Carlo Acutis, presto beato.

Il corpo del ragazzo, morto nel 2006

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    Sinceramente non piace neanche a me questa esposizione della salma. Ma la Chiesa ha sempre avuto un certo rapporto con la morte, dai cistercensi che con le ossa dei defunti ne facevano arredi ai cappuccini che imbalsamavano, c'è una bambina imbalsamata a Palermo che fa impressione.
    Immagini-Rosalia-Lombardo-2
    Ora questi morti esposti al pubblico non sono nemmeno santi o beati.

    Quindi per quanto riguarda l'esposizione è un modo di vedere la morte.

    Per quanto riguarda la devozione, le reliquie, etc. non è qualcosa che va rinnovato perchè appartiene al passato, mentre adesso bisogna vivere la cosa solo a livello spirituale oppure la religione è solo un compendio di nozioni etiche e morali che vanno bene quando coincidono con quelle "laiche" mentre sono da rilegare alla sfera privata, senza che disturbino troppo le altrui sensibilità quando da esse divergono.

    Di contro il fedele rischia di cadere nella superstizione, in una mercificazione spirituale (una visione di Dio tipo bancomat che dà le cose in cambio di pratiche devozionali), della serie se tocco la reliquia ottengo quella grazia, se porto un cero del mio peso per tutta la via Etnea ne ottengo un'altra e così via. Il cammino di fede va fatto con una buona guida spirituale ed anche la devozione ai santi o alla Madonna dev'essere inquadrata in ottica cristocentrica. Ma non penso che il problema degli utenti non credenti sia questo.

    Per quanto riguarda il gridare al miracolo è comprensibile se non si sanno che ci sono stati dei rimaneggiamenti. I miracoli per noi accadono, non è questo il caso della salma che non si decompone, ma poteva essere, la Chiesa non ha mai indotto a credere in ciò e questo è l'importante, poi i fedeli possono anche sbagliarsi.
     
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    Le religioni fanno parte a buon diritto del patrimonio culturale dei popoli. Le loro caratteristiche sono interessanti e forniscono utili spunti di riflessione.
    Quanto al tema odierno, tutto l'insieme di queste devozioni può interessare anche noi laici da vari punti di vista (storico/antropologico/filosofico ecc., a seconda della formazione), né ovviamente ci competono giudizi o, peggio, indicazioni sulle modalità di culto.
    Mi limito a osservare che la "carnalità" tipica del cattolicesimo appare ormai desueta e di mal gusto persino a un certo numero credenti. Infatti ho aperto la discussione dopo aver letto l'indignato commento di una di loro su face book.
    Mi chiedo poi con curiosità cosa pensino i teologi "dotti" di tali pratiche... Forse hanno in mente versioni aggiornate della nota tesi sulla religione del dotto e del volgo!
     
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    CITAZIONE (virelle @ 20/10/2020, 09:53) 
    Mi limito a osservare che la "carnalità" tipica del cattolicesimo appare ormai desueta e di mal gusto persino a un certo numero credenti.

    Che dai secoli dei lumi, vi sia stato un cambio di paradigma della sensibilità non c'è dubbio. Ma, repetita iuvant, la fede non ha mia avuto come cardine la venerazione delle reliquie.


    CITAZIONE (virelle @ 20/10/2020, 09:53) 
    Mi chiedo poi con curiosità cosa pensino i teologi "dotti" di tali pratiche... Forse hanno in mente versioni aggiornate della nota tesi sulla religione del dotto e del volgo!

    Che io sappia, Ratzinger, se per te è abbastanza dotto, non ha mai espresso dissenso verso tali forme di devozione.
    D'altra nemmeno io, che tuttavia dotto non sono, ho mai trovato niente da ridire, se non quando le cose sembrano toccare forme di superstizione e "magia": tipo il pezzo di reliquia per scacciare la sfortuna.
     
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    I cattolici non sono un gruppo omogeneo. Non sono come i Santi degli ultimi giorni che se il loro profeta dice che bere tè è peccato, non bevono tè. Poi magari lo berranno, ma sapendo che non dovrebbero.

