Ritrovate 1500 opere d'arte sequestrate dai nazisti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,452
    Reputation
    +1,458
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    E' notizia di oggi l'incredibile ritrovamento di circa 1500 opere d'arte, alcune delle quali di enorme valore, che i gerarchi nazisti saccheggiarono in tutta Europa e che si credevano andate distrutte nel corso della seconda guerra mondiale. Si parla già di "Tesoro di Hitler", anche se a compiere i furti furono i suoi principali collaboratori, Goering in testa, uomini fatalmente attratti, fino all'ultimo giorno del Terzo Reich, dalla ricchezza.


    Ritrovato a Monaco il tesoro di Hitler: 1500 opere d'arte che si credevano distrutte

    Il sensazionale ritrovamento, rivelato dal settimanale tedesco Focus, nell'appartamento decrepito del figlio di un collezionista: fu suo padre ad acquistare il tesoro che i nazisti saccheggiarono negli anni Trenta e Quaranta. Tra le opere, quadri di Picasso, Matisse, Renoir e Chagall

    Era a Monaco di Baviera, nascosto e forse quasi dimenticato in una casa abbiente ma polverosa e in rovina, quello che molti chiamavano 'il tesoro di Hitler': oltre millecinquecento quadri e altre opere d'arte, tra cui anche opere di Pablo Picasso e Henri Matisse considerate 'arte degeneratà dal Terzo Reich'. Degenerata o no, l'arte valeva e Goering, Goebbels, Himmler e tutti gli altri gerarchi nazisti erano assetati di denaro e morbosamente affascinati dal valore dell'arte.

    Le opere ritrovate furono infatti sequestrate dai nazisti a famiglie ebree o ai musei dei paesi europei occupati dalla Wehrmacht e dalle WaffenSS. Lo racconta il settimanale Focus, in un sensazionale servizio. Gli investigatori, afferma la rivista dell'editoriale Burda, dopo lunghi anni d'indagini sono riusciti a trovare una pista calda. Hanno fatto irruzione nel polveroso, mal ridotto appartamento di un ottantenne. Dove, dimenticati tra armadi, sgabuzzini e stanze ripostiglio, erano appunto i millecinquecento capolavori.

    Da dopo la 'notte dei cristallì - il primo grande e brutalissimo pogrom contro gli ebrei tedeschi, ordinato da Hitler e dai suoi complici, un crimine di cui il 9 ricorre il settantacinquesimo anniversario - poi con l'inizio degli espropri e delle deportazioni, poi con l'invasione di Polonia, Olanda, Belgio, Francia e tanti altri paesi dove vivevano vitali, numerose comunità ebraiche, spesso punta di lancia della borghesia colta locale, i nazisti si scatenarono negli espropri.

    Proprio oggi su Der Spiegel sono pubblicati i diari dei diplomatici stranieri in servizio a Berlino durante e dopo la 'Reichskristallnacht'. Diplomatici polacchi e nipponici, finlandesi e ungheresi trasmisero alle loro capitali rapporti agghiaccianti: "arrivano di notte, violenti, rubano tutto, tentano di violentare le donne, poi si portano via valori, preziosi, opere d'arte, assegni e liquido per migliaia e migliaia di marchi, e la plebaglia antisemita segue i militari nazisti".

    Lo stesso saccheggio sistematico, un crimine senza precedenti nella storia dei rapporti tra arte e guerra, fu compiuto nei musei polacchi, francesi, olandesi, belgi, di ogni paese occupato. Goering e Goebbels si fecero stimare le opere rubate, pare che ne rinchiusero alcune, quelle che piacevano loro di più, nelle compiacenti casseforti di banche svizzere. Ma molte di queste opere furono portate a Berlino. Non poche finirono distrutte durante i bombardamenti dei Lancaster, delle Fortezze volanti e dei Liberators inglesi e americani, e nei furiosi combattimenti degli ultimi nazisti contro l'armata del maresciallo Zhukov.

    Le opere ora ritrovate, scrive Focus, hanno un valore di oltre un miliardo di euro. Gli investigatori sono arrivati a cogliere la pista calda nel 2011, dopo un'indagine sull'inquilino dell'appartamento, colto in flagrante dalla dogana in treno mentre tentava di portare denaro contante in Svizzera. Il padre del proprietario dell'appartamento a sua volta era un mercante d'arte e avrebbe acquistato il 'tesoro saccheggiato nazista' negli anni Trenta e Quaranta. Resta ora da vedere se discendenti delle vittime si faranno vivi per reclamare una giusta restituzione delle opere d'arte.

    Fonte: www.repubblica.it/esteri/2013/11/03...57/?ref=HREC1-2
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,452
    Reputation
    +1,458
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Il ritrovamento di opere d'arte depredate dai nazisti non sembra finito:


    Tesoro Hitler, scoperte altre 60 opere d'arte: ci sono anche Picasso, Monet e Renoir

    Dopo il clamoroso ritrovamento dello scorso novembre, i capolavori sono stati scovati nella casa salisburghese di Cornelius Gurlitt

    BERLINO - Altre 60 opere d'arte sono state trovate nella casa di Salisburgo di Cornelius Gurlitt, l'81enne che aveva tenuto nascosti a Monaco oltre 1500 capolavori razziati all'epoca del nazionalsocialismo. Tra le nuove tele scoperte figurerebbero anche un Picasso, dei Monet e dei Renoir.

    "Su incarico di Corenlius Gurlitt, degli esperti esamineranno le opere per stabilire se siano parte dei capolavori razziati in guerra. Stando alla valutazione attuale, sulla base di un primo esame, questo sospetto non è stato confermato", ha detto il portavoce del collezionista, Stephan Holzinger.

    Gurlitt è in custodia dalla fine del 2013. Molti dei capolavori ritrovati a Monaco lo scorso novembre, invece, erano parte di quelli classificati nel Terzo Reich come 'arte degenerata' e sequestrati dai musei tedeschi nel 1937 o poco dopo. Per 'arte degenerata' si intendono opere perlopiù moderne o astratte realizzate da artisti che il regime di Adolf Hitler riteneva avessero caratteristiche "devianti", spesso attribuite alla 'corruzione ebrea', che potevano influenzare negativamente i cittadini. Le tele di Monaco erano state ritrovate nel 2012 in una perquisizione legata a un caso di evasione fiscale, ma la storia è venuta fuori solo lo scorso 3 novembre.

    Fonte: www.repubblica.it/cultura/2014/02/1...11/?ref=HREC1-9
     
    Top
    .
1 replies since 3/11/2013, 19:30   166 views
  Share  
.