Cosa significa per voi essere di sinistra o di destra?

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    CITAZIONE (Ondablu @ 22/4/2024, 19:22) 
    Se mi parli di bisogni primari penso che tutti abbiano diritto ad accedervi e anche la destra si batte affinché ognuno possa soddisfare tali bisogni, non capisco il ragionamento di uguaglianza, cioè dovremmo tutti avere villa con piscina e Lamborghini?

    No ma tutti dovremmo poter avere pari opportunità nell'accesso agli studi universitari, anche fuori sede, e alle prestazioni sanitarie specialistiche. Tutti dovremmo essere nella posizione di non dover accettare contratti scandalosi pur di lavorare. Tutti dovremmo poter ambire a soddisfare bisogni che vadano oltre quelli primari, bisogni di crescita personale, culturale, intellettiva.
    Battersi per una società più equa dovrebbe essere l'essenza della politica di sinistra.
     
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    Si son d'accordo con te, ma la sinistra oltre che esporre queste belle idee a parole non ha fatto mai niente per metterle in pratica, si può dire quindi che i politici di sinistra siano degli ipocriti che per essere votati divulgano tutti questi bellissimi concetti?
     
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    Alcuni sì.

    Ma complessivamente se in mezzo alle mille magagne viviamo in un Paese decente è per le scelte in materia di ordinamento civile, scolastico, previdenziale, sanitario che (tranne forse qualche campagna di sensibilizzazione popolare da parte dei Radicali) non hanno certo fatto le destre.

    Certo, nella smania riformista(ah, questi -ismi, non portano mai nulla di buono!) le sinistre hanno anche fatto stupidaggini colossali, soprattutto in termini di modifiche costituzionali (Titolo V della Parte Seconda, Art. 9, tentata "deforma" renziana etc. etc.), ma in fondo sono portatrici di una cultura politica che dovrebbe almeno in teoria comportare la capacità di porre rimedio agli errori (le destre no).
     
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    Sono abbastanza d'accordo. Le destre, come in questo periodo è facile constatare, cercano di "retrocedere" appunto in quei settori: complicano, riducono, privatizzano, eccetera, con danno e impoverimento dei cittadini.
     
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    vedo che la discussione va avanti... ne son contento...
     
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 23/4/2024, 19:10) 
    Ma complessivamente se in mezzo alle mille magagne viviamo in un Paese decente è per le scelte in materia di ordinamento civile, scolastico, previdenziale, sanitario che (tranne forse qualche campagna di sensibilizzazione popolare da parte dei Radicali) non hanno certo fatto le destre.

    La legge sul divorzio è stata fatta fatta da un uomo di destra, il liberale Baslini, oltre che da un socialista, Loris Fortuna. Il PCI era molto tiepido inizialmente. È poi "salito sul carro del vincitore" quando ha subodorato che il referendum abrogativo poteva essere un tema capace di mettere in crisi la DC.
     
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 23/4/2024, 19:10) 
    tentata "deforma" renziana

    La RIFORMA renziana è stata la piu grande occasione persa da questo Paese per trasformarsi in uno stato moderno.
    È stata bocciata dal 60% degli Italiani, la grande maggioranza dei quali non aveva la più pallida idea di cosa realmente fosse e comportasse.
    L'infame campagna mediatica orchestrata da chi aveva enormi interessi affinché lo status quo restasse intatto, purtroppo ebbe successo.
    Non credo ci sarà più un'altra occasione per i prossimi 50 anni.
     
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    Nel frattempo sono già intervenuti (nella scorsa Legislatura) altri modi per ottenere il risultato -gradito a molti partiti politici attuali e gruppi d'opinione vari- di snaturare il senso della Costituzione (a partire da considerazioni di carattere identitario sull'operazione condotta riguardo alla modifica dell'Art.9).

    Il testo al quale io mi considero vincolato da giuramento prestato tanti anni fa ha ormai veramente poco a che vedere con quello vigente.
     
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    CITAZIONE (Ondablu @ 23/4/2024, 15:46) 
    Si son d'accordo con te, ma la sinistra oltre che esporre queste belle idee a parole non ha fatto mai niente per metterle in pratica

    Questo è almeno in parte vero se parliamo della cosiddetta "Seconda Repubblica". Se allarghiamo lo sguardo anche ai decenni pre-Tangentopoli questa tua frase non trova invece riscontri nella realtà storica.
     
