Cristianesimo nel nazismo

Se nel nazismo vi fosse una componente teorica cristiana

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  1. inker
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    Buongiorno a tutti,
    sono interessato a conoscere meglio i rapporti fra nazismo e cristianesimo, sia dal punto di vista ideologico sia da quello pratico.

    Mi risulta infatti (ma non sono uno storico) che alla base del nazismo - così come inteso tanto da Hitler e i suoi, quanto dall'esercito e dal popolo tedesco in maggioranza - vi fosse una forte componente teorica cristiana, i cui fondamenti dogmatici (come l'esistenza di Dio, la Trinità, Gesù, la Provvidenza) erano parte integrante dell'ideologia ariana e furono sostenuti in essa fino alla fine. Non si trattava esattamente né di cattolicesimo né di protestantesimo, questo è chiaro, e tuttavia di una forma di cristianesimo che poté essere compresa, accettata e sostenuta nella pratica sia dalla Chiesa protestante che da quella cattolica, dall'inizio a poco prima della disfatta, con evidente sintonia e vantaggi per tutti.

    : graduated: È su questo che conto sulla vostra competenza, vorrei capire - fonti alla mano - se il nazismo può dirsi cristiano (per quanto un cristianesimo rivisto e malato), e devoto a dogmi di tipo trascendente nella sua essenza, cioè non per facciata e convenienza.

    Mi pare che sul forum l'argomento non sia stato già trattato; apro la discussione sicuro che, malgrado una certa delicatezza del tema, potremo parlarne stando ai fatti e liberi da preconcetti come qui - leggo - è sana abitudine fare :cheers: (e non mi sentirei di dirlo a proposito di altri forum).
     
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  2. _SmokY_
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    Non sono un esperto del nazismo ma questa associazione mi lascia abbastanza perplesso. Il cristianesimo è semitico assieme all'islamismo ed all'ebraismo, non credo centri molto con il nazismo che invece è di basi neopagane.
     
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    Il nazismo a parole promuoveva un "cristianesimo positivo", di fatto una riedizione vagamente paganeggiante del cristianesimo pensata per cementificare il potere hitleriano. In realtà il nazionalsocialismo sopportava il cristianesimo mal volentieri; Hitler aveva intenzione di renderlo progressivamente meno rilevante nella società tedesca. Se qualche volta si appellava ad esso era più in funzione di esclusione verso i nemici dello Stato che di autentica identificazione nei suoi principi.
    Tra i gerarchi nazisti i praticanti di qualsiasi fede cristiana erano molto pochi, mentre abbondavano i seguaci di culti oscuri e del tutto incompatibili con il cristianesimo, come Heinrich Himmler e Alfred Rosenberg, il "filosofo ufficiale" del Terzo Reich.
    Come anticipato da Smoky, l'associazione nazismo-cristianesimo non trova, stando alle mie conoscenze, basi solide su cui poggiare.
     
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  4. inker
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 14:30)
    Non sono un esperto del nazismo ma questa associazione mi lascia abbastanza perplesso. Il cristianesimo è semitico assieme all'islamismo ed all'ebraismo, non credo centri molto con il nazismo che invece è di basi neopagane.

    Che sia semitico in origine non esclude che si possa poi acquisire e sostenere da parte di popoli non semitici. Il cristianesimo è diffuso in europa e americhe, che semitiche non sono, giusto? Basi neo-pagane, ecco questo mi interessa. Puoi elaborare per favore?

    CITAZIONE (Oskar @ 13/2/2013, 14:45)
    Il nazismo a parole promuoveva un "cristianesimo positivo", di fatto una riedizione vagamente paganeggiante del cristianesimo pensata per cementificare il potere hitleriano. In realtà il nazionalsocialismo sopportava il cristianesimo mal volentieri; Hitler aveva intenzione di renderlo progressivamente meno rilevante nella società tedesca. Se qualche volta si appellava ad esso era più in funzione di esclusione verso i nemici dello Stato che di autentica identificazione nei suoi principi.

