TURCHIA: ERDOGAN VINCE LE LEGISLATIVE

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  1. lupog
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    I risultati ufficiali danno la vittoria all'Akp, ovvero il partito islamico moderato Giustizia e Sviluppo che fa capo all'attuale premier Tayyip Erdogan, che ha ottenuto il 46,58% dei consensi, con un numero di deputati superiore alla maggioranza assoluta (343 seggi, contro i 352 della precedente legislatura) e, quindi, sufficiente per formare un governo monocolore. L'Akp non prende però quei due terzi dei deputati ai quali aspirava per potere eleggere da solo il prossimo presidente della Repubblica dall'interno dei suoi ranghi. Uno dei primi compiti del parlamento nuovo sarà proprio decidere cosa per fare riguardo al posto della presidenza. le elezioni. ricordiamo che a determinare la crisi fu proprio la mancata ratifica da parte della Corte Costituzionale della nomina a presidente dell'ex ministro degli esteri e esponente di punta dell'AKP, Abdullah Gul.
    Ad entrare in Parlamento sono altri due partiti: il Chp, laico di sinistra, che prende il 20,82% e 111 deputati (178 nel 2002) e il nazionalista Mhp (conosciuto anche come il partito dei «Lupi Grigi»), che prende il 14,26% corrispondente a un numero di 69 deputati raddoppiando così i voti presi nel 2002 (8,3%). È questo il dato politico nuovo, oltre alla grande vittoria del partito di radici islamiche Akp, delle elezioni turche. Accanto ai deputati di queste tre formazioni principali siederanno 26 nazionalisti curdi del Dtp, il partito per la società democratica, erede di tutti i partiti indipendentisti precedenti sciolti perchè considerati vicini al Pkk di Abdullah Ocalan, considerata un'organizzazione terroristica.
    Al voto hanno partecipato 14 partiti e circa 700 candidati indipendenti. Il sistema elettorale prevede una soglia di sbarramento del dieci per cento.
    Erdogan ha detto anche che il suo partito AKp di radice islamista cercherebbe l'unità nazionale e rispetterebbe la costituzione secolare di Turchia. ha confermato di avere come obiettivo l'unione della Turchia alla UE e ah promesso di comabttere i movimenti dei ribelli kurdi nell'est del paese.
    Non è chiaro come l'esercito fedelmente laicista reagirà alla rielezione dell'AKP. Durante la crisi sulla presidenza, l'esercito disse che era preparato a intervenire per difendere il sistema secolarizzato della Turchia. L'attuale presidente della Turchia, Ahmet Necdet Sezer, e l'establishement laico del paese hanno giurato di resistere a quello che essi considerano l'agenda Islamista dell'AKP.
    ma il massiccio voto di fiducia nell'AKP (alla cui base vi è un quinqueenio ininterotto di crescita economica e l'inizio del negoziato per l'entrata nell'EU), dice che pressocché la metà della popolazione ha voltato pagina per mostrare di non credere che esso sia una minaccia al sistema secolarizzato della Turchia.

    VEDI ANCHE LE SEGUENTI DISCUSSIONI SULLA TURCHIA

    TURCHIA: REBUS TRA LAICITA E DEMOCRAZIA
    TURCHIA NELL'UE. SIETE FAVOREVOLI?
    IL VIAGGIO IN TURCHIA DI BENEDETTO XVI

     
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    Erdogan ha vinto di nuovo. Il suo partito, l'AKP, sfiora il 50% dei voti e conquista la maggioranza assoluta in Parlamento; per soli 15 seggi non raggiunge però il numero per modificare la Costituzione da solo. Affluenza record all'87%. Scoppiano le proteste della minoranza curda.

    http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/01...ogli-126372689/


    Il vecchio e nuovo leader sempre più assoluto della Turchia ha vinto di nuovo, dopo una campagna elettorale in cui la libertà di informazione è stata messa a più riprese a rischio e dopo la strage dei curdi in piazza per la quale è stato sospettato. Non lo nascondo, speravo in un esito diverso: Erdogan negli anni ha perso molta della spinta europeista e riformatrice iniziale e si è involuto, dal mio punto di vista, in un capo di Stato dispotico e inaffidabile nella lotta al terrorismo islamico.
     
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    In effetti anch'io riscontro una preoccupante mancanza di alternative ad Erdogan in Turchia; non so se sia per incapacità politica delle opposizioni o per l'impossibilità di costruire un'alternativa in un Paese che Freedom House classifica come solo "parzialmente libero" (nell'ambito della libertà di stampa).
     
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    Francamente mi aspettavo anche peggio, il partito "curdo" ha superato il 10%, ormai la Turchia, da tempo non è a mio giudizio un paese democratico, e il guaio è che Erdogan rappresnta benissimo la maggioranza del popolo turco, quella che non abita nè la parte europea nè le coste, che ha come unico riferimento ideologico l'islamismo, è già un risultato che i curdi e i Kemalisti abbiano resistito, forse la costituzione si salverà.
    Resta la, a mio giudizio, ignobile figura della Merkel, che praticamente ha appoggiato Erdogan, che in cambio di una promessa di controllo alle frontiere, con relativo pagamento, ha ottenuto propagandisticamente il beneplacito di Berlino per una improbabilissima rapida entrata nella UE.
     
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    Articolo inquietante, speriamo ci sia un eccesso di pessimismo, oltre tutte stiamo parlando di 80 milioni di persone alle porte di casa nostra , e l' Europa non solo non ha una politica verso la Turchia, (non lo è certo la idiozia fatta dalla Merkel come giustamente indicato da Romeo) , ma sembra non porsi neppure il problema di averla
    www.internazionale.it/opinione/gwyn...i-guerra-civile
     
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    Premetto che odio con tutto il cuore la figura di Erdogan da ormai troppo tempo, ma sembra che più provo a sperare in un suo distacco dalla politica, più ci rimane saldo. Ho letto le riflessioni postata da Lucrezio e direi che non si deve fare un eccessivo allarmismo ma una minima preoccupazione ce l'avrei.

