Il Concilio di Nicea

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  1. Paul the Templar
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    Siamo nel 325 Dc,e sono passati quasi tre secoli dalla morte di Gesù.

    Il cristianesimo si è diffuso a macchia d’olio,ed è ormai una delle religioni più importanti e seguite dal mondo conosciuto;Roma,la capitale eterna,che ha dominato per sette secoli tutto il mondo esplorato,ha visto i suoi antichi dei pian piano soppiantati dalla religione cristiana,e con l’avvento dell’imperatore Costantino essa è divenuta religione di stato.

    Una crescita impetuosa,a volte senza regole.
    Dagli apostoli è nato un gruppo di coraggiosi propagandisti di fede,che si sono mossi verso tutte le direzioni;da Roma ad Oriente la parola di Gesù risuona nelle città e nei piccoli villaggi in Bretagna come in Grecia,nei posti più lontani dell’Europa come dell’Africa.
    E’ arrivato il momento di disciplinare le cose.

    Troppi i movimenti nati attorno al nome di Gesù,movimenti che parlano,alle volte,di cose che la chiesa ufficiale,fondata da Pietro,considera come eretiche,ovvero lontane dalla dottrina ufficiale.
    C’è Ario,un vescovo della parrocchia di Alessandria,che sostiene la non divinità di Gesù;sostiene che è stato creato,non generato,e che quindi non ha natura divina.
    C’è Melezio,un alto importante prelato che non solo ordina sacerdoti fuori dalla sua diocesi,ma arriva anche a sacrificare agli dei;è considerato un pericolo,perché pare che stia per promuovere uno scisma.

    Ce n’è abbastanza perché Costantino,primo imperatore cristiano,decida di intervenire e di riportare ordine negli affari interni della chiesa.
    Così,in accordo con le più alte autorità cristiane,indice il consiglio di Nicea,per dirimere la questione fondamentale della natura di Gesù,ma non solo.

    Occorre dotare la chiesa di chiare leggi,non ultima quella di stabilire,una volta per tutte,la data ufficiale della celebrazione della Pasqua,per distinguerla da quella ebraica,occorre dare regole precise ai preti,occorre vietare la promiscuità tra prelati e donne,occorre ordine e leggi,in poche parole.
    Così,il 20 maggio del 325,si apre ufficialmente il primo concilio di Nicea,presieduto dallo stesso Costantino in persona,alla presenza di almeno 300 vescovi venuti da tutto il mondo (il numero non è mai stato chiarito con certezza,il dato più probabile è di 318 vescovi).
    Presso il palazzo dell’imperatore si apre solennemente il concilio,che vede immediatamente lo scontro tra Ario e il suo compagno di studi Eusebio,sostenitori della teoria creazionista (Gesù è stato creato,non generato,non è della sostanza del padre),e quella di cristiani fedeli ai Vangeli,che sostengono esattamente l’opposto.

    Ad Ario è concesso di parlare,ma il suo atteggiamento ai limiti dell’arroganza indispone tutti,tanto che ad un certo punto scoppia un diverbio feroce tra Nicola di Mira e Ario.
    Il futuro San Nicola arriva a prendere a ceffoni il vescovo ribelle,e la seduta diventa una bolgia.
    Sedati i tumulti,si passa alla consultazione dei vescovi,che a stragrande maggioranza decidono di condannare la dottrina di Ario;è una prima grande vittoria,la chiesa cristiana ha un suo primo fondamento di fede basilare,incontestabile.
    I passi successivi stabiliscono una serie di punti altrettanto fondamentali.

    -Il concilio decide che la Pasqua si festeggi la prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera, in modo quindi indipendente dalla Pasqua ebraica, stabilita in base al calendario ebraico;

    -Gesù è morto crocifisso,ed è verità di fede;gli gnostici,che negano in qualche modo il susseguirsi degli eventi,sono degli eretici .La dichiarazione di fede che ne segue e a cui tutti vengono chiamati prenderà il nome di credo niceno;

    -Gesù è nato in maniera virginale,ovvero da una donna vergine. La cosa è stata già detta dai Vangeli,ma viene ribadita con forza.