    Ottimo. Puoi citare delle fonti? In che modo e con che sicurezza si può dire che le credenze cristiane di cui il nazismo si faceva promotore (e penso al fatto che Hitler abbia citato a più riprese Dio, Gesù e la Provvidenza, che non abbia rinnegato il suo battesimo cattolico, al fatto che i soldati tedeschi riportassero sul cinturone 'gott mit uns' [dio è con noi], al fatto che i cristiani non furono oggetto di repressione/oppressione e che fu stipulato un concordato appunto in quegli anni) fosse solo propaganda, e che intendesse progressivamente renderle meno rilevanti come dici? Può senz'altro essere ma dove ne abbiamo prova?
    Concordo sul fatto che in primis Hitler era interessato ad egemonia e potere politico - quindi non alla religione né al cristianesimo in sé - ma questo tecnicamente non toglie che tali principi facessero parte integrante della sua ideologia.

    CITAZIONE (Oskar @ 13/2/2013, 14:45)
    Tra i gerarchi nazisti i praticanti di qualsiasi fede cristiana erano molto pochi, mentre abbondavano i seguaci di culti oscuri e del tutto incompatibili con il cristianesimo, come Heinrich Himmler e Alfred Rosenberg, il "filosofo ufficiale" del Terzo Reich.

    Sono al corrente delle tendenze pagane e occulte dei gerarchi, ma per quanto ne so era questa la corrente minore, non il contrario. Correggetemi pure, ovviamente. L'occultismo nazista (con la ricerca del graal e della lancia di longino, il riferimento agli dèi nordici ecc. ) è considerato - ma potrei sbagliare - un argomento affascinante ma anche ai limiti della speculazione sul quale non c'è accordo storico. Anche qui, se abbiamo documentazione in grado di fare chiarezza avrò piacere di leggerla!
     
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  5. _SmokY_
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    CITAZIONE (inker @ 13/2/2013, 15:36) 
    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 14:30)
    Non sono un esperto del nazismo ma questa associazione mi lascia abbastanza perplesso. Il cristianesimo è semitico assieme all'islamismo ed all'ebraismo, non credo centri molto con il nazismo che invece è di basi neopagane.

    Che sia semitico in origine non esclude che si possa poi acquisire e sostenere da parte di popoli non semitici. Il cristianesimo è diffuso in europa e americhe, che semitiche non sono, giusto? Basi neo-pagane, ecco questo mi interessa. Puoi elaborare per favore?

    In questo LINK è spiegato tutto abbastanza bene.
    In ogni caso per un regime del genere, ogni cosa utile alla propaganda sarebbe stata considerata come oro colato, il nazismo infatti ha preso quello che gli era utile da un po' tutte le tradizioni terrestri, basta che esse avessero in comune l'idea della razza superiore investita di una missione salvifica per l'intero genere umano LINK.

    Mi interessarebbe sapere invece quali componenti cristiane ha preteso di farsi porta voce o interprete il nazismo.
     
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  6. inker
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    CITAZIONE (inker @ 13/2/2013, 15:36) 
    Basi neo-pagane, ecco questo mi interessa. Puoi elaborare per favore?

    In questo LINK è spiegato tutto abbastanza bene.

    L'articolo linkato non parla di basi neo-pagane.

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    In ogni caso per un regime del genere, ogni cosa utile alla propaganda sarebbe stata considerata come oro colato

    Non mi risulta. 'Ogni cosa utile'? L'ideologia nazista ha delle basi precise, per quanto articolate, e gli era molto chiaro cosa volessero ottenere. Detta così sembra che volessero solo il potere e si sarebbero abbassati a sostenere e mischiarsi con qualsiasi idea cosa pur di ottenerlo, no? Se così è vorrei dei riferimenti precisi a conferma :ok:

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    il nazismo infatti ha preso quello che gli era utile da un po' tutte le tradizioni terrestri, basta che esse avessero in comune l'idea della razza superiore investita di una missione salvifica per l'intero genere umano .

