L'AGGRESSIONE A BERLUSCONI

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  1. lupog
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    Silvio Berlusconi colpito da un oggetto, probabilmente una miniatura del Duomo, dopo il comizio a Milano. Fermato l'autore del gesto, portato in questura per essere interrogato. Dopo l'aggressione subita al termine del comizio alla manifestazione del Pdl, Berlusconi è stato portato all'ospedale San Raffaele.

    IL RACCONTO DI UN TESTIMONE - Era al fianco di Silvio Berlusconi quando il premier è stato colpito da un oggetto scagliato da un aggressore al termine del comizio a Milano, Gabriele Cartasegna, dirigente del movimento giovanile del Pdl Giovane Italia. "Ero al suo fianco - ha raccontato - e ho visto un uomo che, senza dire nulla, da dietro le transenne gli ha scagliato contro, da vicinissimo, un souvenir del Duomo di Milano. Non so se l'oggetto fosse di pietra o ferro". L'oggetto, poi recuperato dalle forze dell'ordine, ha colpito il presidente del Consiglio "sul naso e la bocca - ha spiegato il giovane - nella parte destra del volto. Ha iniziato a perdere molto sangue". L'aggressore, Massimo Tartaglia, "non ha detto nulla, né prima, né dopo - ha aggiunto Cartasegna - E' stato immediatamente aggredito verbalmente dalla folla e placcato dagli agenti della scorta e dalle forze dell'ordine".

    IL FERMATO: MASSIMO TARTAGLIA - Si chiama Massimo Tartaglia ed ha 42 anni l'uomo che ha ferito il premier Silvio Berlusconi questa sera dopo il comizio in piazza Duomo. Come precedenti risulta alla polizia solo il ritiro della patente per motivi di viabilità. Dopo il fatto è stato portato via dalla polizia, che lo ha sottratto alla rabbia della gente, senza profferire parola. Tartaglia risulta sconosciuto alla Digos. Risiede nell'hinterland milanese. L'uomo è in cura da 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano. Lo si apprende da fonti investigative.

    Secondo quanto risulta in Questura, Massimo Tartaglia non sarebbe legato a nessuna organizzazione antagonista conosciuta. La dinamica dei fatti, peraltro, agli investigatori appare al momento più vicina ad un gesto isolato che ad un tentativo di aggressione organizzato. L'uomo si trova in questura, sentito dai funzionari della Digos che hanno contemporaneamente avviato una perquisizione nella sua abitazione a Cesano Boscone (Milano).

    Massimo Tartaglia lavora come grafico nella ditta del padre e, secondo quanto si e' appreso, conduce una vita sociale normale. E' stato lui stesso a dire agli investigatori, che lo sentivano in questura, di essere in cura al Policlinico. Ora l'interrogatorio dovrebbe essere condotto direttamente dal procuratore aggiunto Armando Spataro capo del pool antiterrorismo.

    ESEGUITA TAC, LA PRIMA DIAGNOSI - Perdita copiosa di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato. E' questa la prima diagnosi, che, secondo fonti mediche, è stata fatta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all'ospedale san Raffaele dopo l'aggressione subita al termine del comizio di Milano. Le stesse fonti riferiscono che il premier, rimasto sempre cosciente, è stato sottoposto ad una tac precauzionale e per decisione dei medici sarà tenuto sotto osservazione per 24 ore. Secondo quanto hanno riferito agenti della polizia di stato davanti al pronto soccorso del San Raffaele, il premier è stato portato all'interno sdraiato su una barella. "Berlusconi aveva - hanno riferito i testimoni - una borsa di ghiaccio sul volto ed appariva cosciente".

    Al presidente del Consiglio è stata riscontrata un infrazione all'osso nasale, gli sono saltate le otturazioni di due denti, ha una ferita con perdita di sangue ad un labbro. Lo ha affermato il portavoce del presidente del Consiglio Paolo Bonaiuti.

    Ha una prognosi di 20 giorni il premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito dal primario del reparto di anestesia e rianimazione del San Raffele, Alberto Zangrillo. Zangrillo è il medico di fiducia del presidente ed era con lui al momento dell'aggressione. Il premier secondo quanto emerso da una tac, ha riportato anche una frattura del setto nasale, oltre ad una ferita lacero-contusa che ha richiesto punti di sutura al labbro inferiore. "E' molto scosso, abbattuto e dispiaciuto", ha detto il primario.

