Autonomia Differenziata.

Il Risorgimento tradito e la secessione nascosta.

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    Noto con mio sommo sbigottimento che il mio post è stato censurato.

    Be, forum che vai censure nuove censure che prendi.

    Comunque sia, non è propriamente una questione campanilistica la mia. Il campanilismo lo odio Più che altro il mio discorso verteva sul fatto che da Cisalpini, quindi non latini, siamo stati condizionati da una mala cultura tutta italica per quanto concerne l'evasione fiscale, ma anche dalla stesse mentalità cosi poco civile e poco europea.

    Pertanto penso che noi Cisalpini dovremmo emanciparci da certe mentalità e da certi malcostumi tutti italici.
     
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    Il post non è stato censurato ma cestinato.
    Nel cestino trovi tutto.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 22/2/2024, 10:20) 
    Il post non è stato censurato ma cestinato.
    Nel cestino trovi tutto.

    Molto bello l'uso antidemocratico dei post che cestinate, con l'assurda e insensata giustificazione di una polemica, che tra l'altro è partita da te.
    Sei stato tu il primo a polemizzare sul mio post, ritenendolo non idoneo ad una discussione seriosa, ed io ti ho semplicemente risposto in merito.
     
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    Proprio pare che dell'autonomia differeziata, del come e per colpa di chi ci siamo cascati dentro e del cosa fare per venirne fuori non interessi in realtà nulla a nessuno.

    Non qui su questo Forum.

    Azzarderei perlopiù anche altrove.
     
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    La questione dell'autonomia differenziata è un cavallo di battaglia della Lega da tempo immemore, non caso il disegno di legge è stato presentato da Calderoli. Questo sempre per precisare di come la Lega sia sempre orientata a Nord, visto che al Sud che credono che la lega sia diventato "partito nazione".

    La mia idea su questo DDL è stata questa: non riuscendo a dare lo Statuto speciale a Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, spingono su questo disegno di legge avendo le spalle coperte dalla riforma del Titolo V della Costituzione avvenuto nel 2001 ad opera del centro-sinistra, tra l'altro.
    Lo Statuto speciale presuppone una modifica della Costituzione e quando questo avviene, viene data la possibilità di chiedere un referendum di conferma delle modifiche a tutti i cittadini italiani, quindi anche quelli al sud: e come pensiate che voteranno quelli al sud sulla possibilità che il nord si tenga la maggior parte degli introiti tributari delle rispettive regioni? Quindi si va per vie traverse.
    Ma questa è la mia idea.

    Mi è parso di capire che accade questo: questo disegno di legge permette alle regioni che ne facciano richiesta di trattenere la maggior parte degli introiti tributari riscossi presso le stesse regioni per finanziare tutti i servizi che le spettano di competenza, grazie al Titolo V modificato in costituzione.

    Parlando di cifre: il bilancio dello stato italiano è di circa 800 miliardi e questi vengono spesi dallo stato in prima persona oppure dalle regioni attraverso trasferimenti (ricordando sempre che ogni regione, provincia e comune dispongono di entrate proprie attraverso propri tributi, tipo l'IRAP per le regioni, il bollo auto per le province, metà IMU per i comuni).
    L'autonomia differenziata interviene prima che i soldi vengono trasferiti allo stato, facendo in modo che la regione trattenga quello che serve per finanziare i suoi servizi offerti.
    La regione Veneto ha chiesto di gestire il 90% delle imposte riscosse presso il suo territorio, la Lombardia il 75% e l'Emilia-Romagna il 60%.
    Ora non è detto che queste richieste vengono accolte dal governo, perché bisognerebbe comunque fare i conti con la realtà, ma immaginando per un attimo che si accolga la richiesta Veneta, cioè che a tutte e 3 le regioni viene permesso di gestire il 90% delle risorse, verrebbero a mancare nelle casse dello stato circa 190 miliardi; se si accogliesse l'ipotesi dell'Emilia Romagna, ovvero il 60% per tutte e 3, verrebbero a mancare alle casse dello Stato circa 120 miliardi.

    E' a questo punto che interviene il governo con i famosi LEP: i "livelli essenziali delle prestazioni".
    Partendo dal presupposto che con questa legge si creerebbero squilibri tra servizi offerti dalle regioni del nord e quelle del sud, la Costituzione impone che tutte le regioni devono cominciare dallo stesso punto di partenza: cioè che le prestazioni minime (pensiamo alla sanità, giustizia, istruzione ecc) devono essere garantite in tutte le regioni, poi chi ha di più investe sul territorio e offre servizi aggiuntivi.
    La teoria è molto interessante ma come avviene in ogni materia, la pratica è completamente differente.
    Se dovessimo applicare oggi questa teoria dei LEP, senza che sia stata approvata la legge Calderoli sull'autonomia differenziata, al Sud spetterebbero di diritto 75 miliardi di euro l'anno.