    Esattamente in questa ottica inglobavano la loro forma di cristianesimo, direi. Gesù era un ariano, e appunto intendeva salvare il genere umano (a parte gli ebrei e chi non avesse creduto in lui).

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    Mi interessarebbe sapere invece quali componenti cristiane ha preteso di farsi porta voce o interprete il nazismo.

    Credenze di base del cristianesimo - Dio, Gesù, la Provvidenza - ovviamente non intese come religione organizzata e prive di sviluppi teologici e pratiche specificamente cattoliche o protestanti, lette secondo l'ideologia della razza pura e frammiste a spunti di occultismo, misticismo vario e pseudoscienza, ma pur sempre presenti, persistenti, identificabili e apertamente dichiarate.
    Questo al di là dei concetti scartati/minimizzati (per esempio mi risulta non credessero al peccato originale, e non mi pare si accenni mai a paradiso/inferno), e dei punti di contatto e di compatibilità teorici - come l'antisemitismo, il totalitarismo e la gerarchizzazione con in punta gente scelta e ispirata da Dio, la richiesta di fede, l'idea di rappresentare la salvezza dell'uomo, il tradizionalismo, l'omofobia, il sistema conservatore e patriarcale, l'uso di dottrina e propaganda, valori familiari - ma proprio nei fondamentali.

    Hitler si riteneva un eletto da Dio e di farne il volere, lo ringraziò in occasione di ogni attentato 'miracolosamente' scampato, ne parlò in abbondanza a voce e per iscritto, crebbe cattolico e non rinnegò il suo battesimo. La fibbia del cinturone dei soldati tedeschi riportava 'gott mit uns' ['Dio è con noi', e si parla del dio cristiano] e giuravano al furher e alla Germania in nome di Dio; i cristiani - al contrario degli ebrei e altri gruppi sociali - non furono oggetto di repressione/oppressione sistematica, fu stipulato un concordato vantaggioso per entrambe le parti appunto in quegli anni, e la coesistenza quando non il supporto della gerarchia religiosa credo sia indubitabile, scritti e fotografie alla mano.
    D'altra parte la germania era largamente credente (protestanti, il resto cattolici) e l'adesione contestuale al nazismo non presentò difficoltà in questo senso.

    Ferme restando le differenze fra le Chiese e il nazismo, e la difficoltà a determinare in cosa *esattamente* credesse il nazismo date le varie componenti che vi confluivano, questa cosa del 'cristianesimo positivo' mi pare un dato di fatto.

    Difficile cioè negare la presenza di elementi cristiani alla base del nazismo, pur nella loro originale mescolanza, credo, no? C'è un modo per leggere questi elementi - certamente 'scomodi' a una lettura moderna ma tant'è - in chiave diversa, o si può provare che fossero puramente esteriori, di comodo, di propaganda?
     
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  7. _SmokY_
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    Gesù era ebreo, oltre che diametralmente opposto ad Hitler.

    Tuttavia non riesco a capire dove si voglia arrivare.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    In ogni caso per un regime del genere, ogni cosa utile alla propaganda sarebbe stata considerata come oro colato

    Non mi risulta. 'Ogni cosa utile'? L'ideologia nazista ha delle basi precise, per quanto articolate, e gli era molto chiaro cosa volessero ottenere. Detta così sembra che volessero solo il potere e si sarebbero abbassati a sostenere e mischiarsi con qualsiasi idea cosa pur di ottenerlo, no? Se così è vorrei dei riferimenti precisi a conferma :ok:

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 16:16) 
    il nazismo infatti ha preso quello che gli era utile da un po' tutte le tradizioni terrestri, basta che esse avessero in comune l'idea della razza superiore investita di una missione salvifica per l'intero genere umano .

    Esattamente in questa ottica inglobavano la loro forma di cristianesimo, direi. Gesù era un ariano, e appunto intendeva salvare il genere umano (a parte gli ebrei e chi non avesse creduto in lui).

