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Ma la famiglia normanna più intraprendente fu quella degli Hauteville, dal nome del borgo da dove provenivano. Erano 6 fratelli che ben presto diedero prova di sé conquistando molti territori del Sud Italia. Guglielmo, detto Braccio di Ferro, divenne signore di Melfi e Ascoli Piceno, Drogone di Venosa, Ulfredo di Mottola e Castellaneta. Ma coloro che riscossero maggior successo furono Roberto e Ruggero. In particolare il primo, mettendosi coi suoi al soldo dei vari sognorotti locali pugliesi, riuscì a ridurre la presenza bizantina nel sud Italia, rinchiudendo le esigue forse di Costantinopoli a Bari; ben presto anche quest'ultimo caposaldo imperiale in terra italica fu espugnato: più nessun legame politico e militare legava ormai l'Italia a Costantinopoli. Nel frattempo il pontefice Leone IX guardava con favore le gesta di Roberto, poi soprannominato il Guiscardo; ma così come il signore normanno aveva fatto con i suoi ex padroni, ben presto prese possesso di alcune tenute appannaggio dello Stato della Chiesa; il principe longobardo di Salerno, Gisulfo, al fine di ingraziarsi le sue simpatie, gli diede in moglie la figlia: ma di tutta risposta pretese, in dote, i territori del principato longobardo; la Campania, ad eccezione di Napoli, la Calabria e la Puglia erano in mano ai guerrieri normanni. Leone IX mosse alla volta di Roberto per arginare il suo impeto invasore; non vi riuscì e fu fatto prigioniero. Ma il sovrano normanno lo trattò come ospite e con rispetto; il successore di Leone, Nicola II, prese atto dello statu quo e nominò Roberto duca di Calabria. Frattanto il fratello, Ruggero, mirava alla Sicilia: qui c'era da combattere contro la dinastia saracena dei Kalbiti. Grazie a una delle tante guerre intestine che dilaniavano il potentato musulmano, Ruggero fu chiamato in aiuto da Bentumne, signore di Siracusa contro l'emiro di Agrigento. Troppo tardi i saraceni si resero conto di quale grave errore avessero commesso "invitando2 truppe straniere e mercenarie sul proprio territorio. Fecero fronte comune contro l'invasore, ma dopo anni di guerriglia Palermo fu conqusitata: era l'anno 1072. Dopo qualche anno gli ultimi presidi arabi di Noto e Butera caddero in mano ai Normanni.
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