Una battaglia culturale

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    L'ambiguità persistente della destra italiana di governo verso le frange vergognosamente (e ridicolmente) estremiste è inaccettabile. Ed è altrettanto inaccettabile che in Italia si venga identificati per aver urlato "viva l'Italia antifascista" ma non si venga arrestati per aver preso parte a manifestazioni apertamente fasciste, e quindi illegali e anticostituzionali, come quella di Acca Larenzia.
    E' in corso una deriva politico-culturale molto preoccupante che i partiti dell'attuale maggioranza dovrebbero fermare, dimostrando di essere realtà pienamente democratiche. Purtroppo tra le tre forze politiche che sostengono il governo Meloni solo Forza Italia ha preso inequivocabilmente le distanze dai neofascisti. Evidentemente alla Lega e a Fratelli d'Italia i voti di chi fa il saluto romano fanno comodo.
     
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    Entro tardi nella discussione, ma mi sono iscritto solo ora. Sono d'accordo con Oskar, il motivo dominante è l'ignoranza delle persone che scimmiottano le coreografie fasciste, e il mero opportunismo dei partiti politici che, per pure convenienze elettorali, le corteggiano o almeno le assecondano. Io condivido l'opinione più volte espressa da Michele Serra, circa l'esistenza di un "fascismo di fondo" in una parte non piccola della nostra popolazione, la quale, a livello superficiale e assolutamente non meditato, tende a simpatizzare con atteggiamenti autoritari e machisti tipici del regime fascista, senza peraltro conoscerne i fondamenti teorici né essendo disposta, in alcun modo io credo, a rinunciare concretamente agli agi della democrazia, che comprendono la libertà di pensiero e di espressione che costoro utilizzano con grande piacere e frequenza. Siamo come al solito in presenza di fenomeni del tutto superficiali ed esteriori di atteggiamenti che rimandano ad un regime che la maggior parte delle persone nemmeno più conosce. Di qui l'accusa, a mio avviso spesso impropria, di fascismo che sovente viene lanciata verso discorsi o atti che sono sì autoritari ed antidemocratici, ma non fascisti; lo dico perché il termine, se usato un po' a caso, si annacqua del suo vero significato. Mi piacerebbe si aprisse una discussione sul fatto che il fascismo ha avuto diverse componenti, anche sindacali e sociali, che volevano indicare una "terza via" a quell'epoca in teoria percorribile e ricercata da molti, fra un capitalismo e una democrazia in crisi e un socialismo in ascesa, e che, nelle intenzioni di Mussolini, doveva essere un ideale dichiaratamente rivoluzionario, volto a creare un uomo nuovo, così come voleva fare la teoria comunista. Questo senza negare l'inaccettabilità della maggior parte dei suoi presupposti e delle sue evoluzioni. Grazie e scusatemi per la lunghezza.
     
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    Ho letto recentemente:

    Ebook ISBN 9788831804004

    Mieli, Paolo. Fascismo: Dalla nascita all'eredità politica, RIZZOLI LIBRI ISBN 9788831804004


    in cui vengono, tra l'altro trattati alcuni dei temi da te esposti.
     
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    Ho la bizzarra e però triste impressione che di fondo ci giriamo e rigiriamo attorno dicendo più o meno tutti simili cose, ma in fondo senza aver veramente chiaro cosa sia il fascismo e quindi da cosa lo dovremmo riconoscere oggi.

    Il fascismo è la violenza nella politica? Non lo credo, non tutta la violenza è necessariamente fascista.

    Il fascismo è ipso facto la pretesa di una "terza via" fra comunismo e capitalismo? Non posso accettarlo, posto che ben più nobili vie alternative sono emerse prima e dopo.

    Il fascismo è la vuota retorica di un cerimoniale per coprire di fatto le "mani libere" di un gruppo di pochi nel sopraffare i molti? Può darsi, ma non mi basta.

    Cosa ci trovate voi di veramente e incompromettibilmente fascista nelle immagini che sono circolate riguardo all'episodio recente oggetto di questa discussione? Il saluto romano forse? Il chiamarsi camerati? Ma per carità, siamo seri ed evitiamo di ingigantire i folklorismi!

    Vi dico quello che ci vedo io: quello che è veramente e profondamente fascista fra tutto ciò che si vede in quelle immagini è la mancanza di sostanza, è la prosopopea dell'apparenza, è che qualcuno possa aver pensato persino compiacendosene di scimmiottare il militarismo radunando degli individui ma senza nessuna competenza di comando miltare, senza minimamente preoccuparsi che una volta inquadrata della gente, che è lì perché si fida e ci crede, dopo dato l'attenti bisogna saper dare il destr-riga (guardate bene le immagini per rendervi conto di come la cifra di tutto sia la vuotezza della cialtroneria).
    Ma sia chiaro che non c'è nulla di patetico in ciò e che questo non sminuisce la pericolosità in prospettiva politica, anzi la aggrava.
    Ricordiamoci come in chiave storica il crollo del fascismo di regime sia venuto dall'evidenza non più dissimulabile di fronte a fatti drammatici della sostanziale incompetenza, della incapacità cioè di selezionare concretamente gli uomini e le donne per ruoli di vera responsabilità ad ogni livello.
     
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18 replies since 23/2/2023, 18:06   398 views
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