer prestò anche il suo dottore ad alcuni gerarchi, su tutti Goebbels, e a diversi politici stranieri di spicco, compreso Mussolini, e Morell fu sempre all' altezza della situazione, rendendo orgoglioso il suo capo.
    Fino al 1945 il rozzo dottore seguì Hitler come un' ombra in ogni suo spostamento. Forse spaventato dal fatto che l' eventuale morte del suo paziente avrebbe potuto metterlo in pessime acque con la Gestapo, Morell tenne una folta documentazione sulla salute del Führer nei suoi diari, in un' agenda da tavolo e in diverse cartelle cliniche, nelle quali chiamava Hitler il "Paziente A" (si noti che nei diari questa famosa dicitura non compare). Con il ritrovamento di questi documenti, insieme alla corrispondenza epistolare di Morell con altri medici e specialisti, il quadro clinico del dittatore nazista è completo e non lascia spazio a speculazioni.
    Grazie agli incartamenti del dottore del Führer sappiamo che Hitler, astemio, non fumatore e vegetariano, riteneva di non essere stato mai malato e che, effettivamente, appariva fisicamente sano fino all' inizio della guerra, mentre poi le sue condizioni peggiorarono con grande velocità, soprattutto dopo la disfatta di Stalingrado del gennaio 1943. Sappiamo inoltre che il dittatore nazista non presentava alcuna anormalità fisica. Ma, soprattutto, grazie ai diari di Morell possediamo una testimonianza diretta e incensurata sulla vita di Hitler che ci consente di capire qualcosa delle abitudini, dei gusti e del carattere dell' uomo che causò tante sofferenze in Europa. Il Führer nazista, sotto le apparenze di uomo imperturbabile, era una persona fisicamente e psicologicamente fragile, facile all' ira come ai momenti di chiusura; un uomo megalomane e insicuro allo stesso tempo, spaventato dalle malattie e dai disturbi fisici che sempre più frequentemente minavano la sua leggendaria energia psico-fisica, ma anche pronto a sacrificare la vita per la sua 'missione' di far risorgere la Germania.
    Gli incartamenti di Morell ci svelano anche che in alcuni momenti chiave per le sorti della guerra Hitler era malato (ad esempio nei giorni decisivi della campagna di Russia del 1941 era debilitato dall' itterizia). Questi eventi determinanti per le sorti della Seconda guerra mondiale ma rimasti nel buio spingono a riflettere sull' importanza della salute degli uomini di potere e, quindi, anche sul ruolo oscuro ma fondamentale dei loro medici.
    Dal 1944 le condizioni di salute di Hitler precipitarono; le prescrizioni di Morell rivelano di cosa soffrisse veramente. Già dal 1941 al dittatore nazista era stata diagnosticata un' incipiente sclerosi coronarica che avrebbe potuto porre termine alla sua esistenza in ogni momento e che peggiorò negli anni. Hitler, inoltre, fu tormentato per tutta la vita da fastidiosi problemi intestinali e di stomaco che con lo stress si aggravavano; dal 1944 divennero terribili per colpa delle crescenti sconfitte della Wehrmacht e gli provocarono violenti spasmi. In quello stesso anno a questi problemi si affiancarono dei disturbi alla gola e agli occhi, oltre alle sempre più martellanti emicranie e ai danni ai timpani interni e ad altri organi provocati dall' attentato del 20 luglio 1944. La malattia più grave che colpì il dittatore nazista fu però la paralysis agitans, conosciuta anche come morbo di Parkinson, che Morell curò in maniera corretta ma che per lunghi periodi provocò inarrestabili convulsioni agli arti di Hitler, oltre a contribuire ad accelerarne il decadimento psichico.
    Il rozzo dottore cercò di combattere il generale decadimento fisico del suo capo con un numero enorme di iniezioni, partendo da quelle relativamente innocue di glucosio e iodio per rinforzare il suo cuore, fino ad arrivare a prodotti sempre più forti per soddisfare le richieste del suo ipocondriaco capo, che era quasi fanaticamente convinto dell' indispensabilità delle cure mediche per poter adempiere ai suoi pressanti impegni. Così passò a diverse medicine, alcune anche illegali, fino al misterioso 'Vitamultin forte', la cui composizione è ignota ma che probabilmente conteneva anfetamine. Il risultato fu che Hitler divenne farmacodipendente, come altri gerarchi del Reich; ciò contribuì al suo repentino e visibilissimo decadimento fisico. Negli ultimi mesi della sua vita, il Führer, uomo fino allo scoppio della guerra pieno di energia, trascinava la gamba sinistra e camminava curvo come un vecchio; appariva a tutti come un fantasma e solo i misteriosi intrugli quasi quotidiani del suo dottore riuscivano a riportarlo in sé. Questo sfascio causò le ire dello staff di Hitler su Morell, il quale però fu sempre difeso dal suo capo che gli concesse spesso anche il grande onore di essere invitato a prendere il tè con lui. Il pavido dottore, effettivamente, sbagliò alcune terapie ma fondamentalmente i farmaci e i rimedi naturali, come i massaggi o le sanguisughe, che prescrisse al Führer erano innocui, o somministrati in quantità così piccole da risultare inoffensivi, o corretti; inoltre lo stile di vita che Hitler tenne negli anni della guerra a dispetto dei consigli del suo medico, fatto di pochissime ore di sonno e di intere settimane di chiusura nei bunker, di certo contribuì a peggiorare le sue condizioni di salute, così come la devastante consapevolezza della disfatta finale che dal 1944 divenne una cruda e inevitabile realtà.
    Morell, a differenza di quanto asserivano i suoi rivali, non era per nulla poco attento o irresponsabile; egli eseguì anzi tutti gli esami necessari su Hitler e lo monitorò con costanza e competenza. La leggenda che vuole che il grasso dottore intendesse avvelenare il suo capo è semplicemente ridicola e smentita anche dai suoi detrattori, i quali sostenevano che egli fosse troppo vigliacco per farlo. In realtà Theodor Morell era solo un medico che svolgeva il suo lavoro e, se è vero che la mole di farmaci che iniettò al Führer fu eccessiva, va anche riconosciuto che aveva un paziente esigentissimo alle cui richieste nessuno in tutto il Reich poteva opporre un diniego.
    Il 21 aprile 1945 Hitler, che ormai aveva perso quasi del tutto la ragione, allontanò malamente dal suo bunker della Cancelleria di Berlino il suo medico, ossessionato che qualcuno lo stesse avvelenando. Nove giorni dopo si suicidò.
    Morell, seppur ancora relativamente giovane, era in quegli anni invecchiato precocemente e la sua salute era peggiorata addirittura più di quella del suo paziente, a causa del peso eccessivo e dello stress a cui era stato sottoposto. Soffriva di gravi problemi al cuore e ad altri organi vitali. Fu arrestato poco dopo la fine della guerra e processato al pari degli altri medici dei gerarchi del Reich; a differenza di molti di questi ultimi, compreso il suo storico rivale Karl Brandt, però, fu scagionato da ogni accusa perché gli Alleati dovettero constatare, non senza sorpresa, che egli era solo un dottore, non coinvolto nei programmi nazisti di eutanasia né responsabile in alcuna misura dei delitti commessi dal suo capo. Comunque Morell era troppo malato per sopravvivere; lo shock che il violento congedo aveva impresso sul suo codardo carattere e la consapevolezza che il suo impero commerciale era crollato contribuirono ad accelerare il suo decadimento fisico; il 26 maggio 1948, dopo essere passato da diversi campi degli Alleati, morì in un modesto centro di assistenza senza la moglie e senza il suo fedele assistente Richard Weber, solo come un cane.