    Il cristianesimo non era una cosa utile ai fini nazisti? Per come la vedo io no ed è cmq ininfluente, ma per come la vedi tu invece parrebbe di si. Goebbels e la propaganda nazista non manipolavano mai gli eventi a proprio favore?

    Insomma se Hitler si credeva un servo prediletto di Dio facesse pure, ma con il cristianesimo non ha nulla a che fare se non lontani richiami troppo forzati per essere presi in considerazione.

    Così è come la penso io, poi tu puoi fare come desideri :)
     
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  8. inker
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    Smoky, ma la stai prendendo sul personale? Ovvio che sia tu che io la pensiamo come vogliamo, qui si tratta di capire se ciò che pensiamo è anche vero.
    Dove 'voglio arrivare'? Esattamente come da primo post, vorrei capire se ha senso parlare di elementi cristiani nel nazismo. Puoi essermi utile?

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 18:15) 
    Gesù era ebreo, oltre che diametralmente opposto ad Hitler.

    Ma dai! :wub: Guarda che non lo devi dire a me, lo so benissimo. La questione è come veniva inteso - siamo d'accordo, stravolgendolo - dai nazisti. Diamo per scontato che il nazismo NON fu cattolico, né protestante: dato quanto sopra, è storicamente fondato dire che era comunque una forma di cristianesimo? Strampalata, superficiale, minore, faziosa, imbastardita, ma pur sempre cristiana?

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 18:15) 
    Il cristianesimo non era una cosa utile ai fini nazisti? Per come la vedo io no ed è cmq ininfluente, ma per come la vedi tu invece parrebbe di si. Goebbels e la propaganda nazista non manipolavano mai gli eventi a proprio favore?

    E chi ha detto che non lo fosse? Ma mi pare che tu stia dando per scontato il suo uso strumentale. Cosa pensi invece delle info che riporto sopra? Sono vere? Ci aiutano a dirimere la questione? Oppure vanno lette in altra luce? Era solo propaganda, ma loro credevano tutt'altro :alienff: ? Non c'è problema, però come verifichiamo?
    Se a te non interessa il tema, pazienza, non sei mica obbligato. :)


    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/2/2013, 18:15) 
    Insomma se Hitler si credeva un servo prediletto di Dio facesse pure, ma con il cristianesimo non ha nulla a che fare se non lontani richiami troppo forzati per essere presi in considerazione.

    Eh, certo, ma se hitler credeva nel dio cristiano, come si può dire che non ha nulla a che fare con il cristianesimo? Io, quelli che chiami 'lontani richiami forzati', li vedo invece un'insieme di indizi molto reali e significativi che vale la pena esplorare. :dectective:
     
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    Propendo con forza per l'interpretazione di Smoky; il rapporto del nazismo con il cristianesimo fu del tutto strumentale per quanto riguarda i simboli cristiani usati nel Terzo Reich; al contempo tutte le chiese cristiane furono ampiamente perseguitate sotto il regime nazista al fine di ammansirle e renderle subalterne al potere del partito nazionalsocialista.
    Anche quel "Dio è con noi" non era un riconoscimento di una fede cristiana autentica, ma un richiamo al fatto che la razza ariana era quella eletta, e Hitler faceva riferimento alla Provvidenza più che a Dio, intendendola coma forza del Destino che a suo dire lo supportava, non come volontà divina. Hitler era un cristiano che tendeva all'agnosticismo; credeva appunto nel Destino, cosa contraria alla fede cristiana.
    Sono insomma in piena sintonia con l'ultimo intervento di Smoky.

    Per le fonti alla base dei miei interventi consiglio la lettura della "Storia del Terzo Reich" di William Shirer, in particolare il penultimo e l'ultimo capitolo del libro secondo ("La nazificazione della Germania" e "La vita nel Terzo Reich") e "Hitler e il nazismo" di Enzo Collotti.
     