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    CITAZIONE (Atlantista @ 28/4/2024, 00:46) 
    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 23/4/2024, 19:10) 
    tentata "deforma" renziana

    La RIFORMA renziana è stata la piu grande occasione persa da questo Paese per trasformarsi in uno stato moderno.
    È stata bocciata dal 60% degli Italiani, la grande maggioranza dei quali non aveva la più pallida idea di cosa realmente fosse e comportasse.
    L'infame campagna mediatica orchestrata da chi aveva enormi interessi affinché lo status quo restasse intatto, purtroppo ebbe successo.
    Non credo ci sarà più un'altra occasione per i prossimi 50 anni.

    Quasi nessuno, tanto tra chi ha votato sì che tra chi ha votato no, aveva davvero idea di cosa parlasse la riforma renziana perché era scritta in una maniera illeggibile.
    Detto questo, io che l'ho studiata a lungo, nei limiti ovviamente dei miei mezzi intellettivi e culturali, credo sarebbe stata fortemente peggiorativa da quasi tutti i punti di vista. Ne avevamo parlato sul forum a suo tempo quindi non starò a ripetermi. Ci tenevo solo a dirlo perché non amo che alcune idee, legittime ma contestabili, passino sulle nostre pagine come fossero verità assolute.
     
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    Al giorno d'oggi non ha più senso parlare di Destra e Sinistra, se non come luogo per indicare dove sono seduti i parlamentari dentro il parlamento.

    Dalla caduta del muro di Berlino in poi le ideologie si sono messe da parte e in politica (parlo per quella italiana) hanno prevalso i personalismi. Non a caso nei simboli dei partiti molto spesso viene riportato il nome dei segretari di partito, cosa che prima della caduta del muro non avveniva o non avveniva spesso.

    Seguendo certe filosofie io applico il criterio del semi-cerchio o dell'anello spezzato: immaginandoci un cerchio dove le punte alla fine non arrivano a toccarsi, al centro ci sta chi non è ne di destra o di sinistra, poi ci sono i due schieramenti, destra e sinistra, e le punte che non si toccano sono gli estremismi, che siano di destra o di sinistra non importa perché arrivano a sfociare in comportamenti violenti ai limiti della dittatura.

    Io per le mie idee dovrei essere di destra, ma non mi riconoscono in questa destra presente in Italia. Evitiamo poi di cadere in considerazioni banali tipo che la sinistra di occupa del popolo e la destra no, perché mi sono fatto sempre l'impressione che ogni volta che la sinistra è salita al potere ha fatto più danni della destra, continuando politiche di destra.

    Secondo me il ragionamento che si deve fare sono orientamenti politici per periodi: c'è stato un periodo che va dal 1945 a fine anni '70 in cui era giusto applicare politiche più di sinistra che di destra: welfare state, diritti ai lavoratori, rendere l'istruzione obbligatoria e gratuita per tutti, sanità gratuita ecc.
    Dalla fine degli anni 70, una volta che gli Stati e i cittadini si erano più o meno formati e gli stati si sono indebitati per mantenere insieme queste politiche è stato giusto abbracciare politiche di destra; deburocratizzazione, deregulation, meno tasse per favorire la crescita e lo sviluppo imprenditoriale, meno spesa pubblica più libertà ai cittadini e meno presenza dello Stato.
    Questo fino al 2008, fino alla crisi finanziaria che ha colpito tutto il mondo: dopo aver lasciato per troppo tempo mano libera ai privati e una scarsa presenza dello Stato adesso ci vorrebbe un ritorno alle politiche di sinistra, per rimettere il treno sui binari regolare i mercati che lasciati soli portano al cannibalismo; quindi ritorno alla tutela dei diritti dei lavoratori, più politiche di protezione dei cittadini nei confronti di grandi imprese che fanno il bello e il cattivo tempo, aumento della tassazione ai profitti miliardari di grande imprese che negli ultimi anni hanno stappato champagne e mangiato ostriche (banche, farmacie, imprese militari ecc)
    Considerando sempre che non si dovrebbe fare solamente a livello nazionale ma europeo, altrimenti le imprese e i grandi capitali scappano in altri stati.

