SCOPERTA LA POTENZIALE LUPERCALE: LA BELLA ROMA CHE SI "DENUDA"

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  1. Lorindel
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    Roma, 20 novembre 2007 - Molti già la definiscono la scoperta del secolo: Roma naque lì, o almeno così racconta la leggenda. Amulio, fratello di Ascanio, il fondatore della città di Alba Longa, costrinse la figlia Rea Silvia a diventare vestale e a fare voto di castità. Ma il dio Marte, invaghito della fanciulla, la rese madre di due gemelli, Romolo e Remo. Amulio a quel punto ordinò che venissero uccisi, ma il servo incaricato di eseguire l'assassinio, non trovando il coraggio per obbedire, li abbandonò alla corrente del fiume Tevere. La cesta nella quale i gemelli vennero adagiati si arenò sulla riva del fiume, presso la palude del Velabro, più o meno tra i colli Palatino e Campidoglio, vicino al Circo Massimo, dove Romolo e Remo verranno trovati, salvati e allevati dalla famosa lupa.

    È qui, nella grotta poi chiamata Lupercale, che la lupa sfamò i neonati donando loro le sue mammelle. È l'antro che oggi il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli ha annunciato essere stato ritrovato: "Ci sono ragionevoli ipotesi che sia il Lupercale, gli archeologi dovranno studiarla, ma è una scoperta mirabolante", ha detto Rutelli.

    Il mito del Lupercale si perde in secoli antichi e pone le sue radici non solo nella fondazione di Roma, ma in credenze ancestrali che risalgono all'Età del bronzo, legate a divinità pastorali invocate a protezione della fertilità: dalla fondazione di Roma, comunque, il Luperco, antenato di Fauno, mezzo lupo e mezzo capro, fu celebrato dai romani per diversi secoli con le feste dette Lupercalia. Solo papa Gelasio I riuscì ad abolirlo: era il 496 dopo Cristo, ben dodici secoli dopo la nascita leggendaria della città.

    Sulla base di fonti cinquecentesche e degli studi successivi di noti archeologi (uno su tutti Rodolfo Lanciani), due anni fa la Soprintendenza per i Beni archeologici di Roma iniziò a monitorare l'area tra il Circo Massimo e la Casa di Augusto, sul Colle Palatino, trivellando uno spazio mai così attentamente esplorato negli ultimi secoli: lo scorso luglio una sonda calata nella pancia del colle individuò a 16 metri di profondità alcuni locali sconosciuti dei quali un laser scanner mostrò in breve tempo le prime straordinarie immagini, diffuse oggi dal Ministero.

    Si nota una volta finemente decorata, con tipi di marmi diversi, anche colorati, mosaici, forse stucchi e conchiglie: gran parte delle pareti e quasi la totalità del locale sono interrate, nascoste dai detriti caduti nel tempo, ma è stata l'aquila bianca al centro della volta, corrispondente con le descrizioni tramandate nei secoli, ad identificare la scoperta con la mitica grotta del Lupercale, certo adattata e abbellita nei secoli dai romani.

    "Alla notizia ebbi una reazione di meraviglia", ha raccontato Irene Iacopi, l'archeologa che sta seguendo i lavori: "Già dal Cinquecento abbiamo notizie della presenza di grotte decorate alle pendici del Palatino, che all'epoca erano identificate con il tempio di Nettuno, e che ora le nostre indagini hanno localizzato. Non siamo ancora in grado di conoscere la natura, le caratteritiche e la destinazione del locale, è un'area mai indagata, ma ci sono vari elementi che possono suffragare l'ipotesi di Lanciani che porta al Lupercale. Tra l'altro - ha concluso Iacopi - secondo le più antiche memorie di Roma si trovano tra il Circo Massimo e il Palatino e la scoperta è in stretta vicinanza con la casa di Augusto che sappiamo fosse vicino alla leggendaria casa di Romolo".

    Sull'autenticità della scoperta, che gli archeologi dovranno definitivamente attestare studiando negli anni i ritrovamenti, il soprintendente per i Beni Archeologici di Roma Angelo Bottini ha però pochi dubbi: "Tutto concorre a pensare che sia il Lupercale, non abbiamo nessun dato contro questa ipotesi".

    "Sono strabiliato, è una delle più grandi scoperte mai fatte, è stato raggiunto un obiettivo clamoroso", ha commentato invece Andrea Carandini, uno dei maggiori studiosi al mondo di Roma antica: "Il fatto che locali al di sotto della Casa di Augusto vengano decorati con un tale lusso, ad una profondità così ampia e proprio nel punto che ci indicano le fonti fa proprio ritenere che sia il Lupercale".

    "Sono secoli - ha detto ancora il ministro - che si cerca il luogo dove la lupa allattò Romolo e Remo: è evidente che la scoperta esige uno scavo complesso di tutta l'area, anche perchè sotto le mura della Casa di Augusto c'è una parte scoscesa mai esplorata".

    Lo scavo, inaugurato a breve, sarà ampio circa 700 mq: i lavori cercheranno innanzitutto di localizzare un possibile ingresso ai locali che, secondo i primi rilievi, sarebbero alti circa 7 metri e mezzo e ampi 6. Gli archeologi non escludono però che le pendici del Colle Palatino e della Casa di Augusto possano regalare altre incredibili scoperte, anche perchè, come ha ricordato Rutelli, "le sorprese di Roma non sono finite".

    FONTE : Il Quotidiano.it

    Ragazzi, una scoperta meravigliosa. Omaggio indiscusso a Rutelli che penso si stia dando da fare per la nostra Bella Italia, ma senza troppi complimenti. Altrimenti potrebbe fermarsi. ;)
    Complimenti ai privilegiatissimi archeologici e storici che hanno portato a termine la scoperta. Attendiamo nuove fonti per sapere di cosa veramente si tratti.

    Edited by Oskar - 14/11/2023, 18:29
     
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  2. lemures
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    Ho letto anche io di questa notizia...alcuni dicono sia un pezzo della Domus Aurea di Nerone...altri che non sia essa poichè la posizione rispetto ad alcuni templi sembra errata...
     
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1 replies since 20/11/2007, 21:58   433 views
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