VATICANO: CURE ANCHE PER PAZIENTE IN STATO VEGETATIVO

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  1. lupog
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    L'abbandono o l'interruzione delle cure per il paziente che versa anche in condizioni di stato vegetativo non è mai giustificato. E' quanto conferma la Congregazione per la Dottrina della Fede in risposta ad un quesito sottoposto dalla Conferenza Episcopale Statunitense alla Santa Sede circa l'alimentazione e l'idratazione artificiali. Il testo del Vaticano fa riferimento all'intervento su questa materia di Giovanni Paolo II tenuto il 20 marzo 2004, ai partecipanti ad un Congresso Internazionale su 'I trattamenti di sostegno vitale e lo stato vegetativo. Progressi scientifici e dilemmi etici'.


    CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

    RISPOSTE A QUESITI
    DELLA CONFERENZA EPISCOPALE STATUNITENSE
    CIRCA L’ALIMENTAZIONE E L’IDRATAZIONE ARTIFICIALI



    Primo quesito: È moralmente obbligatoria la somministrazione di cibo e acqua (per vie naturali oppure artificiali) al paziente in “stato vegetativo”, a meno che questi alimenti non possano essere assimilati dal corpo del paziente oppure non gli possano essere somministrati senza causare un rilevante disagio fisico?

    Risposta: Sì. La somministrazione di cibo e acqua, anche per vie artificiali, è in linea di principio un mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita. Essa è quindi obbligatoria, nella misura in cui e fino a quando dimostra di raggiungere la sua finalità propria, che consiste nel procurare l’idratazione e il nutrimento del paziente. In tal modo si evitano le sofferenze e la morte dovute all’inanizione e alla disidratazione.

    Secondo quesito: Se il nutrimento e l’idratazione vengono forniti per vie artificiali a un paziente in “stato vegetativo permanente”, possono essere interrotti quando medici competenti giudicano con certezza morale che il paziente non recupererà mai la coscienza?

    Risposta: No. Un paziente in “stato vegetativo permanente” è una persona, con la sua dignità umana fondamentale, alla quale sono perciò dovute le cure ordinarie e proporzionate, che comprendono, in linea di principio, la somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali.



    Il Sommo Pontefice Benedetto XVI, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato le presenti Risposte, decise nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.

    FONTE: SITO DELLA SANTA SEDE
     
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