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Salvo49
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https://corrieredelveneto.corriere.it/noti...d2b465xlk.shtml
Ripristinata la regola per l’uso degli spazi pubblici, un consigliere legge il monologo di Scurati
A quarantotto ore dalla festa della Liberazione, Vicenza reintroduce la parola «antifascista» tra le condizioni per concedere l’occupazione del suolo pubblico per qualsiasi tipo di manifestazione. Una clausola edulcorata rispetto a quanto prospettato in un primo momento ma che non impedisce un duro scontro tra maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra.
La clausola che non accontenta
Al momento del voto i partiti del centrodestra hanno adottato strategie differenti, con i sette consiglieri di Fratelli d’Italia e un consigliere della civica Idea Vicenza a uscire dall’aula al momento del voto, e con il consigliere di Forza Italia, il consigliere della Lega e l’altro di Idea Vicenza ad astenersi. Ma anche il centrosinistra non si è trovato su posizioni compatte, per ragioni opposte. La clausola, infatti, non accontenta nemmeno Coalizione civica-Sinistra-Verdi, l’ala sinistra marciante della coalizione guidata dal sindaco Giacomo Possamai. Sindaco che li «accontenta» portando la causa in aula ma che ha voluto una formula più distensiva rispetto a quanto i consiglieri di Coalizione civica-Sinistra-Verdi avrebbero desiderato.
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Quando si parla di antifascismo quelli di FdI si dissociano: come mai?
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Salvo49 .
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La (doverosa) partecipazione della Meloni alla cerimonia del 25 Aprile all'Altare della Patria è stata di tipo 'burocratico', così come vago, generico, evasivo, è stato il suo commento social, finito con un inno alla "libertà", che non è sinonimo di "liberazione" (dal nazifascismo) che si celebra oggi («Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!»). . -
.L'altra volta questo identico approccio è stato controproducente, non vedo come si possa sperare che ora possa essere meglio.
Questo "approccio", di fatto, è la polizza di Assicurazione sulla vita per il governo della Destra, di questa come di tutte le altre "destre" che hanno governato in Italia pressoché ininterrottamente dall'aprile 1948.
La Destra, oggi come ieri, può e dovrebbe essere criticata, anche aspramente, per quello che fa e, soprattutto, per quello che non fa nel campo della politica economica, sociale, infrastrutturale, giudiziaria, di politica estera ecc.
Invece ci si attarda in polemiche vecchie e stantie del secolo scorso senza minimamente rendersi conto che non hanno alcuna presa sulla gente comune (=elettori), che ha ben altri problemi e preoccupazioni per la testa.
Si fa un grande regalo alla Destra e neanche ce se ne rende conto.. -
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il governo meloni è molto pericoloso troppo . -
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Denunciare le derive para-fasciste di questo governo potrà anche non portare voti ma è, a mio avviso, comunque necessario.
In politica non tutto dovrebbe essere fatto per mero ritorno elettorale, anche perché se no si va al governo sulla base di promesse popolari ma inattuabili.
Giorgia Meloni e molti dei suoi non hanno ancora fatto i conti con la storia e non riescono a prendere le distanze da un regime mostruoso e criminale che ha distrutto l'Italia e devastato molti altri Paesi. Come se non bastasse, proprio mentre si affanna a parlare di libertà per evitare di nominare la Liberazione, il governo sta cercando di attuare un controllo sempre più illiberale sulla Rai.. -
+1 .
Secondo me è invece un drammatico errore, perché in definitiva fa dilagare la sciocca idea che il fascismo è biondo e tutto sommato oggi non fa più male a nessuno.
Soprattutto è un errore quando a comunicare in questo infausto modo sono le medesime forze parlamentari che, per esempio in materia di relazioni sindacali o innovazioni normative professionali, hanno negli anni recenti intrapreso una strada in discesa drammaticamente corporativista (e modalità di gestione interna dell'autogoverno inqualificabili).
Il resto sono magagne che qualsiasi destra (liberisti compresi) all'occasione porterebbe; per la massima parte di esse è del tutto inutile scomodare il ventennio.. -
Salvo49+1 .
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https://www.infodata.ilsole24ore.com/2024/...it&refresh_ce=1
Italia tra i peggiori Paesi d’Europa per equilibrio vita-lavoro
L’Italia occupa il quart’ultimo posto (dopo la Polonia, prima dell’Ungheria) nella classifica dei Paesi d’Europa per equilibrio vita-lavoro. Questo è quanto rivela lo studio di Remote, piattaforma che tratta tematiche e servizi attinenti al capitale umano su scala globale. L’analisi elabora quello che viene definito come European Life-Work Balance Index e si concentra a livello geografico sui Paesi del vecchio continente, classificando la qualità del lavoro in ogni nazione in ragione di una serie di fattori, che vanno dal numero di giorni spendibili in ferie, all’assistenza sanitaria, senza tralasciare l’eventuale presenza di un salario minimo, gli orari di lavoro medi, i congedi a disposizione, la retribuzione in caso di malattia, i livelli di inclusività LGBTQ+ e i livelli di felicità espressi dai lavoratori e dalle lavoratrici. […]
Il nostro Paese è al 27esimo posto della classifica (su 30 nazioni europee). Una pecca che pesa in termini numerici sull’indice è la totale assenza del salario minimo (si ricorda che su 27 Paesi dell’Unione Europea, 22 applicano questa istituzione e noi siamo tra i 5 a non farlo). Nondimeno, anche l’indice di inclusività non è dei migliori, trovandoci per questo criterio al 19esimo posto. L’auspicio è che queste numeriche non tardino a migliorare, perché l’equilibrio vita-lavoro non è soltanto un monito di miglioramento delle condizioni lavorative di una data nazione, ma è anche un metro di misura di benessere ed equità attribuibili alla civiltà che la abita.. -
Salvo49 .
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www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/
Santanchè imputata per truffa allo Stato
“FRODE AGGRAVATA PER LA CIG COVID” - Dopo l’inchiesta del “Fatto”, i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per la ministra del Turismo e altre due persone, tra cui Dimitri Kunz, nel filone del caso Visibilia I dipendenti lavoravano, ma percepivano il sussidio Inps.
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Non si tratta di reato 'governativo' (come può intendersi quello per cui è sotto processo Salvini) ma di privato affarismo economico. La Santanchè avrebbe dovuto avere il garbo di lasciare la seggiola di ministro al momento in cui l'indagine ha avuto i primi riscontri, senza aspettare altro. Quei primi riscontri non erano ipotetici e sono arrivati al punto da chiedere il rinvio al giudizio. La Santanchè ha il diritto di proclamarsi innocente, ma lo deve fare senza coinvolgere le istituzioni, rassegnando doverose (e già tardive) dimissioni. Lo 'scandalo' colpisce anche la Meloni, che per qualche ragione non vuole o non può mollare la Santanchè. Non è un bel vedere..
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