    "Il presidente è apparso ai medici che lo hanno in cura scosso e abbattuto ma sta reagendo con la sua solita tempra". Lo fa sapere dell'ospedale San Raffaele, Paolo Klun, il direttore della comunicazione della Fondazione San Raffaele-Monte Tabor. "Il presidente del Consiglio - è stato spiegato - ha subito un trauma contusivo importante al massiccio facciale con una ferita interna ed esterna al labbro superiore. Due denti, uno dei quali in modo serio, sono fratturati". "Il prof. Alberto Zangrillo - continuano dall'ospedale - ha ritenuto opportuno effettuare una tac al presidente che ha evidenziato una infrazione dell'elemento osseo del setto nasale (piccola frattura al naso, ndr). Questo ha portato i sanitari del San Raffaele a trattenere cautelativamente il presidente per la notte. La prognosi è di 20 giorni". "Il presidente - hanno concluso dal San Raffaele - è apparso ai medici che lo hanno in cura scosso e abbattuto ma sta reagendo con la sua solita tempra". Silvio Berlusconi è ricoverato in una stanza nel reparto solventi che si trova al settimo piano della struttura.




    Condanna del gesto e solidarietà al premier. Le reazioni politiche all'aggressione a Silvio Berlusconi non si sono fatte attendere. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è fermissimo: "Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio - dice - al quale va la mia personale solidarietà". Inoltre il capo dello Stato esprime "il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza".

    Sulla stessa falsariga il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio". Fra i primi a commentare è stato Umberto Bossi: "Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo". "Si sentiva un clima pesante da tempo - ha continuato il ministro delle Riforme - e quello che è accaduto oggi è un segnale preoccupante". "Bisogna alzare la guardia - ha concluso - ci sono in giro troppe persone pronte a gesti delinquenziali. La Lega si mobilita e si prepara per combattere contro ogni rischio di terrorismo".

    "Quando si fanno le manifestazioni non per un partito ma contro una persona e si incita all'odio questo è il risultato. Questo è il frutto della politica dell'odio". dice il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Siamo sull'orlo del baratro - ha aggiunto - quando si consente che si odi e che si criminalizzi una persona, passare dalle parole ai fatti il passo è breve". E' incredibile che non si sia ancora desistito da questo atteggiamento e mi pare che nemmeno Di Pietro, dalle prime reazioni che ha avuto, l'abbia ancora capito".

    "Un gesto inqualificabile che va fermamente condannato". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha stigmatizzato l'episodio di violenza di cui è stato vittima il presidente del Consiglio a Milano.

    "Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefraghismo istiga alla violenza". Antonio Di Pietro commenta così quanto accaduto a Milano. "Io - aggiunge il leader dell'Idv- condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese". Parole che non sono piaciute né a Fini ("dichiarazioni inaccettabili") né a La Russa: "E' incredibile che non si sia ancora desistito da questo atteggiamento e mi pare che nemmeno Di Pietro, dalle prime reazioni che ha avuto, l'abbia ancora capito".

    "La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma". Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.

    "Solidarietà al premier'" accompagnata dal "ripudio di ogni forma di violenza che si sostituisca al confronto delle idee". Questi i sentimenti espressi dal presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara.

    "E' un fatto molto grave e preoccupante, che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole si passi alla violenza nei fatti". Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Ogni violenza - aggiunge - va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società.
    Al Presidente Berlusconi, così irresponsabilmente colpito, va la nostra doverosa solidarietà".

    "A proposito dell'azione violenta nei confronti di Berlusconi oggi a Milano, precisiamo che il Popolo Viola respinge qualsiasi azione violenta. Tutte le iniziative proposte ed organizzate dal Popolo Viola sono ispirate ai principi della 'nonviolenza'. Basta pensare alla grande festa del 5 dicembre che ha visto più di un milione di persone sfilare per le strade di Roma e ritrovarsi a Piazza San Giovanni in maniera assolutamente pacifica e 'nonviolenta'. E' quanto hanno affermato i portavoce del "Popolo Viola" promotori della "No Bday" dello scorso 5 dicembre.

