Putin e il regime russo

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  1. Boxrings2A
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    Quante manipolazioni... quante dittature... Ma il mondo sarà mai libero?

    Cancellato dal video l'ospite anti-Putin
    Ma il taglio digitale è riuscito male: le gambe sono rimaste in scena. Proteste del pubblico




    MOSCA — Le vecchie abitudini sono dure a morire. In un famoso libro, «Il commissario svanisce», sono state raccolte centinaia di fotografie che durante l’epoca staliniana venivano ritoccate per correggere il passato e adeguarlo all’ortodossia del momento, come nella fantasia faceva con i giornali il protagonista di «1984» di George Orwell. Cancellato Trotskij, caduto in disgrazia e fuggito all’estero; cancellato Ezhov, capo della polizia segreta fucilato a sua volta. Oggi la Russia di Putin si limita il più delle volte a non dare il minimo spazio in televisione ai personaggi sgraditi al Cremlino ma, ogni tanto, va oltre, forse per il solito eccessivo zelo dei «volenterosi esecutori» degli ordini che arrivano dall'alto. Così è successo che un ospite «sgradito», arrivato per sbaglio alla registrazione di un dibattito televisivo, è stato veramente cancellato dalla base elettronica che poi è andata in onda.

    Come facevano gli esperti ritoccatori di Stalin con le foto: via la sua voce, via le domande che gli erano state rivolte, via la sua immagine dalla poltrona che rimane vuota. Solo che i tecnici hanno commesso un errore e le gambe del povero ospite svanito hanno continuato a vivere di vita propria, apparendo e sparendo dalle inquadrature, come in un trucco del mago Voland de «Il Maestro e Margherita». L’episodio è di qualche tempo fa e ha coinvolto Mikhail Delyagin, un politologo che da tempo era finito all’indice di tutti i programmi televisivi. La storia non avrebbe fatto troppo scalpore se non fosse stato per il grottesco particolare delle gambe dimenticate in scena. Ma che sulle reti televisive controllate dal Cremlino (tutte) non appaiano personaggi dell’opposizione viene visto come cosa normale. E nessuno tenta di nascondere il fatto che dall’alto (se non da Putin o da Medvedev, dai dirigenti delle tv) arrivino disposizioni precise. Kira Proshutinskaya, conduttrice del talk show col fantasma che, ironicamente, si chiama «Il popolo vuole sapere » si è detta imbarazzata e ha confessato che «oggi è difficile lavorare in tv: i capi esagerano sempre perché hanno paura di perdere il posto».

    Così su tutti i canali sono spariti personaggi che prima ogni tanto parlavano. Andrej Illarionov, ex consigliere economico di Putin che iniziò a criticarlo, è apparso 113 volte nel 2005, 11 nel 2007 e zero nel 2008. Di fronte alle critiche su una tv «schierata», il nuovo presidente Dmitrij Medvedev si è tolto d'impaccio affermando recentemente che la televisione russa «è una delle migliori del mondo per quanto riguarda la qualità e la tecnologia usata». Il direttore del canale TVZ che ospita «il popolo vuole sapere», Mikhail Ponomaryov, ha ammesso candidamente che lui esegue semplicemente gli ordini: «Se il proprietario della compagnia dice che non dobbiamo mostrare una persona, io non posso che adeguarmi». Ponomaryov sembra dimenticare che la sua rete sarebbe, formalmente, di proprietà del comune di Mosca (al 99,2 per cento) e quindi pubblica. Ma così vanno le cose, se non si vuole perdere il posto. Nessuna meraviglia dunque che Natalya Melikova della Nezavisimaya Gazeta sia scoppiata a piangere ad aprile in Sardegna quando si accorse che la sua domanda sulla possibile amante ginnasta era sgradita a Putin.

     
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  2. _SmokY_
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    CITAZIONE (Boxrings2A @ 4/6/2008, 19:08)
    Quante manipolazioni... quante dittature... Ma il mondo sarà mai libero?

