Storia e Politica

Votes taken by virelle

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    La questione si complica: Bertolaso pare riscuota un discreto successo ai gazebo
    http://www.secoloditalia.it/2016/03/bertol...-agli-scettici/
    Però dichiara di volersi ritirare se si candiderà Giorgia Meloni con l'appoggio dell'intero schieramento di centro-destra.
    Intanto incappa in una gaffe da manuale: "La Meloni deve fare la mamma, mi pare sia la cosa più bella che possa capitare ad una donna. Deve gestire questa pagina della sua vita" I soliti uomini che si sentono in dovere di dare consigli in merito a una condizione che non conoscono, commentano non pochi media.
    E lei replica: "Non voglio polemizzare. Dico solamente con garbo e orgoglio a Guido Bertolaso che sarò mamma comunque e spero di essere un'ottima mamma, come lo sono tutte quelle donne che tra mille difficoltà e spesso in condizioni molto più difficili della mia riescono a conciliare impegni professionali e maternità. Lo dico soprattutto per rispetto loro".
    Ottimo, convido. E la Meloni è una politica molto lontana dalle mie idee.
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    È archetipo biologico che la donna porta un figlio per 9 mesi? (e che quindi avrà inevitabilmente un legame immediato e diretto, viscerale appunto, con i figli rispetto al padre?)

    Ci rinuncio, mr. chipko! La gravidanza e il parto sono esperienze che ovviamente non ti appartengono. Come puoi asserire in maniera così categorica che determinino il legame "viscerale" che dai per scontato? Che l'amore materno "debba" avere certe caratteristiche, e non altre meno istintive (che competerebbero al padre), è appunto un archetipo. Ed è significativo, ma vista l'età lo considero scontato, che a "sbanderiarlo" siano di norma i maschi, magari neppure padri!
    Mi "costringi" ad assumere un ruolo, per così dire radicale, che non mi appartiene. Si capisce che uomini e donne sono soggetti diversi, ovviamente nel fisico e (fino a che punto è tuttora oggetto di studio) nella psiche. E lasciamo da parte coloro che non si sentono in armonia con il loro sesso biologico. Ma ciò non comporta specifiche suddivisioni di ruolo
    Per tornare alla famiglia, nella nostra madri e padri hanno svolto/svolgono tranquillamente ogni mansione necessaria alla cura della prole (dai pannolini ai giochi, dai compiti alla vacanza); entrambi sono affettuosi e autorevoli. E non farti venire in mente maschi "castrati": nessuno lo è, te lo assicuro, come dimostrano i loro comportamenti e percorsi di vita.
    Procreare è una bellissima esperienza (se ben vissuta, s'intende), ma la struttura biologica a ciò dedicata non conferisce le caratteristiche intellettuali o morali così connotate e permanenti che hai scelto di attribuire alle donne.
    E qui mi fermo, come sui matrimoni gay; è noioso ripetersi.
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    Mi consento di esprimere, quale premessa, la personale antipatia per le celebrazioni ritualizzate: in onore/a favore di... Segue il nome di soggetti, categorie, eventi messi in disparte, ingiustamente trattati o peggio negli altri giorni dell'anno.
    Tornano in mente i saturnalia, che tuttavia andavano oltre l'omaggio di maniera: gli schiavi, com'è noto, prendevano addirittura il posto dei padroni, e per un periodo un po' più lungo.
    Vengo alla festa della donna. Quando ero giovanissima si faceva risalire la sua origine all'incendio nella fabbrica di camicie a New York e mi sembrava addirittura macabro rendere omaggio con cene e spassi alle povere ragazze immigrate, arse vive mentre lavoravano in regime di ovvio sfruttamento.
    Tramontata questa leggenda metropolitana, si è passati a collocarla in altri contesti, che non mette conto dettagliare in quanto facilmente reperibili in rete. A rifletterci un momento, sono tutti variamente drammatici: le donne russe che manifestano contro la guerra, il diritto di voto con il suo tributo di vittime, la falsa uguaglianza di genere dei regimi comunisti sovietico e cinese.
    Dalla risoluzione dell'ONU in poi, la festa viene comunque celebrata per ricordare i diritti che siamo riuscite a far riconoscere e le “migliorie” ottenute nei vari settori; gli auguri dovrebbero riferirsi alla conquista del molto che ancora manca. Perché li ritengo fastidiosi?
    Con il beneficio dell'inconsapevolezza, parecchi dei gentili uomini che li porgono non hanno interiorizzato la reale parità, come i comportamenti quotidiani agevolmente dimostrano. Spesso anche quelli più evoluti continuano a palesare in molti modi un (retro)pensiero che ci colloca – mogli e compagne, colleghe, figlie e via elencando- in una posizioni di “naturale” subalternità. Le donne avvezze a tali contesti di rado riescono a provvedersi di strumenti adatti a metterli in discussione e finiscono col perpetuarli attraverso i modelli educativi che propongono ai figli. Basti pensare a quanto poco si sia attenuata, rispetto alla nostra infanzia, la differenza di genere nella scelta dei giochi per bambini.
    Il modello è condiviso a livello normativo e istituzionale, tanto è vero che nel Belpaese (gli altri “avanzati” vanno un po' meglio) risultano del tutto insufficienti le strutture a sostegno dell'infanzia e della vecchiaia.
    Sopperiscono in gran parte, come tutti sappiamo, le donne. Ne deriva, tra l'altro, la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia, con conseguente arretramento professionale. È poi risaputo che anche a parità di mansioni, i livelli retributivi rimangono inferiori.
    Potrei continuare, ma credo che basti. E sorvolo, qui non è il caso, sul tema scottante della violenza vera e propria, con il suo corollario di femminicidi. Ho fatto esperienza di volontariato presso Telefono rosa: i comportamenti vessatori e aggressivi risultano scollegati dai livelli culturali e socio-economici.
    Lasciate dunque perdere gli auguri, ma ingrossate la schiera dei tanti uomini intelligenti, civili, consapevoli e collaborativi i quali già rendono possibile la serena e fattiva collaborazione tra i generi. Se anche noi sapremo comprendere e “valorizzare le nostre differenze, invece di farcene un'accusa reciproca”, come auspica l'articoletto de “Il fatto”, una festa della donna non avrà più ragione di essere celebrata!
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    CITAZIONE
    Le norme devono esserci, poprio lì dove la "natura" mostra i suoi limiti rispetto alla cultura. Sennò aumentiamo la dose dei diserbanti nella birra e così si risolve il problema dell'alcolismo.

