Storicità dei Vangeli e questione cristologica

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    Gatto gattoso anche a me il database fa i capricci.
     
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  2. Il_gatto_gattesco
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    Comunque uno scritto e' storico se quello che dice e' cronaca di eventi realmente avvenuti, altrimenti, anche se lo scritto ha 2000 anni, e' un romanzo, o una storia inventata ambientata in un contesto storico.
     
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  3. Il_gatto_gattesco
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    A prescindere dalla storicita' del soggetto trattato, certi documenti per la rilevanza che hanno nelle religioni cristiane, sono loro stessi oggetto di ricerca storica.
    Una ricerca che lega i manoscritti originali piu' antichi reperibili alle versioni moderne, con le peripezie vissute nelle varie fasi evolutive di tali documenti.

    La datazione dei vangeli canonici

    Secondo l’opinione più diffusa, una prima messa per iscritto di parole di Gesù avrebbe avuto luogo intorno agli anni 50 del I secolo, in una raccolta che gli studiosi hanno chiamato Q, dal tedesco Quelle (“fonte”). L’immagine di Gesù che emerge da questa raccolta di detti è sostanzialmente quella di un sapiente, al quale viene attribuito un solo gesto taumaturgico, ossia la guarigione a distanza del servo di un centurione (Mt 8,5-13 // Lc 7,1-10).

    Una seconda tappa nella redazione dei vangeli si sarebbe avuta col vangelo di Marco, comunemente datato attorno al 70. Stando a R. Bultmann, la grande novità di questo testo consisterebbe nella sua rappresentazione di Gesù come “uomo divino” (theios aner), a immagine degli eroi della mitologia greca. È in questa tappa che si sarebbero sviluppate le prime narrazioni di miracoli.

    La terza tappa coinciderebbe con la composizione dei vangeli di Matteo e di Luca, verso gli anni 80-90. Questi vangeli avrebbero parafrasato Marco (triplice tradizione), e inserito nel suo schema narrativo alcune parabole, assieme al materiale contenuto in Q (duplice tradizione). Redatti chiaramente nello stesso torno di tempo, anche se in luoghi diversi, Matteo e Luca avrebbero ignorato l’uno l’esistenza dell’altro, e risulterebbero in tal modo indipendenti fra di loro. Essendosi formata nel frattempo la fede nella piena divinità di Gesù, si spiegherebbe così il fatto che entrambi collochino la storia della sua predicazione in mezzo a due blocchi distinti di materiale narrativo: da una parte, una serie di racconti leggendari, che riferiscono della sua infanzia meravigliosa; dall’altra, una serie di racconti di apparizione del Risorto, tutti situati in Galilea, secondo Matteo, o a Gerusalemme, secondo Luca.

    Una quarta ed ultima tappa si sarebbe raggiunta con la redazione del quarto vangelo, databile alla fine del I secolo. Questa testo si sarebbe avvalso di una tradizione originale, diversa da quella dei sinottici. La prima forma di tale tradizione sarebbe stata una raccolta di “segni” (Semeiaquelle), arricchita in seguito da una raccolta di “rivelazioni” (Offenbarungsquelle), ove Gesù compare come un essere celeste, venuto dall’alto, e colà ritornato dopo la morte (la sua sarebbe una cristologia “alta”, in contrasto con la cristologia “bassa” dei sinottici).
    Da molto tempo, tuttavia, mi sono convinto dell’insostenibilità di una dipe.........
    https://letterepaoline.net/2009/10/13/la-d...ngeli-canonici/



    Il concilio di Nicea e le imposizioni di Costantino
    Innanzitutto la Bibbia e i suoi scritti canonici, così come essi sono stati tramandati a noi, sarebbero stati raccolti da Costantino il Grande, il quale nell’anno 325 avrebbe anche deciso di unificare l’impero sotto un’unica religione, il cristianesimo. Mentre fino a quel momento, a detta di Dan Brown, Gesù era stato considerato dai suoi seguaci «come un profeta mortale», da quel momento, con un voto a maggioranza, Costantino lo impone come «divino». Anche in questo caso, il nostro romanziere non inventa nulla: un’affermazione simile la ritroviamo nel libro di Baigent, Leigh e Lincoln, The Holy Blood and The Holy Grail: «Il Concilio di Nicea decise, con una votazione, che Gesù era un dio e non un profeta mortale… (Costantino), un anno dopo il Concilio di Nicea, sanzionò la confisca e la distruzione di tutte le opere che contestavano gli insegnamenti ortodossi: le opere dei pagani che parlavano di Gesù e quelle dei cristiani “eretici”… Fu a questo punto che vennero apportate probabilmente quasi tutte le alterazioni decisive al Nuovo Testamento e Gesù assunse la posizione eccezionale che ha avuto da allora… Delle cinquemila versioni manoscritte più antiche del Nuovo Testamento, nessuna è anteriore al IV secolo. Il Nuovo Testamento nella sua forma attuale è sostanzialmente il prodotto dei revisori e degli scrittori del IV secolo: custodi dell’ortodossia, “seguaci del messaggio” con precisi interessi da difendere».
    Cominciamo col porci alcune domande. Innanzitutto, chi era Costantino? La descrizione che ne fa Dan Brown nel Codice da Vinci è veritiera e corrispondente alla storia (alla storia, non alla fede cristiana)? Il lettore che ci ha seguito fin qui probabilmente già immagina la risposta. Ma procediamo per gradi.