    Cancellato dal video l'ospite anti-Putin
    Ma il taglio digitale è riuscito male: le gambe sono rimaste in scena. Proteste del pubblico




    MOSCA — Le vecchie abitudini sono dure a morire. In un famoso libro, «Il commissario svanisce», sono state raccolte centinaia di fotografie che durante l’epoca staliniana venivano ritoccate per correggere il passato e adeguarlo all’ortodossia del momento, come nella fantasia faceva con i giornali il protagonista di «1984» di George Orwell. Cancellato Trotskij, caduto in disgrazia e fuggito all’estero; cancellato Ezhov, capo della polizia segreta fucilato a sua volta. Oggi la Russia di Putin si limita il più delle volte a non dare il minimo spazio in televisione ai personaggi sgraditi al Cremlino ma, ogni tanto, va oltre, forse per il solito eccessivo zelo dei «volenterosi esecutori» degli ordini che arrivano dall'alto. Così è successo che un ospite «sgradito», arrivato per sbaglio alla registrazione di un dibattito televisivo, è stato veramente cancellato dalla base elettronica che poi è andata in onda.

    Come facevano gli esperti ritoccatori di Stalin con le foto: via la sua voce, via le domande che gli erano state rivolte, via la sua immagine dalla poltrona che rimane vuota. Solo che i tecnici hanno commesso un errore e le gambe del povero ospite svanito hanno continuato a vivere di vita propria, apparendo e sparendo dalle inquadrature, come in un trucco del mago Voland de «Il Maestro e Margherita». L’episodio è di qualche tempo fa e ha coinvolto Mikhail Delyagin, un politologo che da tempo era finito all’indice di tutti i programmi televisivi. La storia non avrebbe fatto troppo scalpore se non fosse stato per il grottesco particolare delle gambe dimenticate in scena. Ma che sulle reti televisive controllate dal Cremlino (tutte) non appaiano personaggi dell’opposizione viene visto come cosa normale. E nessuno tenta di nascondere il fatto che dall’alto (se non da Putin o da Medvedev, dai dirigenti delle tv) arrivino disposizioni precise. Kira Proshutinskaya, conduttrice del talk show col fantasma che, ironicamente, si chiama «Il popolo vuole sapere » si è detta imbarazzata e ha confessato che «oggi è difficile lavorare in tv: i capi esagerano sempre perché hanno paura di perdere il posto».

    Così su tutti i canali sono spariti personaggi che prima ogni tanto parlavano. Andrej Illarionov, ex consigliere economico di Putin che iniziò a criticarlo, è apparso 113 volte nel 2005, 11 nel 2007 e zero nel 2008. Di fronte alle critiche su una tv «schierata», il nuovo presidente Dmitrij Medvedev si è tolto d'impaccio affermando recentemente che la televisione russa «è una delle migliori del mondo per quanto riguarda la qualità e la tecnologia usata». Il direttore del canale TVZ che ospita «il popolo vuole sapere», Mikhail Ponomaryov, ha ammesso candidamente che lui esegue semplicemente gli ordini: «Se il proprietario della compagnia dice che non dobbiamo mostrare una persona, io non posso che adeguarmi». Ponomaryov sembra dimenticare che la sua rete sarebbe, formalmente, di proprietà del comune di Mosca (al 99,2 per cento) e quindi pubblica. Ma così vanno le cose, se non si vuole perdere il posto. Nessuna meraviglia dunque che Natalya Melikova della Nezavisimaya Gazeta sia scoppiata a piangere ad aprile in Sardegna quando si accorse che la sua domanda sulla possibile amante ginnasta era sgradita a Putin.

    Bel post, dovremmo approfondire.
    Che mondo -_-
     
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  3. onestobender
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    CITAZIONE
    Solo che i tecnici hanno commesso un errore e le gambe del povero ospite svanito hanno continuato a vivere di vita propria, apparendo e sparendo dalle inquadrature, come in un trucco del mago Voland de «Il Maestro e Margherita».

    SUPER O.T.: chi è l'autore dell'articolo? La citazione letteraria è bellissima.
     
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  4. _SmokY_
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    CITAZIONE (onestobender @ 4/6/2008, 19:18)
    CITAZIONE
    Solo che i tecnici hanno commesso un errore e le gambe del povero ospite svanito hanno continuato a vivere di vita propria, apparendo e sparendo dalle inquadrature, come in un trucco del mago Voland de «Il Maestro e Margherita».

    SUPER O.T.: chi è l'autore dell'articolo? La citazione letteraria è bellissima.

    C'era anche sul corriere della sera

    http://www.corriere.it/esteri/08_giugno_04...44f02aabc.shtml
     
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  5. Boxrings2A
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    si l'ho preso da lì!
    Povera Russia... da secoli che viene spremuta e presa in giro.
     
