Il ministro Rotondi : pensare agli eletti, non agli elettori

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    5,086
    Reputation
    +731

    Status
    Offline
    Il ministro Rotondi (significativamente ministro all' attuazione del programma) ha rilasciato un' intervista nella quale dice con una sincerità disarmante che l' unica speranza per il governo è difendere il privilegi dei parlamentari che lo sostengono . Perchè non si pensi che sia una posizione distorta dalla stampa di opposizione riporto il testo apparso sul sito della rtassagna stampa del governo




    Da "LIBERO - EDIZIONE MILANO" di martedì 28 giugno 2011

    Non usa giri di parole il ministro per l`Attuazione del programma. «È inutile puntare sul gradimento, ormai non possiamo più ottenerlo».

    La situazione della maggioranza di governo è quella che è, ma invece di edulcorarla, Gianfranco Rotondi decide di prenderla di petto. E piuttosto che pensare agli elettori, suggerisce al premier di puntare sugli eletti. «Forte del fatto che nessuno, neanche all`opposizione, vuole andare al voto, Berlusconi deve avere un`unica preoccupazione:

    coltivare i rapporti con Camera e Senato».

    Come? «Teniamoci buoni i mille parlamentari. Non possiamo dargli l`aumento, ma almeno coccoliamoli, rassicuriamoli, non rompiamogli le palle se vogliamo arrivare al termine la legislatura. E nel frattempo cerchiamo di farci dimenticare. Perché, inutile negarlo, la gente ormai ci detesta».

    Solo così, secondo Rotondi, il governo può sperare di durare altri due anni. «Se invece uno un giorno dice a deputati e senatori che vanno dimezzati, il giorno dopo che taglia loro gli stipendi, quello successivo che gli toglie l`auto blu, allora è un kamikaze, significa che vuole proprio farlo cadere questo governo».

    E così anche Rotondi è entrato ufficialmente nella squadra antitremontiana del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto.

    «Ma no... Tremonti è quello al quale dobbiamo che il Paese stia ancora in piedi, quindi ce lo teniamo caro caro».

    Eppure risuona sempre più forte il De Profundis del Superministro.

    Secondo lei, lo ammazzano domani (oggi per chi legge) a Palazzo Grazioli o giovedì in Consiglio dei ministri? «Tremonti salverà la pelle sino alla fine del governo e della legislatura».

    Che non è detto coincidano.

    Ma a lei il ministro Tremonti non ha mai fatto girare le scatole? «Una volta in cui mi trattò con sufficienza gli dissi: "Che, te la pigli con me che sono l`unico che parla bene dite?".

    Lui mi rispose: "Vuol dire che sbagli qualcosa"».

    Il solito simpaticone. Lei condivide le ultime misure anti- casta annunciate dal Superministro? «Le considero un insulto alla sua intelligenza. Nemmeno lui rinuncia alla pillola di demagogia.

    L`anticasta è un sentiero che deve calcare chi lo sa fare».

    Occhio che il Divo Giulio potrebbe offendersi.

    «Ma è così. La prosopopea anti-casta fa grande Grillo ma travolge i grilli parlanti».

    Non crede che sia decisamente impopolare oggi difendere la casta dei parlamentari? «Tanto, più impopolari di così...

    Il deputato oggi è uno sputtanato che va per la pagnotta, questo è il giudizio che ci siamo cuciti addosso, per merito dei comici, delle trasmissioni tv... ».

    Anche per "merito" vostro, però...

    «Può darsi. Ma intanto io segnalo un passo avanti. Un tempo si accusava i politici di rubare, oggi gli si rimprovera solo di avere dei privilegi previsti dalla legge. Ma attenzione.

    Questa furia antipolitica finisce per essere antiparlamentare.

    E il Parlamento è come la salute: ti rendi conto che è importante solo quando non ce l`hai più».

    Quindi, che consiglio dà al presidente del Consiglio Berlusconi per non perdere defi- nitivamente la salute politica? «Si concentri sul giudizio del popolo sei mesi prima delle elezioni e lì cacci fuori il Silvio che ci piace di più: rilasci interviste, affitti i sei-per-tre, faccia dieci comizi, per mari, monti e città d`arte».

    Sì ma adesso? «Deve rassegnarsi al fatto che in diciotto mesi non può fare le riforme istituzionali, né la riforma della giustizia e neppure quella fiscale. Al massimo si può far approdare qualche legge in Parlamento».

    Sta dichiarando lo stato di fallimento del governo. Nessun ministro finora l`aveva fatto.

    «Ma a realtà è questa. E per arrivare al termine della legislatura noi abbiamo bisogno del voto dei deputati, non della casalinga di Voghera, né degli spettatori di Santoro. Se ogni giorno, invece, condividiamo l`idea dei giornali qualunquisti che dipingono il Parlamento come una casta e i deputati come mangiasoldi, alla fine io non escludo che la dignità di queste persone possa giocarci qualche giusto scherzo. Perciò, cerchiamo di non essere l`unico consiglio d`amministrazione che non prende a sberle i suoi azionisti».

    http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=63088531

    che dire ? :dunno:





     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,460
    Reputation
    +1,463
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Mamma mia, come ha fatto uno come Rotondi ad assurgere al ruolo di ministro, anche se con un incarico ridicolo? Poveri noi se siamo in queste mani.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    7,412
    Reputation
    +647

    Status
    Offline
    Francamente non ci trovo nulla di scandaloso, dice quello che diciamo da tanto tempo in questo forum, il parlamento, in tutti i paesi democratici non è altro che lo specchio del paese, avete mai partecipato a una riunione condominiale?
    Bè, un consesso democratico segue le stesse regole, tutti a parlare di giustizia, ma tutti pronti a tirare l' acqua al proprio mulino e a rappresentare gli interessi, (non necessariamente loschi, anzi spesso validi e volti a razionalizzare il paese) di chi li hà fatti eleggere, il che mi pare il male minore, il peggiore può essere la sete di potere personale che può portare a cambiar casacca a ogni cambio di vento.
    Se Rotondi, da vecchio Democristiano si sfoga dicendo la verità, e dolendosi di essa, non lamentiamoci di lui,non ci si lamenta della sincerità, lamentiamoci piuttosto di chi segue le stesse regole,o anche peggiori, ma per amore di parte si riempie la bocca di populismo e ipocrisia, preferisco un freddo e razionale ragioniere che prende la realtà per ciò che è, agli artisti della politica, ai grandi pensatori e ai grandi demagoghi, nessun ragioniere hà mai rovinato economicamente o socialmente un paese, nè hà aperto campi di concentramento o di rieducazione, i grandi pensatori che si autodefiniscono "scientifici", animati da ideali salvifici, l' hanno fatto anche troppo spesso.

    Edited by Romeottvio - 30/6/2011, 09:38
     
    Top
    .
  4. segretario_90
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Dal suo punto di vista ha perfettamente ragione Rotondi: in Parlamento mica votano gli elettori...
     
    Top
    .
3 replies since 28/6/2011, 23:39   53 views
  Share  
.