    La vera storia di Costantino
    Costantino I detto il Grande (Caio Flavio Valerio Aurelio) imperatore romano dal 306 al 337 nasce da Costanzo I Cloro, quando questi era ancora un semplice ufficiale, e da Flavia Elena. Dopo la nomina a «cesare» del padre, Costantino viene cresciuto nella città di Nicomedia presso Diocleziano, per essere in futuro associato all’impero e anche come «garanzia» della fedeltà dello stesso Costanzo. Accompagna Diocleziano in Egitto nel 296 e al servizio di Galerio come tribuno militare combatte contro i persiani e i sarmati. Richiamato dal padre Costanzo, dopo che quest’ultimo era stato proclamato «augusto» in seguito all’abdicazione di Diocleziano e di Massimiano, lo segue in una campagna in Britannia e alla sua morte, per acclamazione dei soldati, ne a........
    http://www.documentazione.info/costantino-...ita-dei-vangeli
     
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    @ Il_gatto_gattesco:
    Copiare interi testi, senza poi neppure discuterli, anche se viene citata la fonte, non corrisponde né allo spirito delforum e tanto meno alle disposizioni vigenti.
     
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  5. Il_gatto_gattesco
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    Ne convengo, ma certe argomentazioni purtroppo si controbattono solo con altri testi, stando i dati oggettivi materiali fuori dalla portata dei non ricercatori.
    A livello individuale si puo' avere una valutazione di massima se la tesi presentata dagli specialisti resta plausibile o meno.
     
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    Per far questo non occorre copiare i testi, basta citarli in un link ed eventualmente citare, e commentare, qualche passaggio.
     
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  7. Farfy.
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    Scusami
    ma qualche post fa, volevi chiudere la discussione.
    Credo sia chiaro che, se ci sono certi livelli sarebbe interessantissimo continuare, ma se non ci sono, basta chiuderla. Senza se o ma. Poi vedendo come procede la situazione se lo ritenete opportuno la riaprite..
    Questo è a vostro ''giudizio''.
    :)
     
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  8. Il_gatto_gattesco
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    CITAZIONE (dceg @ 9/11/2017, 21:11) 
    Per far questo non occorre copiare i testi, basta citarli in un link ed eventualmente citare, e commentare, qualche passaggio.

    In genere piglio l'inizio per dare una immediatezza della cosa su cui, chi interessato, puo' valutare se leggersi tutto, o passare oltre.
    Comunque se ricapita saro' stringato.

    Ovviamente presentando io certe testi specialistiche ritengo che diano un quadro plausibile della cosa.
     
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    Gatto gattesco, prima di copiare rd incollare sul gruppo informarsi bene ; si rischia di fare brutte figure, tu dici opinione comune e benomale che è solo un'opinione e non la realta perché se lo fosse sarebbe gravissimo, ti tipeto prima di copiare ed incollare informarsi bene di chi è l'articolo postato sul web, io invece ti cito l'enciclopedia cattolica che dice:" i vangeli canonici non furono scritti nel primo secolo dell'era cristiana ", quindi quell'opinione comune rimane tale ma non è la realta storica poi credi e leggi quello che vuoi .
     
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  10. Il_gatto_gattesco
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    Da differenziare un originale primo, irreperibile, da una prima copia disponibile.

    La tradizione cristiana attribuisce la composizione del vangelo a Matteo, uno degli apostoli di Gesù[1][2]. A partire dal XVIII secolo, i biblisti hanno sempre più frequentemente messo in discussione la tradizione, e la maggior parte degli studiosi moderni ritiene che Matteo non scrisse il vangelo che porta il suo nome[3]; l'autore è comunemente identificato con un anonimo cristiano che scrisse, verso la fine del I secolo[4], un testo in greco, piuttosto che in aramaico o in ebraico[5].
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Vangelo_secondo_Matteo

    Certo ci puo' essere una contrapposizione fra ricercatori laici e religiosi standoci presupposti diversi al contono delle loro ricerche e valutazioni.
     
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159 replies since 8/8/2006, 14:57   8010 views
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