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Su "consiglio" di Corrado Augias, e sempre alla ricerca di qualcosa che mi aiuti a capire la crisi in cui vedo sprofondare il mondo che oramai da tre quarti di secolo conosco, ho testè acquistato
Yves Mény, Popolo ma non troppo, il malinteso democratico, Il Mulino, Bologna, 2019, eISBN 9788815351821
Qualche notizia sull'autore, Yves Mény
Quando avrò letto il libro riferirò.
Edited by dceg - 23/7/2019, 11:08
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Ho terminato or ora la lttura del libro, che fa parte della stessa collana di quello, certo interessante, di cui riferisce Chipko qui.
L'autore traccia una storia del populismo, i cui inizi sono da ricercare negli USA a metà del XIX secolo e poi all'inizio del XX secolo. Vi è poi un'analisi dei diversi fenomeni del populismo, dei suoi legami con la democrazia intesa in forma diretta e non rapresentativa/elitaria, il rifiuto degli "esperti", il mito del popolo onnisciente, la tentazione e il pericolo delle figure carismatiche, le responsabilità e le forme di autolesionismo dei partiti tradizionali (referendum, elezioni primarie) , solo per indicare alcuni dei temi affrontati, con grande dovizia di riferimenti bibliografici.
La conclusione è quella che la nuova democrazia, che si spera nasca dalla crisi attuale, "dovrà conciliare la dimensione nazionale con quella globale,l'individualismo e la società [omissis] per non dover scegliere tra due soluzioni ugualmente non soddisfacenti: una democrazia nazionale chiusa e ripiegata su sé stessa o un mercato globale senza fiducia o legge, ossia la negazione della democrazia."
Un libro da leggere e su cui riflettere.
Edited by dceg - 23/12/2021, 22:56
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Ancora una cosa mi pare appaia chiara dalla lettura del libro: i tentativi di rianimazione dei partiti in agonia, in particolare quelli socialdemocratici/socialisti, sono destinati ineluttabilmente a fallire.
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2 replies since 23/7/2019, 09:37 80 views
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