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  10. inker
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    CITAZIONE (Oskar @ 13/2/2013, 21:04) 
    Propendo con forza per l'interpretazione di Smoky; il rapporto del nazismo con il cristianesimo fu del tutto strumentale per quanto riguarda i simboli cristiani usati nel Terzo Reich; al contempo tutte le chiese cristiane furono ampiamente perseguitate sotto il regime nazista al fine di ammansirle e renderle subalterne al potere del partito nazionalsocialista.
    Anche quel "Dio è con noi" non era un riconoscimento di una fede cristiana autentica, ma un richiamo al fatto che la razza ariana era quella eletta, e Hitler faceva riferimento alla Provvidenza più che a Dio, intendendola coma forza del Destino che a suo dire lo supportava, non come volontà divina. Hitler era un cristiano che tendeva all'agnosticismo; credeva appunto nel Destino, cosa contraria alla fede cristiana.
    Sono insomma in piena sintonia con l'ultimo intervento di Smoky.

    Per le fonti alla base dei miei interventi consiglio la lettura della "Storia del Terzo Reich" di William Shirer, in particolare il penultimo e l'ultimo capitolo del libro secondo ("La nazificazione della Germania" e "La vita nel Terzo Reich") e "Hitler e il nazismo" di Enzo Collotti.

    Grazie, interessante. Entrambi gli autori ne parlano in questi specifici termini? Perché a me non risulta affatto questo perseguitare le chiese, non su larga scala e sistematicamente ma in episodi di relativa importanza (solo rispetto al quadro generale!) e ristretti non affatto alla condanna della fede cristiana in sé, ma a quella dell'ingerenza negli affari di stato.
    Non mi ritrovo nemmeno su questa cosa della provvidenza usata in un senso non cristiano, e che fosse solamente propaganda strumentale e non fede autentica (per quanto si trattasse di una fede non cattolica o protestante) ancora mi serve di chiarirlo. Ritengo che l'adozione di riferimenti cristiani non fosse semplice strumento avulso e conveniente di diffusione e potere, ma punto di contatto fra due visioni altrimenti diverse che, questo sì, conveniva evidenziare.

    Quando dici che hitler era cristiano a suo modo - un modo effettivamente improprio e in grande contrasto con le fedi più grandi e diffuse, certo - mi trovi d'accordo. Il suo credo era un misto, qualcosa di non identificabile con il cristianesimo tout-court ma da esso contaminato, pur con elementi aggiuntivi e diversi. Ecco, forse 'contaminazione' è il termine più adatto.
     
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    Non mi sento preparatissimo sull' argomento , ma posso dare qualche indicazione che mi deriva da una lettura faticosa : ho in casa un volume del 1941 della biblioteca di mio padre ( che era antifascista crociano) : "I discorsi di guerra di Hitler ", lettura faticosa per il disagio che si prova a leggere il modo con cui il Fùhrer riusciva a manipolare le coscienze... Torniamo all' argomento , leggendo quela prosa fastidiosa non ho mai incontrato alcun accenno ad alcunchè di trascendente , se non la "Provvidenza che ha plasmato il popolo tedesco ", ma intesa più come forza storica immanente , che intelligenza sovraumana .
    L' unico concetto , per cosi dire , mistico , è l'unità e la missione popolo tedesco che supera qualsiasi ideale precedente , parlando del moviemnto nazionalsocialista dice "non una rappresentanza d'interessi proletari, rurali, od urbani , d'interessi cattolici o protestanti ... ma una rappresentanza che per la prima volta poneva al centro di tutte le sue aspirazioni ... la parola popolo tedesco". (discorso del 24 /2/1941 per l' anniversario della fondazione del Partito Nazional Socialista) , d'altr aprte nel succesivo discorso del 16 marzo "in commemorazione degli Eroi caduti per il grande Reich" nessun accenno a vita ultraterrena, ancora uan volta nessun accenno a trascendenza , se non il destino del popolo tedesco.
     