    Capisco che è pura fantascienza, ma finché si parla si può anche sognare.
     
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    Interessante e condivisibile la "periodizzazione" degli orientamenti che fa DorianGray, ma ho un rilievo da fare: anche tu riconosci le differenti politiche, o risposte ai problemi, che hanno dato la destra e la sinistra, ritieni semplicemente opportuno dare risposte differenti in periodi differenti. Pertanto, la mia posizione resta quella che la distinzione è ancora valida, a livello di idee e ricette politiche, perché certi problemi cruciali rimangono simili nel tempo, vivendo noi nello stesso sistema economico. Se poi si pensa che queste idee siano malamente o per nulla rappresentate dai politici attuali questo è un altro discorso, purtroppo spesso tristemente valido, ma non vedo che senso abbia teorizzare una politica che non scelga fra nessuno dei due orientamenti, se vuole almeno tentare di dare una soluzione a questi problemi.
     
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    CITAZIONE (DorianGray10 @ 28/4/2024, 21:08) 
    Dalla fine degli anni 70, una volta che gli Stati e i cittadini si erano più o meno formati e gli stati si sono indebitati per mantenere insieme queste politiche è stato giusto abbracciare politiche di destra; deburocratizzazione, deregulation, meno tasse per favorire la crescita e lo sviluppo imprenditoriale, meno spesa pubblica più libertà ai cittadini e meno presenza dello Stato.

    Io, però, tutte queste belle cose (cui sarei stato, sono e sempre sarei favorevolissimo) non le ho mai viste, né 40 anni fa né dopo.
     
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    CITAZIONE (Atlantista @ 29/4/2024, 18:27) 
    CITAZIONE (DorianGray10 @ 28/4/2024, 21:08) 
    Dalla fine degli anni 70, una volta che gli Stati e i cittadini si erano più o meno formati e gli stati si sono indebitati per mantenere insieme queste politiche è stato giusto abbracciare politiche di destra; deburocratizzazione, deregulation, meno tasse per favorire la crescita e lo sviluppo imprenditoriale, meno spesa pubblica più libertà ai cittadini e meno presenza dello Stato.

    Io, però, tutte queste belle cose (cui sarei stato, sono e sempre sarei favorevolissimo) non le ho mai viste, né 40 anni fa né dopo.

    Vuol dire che finora hai vissuto in un altro pianeta

    Basta guardare negli anni '80 cosa hanno fatto la Thatcher nel Regno Unito e Reagan negli Stati Uniti, poi negli anni '90 e 2000 Berlusconi e company in Italia (ad esempio hai presente la cosiddetta "legge Biagi" che ha introdotto il precariato in Italia?) fino ai giorni nostri.
     
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    CITAZIONE (FRATT @ 29/4/2024, 11:19) 
    Interessante e condivisibile la "periodizzazione" degli orientamenti che fa DorianGray, ma ho un rilievo da fare: anche tu riconosci le differenti politiche, o risposte ai problemi, che hanno dato la destra e la sinistra, ritieni semplicemente opportuno dare risposte differenti in periodi differenti. Pertanto, la mia posizione resta quella che la distinzione è ancora valida, a livello di idee e ricette politiche, perché certi problemi cruciali rimangono simili nel tempo, vivendo noi nello stesso sistema economico. Se poi si pensa che queste idee siano malamente o per nulla rappresentate dai politici attuali questo è un altro discorso, purtroppo spesso tristemente valido, ma non vedo che senso abbia teorizzare una politica che non scelga fra nessuno dei due orientamenti, se vuole almeno tentare di dare una soluzione a questi problemi.

    Quello che voglio dire è che ogni problema di ogni periodo deve essere contestualizzato e affrontato con le dovute soluzioni, non importa se di destra o di sinistra. Certo, dal mio punto di vista, se di destra è meglio ma non è sempre la soluzione migliore.
    Come a dire "Se l'unica cosa che hai è un martello inizierai a trattare tutto come se fosse un chiodo". Ecco, eviterei di ragionare in questo modo per ogni problema.
     
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