Il Ponte sullo Stretto è stata un'arma propagandistica per Berlusconi, ripresa adesso da Salvini. Il vero pericolo, anche se al momento remoto, è che si inizino i lavori, che non finiranno mai, devasteranno un territorio e costeranno parecchio (anche sotto forma di sanzioni per il recesso progettuale).
Ponte sullo Stretto di Messina, le 68 criticità del progetto di Salvini: «Mancano i test per vento e terremoti». Il comitato chiede di seguire le sue osservazioni e raccomandazioni nel progetto esecutivo. E i rilievi sono sostanziali. Riguardano l’assenza di esami adeguati sulla tenuta, il materiale da utilizzare, i pericoli in caso di terremoto. E così rischiano di allungarsi i tempi per l’apertura dei cantieri. Che non apriranno prima delle Europee. ____________
Terremoti? Venti? Dettagli da nulla: bazzecole, pinzellacchere.
Forse l'unico ponte intelligente da fare, potrebbe essere quello capace di collegare i neuroni di Salvini. Ma con tutti i problemi che abbiamo, davvero dobbiamo pensare ancora al progetto del ponte?
Ad alti livelli ci sta l'ingegnere Cane! Ridiamo per non piangere..
Sono sempre più convinto che -per fortuna- l'opera non vedrà mai la luce ma sul groppone dello Stato, cioè di noi contribuenti, resterà da pagare il malloppo agli affaristi di questa opera sotto forma di oneri sostenuti per lo sviluppo del progetto e (forse) penali per lo stop tecnico all'opera.
Se l'opera fosse davvero utile a siciliani e calabresi si sarebbero sviluppati, nel corso degli ultimi decenni, movimenti dal basso favorevoli all'opera; movimenti dal basso che invece, negli ultimi anni, si sono formati e sviluppati, sulle due sponde dello Stretto, contro l'opera. Ma i media non ne parlano e nessuno dei tanti talk shows televisivi ha mai trattato la questione. Come mai?
Il Comitato tecnico-scientifico ha dato parere positivo al progetto definitivo, condizionando però il progetto esecutivo alla risoluzione di 68 (!!!) criticità ("prescrizioni" chiamate eufemisticamente "raccomandazioni") attinenti al vento ed alla sismicità del territorio. In altri casi un progetto definitivo con queste criticità non sarebbe stato approvato. Aumentano i sospetti di un'operazione concretamente irrealizzabile e puramente affaristica (forse truffaldina ai danni dello Stato, che mette i quattrini).
Sono convinto, per quel che vale la cosa, che chi decide sappia benissimo che l'opera non si farà mai ma che solo ipotizzarla, progettarla e far finta di iniziare a costruirla faccia girare una montagna di soldi.
Ci sono già esposti all'autorità giudiziaria penale (il primo è quello di Bonelli, Fratoianni, Schlein) ma credo che siano in corso altre denunce penali da parte di comitati siciliani e calabresi. Personalmente credo che lo sdoganamento tecnico dell'opera da parte del Comitato tecnico-scientifico configuri un falso ideologico, un abuso d'ufficio ed una truffa pluriaggravata a danno dello Stato.
Personalmente credo che lo sdoganamento tecnico dell'opera da parte del Comitato tecnico-scientifico configuri un falso ideologico, un abuso d'ufficio ed una truffa pluriaggravata a danno dello Stato.
Anch'io ho fortissimi dubbi e, mi duole dirlo, penso che dare il via libera a un'opera come il ponte sullo Stretto, con tutte le macroscopiche criticità che presenta, sia un atto alla cui base possono esserci ragioni non limpide.
In aggiunta alle 68 criticità del Comitato tecnico-scientifico (che però, contraddittoriamente, ha dato parere favorevole alla relazione del progettista) ci sono le 239 integrazioni richieste in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) da parte della Commissione tecnica di verifica del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Il tempo necessario per colmare queste 'lacune' si aggira su alcune decine di anni. Mi chiedo a quali stratagemmi Salvini e compari ricorreranno per evitare l'ufficiale bocciatura del Ponte.
Le bocciature rimediate dal progetto del Ponte sullo Stretto riguardano tutti gli aspetti, nessuno escluso, dell’opera: sotto il profilo economico-finanziario la bocciatura proviene dall’Anac e dalla Corte dei Conti; dal punto di vista costruttivo-ingegneristico la bocciatura proviene dal Comitato tecnico-scientifico (68 criticità); dal punto di vista ecologico-ambientale la bocciatura proviene dal Ministero dell’Ambiente (richiesta di 239 integrazioni). Insomma, non c’è nessun aspetto –dicasi uno- che il progetto del Ponte abbia rispettato. Eppure Salvini dice che si può partire con i lavori: c’è ancora qualcuno, anche se razionalmente carente, che possa appoggiare quest’opera? Come può il governo far finta di nulla? Quanti soldi pubblici bisogna ancora versare agli ‘impiegati’ di questa colossale balla propagandistico-elettorale di Salvini? Conte non ci ha pensato due volte a mandare […] il Salvini del Papeete e dei “pieni poteri”: e la ducetta della Garbatella? per quanto tempo ancora resterà appesa a Salvini?
Premessa: smettiamola di chiamare Giorgia Meloni ducetta.
Detto questo, è assolutamente vergognoso che i documenti sul progetto del ponte sullo Stretto siano stati presentati in uno stato così penoso. Alcuni sono come questo:
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