JOSEF MENGELE, IL "DOTTOR MORTE"

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  1. frapalin
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    Il “dottor morte” è il soprannome di uno dei più famigerati criminali nazisti: Josef Mengele.
    Mengele è uno di quegli eccellenti personaggi che sono riusciti a sfuggire alla cattura sia durante il conflitto, sia nel dopoguerra. O meglio, venne anche catturato ma, clamorosamente, venne liberato. Ma di questo parleremo dopo, perchè la sua figura è controversa anche per quello che, si dice, fece dopo il conflitto.
    Ma andiamo per ordine. Nato il 16 febbraio 1911, durante la guerra Mengele era un ufficiale medico delle SS, e volgeva i suoi studi alla “riproduzione controllata” della razza ariana, per farla perdurare nel tempo. In particolare, era interessato allo studio dei gemelli. Si dice che ne abbia studiati oltre 3000, e che ne siano sopravvissuti meno di 300. Il suo laboratorio era presso il campo di sterminio di Auschwitz, nel blocco numero 10. Era lui stesso ad accogliere i deportati ed a selezionarli, tenendo da parte quelli buoni per i suoi studi, e tra i gemelli in particolare i bambini.
    Mengele si rese colpevole di alcune fra le più terribili sevizie: provò a creare gemelli siamesi cucendoli insieme, provò a mutare il colore degli occhi delle sue cavie iniettandogli liquidi colorati, infettava le sue vittime con batteri di terribili malattie come tifo e lebbra, castrava e mutilava le cavie; inoltre le operazioni senza anestesia erano all’ordine del giorno, e possiamo solamente immaginare quanto le sue vittime desiderassero morire in fretta per porre fine a questi terribili tormenti.
    Gli alleati lo arrestarono nel 1945, ma a differenza degli altri appartenenti alle SS Mengele non aveva il gruppo sanguineo tatuato sul braccio, cosicchè venne scambiato per un normale soldato della Wermacht e liberato.
    Grazie (probabilmente) alla Croce Rossa Internazionale, ottenne una falsa identità ed un falso passaporto, ed il 18 luglio 1949 si imbarcò per l’Argentina del generale Peron (da sempre simpatizzante nazista), grazie all’aiuto dei servizi segreti del paese sudamericano.
    Mengele andò quindi ad aumentare l’elenco degli ufficiali ed esponenti nazisti che avevano trovato rifugio nel paese.
    Si crede che non abbia potuto esercitare legalmente la professione medica, in quanto la sua laurea riportava il suo vero nome. Probabilmente aveva praticato aborti clandestini.
    Iniziò a lavorare come artigiano, e cambiò il suo aspetto più volte per mascherarsi.
    Intanto, in Europa cominciavano a circolare le testimonianze che lo incriminavano per le atrocità commesse, e nel 1958 fu formalmente accusato di genocidio. L’Università di Francoforte gli annullò la laurea che anni prima gli aveva conferito, intanto partiva la caccia da parte del Mossad.
    Venne anche rintracciato a Buenos Aires contemporaneamente ad Adolf Eichmann, ma venne catturato solamente quest’ultimo. Questo perché il gruppo del Mossad che prese parte all’operazione era convinto del fallimento di essa se avessero tentato di catturarli entrambi.
    Dopo l’arresto di Eichmann, Mengele probabilmente ritenne Buenos Aires un rifugio non più sicuro e fuggì in un altro paese governato da un filonazista: il Paraguay di Stroessner.
    Le sue tracce si persero fino al 1974, quando venne segnalato in Brasile. L’operazione volta alla sua cattura però saltò, in quanto Israele non voleva rischiare un incidente diplomatico con il Brasile, come invece successe in occasione dell’arresto di Eichmann.
    Sempre in Brasile c’è una cittadina, Candido Godòi, in cui si dice che abbia continuato per anni i suoi esperimenti sui gemelli. Ed infatti in questa città ci sarebbe una percentuale altissima di gemelli biondi con occhi azzurri, in un rapporto di un parto gemellare ogni dieci. Non ne fa una prova, ma indubbiamente il sospetto è lecito, anche se la stessa cittadina ospitò numerose famiglie immigrate dalla Germania fin dagli anni 30.
    Mengele morì il 7 febbraio 1979, ma per sei anni la famiglia che lo ospitò non rivelo niente, così la caccia andò avanti.
    Solo nel 1985 la sua tomba venne rintracciata, e l’aesame del DNA (comparato con quello del fratello) stabilì con quasi assoluta certezza che quello era proprio il corpo di Josef Mengele.
    Il “dottor morte” aveva vissuto così, quasi indisturbato, la sua vita post-guerra. Rimanendo impunito per i crimini commessi.
     
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  2. PaulLambert87
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    Visto su History Channell sia la puntata a lui dedicata di gerarchi nazisti sia quella di Nazi Hunter.
     
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1 replies since 6/4/2012, 10:16   994 views
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