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  6. oea
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    CITAZIONE (Boxrings2A @ 4/6/2008, 19:08)
    Il direttore del canale TVZ che ospita «il popolo vuole sapere», Mikhail Ponomaryov, ha ammesso candidamente che lui esegue semplicemente gli ordini: «Se il proprietario della compagnia dice che non dobbiamo mostrare una persona, io non posso che adeguarmi».

    non ricordo bene cosa, non ricordo bene chi, non ricordo bene dove ... ma la frase sottolineata mi ricorda qualcosa ... qualcuno ... in un altro paese ...
    ma deve essere un errore di memoria. certe cose possono accadere solo in russia.
     
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  7. onestobender
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    CITAZIONE (oea @ 4/6/2008, 22:06)
    CITAZIONE (Boxrings2A @ 4/6/2008, 19:08)
    Il direttore del canale TVZ che ospita «il popolo vuole sapere», Mikhail Ponomaryov, ha ammesso candidamente che lui esegue semplicemente gli ordini: «Se il proprietario della compagnia dice che non dobbiamo mostrare una persona, io non posso che adeguarmi».

    non ricordo bene cosa, non ricordo bene chi, non ricordo bene dove ... ma la frase sottolineata mi ricorda qualcosa ... qualcuno ... in un altro paese ...
    ma deve essere un errore di memoria. certe cose possono accadere solo in russia.

    Si... anche a me... nemmeno io però ricordo bene...
     
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  8. jonny_k
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    Per piacere amici, non confrontiamo una democrazia con dei problemi di funzionamento con un regime dove non esiste libertà di opinione e di stampa. Mi sembra iniquo per il nostro paese. Nessuno vuole (nè oggettivamente può) sminuire la questione del controllo di molti mezzi di comunicazione da parte di Berlusconi, tuttavia ricordiamoci che il Luttazzi russo si chiamaVA Anna Politkovskaja.
     
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  9. oea
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    luttazzi? ora che mi ci fai pensare, jonny, mi è venuto in mente il nome "biagi", e la strana idea che forse sarebbe stato più carino, per la memoria dell'eroica giornalista, associare enzo biagi ad anna politovskaja, anzichè luttazzi.

    a biagi nessuno ha sparato, lo riconosco.
    le fraterne amicizie non giungono fino ad imitare gli amici nell'uso delle armi durante le contese con i giornalisti sgraditi, per fortuna: riconosco anche questo senza difficoltà alcuna, e con autentico sollievo.
     
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  10. onestobender
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    CITAZIONE (jonny_k @ 5/6/2008, 01:02)
    Per piacere amici, non confrontiamo una democrazia con dei problemi di funzionamento con un regime dove non esiste libertà di opinione e di stampa. Mi sembra iniquo per il nostro paese. Nessuno vuole (nè oggettivamente può) sminuire la questione del controllo di molti mezzi di comunicazione da parte di Berlusconi, tuttavia ricordiamoci che il Luttazzi russo si chiamaVA Anna Politkovskaja.

    Beh non siamo sicuramente a quel livello (anche se Berlusconi, durante l'ultimo incontro con Putin nella sua villazza sarda, ha dimostrato di assecondare i vecchi metodi dell'amico ex comunista), però non si può dire che la nostra democrazia da questo punto di vista non sia esattamente lo specchio della perfezione (sto usando dei super eufemismi).
    A suo tempo inoltre, un certo Sig. Montanelli spese delle parole particolari su Berlusconi e sulla situaizone dei media in Italia.

     
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  11. jonny_k
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    Non sono d'accordo con Montanelli. Per nulla. difficile poi ribattere alle argomentazioni di un video. Comunque ribadisco che il paragone fra la seconda repubblica italiana e la Russia di Putin proprio non sta in piedi. Ma ce lo siamo dimenticati che due anni addietro il principale quotidiano nazionale si profuse in un endorsememnt di Romano Prodi? Ciò sinceramente non corrisponde all'immagine di regime che mi ero fatto... io pensavo, che so, a cose del tipo essere costretti a portare al capufficio una foto presa col cellulare alla prorpia scheda elettorale come prova di aver votato un certo candidato o cose come assassinii politici o incarcerazioni di giornalisti e oppositori. Se attraverso l'epurazione di Luttazzi intravvedi per l'Italia un futuro à la Putin, mi sipace, ma non ti seguo e non seguo nemmeno il buon Montanelli.
     