    FONTI: ANSA E REPUBBLICA
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    Anzitutto la mia solidarietà a Berlusconi.
    Sono dell'opinione che questo gesto sconsiderato di uno squilibrato non possa però essere decontestualizzato da un montante clima in cui da parte di alcuni settori , minoritari ma consistenti, della sinistra si incita all'odio verso l'avversario, rinunciando in tal modo a svolgere in modo costruttivo il proprio ruolo di opposizione e a proporsi ai cittadini come autorevole alternativa di governo. A conferma di ciò sopraggiungono le dichiarazioni irresponsabili oltre che politicamente miopi di Di Pietro che invece di abbassare doverosamente i toni individua in Berlusconi l'istigatore della violenza da lui stesso subita. Né deve essere ignorata e considerata casuale la prossimità temporale con il vergognoso episodio di contestazione condito da lancio di sassi e petardi operato da gruppi dell'estrema sinistra durante la commemorazione a ricordo della strage di Piazza Fontana a Milano
    Ritengo doveroso ancora una volta sottolineare la differenza tra un diritto di critica espresso con toni civili e le scorciatoie volte a solleticare gli istinti più bassi delle folle alla ricerca di un facile consenso. Una distinzione che SP ha sempre cercato di promuovere con convinzione e che l'episodio odierno dimostra non avere solo un valore formale. :respect:


    Edited by lupog - 13/12/2009, 23:04
     
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  2. _SmokY_
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    Voglio essere anche io solidale nei confronti di Berlusconi,
    è stato un episodio molto grave, grave come i discorsi di Di Pietro in primis e come tutto l'astio che la sinistra italiana ogni giorno coltiva minuziosamente nei confronti del governo... c'era d'aspettarsela...
     
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    perfettamente d'accordo con Lupo sulla totale condanna di ogni atto di violenza, la contestazione può essere molto dura , ma solo dal punto di vista concettuale , mai deve anchhe solo confondere il piano della critica con quello della violenza.
    Ora però il punto sembra tutto incentrato sul cd clima odio e scontro , io mi permetterei di egnalare un altropunto : qualìè il livello dei servizi di sicurzza in italia,? prima sembrava che fosse un problema legato alle necessità di privacy durante i partiies del premier , ma qui non dovevno eeserci problemi del genere. Come è possibile che uno squilibrato ,si immagina non addestrato dai servizi segreti di nessun paese straiero, riescaa colpire il primo minitro del nostro paese con un corpo contundente ? Per fortuna che al queda non sembra interesata ai nostr politici ! Possibile che la funzionalità del Paese sia sempre all' ultimo posto .
     
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  4. onestobender
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    Cosa dire, di fronte ad una persona ferita (anche se non la stimo per niente) non posso non provare empatia.

    Questo episodio inoltre colpisce sia Berlusconi sia, più in generale, l'intero paese.
    Le dichiarazioni di Di Pietro equivalgono ad un suicidio politico e danneggiano soprattutto l'opposizione che punta ad una critica (anche molto decisa) che si basa sui fatti.
    Tuttavia le metto sullo stesso piano di coloro che si sono affrettate ad accostare il fatto al no Berlusconi Day o addirittura al terrorismo (vedi La Russa ai microfoni di Italia 7 Gold durante una trasmissione sportiva).


    CITAZIONE
    della sinistra si incita all'odio verso l'avversario, rinunciando in tal modo a svolgere in modo costruttivo il proprio ruolo di opposizione e a proporsi ai cittadini come autorevole alternativa di governo.

    Anche se l'episodio è capitato a Berlusconi, in quanto a linguaggio violento (contro l'opposizione, gli stranieri, e le stesse istituzioni) il premier e i suoi alleati non stanno certo indietro.
    Io parlerei più in generale di atmosfera "estremizzata" dallo sfascio che tocca la politica, l'economia, la cultura e la società italiana.
    Se la politica, sempre in generale, pizzica quasi quotidianamente certe corde, è chiaro che le conseguenze si fanno sentire.