    FONTI:
    -David Irving, "I diari segreti del medico di Hitler", Edizioni clandestine, Marina di Massa, 2007.

    jpg Il dottor Theodor Morell

    Edited by Oskar - 6/11/2014, 10:28
     
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  2. Cornelio Scipione.
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    Il Führer costretto dal suo dottore a ingerire eccitanti, droghe e forti dosi di tranquillanti
    Pressione alta, dolori cronici e morbo di Parkinson.- Le rivelazioni in un libro appena uscito


    BERLINO - Adolf Hitler aveva una riserva di oro prelevato dai denti dei deportati di Auschwitz per curarsi le carie, e intanto era stato ridotto dal suo medico curante, dottor Theodor Morell, alla dipendenza da eccitanti, tranquillanti, stimolanti sessuali: 82 medicamenti in tutto. Almeno dal 1944, prima di ogni incontro con la sua amante Eva Braun si faceva iniettare forti dosi di testosterone o di ormoni prelevati dalla prostata o dallo sperma di tori giovani, quasi un Viagra ante litteram. Soffriva anche di meteorismo, e di manie ipocondriache: temeva di ammalarsi di cancro. Ecco la cartella clinica segreta del Führer, rivelata in Germania dallo storico Henrik Eberle e da Hans-Joachim Neumann, medico specialista della Charité, il principale ospedale di Berlino. Insomma, il creatore del Terzo Reich, non era solo un tiranno sanguinario ma anche, clinicamente, un relitto.