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  12. onestobender
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    CITAZIONE (jonny_k @ 5/6/2008, 02:02)
    Non sono d'accordo con Montanelli. Per nulla. difficile poi ribattere alle argomentazioni di un video. Comunque ribadisco che il paragone fra la seconda repubblica italiana e la Russia di Putin proprio non sta in piedi. Ma ce lo siamo dimenticati che due anni addietro il principale quotidiano nazionale si profuse in un endorsememnt di Romano Prodi? Ciò sinceramente non corrisponde all'immagine di regime che mi ero fatto... io pensavo, che so, a cose del tipo essere costretti a portare al capufficio una foto presa col cellulare alla prorpia scheda elettorale come prova di aver votato un certo candidato o cose come assassinii politici o incarcerazioni di giornalisti e oppositori. Se attraverso l'epurazione di Luttazzi intravvedi per l'Italia un futuro à la Putin, mi sipace, ma non ti seguo e non seguo nemmeno il buon Montanelli.

    Non ho detto che vedo per il nostro paese un futuro "alla russa", ho solo sottolineato il fatto che la situazione dei media (e quindi della democrazia, visto che i media hanno un ruolo importantissimo) in Italia è piuttosto anomala.

    Per quanto riguarda l'episodio di Mieli si dovrebbe anche fare una proporzione fra il peso specifico dei giornali (cioè quanta gente in Italia legge i giornali) e quello della Tv (quanta gente guarda la tv) e sull'influsso specifico che hanno questi due mezzi di comunicazione su quella che sembra essere ormai diventata da tempo la maggioranza degli elettori, ovvero coloro che votano senza seguire un determinato sentiero ideologico.

     
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  13. jonny_k
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    CITAZIONE (onestobender @ 5/6/2008, 02:15)
    CITAZIONE (jonny_k @ 5/6/2008, 02:02)
    Non sono d'accordo con Montanelli. Per nulla. difficile poi ribattere alle argomentazioni di un video. Comunque ribadisco che il paragone fra la seconda repubblica italiana e la Russia di Putin proprio non sta in piedi. Ma ce lo siamo dimenticati che due anni addietro il principale quotidiano nazionale si profuse in un endorsememnt di Romano Prodi? Ciò sinceramente non corrisponde all'immagine di regime che mi ero fatto... io pensavo, che so, a cose del tipo essere costretti a portare al capufficio una foto presa col cellulare alla prorpia scheda elettorale come prova di aver votato un certo candidato o cose come assassinii politici o incarcerazioni di giornalisti e oppositori. Se attraverso l'epurazione di Luttazzi intravvedi per l'Italia un futuro à la Putin, mi sipace, ma non ti seguo e non seguo nemmeno il buon Montanelli.

    Non ho detto che vedo per il nostro paese un futuro "alla russa", ho solo sottolineato il fatto che la situazione dei media (e quindi della democrazia, visto che i media hanno un ruolo importantissimo) in Italia è piuttosto anomala.

    Per quanto riguarda l'episodio di Mieli si dovrebbe anche fare una proporzione fra il peso specifico dei giornali (cioè quanta gente in Italia legge i giornali) e quello della Tv (quanta gente guarda la tv) e sull'influsso specifico che hanno questi due mezzi di comunicazione su quella che sembra essere ormai diventata da tempo la maggioranza degli elettori, ovvero coloro che votano senza seguire un determinato sentiero ideologico.

    Sono ovviamente d'accordo sulla presenza di una forte anomalia nel sistema dei mass-media in Italia (come ho detto nel post precedente) ma non la ritengo tale da mettere in dubbio la salute della nostra democrazia; anche perchè altrimenti non si spiegherebbe la perfetta alternanza al potere fra Polo e Ulivo dalla dicesa in campo di Berlusconi.
     
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  14. oea
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    troppo ot se aggiungo che, a parte l'essere defunta, per una democrazia è di certo gravissimo avere un cancro metastatizzato, avere un cancro in fase iniziale è grave e fa paura, ma anche avere una malattia forse non mortale ma cronica (in medicina si considera cronica una malattia che duri più di sei mesi, per le democrazie facciamo 6 anni, va) non giustifica diagnosi e prognosi rassicuranti?
    io direi che il piduista dominio sull'informazione tv in italia è una malattia cronica e grave della democrazia, non un difettuccio da poco, non un raffreddore.
     
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  15. lupog
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    ragazzi leggo che il problema dell'informazione in Italia , delle sue anomalie dei suoi intrecci con la politica vi sta molto a cuore. Perché dunque sul tema non create una discussione apposita? (in politica italiana o nella sezione TV e spettacolo) :)
     
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19 replies since 4/6/2008, 18:08   228 views
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