    CITAZIONE
    Né deve essere ignorata e considerata casuale la prossimità temporale con il vergognoso episodio di contestazione condito da lancio di sassi e petardi operato da gruppi dell'estrema sinistra durante le celebrazioni della strage di Piazza Fontana a Milano

    Non mischiamo le cose: da quanto è emerso fino a questo momento si tratta di un atto commesso da una persona con problemi psichici.
    La contestazione di ieri, seppur sbagliata ed a tratti tragicomica (sono stati contestati anche i presidenti delle associazioni delle vittime di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia, il che denota un'ignoranza abissale da parte di coloro che se la prendono con chiunque salga su un palco senza nemmeno sapere di chi si tratta), non c'entra nulla.


    CITAZIONE
    come tutto l'astio che la sinistra italiana ogni giorno coltiva minuziosamente nei confronti del governo...

    Anche in questo caso non confondiamo un'opposizione dura (ma è poi così dura) con il gesto di quello che sembra essere un malato di mente, anche perchè ultimamente si è visto, se non del vero e proprio astio, almeno un certo fastidio da parte di un certo politico di destra che credo tu rispetti molto.
     
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    Comunque se volgiamo parlare di clima politico potremmo ricordare come fu trattato Prodi ?

    http://archiviostorico.corriere.it/2006/di...061211028.shtml

    "DA UNO DEI NOSTRI INVIATI BOLOGNA - Quando Romano Prodi scende dall' auto, ..... È l' inizio di quelle che saranno due ore davvero difficili, per Prodi. Appena entrato nell' area, contro il premier partono fischi. Insulti («buffone», «vattene via», «bastardo», «scemo»); e cori da stadio («pezzo di m...»). .......
    Mentre la Cdl è partita all' attacco: «Che Prodi si scandalizzi dopo i fischi di Mirafiori è sconcertante» attacca il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti. E il capogruppo dei senatori azzurri, Renato Schifani, aggiunge: «Prodi chiude gli occhi di fronte a una realtà creata da lui». Adolfo Urso (An) invita il governo a «interrogarsi sul disagio che cresce nel Paese». Mentre il leghista Calderoli chiede che il premier «non faccia l' errore dei Ceausescu e dei Lenin, che facevano passare per frange i tanti ostili ai loro regimi"

    Non è certo l' unico esempio, certo nessuno picchiò Prodi , (ma forse vale anche il discorso che ho fatto al post precedente) vorrei sottolinerare anche la frase che ho evidenziato di Schifani, mi sembra che Di Pietro non abbia inventato proprio nulla, anzi Schifani non si era degnato neppure di stigmatizzare le grida di "pezzo di m...", che non saranno la stessa cosa di una statuetta fra i denti , ma se parliamo di clima di odio ....
     
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  6. onestobender
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    Ma guarda Lucrezio, che da parte della gente comune ci sia questo tipo di contestazione , diciamo, molto "borderline" ci può anche stare, anche se mi dà molto fastidio quando si cerca di non far parlare le persone durante i comizi o i convegni .
    In Italia sono anni che non ce la passiamo bene (da tutti i punti di vista).

    La questione sorge quando l'input parte dalla politca (aggiungo anche coloro che per professione si occupano di essa), ovvero da gente stipendiata dalla collettività per occuparsi dei problemi comuni.
     
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    Perfettamente d' accordo Onesto, è purtroppo anche fra i casi della vita che qualcuno voglia dare un pugno o peggio ad un personaggio famoso ( abbiamo appena ricordato Lennon) , la polizia e i servizi servono ad impedirlo.
    Come dici tu sono da considerare le azioni e reazioni delle forze politiche ( da coloro che mi rappresentano , che poi io contribuisca a pagarli mi sembra un problema minore , mi preoccuperei di certi politici anche se pagassero loro per avere una carica pubblica)
    Ora tutto questo parlare da parte del centro destra di clima d' odio mi esembra un pò immemeore rispetto a quando gli "insulti spontanei" erano giusdtificati anche all' uscita delle chiese:

    Sui fischi al premier è polemica "volgarità". "no, vera ribellione"
    Documento del: 20/10/2006
    Fonte: Repubblica, La
    Per lo staff di Prodi è stato un "episodio organizzato, tanto più grave perché legato a un fatto religioso" LE REAZIONI Sui fischi al premier è polemica "Volgarità". "No, vera ribellione" Forza Italia attacca il Tg1: ha derubricato l'episodio parlando di una claque ROMA - Per lo staff di Prodi si è trattato di una contestazione "organizzata", lontana dallo spirito di Verona e "tanto più grave perché avvenuta a margine di una cerimonia religiosa con il Papa". Gli uomini di Palazzo Chigi ci tengono a raccontare, al contrario, di un saluto "affettuoso" tra Benedetto XVI e il presidente del Consiglio al termine della messa nello stadio Bentegodi. Per Forza Italia invece i fischi e le urla all'indirizzo del premier sono il segno della volontà popolare di liberarsi dal "despota". Dice proprio così l'azzurra Isabella Bertolini: "Ormai Prodi è detestato come un tiranno e i tiranni non possono esistere in una democrazia". Stessa interpretazione da parte del forzista Sestino Giacomoni, che giustifica gli insulti all'indirizzo di Prodi perché "dimostrano che questo governo oggi è stato bocciato non solo dalle società di rating ma da tutti gli italiani".
    http://dedalo.azionecattolica.it/Content.a...eference=168014

    vorrei sottolineare che qui non si tratta di una pretesa contraddittoria presa di distanza , ma di una esplicita giutificazione ed inconraggiamnto
     
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  8. lupog
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    CITAZIONE (onestobender @ 13/12/2009, 23:30)
    Le dichiarazioni di Di Pietro equivalgono ad un suicidio politico e danneggiano soprattutto l'opposizione che punta ad una critica (anche molto decisa) che si basa sui fatti.
    Tuttavia le metto sullo stesso piano di coloro che si sono affrettate ad accostare il fatto al no Berlusconi Day o addirittura al terrorismo (vedi La Russa ai microfoni di Italia 7 Gold durante una trasmissione sportiva).

    Non ho ascoltato ciò che ha detto La Russa quindi non sono in grado di fare raffronti. Ma che un uomo politico del peso di Di Pietro arrivi a fare quelle dichiarazioni o a titolare nel suo blog " Chi semina vento, raccoglie tempesta" è un fatto gravissimo, con ripercussioni potenzialmente ben maggiori della stessa aggressione.


    CITAZIONE
    Anche se l'episodio è capitato a Berlusconi, in quanto a linguaggio violento (contro l'opposizione, gli stranieri, e le stesse istituzioni) il premier e i suoi alleati non stanno certo indietro.
    Io parlerei più in generale di atmosfera "estremizzata" dallo sfascio che tocca la politica

    Ci mancherebbe che non si debbano condannare, quando avvengano, gli eccessi verbali e non, da parte della destra . Ma resta il fatto che la vittima in questo caso è Berlusconi a cui ripeto andrebbe attribuita la solidarietà senza se e senza ma. Nè mi convince il richiamo a un clima generalizzato di sfascio politico: ci sono politici che cercano consenso rivolgendosi ai settori più estremisti dell'opinione pubblica e altri invece che più responsabilmente si guardano bene dall'andare in cerca di questi abbracci pericolosi . Ed è giusto tenere bene a mente tali differenze esistenti in entrambi gli schieramenti.



    CITAZIONE
    Non mischiamo le cose: da quanto è emerso fino a questo momento si tratta di un atto commesso da una persona con problemi psichici.
    La contestazione di ieri, seppur sbagliata ed a tratti tragicomica (sono stati contestati anche i presidenti delle associazioni delle vittime di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia, il che denota un'ignoranza abissale da parte di coloro che se la prendono con chiunque salga su un palco senza nemmeno sapere di chi si tratta), non c'entra nulla.

    Non sono d'accordo Roberto. Gli episodi pur evidentemente assai differenti si inseriscono nello stesso scenario di fondo caratterizzato dall'odio verso l'avversario politico. Un clima che evidentemente spingerà a compiere gesti riprovevoli in primis le persone psicologicamente e culturalmente più fragili. Ma ciò non toglie nulla alle responsabilità di chi prepara il terreno di cultura per questi esaltati e/o ignoranti.
    Se da un lato abbiamo un aggressore con problemi psichici non altrettanto evidentemente può dirsi per l'onorevole di Pietro e il suo riprovevole commento.
    Se da un lato abbiamo dei contestatori avezzi solo a porsi in maniera antagonista nei confronti di tutto ciò che non corrisponde alla loro sensibilità, ben altri strumenti interpretativi della realtà vanno attribuiti a coloro che strizzando anche in quell'occasione loro l'occhio, ne cercano spregiudicatamente il consenso. Personalmente io dubito fortemente che se quella stessa manifestazione fosse stata organizzata da un Marco Rizzo o Diliberto, avremmo visto inscenare lo stesso tipo di cagnara.
     