    Quindi ricapitolando: su 800 miliardi di bilancio statale, al sud ne spetterebbero 75 per via dei LEP, mentre con la legge Calderoli, male che vada ne mancherebbero 190 sul nascere.

    Poi un conto sono le idee: se la guardiamo dal punto di vista di un Veneto, potrebbe essere giusto che al sud vadano meno soldi, visto che non li sanno spendere o vengono spesi male; dal punto di vista di un Calabrese magari non sarebbe giusto visto che già adesso non vengono rispettati i LEP.
    Però queste sono considerazioni ideologiche.
     
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    Perdonatemi ma ve la dico come la penso.
    L'approvazione dell'autonomia differenziata è un'ennesima vittoria di una classe imprenditoriale italiana che nel suo egoismo ha generato sempre diseguaglianze nel nostro Paese. Io mi chiedo ma le regioni del Nord Italia perché chiedono l'autonomia se in tutti questi anni, guidati da una politica nazionale accentrata, sono diventate sempre più ricche? Capirei se Roma "ladrona" gli avesse tolto qualcosa, ma addirittura, con il riparto della spesa storica, loro hanno preso più soldi di tutte le regioni italiane. Allora il rischio di creare tanti piccoli stati nello Stato nasce non da esigenze reali, ma solo da un puro egoismo.
     
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    Infatti non è vero, come quasi sempre si sente proclamare dalle regioni del nord, che esse versano allo stato più di quanto ricevono, ma il contrario.
    L'articolo spiega come funziona la ripartizione: www.ilpost.it/2019/12/20/spesa-pubblica-sud-nord/
    CITAZIONE
    Se per la Ragioneria, infatti, il Sud e i suoi abitanti ricevono circa 3.800 euro di spesa pubblica pro capite ogni anno, mentre al Centro-Nord la cifra scende al 3.375, guardando i dati del CPT sul totale della pubblica amministrazione (comprensivo anche di regioni, enti locali ed enti previdenziali) il Centro-Nord passa in vantaggio con una spesa pro capite di 13.400 euro contro i 10.900 del Sud. Se nel conto si include anche il settore pubblico allargato (quindi ENI, Ferrovie dello Stato, società municipalizzate, ecc.) il divario arriva a quasi 4 mila euro a persona, con una spesa pubblica pro capite al Centro-Nord pari a 17 mila euro e al Sud pari a 13.300.
     
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    Virelle ottima analisi. Io aggiungerei che la Lega è riuscita nel suo intendo facendo credere alla gente il contrario ovvero che tutti i soldi versati onestamente dal Nord produttivo sono finiti in un pozzo senza fondo chiamato Sud. Se si chiede alla gente cosa ne pensa dell'autonomia differenziata, la maggior parte risponde che finalmente il Sud ha finito di mangiare sulle spalle del Nord quando non sanno che è il contrario. Ricordo a tutti che chi sta portando avanti la realizzazione di questo scempio è chi ha sempre sostenuto che "Il Sud chianne e fotte".
    Ecco perché l'autonomia è la secessione dei ricchi ed è un atto di egoismo perpetrato da chi, ingordo, vuole sempre di più.
     
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    Nella realtà in cui vivo sento, purtroppo, spesso parlare di questa autonomia differenziata, si tratta spesso di leghisti che aspirano ad un maggior finanziamento dal punto di vista dei servizi e del turismo.
    Sinceramente penso che qui dove abito io (sulle montagne del nord)trovo una mentalità molto chiusa che implica anche un razzismo sfrenato con gli abitanti del sud.
    Che dire..a me tutto questo ricorda molto la padania di Bossi, con l'ampolla del fiume e il ritorno di "Roma ladrona".
     
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    CITAZIONE (Gianluca12 @ 18/4/2024, 10:48) 
    Virelle ottima analisi. Io aggiungerei che la Lega è riuscita nel suo intendo facendo credere alla gente il contrario ovvero che tutti i soldi versati onestamente dal Nord produttivo sono finiti in un pozzo senza fondo chiamato Sud. Se si chiede alla gente cosa ne pensa dell'autonomia differenziata, la maggior parte risponde che finalmente il Sud ha finito di mangiare sulle spalle del Nord quando non sanno che è il contrario. Ricordo a tutti che chi sta portando avanti la realizzazione di questo scempio è chi ha sempre sostenuto che "Il Sud chianne e fotte".
    Ecco perché l'autonomia è la secessione dei ricchi ed è un atto di egoismo perpetrato da chi, ingordo, vuole sempre di più.