    "War Hitler krank?", cioè "Hitler era malato?", s'intitola il libro, anticipato da Spiegel online. I suoi dentisti avevano ricevuto dalle SS una riserva di oro di almeno 50 chili per essere pronti in ogni momento a effettuare ogni otturazione o altro intervento dentistico d'urgenza al Führer del Reich millenario. Quell'oro non veniva da laboratori scientifici o chirurgici, né dalle riserve della Reichsbank, la Banca di stato. Era stato strappato senza anestesia a centinaia, forse a migliaia di deportati ad Auschwitz e negli altri campi della morte.

    Non è tutto. Qualche volta, quando il Fuehrer era depresso o giù di morale, il dottor Morell gli somministrava il pervitin, un farmaco che produce alta dipendenza. Insieme ad altri 81 medicinali pesanti, da zucchero concentrato a vitamine. Il pervitin era noto anche nei reparti scelti delle forze naziste, che lo ricevevano preparato in praline. Oggi un prodotto simile, la droga da discoteca "Crystal Meth", è nota tra chi la usa come "droga del Führer". Testosterone e ormoni di toro erano per il complessato Hitler irrinunciabili prima di ogni incontro privato con Eva Braun. Ma questo non risolveva tutti i suoi problemi. Egli soffriva di meteorismo e problemi di digestione, per cui si fece vegetariano. La propaganda del regime, diretta dal genio del male Dottor Goebbels, spacciò la conversione del Führer alla dieta vegetariana per amore per gli animali.


    Mali, acciacchi e debolezze del tiranno che scatenò la seconda guerra mondiale e l'Olocausto in nome del delirio razzista del superuomo ariano non finiscono qui. Hitler si faceva curare da Morell l'aria nella pancia da una miscela medicamentosa che conteneva anche stricnina. Almeno due volte gli furono asportati polipi dalla gola. Soffriva di pressione alta e di dolori cronici a stomaco e intestino, e tutto questo quadro clinico contribuiva sempre più alla sua irascibilità. Negli ultimi anni fu colpito anche dal morbo di Parkinson. Insomma, era un rottame di uomo, quello che sognava il trionfo della razza superiore e del nazismo. Ma era sempre totalmente capace di intendere e di volere, dice il libro-cartella clinica.

    Al medico Hitler riservava fiducia totale. "Doktorchen", cioè "mio caro dottorino", lo chiamava. Morell era odiato dai gerarchi. Il generale Heinz Guderian, uno dei teorici e artefici della guerra lampo, lo definiva "disgustoso medicuccio grassoccio". Persino il maresciallo Hermann Goering, capo della Luftwaffe, lo chiamava con disprezzo "il signore delle siringhe del Reich". Il 21 aprile 1945, quando già i soldati di Zhukov erano a un passo dal Bunker e combattevano contro gli ultimi disperati della Wehrmacht e del Volkssturm, Hitler congedò il suo "dottorino". "Grazie, torni tranquillo in borghese al suo studio medico al Kurfuerstendamm". Pochi giorni dopo, si suicidò con Eva Braun a fianco.

    dal sito de La repubblica: LINK

    ------------------------------------

    Oskar ho messo qui questo articolo ritenendolo interessante per la tua sottosezione..non sapevo dove metterlo..così ho creato una nuova discussione, ma se la vuoi spostare o accorpare fai pure...gestisci come credi sia meglio la tua sottosezione :)
     
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    CITAZIONE (Cornelio Scipione. @ 30/1/2010, 12:10)
    Il Führer costretto dal suo dottore a ingerire eccitanti, droghe e forti dosi di tranquillanti
    Pressione alta, dolori cronici e morbo di Parkinson.- Le rivelazioni in un libro appena uscito


    BERLINO - Adolf Hitler aveva una riserva di oro prelevato dai denti dei deportati di Auschwitz per curarsi le carie, e intanto era stato ridotto dal suo medico curante, dottor Theodor Morell, alla dipendenza da eccitanti, tranquillanti, stimolanti sessuali: 82 medicamenti in tutto. Almeno dal 1944, prima di ogni incontro con la sua amante Eva Braun si faceva iniettare forti dosi di testosterone o di ormoni prelevati dalla prostata o dallo sperma di tori giovani, quasi un Viagra ante litteram. Soffriva anche di meteorismo, e di manie ipocondriache: temeva di ammalarsi di cancro. Ecco la cartella clinica segreta del Führer, rivelata in Germania dallo storico Henrik Eberle e da Hans-Joachim Neumann, medico specialista della Charité, il principale ospedale di Berlino. Insomma, il creatore del Terzo Reich, non era solo un tiranno sanguinario ma anche, clinicamente, un relitto.