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  12. inker
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 14/2/2013, 01:11) 
    Non mi sento preparatissimo sull' argomento , ma posso dare qualche indicazione che mi deriva da una lettura faticosa : ho in casa un volume del 1941 della biblioteca di mio padre ( che era antifascista crociano) : "I discorsi di guerra di Hitler ", lettura faticosa per il disagio che si prova a leggere il modo con cui il Fùhrer riusciva a manipolare le coscienze... Torniamo all' argomento , leggendo quela prosa fastidiosa non ho mai incontrato alcun accenno ad alcunchè di trascendente , se non la "Provvidenza che ha plasmato il popolo tedesco ", ma intesa più come forza storica immanente , che intelligenza sovraumana .
    L' unico concetto , per cosi dire , mistico , è l'unità e la missione popolo tedesco che supera qualsiasi ideale precedente , parlando del moviemnto nazionalsocialista dice "non una rappresentanza d'interessi proletari, rurali, od urbani , d'interessi cattolici o protestanti ... ma una rappresentanza che per la prima volta poneva al centro di tutte le sue aspirazioni ... la parola popolo tedesco". (discorso del 24 /2/1941 per l' anniversario della fondazione del Partito Nazional Socialista) , d'altr aprte nel succesivo discorso del 16 marzo "in commemorazione degli Eroi caduti per il grande Reich" nessun accenno a vita ultraterrena, ancora uan volta nessun accenno a trascendenza , se non il destino del popolo tedesco.

    Interessante, grazie. Non ho trovato riferimenti al libro, interessante anche per la questione 'manipolazione delle coscienze' (e immagino quanto pesante sia leggersi quel mare di c*zzate..).

    In Rete e sui libri che ho consultato* invece si trovano anche citazioni riferite al trascendente cristiano. Mi pare chiaro comunque che avesse una sua visione tutta particolare, ad esempio è strano che non faccia mai riferimenti a un aldilà, cosa che non doveva interessargli molto. :whist:

    * Libri sull'argomento specifico:
    Richard Steigmann-Gall – Il santo Reich. Le concezioni naziste del cristianesimo
    Guenter Lewy – I nazisti e la Chiesa
    e, in inglese:
    Eric Zuesse - Why the Holocaust Happened: Its Religious Cause and Scholarly Cover-Up
     
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    Inker, devo dire che anche se non condivido le tue argomentazioni sto apprezzando i tuoi interventi. Rispondendoti nel merito sì, entrambi gli autori che ho citato, Shirer in particolare, parlano di persecuzione delle Chiese cristiane. Nella "Storia del Terzo Reich" di Shirer uno dei paragrafi del capitolo "La vita nel terzo Reich" che ho citato si intitola proprio "La persecuzione delle Chiese cristiane" (pag. 265-272 nell'edizione Fabbri del '78): se hai modo di consultare il volume ti inviterei a leggerlo, penso possa interessarti.
     
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  14. _SmokY_
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    CITAZIONE (inker @ 14/2/2013, 19:33) 
    * Libri sull'argomento specifico:
    Richard Steigmann-Gall – Il santo Reich. Le concezioni naziste del cristianesimo
    Guenter Lewy – I nazisti e la Chiesa
    e, in inglese:
    Eric Zuesse - Why the Holocaust Happened: Its Religious Cause and Scholarly Cover-Up

    Puoi dirci di cosa parlano questi libri per cortesia? Io non li ho letti ma ho spulciato le recensioni:

    Guenter Lewy – I nazisti e la Chiesa se non erro parla della presunta responsabilità del Vaticano nell'Olocausto.
    Eric Zuesse - Why the Holocaust Happened, questo mi pare che provi a dare adirittura una spiegazione biblica dell'Olocausto.

    Richard Steigmann-Gall – Il santo Reich. Le concezioni naziste del cristianesimo, ho trovato questo:
    Testo utile ma eccessivamente provocatorio; la lettura che dà del fenomeno nazionalsocialista è parziale e fuorviante.
    Non si può negare che molti cristiani abbiano aderito entusiasticamente al nazismo, ma furono progressivamente messi ai margini.
    Sottostimare l'influenza di quelli che Steigmann-Gall chiama i "paganisti", conduce a conclusioni smentite dai fatti; il cristianesimo non avrebbe avuto alcun ruolo nella futura Germania vittoriosa.
    In realtà, leggendo il testo in controluce, si nota che l'autore fatica non poco a sminuire l'importanza crescente che il neopaganesimo e l'anticristianesimo avevano nel Terzo Reich. Come suggeriscono gli storici che l'hanno analizzato (Gailus ed Hexham), Steigmann-Gall trascura importanti documenti che contraddicono le sue affermazioni e trae conseguenze puramente ipotetiche da frasi estrapolate dal contesto.
    LINK