    Ti contraddici, prima dici che è il nord che ci guadagna e non il sud e poi dici che l'autonomia differenziata è un atto egoistico da parte del nord. Se nella situazione di non autonomia, fosse il sud a pagare di più, perché allora con l'autonomia differenziata ci sarebbe un nord egoista?

    Edited by Ondablu - 26/4/2024, 23:13
     
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    Nel disegno costituzionale il concetto di autonomia non aveva valore divisivo, 'frammentativo', ma migliorativo, nel senso che il conferimento di poteri territoriali doveva servire ad agevolare la migliore attuazione delle politiche generali, nazionali, nell'interesse non 'differenziato' di tutti i cittadini, senza 'differenziazioni'. La riforma del Titolo V è stato un grave errore che ha invece dato riconoscimento, a livello costituzionale, agli egoismi territoriali in netta contrapposizione agli interessi generali e travisando il senso costituzionale originario del valore autonomistico, nel senso sopra indicato. L'autonomia differenziata ha la finalità di corroborare questo grave travisamento egoistico del concetto valoriale originario di autonomia, con l'effetto di far precipitare non soltanto il senso di collettività ma anche l'efficacia dell'azione governativa a tutela dell'interesse generale e della sua efficacia in sede territoriale.

    Edited by Salvo49 - 27/4/2024, 15:40
     
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    CITAZIONE (virelle @ 17/4/2024, 16:44) 
    Infatti non è vero, come quasi sempre si sente proclamare dalle regioni del nord, che esse versano allo stato più di quanto ricevono, ma il contrario.
    L'articolo spiega come funziona la ripartizione: www.ilpost.it/2019/12/20/spesa-pubblica-sud-nord/
    CITAZIONE
    Se per la Ragioneria, infatti, il Sud e i suoi abitanti ricevono circa 3.800 euro di spesa pubblica pro capite ogni anno, mentre al Centro-Nord la cifra scende al 3.375, guardando i dati del CPT sul totale della pubblica amministrazione (comprensivo anche di regioni, enti locali ed enti previdenziali) il Centro-Nord passa in vantaggio con una spesa pro capite di 13.400 euro contro i 10.900 del Sud. Se nel conto si include anche il settore pubblico allargato (quindi ENI, Ferrovie dello Stato, società municipalizzate, ecc.) il divario arriva a quasi 4 mila euro a persona, con una spesa pubblica pro capite al Centro-Nord pari a 17 mila euro e al Sud pari a 13.300.

    Questi dati sono aleatori perché non tengono conto di quanto i cittadini delle regioni settentrionali versano ogni anno. Il saldo finale è enormemente negativo per le regioni del Nord. Invito a leggere l'eccellente libro Il sacco del Nord di Luca Ricolfi per avere un quadro articolato e documentato della situazione.
    Detto ciò, non è smembrando il Paese che si risolve il problema. Occorre attuare una seria revisione della spesa pubblica, ponendo fine agli sprechi che frenano la nostra economia, e mettere in campo una lotta più intensa all'evasione fiscale, ma bisogna farlo nel quadro di una politica nazionale. Pensare che si possa trasformare il nostro Paese in un insieme di staterelli, alcuni dei quali finirebbero per collassare, è una prospettiva inaccettabile.
     
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    C'era già una discussione sull'autonomia differenziata su questo forum, per la precisione QUI
     
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    Le due discussioni sono state unificate, grazie.
     
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    https://www.repubblica.it/economia/2024/04...e%20meridionale.
    Autonomia, l’allarme di Mattarella: “Dividere Nord e Sud danneggerebbe entrambi”
    «Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri», avverte il presidente, spiegando quanto sarebbe invece utile per l'intero Paese risolvere una volta per sempre la questione meridionale.
    ________________
    Il nord è certamente più virtuoso, o meno dissoluto, del sud ed i suoi migliori risultati economici sono prevalentemente dovuti a questa differenza 'etico-sociale'. Ma la soluzione non è certo nell'egoismo 'federale' dei leghisti bensì nella costituzionale applicazione del principio di solidarietà (art. 2 Cost.) -che non significa elemosina- dell'intero paese verso i territori meno sviluppati, meno agiati, con le necessarie misure di rigore ed inflessibilità per i loro 'vizi'.
     
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60 replies since 1/2/2023, 14:40   1093 views
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