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  9. skajd
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    Sono completamente d'accordo con lupo.
    In certi casi, non possono e non devono esserci i se e i ma...
     
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    Dunque, ci sono molte cose da dire.
    Primo: la condanna delle violenza come strumento di
    lotta politica e in generale è doverosa e condivido in questo senso quanto detto da tutti gli utenti.
    Secondo: il clima di contrapposizione in Italia è altissimo e unico nella nostra storia repubblicana; non si tratta infatti di un duro confronto di idee o ideologie, ma di una divisione fortissima su una persona, Berlusconi.
    Terzo: Il premier, la persona sulla cui figura gli italiani sono divisi in due fazioni numericamente pressoché equivalenti e sempre più agguerrite, ha da sempre contribuito a creare divisioni nel nostro popolo. Ha incitato negli italiani la visione di un "noi" e di un "loro", come ha più volte detto, diversi anche "antropologicamente". Un noi belli, buoni, liberali e in maggioranza, contro una minoranza di "coglioni" comunisti, repellenti, criminali e chi più ne ha più ne metta.
    Se c'è quindi una persona che non può ritenersi estranea all'imbarbarimento del nostro clima politico è proprio Silvio Berlusconi.
    Quarto: il gesto di un folle, che va stigmatizzato e da cui va ricavato, non va confuso con chi esprime liberamente la propria forte contrapposizione a Berlusconi e alla sue idee. Detto questo è davvero necessario che tutti lavorino per contribuire a stemperare l'odio che si respira nel quotidiano confronto politico nella nostra società. La reazioni di molte persone a me care, cittadini modello, e irrazionalmente anche la mia, ovvero compiacersi, anche solo per un secondo, della ferita del premier, sono per me delle avvisaglie inquietanti di questo processo involutivo.

    In conclusione esprimo la mia solidarietà a Berlusconi, ribadisco la condanna a ogni violenza ma invito anche a non farsi condizionare nelle valutazioni dell'accaduto dalla giusta vicinanza che si sente nei confronti di una persona ferita.
     
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    Vedo che la più bella che intelligente dei DS fà proseliti .
    La colpa del Berlusca è di avere usato gli stessi metodi di demonizzazione dell'avversario usati dalla sinistra estrema per decenni , forse doveva essere pù diplomatico e glissare su certe verità scomode per amor di pace .
    Comunque finchè la sinistra democratica non capirà che deve rinunciare alla parte dell'elettorato he si esprime attraverso gli slogan e la minaccia violenta non vedo un gran futuro per le speranze di nascita di una sinistra moderna e veramente democratica.
    Continuare con questi metodi è autolesionismo.

    Comunque l' analisi di Lupo mi fà ben sperare. :ok:

    Edited by Romeottvio - 14/12/2009, 18:18
     
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    Di Pietro è stato l'unico politico ad avere il coraggio di dire quello che pensano una buona parte degli italiani ... vi consiglio di risentire la puntata di questa sera di "La zanzara" di radio 24.

    inoltre leggete anche il commento di luca telese http://www.lucatelese.it/?page_id=428



    Edited by lupog - 14/12/2009, 23:01
     
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  13. lupog
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    CITAZIONE (Romeottvio @ 14/12/2009, 17:52)
    Vedo che la più bella che intelligente dei DS fà proseliti .

    Ho trovato questa battuta del Cavaliere riferita alla Bindi estremamente infelice e volgare. Per cui il doveroso richiamo a una moderazione del linguaggio vale per entrambe le parti.

    cito en passant alcune perle dialettiche della giornata di ieri: dalla Bindi secondo cui Berlusconi non deve fare la vittima, a Travaglio che legittima il diritto all'odio politico dell'avverdsario ma vuole che sia garantita l'integrità fisica del Cavaliere, facendo finta di ignorare quanto possa essere breve la distanza che separa la violenza dialettica da quella fisica , ai gruppuscoli di deficienti che su Facebook inneggiano all'eroe Tartaglia.