    Aggiungo al suggerimento di Oskar anche questo link di Wiki sulle persecuzioni naziste verso il cristianesimo, di cui qui uno stralcio:

    CITAZIONE
    Sono note le immani persecuzioni razziali rivolte contro coloro che avessero "sangue semitico", ma il Nazionalsocialismo attuò fortissime persecuzioni anche per motivi di religione. Lo scontro tra Chiesa e Nazismo, assopito dal concordato tra Santa Sede e Terzo Reich del 20 luglio 1933, diventò sempre più aperto e frontale. Pio XI nell'enciclica "Mit brennender Sorge" ("Con bruciante preoccupazione") del 1937 aveva dichiarato l'inconciliabilità della fede cristiana con la divinizzazione della razza germanica, del popolo tedesco e del Führer. E così, se la "soluzione finale" nei confronti degli Ebrei ebbe per i Nazisti una priorità rispetto al trattamento da riservare alla Chiesa, l'eliminazione di questa era "l'ultimo grande compito" che Hitler si riservava per il dopoguerra (come sappiamo dalle registrazioni di Bormann[28]). Nel 1941, in una circolare indirizzata ai gauleiter (ed allegata agli atti d'accusa a Norimberga), Martin Bormann espresse con chiarezza l'assoluta incompatibilità tra cristianesimo e nazionalsocialismo.


    Edited by _SmokY_ - 15/2/2013, 08:55
     
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  15. inker
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 15/2/2013, 08:18) 
    Puoi dirci di cosa parlano questi libri per cortesia? Io non li ho letti ma ho spulciato le recensioni:

    Guenter Lewy – I nazisti e la Chiesa se non erro parla della presunta responsabilità del Vaticano nell'Olocausto.
    Eric Zuesse - Why the Holocaust Happened, questo mi pare che provi a dare adirittura una spiegazione biblica dell'Olocausto.

    Richard Steigmann-Gall – Il santo Reich. Le concezioni naziste del cristianesimo, ho trovato questo:
    Testo utile ma eccessivamente provocatorio; la lettura che dà del fenomeno nazionalsocialista è parziale e fuorviante.
    Non si può negare che molti cristiani abbiano aderito entusiasticamente al nazismo, ma furono progressivamente messi ai margini.
    Sottostimare l'influenza di quelli che Steigmann-Gall chiama i "paganisti", conduce a conclusioni smentite dai fatti; il cristianesimo non avrebbe avuto alcun ruolo nella futura Germania vittoriosa.
    In realtà, leggendo il testo in controluce, si nota che l'autore fatica non poco a sminuire l'importanza crescente che il neopaganesimo e l'anticristianesimo avevano nel Terzo Reich. Come suggeriscono gli storici che l'hanno analizzato (Gailus ed Hexham), Steigmann-Gall trascura importanti documenti che contraddicono le sue affermazioni e trae conseguenze puramente ipotetiche da frasi estrapolate dal contesto.
    LINK


    Aggiungo al suggerimento di Oskar anche questo link di Wiki sulle persecuzioni naziste verso il cristianesimo, di cui qui uno stralcio:

    CITAZIONE
    Sono note le immani persecuzioni razziali rivolte contro coloro che avessero "sangue semitico", ma il Nazionalsocialismo attuò fortissime persecuzioni anche per motivi di religione. Lo scontro tra Chiesa e Nazismo, assopito dal concordato tra Santa Sede e Terzo Reich del 20 luglio 1933, diventò sempre più aperto e frontale. Pio XI nell'enciclica "Mit brennender Sorge" ("Con bruciante preoccupazione") del 1937 aveva dichiarato l'inconciliabilità della fede cristiana con la divinizzazione della razza germanica, del popolo tedesco e del Führer. E così, se la "soluzione finale" nei confronti degli Ebrei ebbe per i Nazisti una priorità rispetto al trattamento da riservare alla Chiesa, l'eliminazione di questa era "l'ultimo grande compito" che Hitler si riservava per il dopoguerra (come sappiamo dalle registrazioni di Bormann[28]). Nel 1941, in una circolare indirizzata ai gauleiter (ed allegata agli atti d'accusa a Norimberga), Martin Bormann espresse con chiarezza l'assoluta incompatibilità tra cristianesimo e nazionalsocialismo.

    Ciao Smoky,
    Richard Steigmann-Gall è uno storico che reputo capace, preparato sulle fonti e obiettivo. Restando sulle recensioni, compara quelle di Amazon.com (www.amazon.com/The-Holy-Reich-Conce..._pr_product_top) alla singola che hai postato. La quale tra l'altro non mi pare una critica efficace: che i cristiani furono "progressivamente messi ai margini" - in blocco e a causa della loro fede - non mi risulta, così come "l'importanza crescente del neopaganesimo" - quale vasto e unitario consenso intorno a una forma di reglione legata ai vecchi culti germanici - o "dell'anticristianesimo" - se non, come detto, nella forma delle religioni cattolica e protestante in quanto sistemi di dottrina e potere a sé stanti.
    Alle critiche degli storici segnalati, negative (e aspre) rispetto a quelle di altri, lo stesso autore risponde in dettaglio evidenziandone gli errori (www.kent.edu/CAS/History/upload/Christianity_and_the_Nazi_Movement_Response.pdf).
    Quanto agli "importanti documenti" che l'autore trascurerebbe sarei curioso di sapere quali.

    Riguardo all'articolo di wp che hai citato, a leggerlo noto mancanza di prove documentali e un certo POV (punto-di-vista parziale/fazioso) che in wikipedia andrebbero evitati per policy interna. Già il termine "persecuzione" mi pare fortemente connotato in chiave apologetica. Per stare al paragrafo che riporti, parrebbe che un Concordato sia una cosa da poco, che lo scontro fosse "aperto e frontale" (?), che vi siano state "fortissime persecuzioni" come in vaste e mirate a colpe di fede, e che la Chiesa cattolica si opponesse ufficialmente e apertamente al Reich.
    Vi si citano le Conversazioni (Hitler's Table Talk), cioè documenti da prendere con le pinze non solo perché tradotti malamente dagli originali tedeschi (traduzioni alle quali si fa di norma riferimento per le frasi contro il cristianesimo), ma per lo zampino dello stesso Bormann - lui sì, fervente oppositore del cristianesimo - nella revisione delle trascrizioni (e non registrazioni audio, attenzione).
    Non ultimo, a indicare il POV dell'articolo, l'uso indifferenziato del termine 'Chiesa', come se la cattolica e la protestante fossero la stessa, e come se una sola cosa fossero pure la gerarchia ecclesiastica, la massa e il credo.

    Sugli altri due testi:
    I nazisti e la Chiesa esamina i rapporti del nazismo con la gerarchia cattolica, evidenziando di quest'ultima il comportamento sia negli aspetti negativi che positivi.
    Why the Holocaust Happened spiega come alle radici dell'antisemitismo - sfociato col nazismo nell'olocausto - vi sia anche la bibbia, in quanto c'è scritto e per come all'epoca veniva insegnato, facendo seguito a secoli di episodi di repressione ebraica evidenti nella storia del cristianesimo.

    Naturalmente (mi) servono da riferimento e non come oro colato: come in tutti i libri del genere è difficile trovare proprio tutto giusto/vero, in particolare quando si parla di un periodo e di personaggi dalle caratteristiche così complesse.

    Edited by inker - 15/2/2013, 18:14
     
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18 replies since 13/2/2013, 13:52   448 views
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