    La cosa comica di Erdogan per me è l'aver criticato tanto il comportamento di Putin in Siria quando lui fin'adesso se n'è quasi fregato di combattere l'ISIS. Lui sta portando avanti la guerra contro i curdi e basta. Si stanno guardando solamente il proprio orto, ma ormai la sua è una guerra vera e propria a mio parere. Il recente attentato durante una manifestazione ad Ankara mi sembra, dove morirono molti curdi non ha fatto che far traboccare un vaso ormai fin troppo colmo.

    Però ho provato a pensare alla sua figura come a quella di Gheddafi in Libia. Non è il miglior individuo che possa assumere quel ruolo, però vedendo le altre coalizioni può essere considerato il meno peggio? Domanda da 1.000.000$. Ipotizzando una sua eliminazione, nelle mani di chi andrebbe il paese? Altra domandona. Chi abbiamo come alternative? I Nazionalisti dell'MHP, no grazie e per fortuna hanno perso circa 30 parlamentari. Abbiamo l'HDP che oltre ad avere una forte identità curda ha nel suo interno forze di sinistra. Infine abbiamo il CHP che oltre ad essere il partito più antico della Turchia, rappresenta una grossa fetta dell'opposizione. Io vedrei di buon occhio e sarei curioso di vedere un governo targato CHP - HDP. Ma come ho detto in precedenza, tutti questi interrogativi riguardo il futuro sono delle domandone.

    Intanto..

    CITAZIONE
    Nella provincia di Diyarbakir si combatte dalla dichiarazione di autonomia da Ankara di agosto. Una tregua tra macerie e barricate solo nel giorno delle elezioni, ma dopo i risultati di nuovo scontri. Un comandante curdo: "Ci aspettiamo un grande attacco imminente"

     
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    L'articolo riportato da lucrezio mi sembra ampiamente troppo catastrofista. Io non credo in una prossima dissoluzione della Turchia, specie dopo un simile risultato elettorale che rafforza Erdogan. Sono possibili, anzi probabili, nuove tensioni con la minoranza curda, ma lo scenario di una seconda Libia (o Siria) in Turchia è una potenziale catastrofe geopolitica alla quale non voglio neppure pensare.
     
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    i turchi votano Erdogan perchè la turchia ha bisogno di stabilità politica, considerando lo stato islamico a pochi km dalle città turche. è normale che la maggioranza voti lui
     
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    CITAZIONE (Ektor_Baboden @ 4/11/2015, 23:50) 
    i turchi votano Erdogan perchè la turchia ha bisogno di stabilità politica, considerando lo stato islamico a pochi km dalle città turche. è normale che la maggioranza voti lui

    E' preoccupante che in Turchia non esista un'alternativa a Erdogan in grado di assicurare l'integrità nazionale e la difesa della nazione proponendo al contempo ricette diverse sui temi socio-culturali e sulle relazioni con l'UE.
     
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    La marina militare turca ha fermato il viaggio della Saipem 12000, la piattaforma dell'Eni, che si stava dirigendo verso Cipro per iniziare operazioni di trivellazione su licenza del governo di Nicosia.

    Incipit da:
    www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2018...4aa3cfb7e8.html

    Ricordo che Cipro è parte della UE, vedremo se ci saranno reazioni a livello europeo concrete, o se l'Europa farà come al solito, cioè qualche chiacchiera e niente.

    Se questi sono i risultati della visita di Erdogan a Roma, venuto a perorare l'entrata della Turchia in Europa, stiamo freschi...... :lol:
     
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    Posata la prima pietra della prima centrale nucleare in Turchia
    Affare da 20 mld dollari, 'primo reattore pronto entro il 2023'

    Titoli da:
    http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie...834d4d5587.html

    E così Erdogan avrà accesso alla tecnologia nucleare, si spera solo per scopi pacifici.

    Nulla è più facile che illudersi. Perché l'uomo crede vero ciò che desidera. Demostene, Olintiache
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 4/4/2018, 09:44) 
    E così Erdogan avrà accesso alla tecnologia nucleare, si spera solo per scopi pacifici.

    Data l'indole pacifica del neo sultano non ci sono dubbi.

    Significativa la foto del sultano e lo zar che si stringono la mano.
     
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    Intanto nella Turchia di Erdogan la lira turca scricchiola pericolosamente.


    www.google.it/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/AEl7vMvE
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 28/5/2018, 18:11) 
    CITAZIONE (TimeTravel_0™ @ 28/5/2018, 17:46) 
    Intanto nella Turchia di Erdogan la lira turca scricchiola pericolosamente.


    www.google.it/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/AEl7vMvE

    perché, c'è mai stato un momento che andava forte? :P

    Sicuramente ! nel decennio a cavallo del cambio del millennio andava fortissimo, con crescite superiori a quella, allora travolgente, cinese. Uno degli elementi fu il,periodo “moderato” di Erdogan, ora che il,vento è cambiato sia politicamente che economicamente, questa analisi economica mi sembra molto seria

    https://it.finance.yahoo.com/notizie/i-pro...-081100965.html
     
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    Esatto , ma con il 2001 incomincia il “Decennio d’oro” della Turchia, poi Erdogan si monta la testa (se vogliamo semplificare alla grande) sia in politica estera che interna e cambia il vento.
    Ma ancora nel 2012 si diceva questo

    http://www.youtrend.it/2012/02/25/turchia-...scita-sviluppo/
     
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14 replies since 23/7/2007, 16:24   297 views
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