    Mi sembra una sintesi efficace :)
    In tutta franchezza non mi aspettavo di veder esprimere in questo forum convinzioni così "passatiste" sulla cosiddetta natura. Messi da parte i comportamenti animali (dove troviamo di tutto) è banale ripetere che molti di quelli umani sono stati nel tempo messi al bando dalla cultura, come per es. l'incesto e l'eliminazione dei figli deformi.
    Neppure l'opinione soggettiva può ovviamente essere a fondamento delle norme. Il diritto ha storicamente elaborato i propri fondamenti peculiari ed evolutivi (reperibili in qualsiasi testo) cui il legislatore deve riferirsi per svolgere il suo compito.
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    Ero fautrice delle due velocità già ai tempi dell'ingresso dell'euro...
    Quanto alla Gran Bretagna, direi che non c'è bisogno di "pregare", come fa (o dà l'impressione di fare) il nostro primo ministro, perché ci faccia l'onore di rimanere in Europa. Sono convinta che resterà in quanto le conviene. :rolleyes:
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    Ai tempi del referendum facevo parte del 10% che non voleva abolirlo e mi infastidiva che lo si decidesse sull'onda isterica di Cernobyl. Per inciso, vivo non lontanissimo da una centrale chiusa e non ancora "smaltita".
    Oggi la penso come Jamstar: non è certo il caso di riprendere una tecnologia in cui siamo rimasti enormemente indietro. Conviene aspettare le novità altrui, se ci saranno, incrementare le fonti alternative, spingere sul risparmio energetico...
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    Sono "respinta" da post così lunghi! Sareste così gentili da elaborare una sinossi :-)?
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    CITAZIONE
    Salvini e Grillo sembrano dei signori..... :lol:

    Be', credo che una gara a chi le spara più grosse finirebbe in pareggio!
    Ma "aver compagni al duol..." :whist:
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    CITAZIONE
    preside di probabile origine ebraica

    Avrebbe qualche rilevanza?!

    @chipko
    CITAZIONE
    Dubito che tu (ma magari sbaglio e allora ritiro) sappia qualche problema teologico all'interno dell'islam.
    Sai ad esempio che il loro libro non è ispirato da Dio ma dettato da Dio direttamente a Maometto attraverso l'angelo Gabriele?

    Ritira e in fretta: come potrei non saperlo con il mestiere che faccio?!
    I testi di tutte le religioni sono contraddittori e si prestano a derive integraliste. Escludiamo a priori l'esistenza di musulmani "razionalisti" e la possibilità di coesistenza pacifica?
    Quanto al testo che analizzi con zelo, non è ovviamente mio. L'ho citato per ricordare l'opportunità di mettere a confronto voci di segno diverso.