    "War Hitler krank?", cioè "Hitler era malato?", s'intitola il libro, anticipato da Spiegel online. I suoi dentisti avevano ricevuto dalle SS una riserva di oro di almeno 50 chili per essere pronti in ogni momento a effettuare ogni otturazione o altro intervento dentistico d'urgenza al Führer del Reich millenario. Quell'oro non veniva da laboratori scientifici o chirurgici, né dalle riserve della Reichsbank, la Banca di stato. Era stato strappato senza anestesia a centinaia, forse a migliaia di deportati ad Auschwitz e negli altri campi della morte.

    Non è tutto. Qualche volta, quando il Fuehrer era depresso o giù di morale, il dottor Morell gli somministrava il pervitin, un farmaco che produce alta dipendenza. Insieme ad altri 81 medicinali pesanti, da zucchero concentrato a vitamine. Il pervitin era noto anche nei reparti scelti delle forze naziste, che lo ricevevano preparato in praline. Oggi un prodotto simile, la droga da discoteca "Crystal Meth", è nota tra chi la usa come "droga del Führer". Testosterone e ormoni di toro erano per il complessato Hitler irrinunciabili prima di ogni incontro privato con Eva Braun. Ma questo non risolveva tutti i suoi problemi. Egli soffriva di meteorismo e problemi di digestione, per cui si fece vegetariano. La propaganda del regime, diretta dal genio del male Dottor Goebbels, spacciò la conversione del Führer alla dieta vegetariana per amore per gli animali.


    Mali, acciacchi e debolezze del tiranno che scatenò la seconda guerra mondiale e l'Olocausto in nome del delirio razzista del superuomo ariano non finiscono qui. Hitler si faceva curare da Morell l'aria nella pancia da una miscela medicamentosa che conteneva anche stricnina. Almeno due volte gli furono asportati polipi dalla gola. Soffriva di pressione alta e di dolori cronici a stomaco e intestino, e tutto questo quadro clinico contribuiva sempre più alla sua irascibilità. Negli ultimi anni fu colpito anche dal morbo di Parkinson. Insomma, era un rottame di uomo, quello che sognava il trionfo della razza superiore e del nazismo. Ma era sempre totalmente capace di intendere e di volere, dice il libro-cartella clinica.

    Al medico Hitler riservava fiducia totale. "Doktorchen", cioè "mio caro dottorino", lo chiamava. Morell era odiato dai gerarchi. Il generale Heinz Guderian, uno dei teorici e artefici della guerra lampo, lo definiva "disgustoso medicuccio grassoccio". Persino il maresciallo Hermann Goering, capo della Luftwaffe, lo chiamava con disprezzo "il signore delle siringhe del Reich". Il 21 aprile 1945, quando già i soldati di Zhukov erano a un passo dal Bunker e combattevano contro gli ultimi disperati della Wehrmacht e del Volkssturm, Hitler congedò il suo "dottorino". "Grazie, torni tranquillo in borghese al suo studio medico al Kurfuerstendamm". Pochi giorni dopo, si suicidò con Eva Braun a fianco.

    dal sito de La repubblica: LINK

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    Oskar ho messo qui questo articolo ritenendolo interessante per la tua sottosezione..non sapevo dove metterlo..così ho creato una nuova discussione, ma se la vuoi spostare o accorpare fai pure...gestisci come credi sia meglio la tua sottosezione :)

    Prima cosa: la sottosezione è di tutti, sia chiaro; e grazie per la segnalazione Cornelio.
    Tornando in topic devo dire che sulla salute di Adolf Hitler e sul suo medico c'è già sul forum da molto tempo un approfondimento, che trovate qui.
    Quanto riportato dalla presentazione di questo nuovo libro in buona parte conferma quanto detto nel mio topic, basato su "I diari segreti del medico di Hitler" di David Irving; per il resto contiene qualche curiosità in più, come quella, inquietante, della riserva d'oro contro le carie di Hitler. Infine essa riporta uno spunto sulle abitudini sessuali di Hitler oggetto di forte dibattito. I comportamenti sessuali di Hitler sono in effetti oggetto di una disputa molto forte: c'è chi sostiene che fosse impotente, chi che fosse gay, chi che fosse un pervertito sessuale e chi che fosse semplicemente disisteressato al sesso. Si veda a tal proposito questo topic.
    In ogni caso un libro interessante: se avrò occasione di leggerlo riporterò le mie opinioni più dettagliatamente; comunque mi sembra che la presentazione del libro stesso come scoperta rivoluzionaria sul tema della salute di Hitler sia decisamente eccessiva per via dell'esistenza del libro citato di Irving, di cui trovate una mia breve presentazione qui.
     