    Voglio soffermarmi invece su gesti e parole importanti che fanno sperare che la convivenza civile possa essere un valore su cui ancora poter investire nel nostro Paese
    Anzitutto la secca condanna dell'atto di Bersani che è anche andato a trovare Berlusconi all'ospedale.
    Forse persino più rilevante, perché giunge da un organo di stampa fortemente ostile alla politica del Cavaliere e del suo governo, è l'editoriale del direttore de "La repubblica" Ezio mauro che riporto integralmente perché ne condivido ogni singola parola


    Contro la violenza per la libertà
    di EZIO MAURO


    Hanno colpito Berlusconi. L'immagine del volto del Premier trasformato in una maschera di sangue raggiunge tutti noi con la sua carica di violenza. Con la follia che trasforma un uomo in simbolo da abbattere ad ogni costo e con ogni mezzo, e la persona che diventa un bersaglio fisico. Il film drammatico di piazza Duomo farà il giro del mondo, testimoniando il degrado dello scontro politico in Italia. Ma per una volta, non è questo che conta. Conta l'effetto su ognuno di noi, sul Paese, sul sistema politico.

    Amici e avversari, sostenitori e oppositori oggi devono essere solidali con il premier - come siamo noi - e senza alcun distinguo, nel momento in cui è un uomo colpito dalla violenza. E devono fare muro contro l'insania di questo gesto, prima di tutto perché è gravissimo in sé e poi perché può incubare una stagione tragica che abbiamo già sperimentato, negli anni peggiori della nostra vita.

    Solo così la politica (che la violenza vuole ammutolire) può salvarsi, ritrovando il suo spazio e la sua autonomia, nella quale è compreso il confronto durissimo tra maggioranza e opposizione e anche lo scontro di opinioni, programmi e strategie. Ma distinguendo, sempre, tra le critiche e l'odio, tra il contrasto d'idee e la violenza, tra le funzioni e le persone.
    Anche se il gesto di piazza Duomo è fortunatamente isolato e frutto di follia, in gioco c'è niente meno che la libertà. La libertà di Berlusconi di dispiegare le sue politiche e le sue idee coincide con la nostra stessa libertà di criticarlo. Questo spazio di libertà si chiama democrazia: difendiamola.

    http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/p...ione-mauro.html



    ugualemtne importante è l'editoriale di Massimo Giannin ci ----link----

    Per me si può e si deve ripartire da bersani ed Ezio Mauro.
     
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  14. **Nefertiti**
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    CITAZIONE
    alcune perle dialettiche della giornata di ieri: dalla Bindi secondo cui Berlusconi non deve fare la vittima, a Travaglio che legittima il diritto all'odio politico dell'avverdsario ma vuole che sia garantita l'integrità fisica del Cavaliere, facendo finta di ignorare quanto possa essere breve la distanza che separa la violenza dialettica da quella fisica , ai gruppuscoli di deficienti che su Facebook inneggiano all'eroe Tartaglia

    Una sintesi ottima delle assurdita sentite in questi giorni su un episodio (spero l'ultimo) di violenza e mancanza di rispetto verso le istituzioni (o forse solo verso una persona)...
    Lupo mi trovo totalmente d'accordo con quanto hai scritto...inutili altri miei commenti :)
    Mi domando solo cosa possano pensare all'estero.....si sprecheranno fiumi di inchiostro per sparlare del nostro paese e del clima di alta tensione che da tempo persiste nella penisola.....mah altra bella figura....
    Povera Italia,culla della civilta...a me sembra proprio che si sta regredendo!
     
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  15. lupog
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    Si Nefer ,

    ero fuori e solo ora ( ne avrei fatto volentieri a meno) leggo il titolo di oggi de "Il Giornale " ERA TUTTO ORGANIZZATO. Altro che gesto isolato di un folle "

    Qua bisogna darsi una bella calmata. Non si da più peso alle parole.... :(
     
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72 replies since 13/12/2009, 22:21   925 views
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