    -vengono stabilite nuove severe regole per il battesimo degli eretici e dei loro figli;

    -vengono dettate sanzioni contro i lapsi,come erano chiamati coloro che avevano abiurato al cristianesimo durante le persecuzioni di Licinio;

    -viene proibita la presenza di donne in casa dei prelati,a meno che non siano in età avanzata e comunque legate da vincoli di parentela con il sacerdote;

    Furono ancora molte altre le decisioni che vennero prese,ma tutte relative a questioni procedurali,come il divieto per le donne di servire messa,e di essere considerate,quindi,soltanto delle diacone;decisioni di importanza minore,ma che stabilirono dei punti fermi.
    La questione principale,la condanna delle dottrine considerate eretiche,vide la ferma adesione,come già detto,della quasi totalità dei vescovi ,con le eccezioni di Ario e Melezio,sulla posizione del vescovo di Alessandria,opposto ferocemente alle teorie di Ario;Costantino,con gran fiuto,seguì la corrente e si adeguò alle decisioni della maggioranza.
    Condannò Ario e il suo compagno di studi Eusebio di Nicomedia all’esilio,e minacciò di identica pena coloro che nel territorio dell’impero avessero dato asilo ai due;e con questa decisione il 25 luglio del 325 chiuse solennemente il primo concilio di Nicea.
    La chiesa si ritrovava ad avere un’unità di intenti ben superiore a quella di appena due mesi prima;l’autorevole intervento dei vescovi,avallato da Costantino,aveva dotato la chiesa stessa di leggi ben precise.

    I primi eretici avevano visto sconfitte le loro tesi; Ario e Melezio,sconfitti,dovettero andare in esilio,pur continuando a predicare fuori dai confini dell’impero.
    Ma la loro predicazione perse vigore dopo la loro morte,e ben presto,attorno al V secolo,si contavano pochissimi seguaci dei due grandi eretici.
    Il grande vincitore era naturalmente l’imperatore;lo stato era supremo,e la chiesa doveva riconoscere l’auorità superiore dell’imperatore,anche in materia religiosa.
    Uno stato di cose che,ben presto,cambierà.

    Fonti consultate:
    Theodoret,Il consiglio generale di Nicea
    By Paul templar
    www.misteriemisteri.splinder.com
     
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  2. alexandrom
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    Purtroppo in italia pochissimi libri parlano dell'argomento. Le uniche fonti cartacee che possiedo , sono i libri di Elaine Pagels .

    Per leggere qualcosa sull'argomento , bisogna usare amazon.com .... in particolare segnalo :

    Eusebius: The Church History (Hardcover)
    by Eusebius (Author), Paul L. Maier (Translator)

    P.S.
    Grazie per l'interessantissimo topic Paul.
     
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  3. lupog
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    CITAZIONE (alexandrom @ 15/6/2008, 11:42)
    Purtroppo in italia pochissimi libri parlano dell'argomento. Le uniche fonti cartacee che possiedo , sono i libri di Elaine Pagels .

    Per leggere qualcosa sull'argomento , bisogna usare amazon.com .... in particolare segnalo :

    Eusebius: The Church History (Hardcover)
    by Eusebius (Author), Paul L. Maier (Translator)

    P.S.
    Grazie per l'interessantissimo topic Paul.

    grazi dell'indicazione bibliografica Alessandro :clapping:

    guarda che i libri di Eusebio da Cesarea in Italiano ci sono
    http://www.libreriauniversitaria.it/libri-..._di_eusebio.htm

    e dell'opera cui tu fai riferimneto ce n'è una versione anche su internet
    http://www.documentacatholicaomnia.eu/04z/...ry__EN.pdf.html

     
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  4. alexandrom
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    Grazie Fabrizio.Non pensavo esistessero in italiano libri come questi.Sai com'è col vaticano in casa .... spero nn siano stati "adattati"...

    Il secondo link che mia hai mandato non è raggiungibile.



    P.S.

    http://editrice.cittanuova.it/ Interessantissimi titoli in catalogo :D

     
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  5. _SmokY_
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    E' interessantissimo questo post :ok:
     
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4 replies since 14/6/2008, 07:53   514 views
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