    Invece i cattolici o chi si professa tale è molto più free, troverai cattolici che non credono nei dogmi, che non credono che bisogna confessarsi con un prete e per loro basta chiedere perdono nella preghiera, etc. C'è stata una volta uno che quando gli si è spiegato cosa diceva il catechismo ha risposto che allora i cattolici veri erano 4 gatti. Quindi non c'è nulla da stupirsi se qualche fedele storce il naso per una cosa o per un'altra, come se anche lui fosse arrivato a capire qualche verità a cui sono arrivati i non credenti.

    Detto ciò, certe pratiche devozionali potrebbero degenerare in cose che poco hanno a che fare con il cristianesimo e certe esposizioni di salme o certo eco che hanno alcuni santi potrebbero sollevare più di una perplessità. Però non mi sembra che ci sia stata non so che forme di devozione morbosa del tipo persone che volevano qualche reliquia per sè e lottavano per avere un pezzetto del giovane o tutti a pregarlo e Cristo in secondo piano.

    È questione di sensibilità l'esposizione di gente morta, io conosco gente che non ha alcun fastidio nel vedere lampadari di ossa umane e poi si scompone per le opere di Gunther Von Hagens.

    Comunque il Beato cardinale Dusmet è posto così

    dusmet_tomba-1280x720

    Non so fino a che punto sia preferibile.

    Poi ci sono reliquie che magari possono più stare simpatiche, come per esempio la Madonna di Odigitria, Patrona della Sicilia, che la Tradizione fa risalire al pennello di San Luca.

    jpg

    Edited by nonmite - 20/10/2020, 20:38
     
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    Ma roba da matti: ma quante ne avrebbe dipinte (e tra l'altro più o meno tutte nello stile di almeno sei o sette secoli dopo)?
     
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 21/10/2020, 07:39) 
    Ma roba da matti: ma quante ne avrebbe dipinte (e tra l'altro più o meno tutte nello stile di almeno sei o sette secoli dopo)?

    Mbe’, proprio in questo sta il miracolo!
     
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    Ovviamente la Madonna di Odigidria non è un'icona in particolare ma la raffigurazione che si rifà a quella dipinta da S.Luca.

    Un po' come la Monna Lisa e le sue copie, tutte sono la Monna Lisa anche se una è l'originale e le altre copie.

    Aspè a meno che non facciate riferimento a quella di Costantinopoli del V sec. D.C.

    Beh quella in effetti ... qualche perplessità la dà.
     
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    Originale e copia non sono la stessa cosa, anche se possono sembrarlo. Le copie della Monna Lisa non sono la Monna Lisa. Neppure le riproduzioni, non copie, „perfette“ di haltadefinitione sono gli originali. Ma in questo senso la chiesa è alquanto generosa, ha anche „inventato“ le reliquie per contatto. Un ottimo affare, così non si esauriscono mai.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 15:09) 
    Originale e copia non sono la stessa cosa, anche se possono sembrarlo. Le copie della Monna Lisa non sono la Monna Lisa. Neppure le riproduzioni, non copie, „perfette“ di haltadefinitione sono gli originali.

    Questa è ovviamente un'idea molto moderna. Il medioevo, artisticamente parlando, non distingueva affatto tra originale e copia.
    Credo che lo stesso valga anche per il mondo antico, ma non ne sono sicuro come per il medioevo. Credo che l'idea di "originale" è qualcosa che inizia a formarsi con i musei.

    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 15:09) 
    Ma in questo senso la chiesa è alquanto generosa, ha anche „inventato“ le reliquie per contatto. Un ottimo affare, così non si esauriscono mai.

    Non vedo perché ostinarsi a vedere nel fenomeno una faccenda esclusivamente economica. Pensavo che uno che venisse dai tuoi studi avesse un'apertura di sguardo un tantino più aperta sull'ampio spettro dei comportamenti umani.
     
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    Non ho detto esclusivamente, ma l'economia c'entra eccome. Proprio Colonia, la città dove ora vivo, ne ha ricavato grossi profitti!
     
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    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 16:02) 
    Non ho detto esclusivamente, ma l'economia c'entra eccome. Proprio Colonia, la città dove ora vivo, ne ha ricavato grossi profitti!

