Raoul Wallenberg, il mistero della fine di un eroe

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    Recentemente ho avuto l' occasione di vedere un documentario di 'Atlantide' su un eroe della Seconda guerra mondiale, lo svedese Raoul Wallenberg, che evitò a migliaia di ebrei ungheresi i campi di concentramento con degli escamotage che gli fecero rischiare la vita svariate volte e che sventò il piano nazista di far esplodere due ghetti, salvando così circa 100 mila vite. Venne fatto incredibilmente prigioniero dai russi una volta che questi giunsero a liberare l' Ungheria. Essi lo ritenevano una spia americana. Da quel momento nessuno seppe più nulla di certo su Wallenberg, anche se le indiscrezioni di alcuni ex prigionieri dei sovietici si susseguirono. Oggi, anche se di Wallenberg si sono preoccupati molti leader mondiali, tra cui l' ex presidente americano Reagan, da noi è ancora un eroe dimenticato, mai menzionato nei libri di storia. Questo topic vuole rendergli un po' di giustizia.
    Dopo che i russi hanno rivelato la morte di Wallenberg resta da chiedersi come mai questi ultimi non abbiano mai accettato di liberarlo, una volta appurata la sua innocenza. Si può pensare che i sovietici avessero paura che egli rivelasse i trattamenti prossimi alla tortura delle carceri russe. Resta inoltre il mistero riguardante la sua morte, visto che le spiegazioni ufficiali dei russi, che pure si sono pubblicamente scusati per la sorte dell' eroe svedese, hanno sempre fornito versioni contraddittorie.
    Per la vita di Wallenberg vi invito a leggere il pezzo che segue, tratto da www.olokaustos.org:
    Nato il 4 agosto 1912 da una facoltosa famiglia svedese Wallenberg trascorse diversi anni negli Stati Uniti dove si laureò. Tornato in patria si impiegò in una azienda che aveva rapporti di affari con l'Ungheria.
    Giunse in Ungheria nel 1944 dietro ordine del governo di Stoccolma come primo segretario d'ambasciata. Il suo incarico era dovuto ad una richiesta statunitense dato che a Washington era conosciuto come persona particolarmente affidabile.
    Si trovò così nel pieno degli orrori di Budapest e assistette alla spietata persecuzione degli Ebrei ungheresi. Come altri diplomatici neutrali presenti a Budapest (Lutz, Perlasca, Rotta, Born) distribuì delle "lettere di protezione" che funzionavano come salvacondotti ponendo la persona a cui erano state rilasciate sotto la protezione svedese.
    In questa operazione di salvataggio Wallenberg venne aiutato dall'ambasciatore Per Anger che collaborò con lui in ogni fase della operazione di salvataggio.
    Wallenberg creò anche una serie di "case protette" per dare aiuto agli Ebrei.
    Quando i Sovietici giunsero a Budapest Wallenberg venne arrestato e probabilmente portato a Mosca. Di lui non si è più saputo nulla e la sua fine è ignota. Secondo i Sovietici morì il 17 luglio 1947 per un infarto ma questa versione è sempre stata fortemente sospetta (e contraddetta da più parti).
    Lo Yad Vashem lo ha insignito del titolo di "Giusto tra le nazioni".

    Insomma il mistero della sorte di Wallenberg rimane ancora oggi, a oltre sessant' anni dalla sua sparizione.
     
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  2. The Phantom
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    Sto scrivendo un piccolo saggio su Raoul Wallenberg, l'unico problema sono le fonti bibliografiche che come al solito latitano in Italia.
     
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    Grazie Oskar , non conoscevo l'episodio , meriterebbe uno sceneggiato bellissimo come quello fatto su Perlasca . :)
     
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    Purtroppo non ti posso aiutare Phantom con le fonti, ma spero di leggere il tuo saggio, o alcuni estratti di esso, presto sul forum.
    Buon lavoro.
     
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3 replies since 14/6/2008, 13:39   371 views
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