    CITAZIONE
    Noi abbiamo assoluto bisogno che i luoghi di culto islamici emergano dalla semi caldnestinità, ovviamente abbiamo bisogno di controllo ed anche infiltrati , proprio come si fece allora. Anche di pentiti e per prosciugare l'acqua in cui queste bestie nuotano anche di dissociati.

    Sono d'accordo, ma la discussione è andata vistosamente OT. Sarebbe il caso di aprirne un'altra.
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    Povero preside Parma, a quanto pare tocca chiedergli scusa!

    Stamani ascoltavo Prima pagina su rai3, condotta questa settimana da Concita De Gregorio; ha telefonato una signora di Rozzano spiegando con abbondanza di particolari che Parma, ottimo dirigente, non ha vietato i festeggiamenti natalizi. Un evento musicale si terrà il 17 dicembre e il famoso concerto a vacanze finite era già da mesi in programma il 21 gennaio perché così calendarizzato dall'associazione che se ne occupa.

    Copio un brano dell'articolo che riassume la faccenda (http://www.left.it/2015/11/30/labbuffata-f...-e-andata-cosi/
    CITAZIONE
    Da dove nasce la “bufera mediatica”? Semplicemente da un “unico diniego” che «riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna». Una richiesta che cozza, confermano altri colleghi di Parma, con il fatto che la pausa dell’intervallo è fuori dalla didattica e che si tratta proprio di uno spazio dedicato alla socializzazione. Di tutti i bambini, al di là della fede religiosa.
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    CITAZIONE
    una persona colta non può ignorare i fenomeni religiosi ad iniziare da quello più importante per il nostro paese , cioè il cattolicesimo, ovviamente è necessaria una conoscenza degli altri fenomeni religiosi , cristiani, non cristiani nonché l'agnosticismo e l'ateismo.

    Buona parte di questi argomenti rientrano nei programmi scolastici dei licei.
    Osservo, a margine, che quale docente di storia e filosofia ho quasi sempre trovato piuttosto impreparati i ragazzi sui fondamenti ideologici del cattolicesimo, che tornerebbero utili, quale precondizione, nello studio di parti significative delle due discipline. Avveniva già molti anni fa, quando tutti erano comunicati e cresimati e seguivano l'insegnamento della religione a scuola.
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    Non ho letto tutti i post, forse ripeterò il già detto. Il terrorismo ha ovviamente una pluralità di concause, compresa la matrice "storica", che nelle singole azioni si presentano/intrecciano in maniere e percentuali differenti. Qui ne considero solo alcune.
    La componente ideologica islamica ha senz'altro il suo peso. Questa religione non è "dell’amore e della pace", come ci rammenta Salman Rushdie www.corriere.it/cultura/15_novembre_25/salman-rushdie-; la sua forma "mutata", che conduce al terrorismo, attecchisce spesso in realtà socio-economico-culturali insoddisfacenti, misere, degradate. Ci sono le eccezioni "borghesi", d'accordo, che richiedono un discorso a parte.
    Gli abitanti delle periferie parigine, francesi di colore dei territori d'oltremare, erano in maggioranza piuttosto "laici". Il credo islamico ha fatto presa sui loro figli e nipoti, delusi nelle aspettative di integrazione e benessere.
    Il cosiddetto relativismo etico, tipico del post illuminismo, è positivo perché privilegia valori fondati sulla ragione e il rispetto dell'altro, nè equivale a licenza e arbitrio. Se l'approccio alla nostra cultura non avviene con l'attenzione e l'impegno necessari, rischia però di essere inteso in tal modo da chi è avvezzo all'indottrinamento e si attende precetti assoluti.

    Edited by virelle - 25/11/2015, 22:39
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    Di "Sottomissione" ho apprezzato soprattuto le disquisizioni letterarie! Il prof protagonista è infatti un esperto di Huysmans, autore che per caso conosco bene. Lo è anche di sesso mercenario, che occupa parecchio spazio nel libro, a scapito dell'attesa fantapolitica
    L'ascesa islamica al potere è molto soft e i politici tanto garbati e diplomatici da risultare, pur nell'ucronia, poco convincenti. Buona invece la parte dedicata al rapido "scivolamento" dei francesi in un modello socio-culturale così diverso e limitante.
    La vera sottomissione consiste nella rilassata (e ben retribuita) adesione ai desiderata del dominatore: situazione sperimentata, mutatis mutandis, sotto altre dittature.
328 replies since 17/11/2015
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