    Eh certo. Se non fosse stato per le reliquie sarebbe rimasta un paesello di campagna.
    Ma dai, su!
    È proprio un voler ridurre.
    Come se la Chiesa campasse sulle reliquie.
     
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    Colonia non fu mai "un paeserllo di campagna", ma alla sua prosperità contribuirono in maniera notevole pellegrinaggi e reliquie.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 16:10) 
    Colonia non fu mai "un paeserllo di campagna"

    Appunto, non è Lourdes.
    Ma anche fosse Loudes, o, per arrivare a tempi più moderni, Medjugorje, direi che il benessere derivato non è ad uso e consumo esclusivo della Chiesa.

    Insomma mi pare che tutta sta tiritera in questo 3d abbia molto poco a che vedere con il fattuale e molto con un tuo fastidio personale.

    Sì ci sono le reliquie
    Sì ci sono luoghi di culto
    Sì i pellegrini portano offerte

    Dove sta il problema?
     
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    Sì, hai ragione è di certo un mio fastidio personale, dovuto al fatto che vedo una commistione tra fede, che rispetto, e sfruttamento delle sofferenze umane, che rispetto molto meno.
    Tuttavia si possono vedere le cose diversamente: una delle grandi colpe di Lutero fu che, combattendo la vendita delle indulgenze, tolse a molti l'ultima o l'unica speranza che avevano di salvare l'anima.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 16:36) 
    e sfruttamento delle sofferenze umane, che rispetto molto meno.

    Però questa è una visione un po' cinica.
    Non dico che in 2000 anni non ci siano stati individui che abbiano "approfittato" della situazione, ma non è certamente quella la molla principale.
    Wanna Marchi e la Chiesa non sono sullo stesso piano.
    Se certamente è vero che entrambi abbiano a che fare con le sofferenze umane non è altrattento vero che abbiano il medesimo scopo.

    Ma la stessa cosa potrei dire dello sciamano che fornisce l'amuleto magico ad un sofferente del suo villaggio.
    Anche se io non credo nel potere dell'amuleto sciamanico, mi è molto chiaro che non c'è alcuna intenzione di sfruttare l'ammalato da parte dello sciamano, al contrario, è un tentativo di portare conforto spirituale. Che poi la famiglia porti il giorno dopo un paio di galline allo sciamano, nuovamente, non mi turba. È un comportamento tipicamente umano.
    Non so se hai mai letto "il saggio sul dono" di Mauss.
    Nel meccanismo dello sfruttamento, alla Wanna Marchi, le premesse sono totalmente diverse, basate sull'inganno e sul raggiro a scopo di lucro.

    CITAZIONE (dceg @ 21/10/2020, 16:36) 
    Tuttavia si possono vedere le cose diversamente: una delle grandi colpe di Lutero fu che, combattendo la vendita delle indulgenze, tolse a molti l'ultima o l'unica speranza che avevano di salvare l'anima.

    Beh, dipende. Guarda che nel cattolicesimo l'indulgenza dietro penitenza pecuniaria esiste ancora (parlare di vendita sarebbe eccessivo, oltre che teologicamente sbagliato). Tuttavia la donazione di denaro come forma penitenziale può essere proposta, non certamente imposta. Dipende dalla storia del fedele, ecc, ecc. Certamente non è un "pagare" e mettere a posto la coscienza.
    NB Altrettanto sbagliato sarebbe prendere allo stesso le altre forme di penitenza "dico due pater e sono a posto". La penitenza può essere solo del cuore, la "penitenza" e la sue svariate forme esteriori sono appunto solo segni esteriori che vengono in aiuto alla conversione interiore. Per questo la differenza tra pagare una somma, e dire un pater, come penitenza, è solo, alla fine, formale.
    Tutto questo per un fedele. Certo visto da fuori le cose possono essere molto fraintendibili.
    Ma quanto sarebbe fraintendibile la vita e i valori di una tribù agli occhi di uomo occidentale? Solo che nel caso della tribù non si parte prevenuti e non si presume di sapere già tutto. ;)
     
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