RIVOLTE URBANE: IL TUMULTO DEI CIOMPI A FIRENZE (1378)

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  1. Cornelio Scipione.
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    Il settore tessile, che aveva trainato l'economia industriale nel medioevo, non ebbe uno sviluppo solo nella diversificazione nella particolarità dei prodotti , ma ebbe un interessamento anche alla modifica dell'organizzazione del lavoro.
    Le botteghe, e i laboratori erano molti nelle città, e all'interno di essi vi lavoravano degli artigiani che venivano salariati e quindi diventavano lavoratori dipendenti di imprenditori.
    Con la carestia e la peste del 1348, la manodopera cominciò a scarseggiare e i lavoratori videro aumentarsi la paga in controtendenza a l periodo prima della pestilenza.
    Questo permise ai lavoratori di migliorare il proprio tenore di vita essendo pagati di più; ma questo periodo durò poco, e su scala europea il lavoro col tempo venne pagato sempre meno; inutile dire che ci furono ripercussioni sociali molto forti anche considerando che i lavoratori non avevano garanzie e tutele.
    Gli statuti delle Arti permettevano agli imprenditori di abbassare i salari ai lavoratori per aumentare i profitti personali, e questo non fece altro che generare tensioni tra il ceto lavorativo che a volte creava delle vere e proprie rivolte urbane: per restare in ambito Italiano in Toscana , questo avvenne a Lucca, a Siena e a Firenze, ma anche uscendo dalla Toscana , Perugia , Genova e Verona.
    Nel 1378 ci fu a Firenze una rivolta poderosa che passò alla storia come Il Tumulto dei Ciompi( Firenze era ricchissima di industrie tessili e quindi ospitava moltissimi lavoratori).

    Il Tumulto dei Ciompi fu un fenomeno complesso che vide partecipe più soggetti con obbiettivi diversi; questo evento coincide con la fine della guerra tra Firenze e l'espansionismo del Papato In Emilia(1375-1378), e si ripresentò con più vigore il conflitto tra Guelfi e Ghibellini: i primi erano composti dalle famiglie dei "magnati" o patrizi che erano state escluse dal governo della città, mentre i secondi erano composti dalla ricca Borghesia mercantile e finanziaria. Ma lo scontro andò oltre e coinvolse tutta la città.

    Il Tumulto dei Ciompi è un casello importante dell'evoluzione delle città Italiane, e della società di queste città comunali che videro elevare la popolazione cittadina creando forme di governo democratico, ma nel XIV e XV secolo le grandi famiglie mercantili si impossessano del governo togliendo quello spazio che i cives avevano conquistato col tempo fino al Duecento e parte del Trecento, periodo in cui comincia a decadere il loro potere.
    I ceti che erano riusciti ad emergere nel Medioevo e che videro nel XIV secolo piano piano sottrarsi lo spazio conquistato dalle grandi famiglie mercantili, non è un fenomeno solo di Firenze ma può essere esteso a tutta l'Europa in particolare alla situazione dell'Italia centro-settentrionale.

     
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