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  4. occidentale
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    Indubbiamente interessante.
     
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  5. Aeroplano Italiano
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    Che Hitler fosse patologico, è chiaro a tutti.
    Ma quale malattia poteva avere?
    Come ha potuto un malato psichiatrico governare un paese come la Germania?
     
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    Ho unito le varie discussioni sulla salute di Hitler in un'unica pagina, sperando di poter così mettere in comune gli argomenti trattati e creare un dibattito più ricco.
     
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  7. Aeroplano Italiano
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    OK, provo a cercarla. Grazie.

    Oooops! C'ero già. Forse il malato sono io... :-(
     
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  8. Aeroplano Italiano
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    Beh, questo ultimo periodo di vita, fa pensare a un forte disturbo d'ansia. L'ipocondria è una forma d'ansia. Ugualmente a base ansiosa , è l'ossessione, che induce comportamenti scaramantici e rituali.
    In tal senso, il nerbo delle "cure' praticate da Morrell, sembra proprio nell'elevato numero di medicazioni.
    Cosí si passa più tempo a "curarsi", che a vivere.
    Ma Hitler governò fino all' ultimo, il che mi fa pensare a una titanica volontà, patologica. Oltre all'ansia, ci dev'essere altro. Cosa?
     
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    Credo che Hitler alla fine fosse un misto di paranoie, disturbi psicosomatici e patologie reali. Il suo medico, troppo propenso a somministrargli ogni genere di pillola, non migliorò le sue condizioni. Solo il fanatismo potè permettere al dittatore nazista di guidare il Reich fino quasi alla fine nonostante le condizioni psicofisiche drammatiche in cui versava.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 25/2/2009, 14:19) 
    Già dal 1941 al dittatore nazista era stata diagnosticata un' incipiente sclerosi coronarica che avrebbe potuto porre termine alla sua esistenza in ogni momento

    Quando certe cose dovrebbero accadere non succedono mai :dev: :dev:
     
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  11. frapalin
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    Una curiosità: su Hitler fu fatto il primo profilo criminale della storia.
    Era il 1943, ed un medico che aveva in passato curato il Fuhrer e che si era rifugiato in Norvegia aveva detto che Hitler si sarebbe tolto la vita e che lo avrebbe fatto in maniera plateale.
    Questa dichiarazione è riportata su un documento che la CIA ha desecretato negli anni 70 e che in Italia ne siamo venuti a conoscenza grazie a Massimo Picozzi, noto profiler e criminologo.
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 2/10/2017, 10:17) 
    Una curiosità: su Hitler fu fatto il primo profilo criminale della storia.
    Era il 1943, ed un medico che aveva in passato curato il Fuhrer e che si era rifugiato in Norvegia aveva detto che Hitler si sarebbe tolto la vita e che lo avrebbe fatto in maniera plateale.
    Questa dichiarazione è riportata su un documento che la CIA ha desecretato negli anni 70 e che in Italia ne siamo venuti a conoscenza grazie a Massimo Picozzi, noto profiler e criminologo.

    Interessante. La conclusione del profilo è però poco azzeccata. Sarebbe comunque necessario leggere l'intera analisi per farsi un'idea sulla sua accuratezza diagnostica e predittiva.
     
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  13. frapalin
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    CITAZIONE (Oskar @ 2/10/2017, 19:43) 
    CITAZIONE (frapalin @ 2/10/2017, 10:17) 
    Una curiosità: su Hitler fu fatto il primo profilo criminale della storia.
    Era il 1943, ed un medico che aveva in passato curato il Fuhrer e che si era rifugiato in Norvegia aveva detto che Hitler si sarebbe tolto la vita e che lo avrebbe fatto in maniera plateale.
    Questa dichiarazione è riportata su un documento che la CIA ha desecretato negli anni 70 e che in Italia ne siamo venuti a conoscenza grazie a Massimo Picozzi, noto profiler e criminologo.

    Interessante. La conclusione del profilo è però poco azzeccata. Sarebbe comunque necessario leggere l'intera analisi per farsi un'idea sulla sua accuratezza diagnostica e predittiva.

    Proverò a contattare il dott. Picozzi e chiedere ulteriori lumi.
     
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    Segnalo questo articolo che riguarda il pervitin, che come detto in un intervento precedente, venne assunto anche da Hitler.
     
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13 replies since 25/2/2009, 14:19   8398 views
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