Berlusconi e le due aliquote

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    Berlusconi:fisco,riforma con 2 aliquote

    Una riforma tributaria,come quella immaginata nel '94 con 2 sole aliquote.E' il progetto del premier Berlusconi,cui sta lavorando con Tremonti.

    Il premier ne parla in un colloquio con Repubblica.

    Berlusconi,che da lunedi' sara' a Palazzo Chigi,minimizza sulle voci di incomprensioni con il presidente della Camera Fini:'Non c'e' alcun problema'.Sulla riforma tributaria spiega di volere un sistema che dia ordine 'che non obblighi i contribuenti a rivolgersi al commercialista per pagare le tasse'.

    Fonte: www.ansa.it
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/to...1652641559.html


    Fisco, Berlusconi:due sole aliquote

    "Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevano immaginato nel '94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità di realizzarla". In vista del rientro sulla scena politica, il premier Berlusconi parla in un'intervista a Repubblica delle tre priorità che a suo avviso dovranno caratterizzare l'anno appena iniziato, la riforma fiscale, quella della giustizia e i correttivi alla Costituzione.


    Con Tremonti, prosegue Berlusconi, "stiamo studiando una forma tributaria, un progetto già indicato nel 1994", quando vennero proposte due aliquote Irpef, una al 23% a una al 33%. "Con il ministro dell'Economia stiamo studiando tutte le possibilita' per arrivare a questo sistema. Sarebbe più razionale. Di certo - aggiunge il premier - non abbiamo alcuna intenzione di aumentare le tasse. Ecco, questa è l'unica cosa impossibile". Da lunedì, ha aggiunto Berlusconi, "sarò" a Palazzo Chigi e riannoderò tutti i fili. Ho intenzione in primo luogo di incontrare il presidente della Repubblica. Parlero' con tutti i ministri e mi confrontero' con i gruppi parlamentari e gli organismi dirigenti della maggioranza".

    Bersani: "Aiuta i ricchi"
    E' una proposta sbagliata perché aiuta i ricchi'': così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta, ai microfoni del Tg1, l'ipotesi lanciata dal premier di ridurre le aliquote Irpef a due. ''Fino a un mese fa - sottolinea il leader dei Democratici - abbiamo parlato di abolizione dell'Irap. Passiamo - e' l'invito - dalle chiacchere ai fatti. Se vogliono discutere vengano in Parlamento, dalla lotta al'evasione agli studi di settore e alle famiglie, noi le nostre proposte le abbiamo''.

    Di Pietro: "Se tasse eque voteremo a favore"
    La settimana prossima, invece di discutere la legge ad personam, Berlusconi porti in Parlamento la ridistribuzione dell'equità sociale e dell'equità fiscale e noi dell'Italia dei valori voteremo a favore''. Così il leader dell'Idv Antonio Di Pietro si è espresso riguardo alle intenzioni espresse dal premier Berlusconi circa un intervento sul fisco. ''L'Idv - ha detto Di Pietro, non è solo il partito del no e se una cosa è giusta, quella di ridurre le tasse e allo stesso tempo farle pagare a tutti, Berlusconi compreso, è d'accordo''. ''La verità però - ha concluso Di Pietro - è che Berlusconi parla di equità fiscale ma pensa solo all'equità personale".

    Casini: "Lo diceva 16 anni fa"
    Commentando un'intervista del premier sulla riforma fiscale, Casini ha affermato: ''Ho visto che parla di due aliquote, quelle di cui parlava 16 anni fa. Vediamo se le realizzerà alla fine della legislatura e se porterà il quoziente famigliare. Non cerchiamo scorciatoie, che uno risponda, come in ogni democrazia, di quello che ha promesso agli italiani''.

    Fonte: www.tgcom.mediaset.it
    www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo470680.shtml


    Cosa pensate di questa proposta vecchia e periodicamente rilanciata del premier che sembra trovare d'accordo Tremonti e Maroni?
    Io credo sia profondamente sbagliata, oltre che insostenibile per i nostri conti pubblici, perché a beneficiarne sarebbe chi è già privilegiato (chi paga oggi il 48% di tasse passerebbe al 33% mentre chi paga il 23% non ci guadagnerebbe nulla). Mi ricorda le strategie finanziarie disastrose di taglio delle tasse ai ceti ricchi di Ronald Reagan.
    Spero che il PD proponga una riforma alternativa che aiuti i meno ricchi e le famiglie numerose e che la vecchia idea di Berlusconi delle due sole aliquote resti il solito progetto irrealizzato.
     
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    c'è un bel commetno di Rizzo sul corriere

    www.corriere.it/politica/10_gennaio...44f02aabe.shtml

    sul tema : da buon ( buono... boh, speriamo :rolleyes: ) repubblicano il mio primo pensiero va alla costituzione

    Art. 53
    Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
    Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.



    più ci si avvicina al concetto di flat rate presente nel primo programma di forza italia e meno quei criteri di progressività si avverano, anche se nel nostro sfortunato paese terra di evasione e di condoni tutto diventa più difficile.
    Provocatoriamente mi verrebbe da dire che la tassa che combatte la progressività al contrario che caratterizza il nostro sistema è la tassa sulla benzina almeno quella la pagano tutti , gli evasori , i redditieri esenti, i papponi, i criminali.... ma è solo una provocazione.
    Comunque la riduzione del numero delle aliquote mi sembra veramente l' ultimo dei problemi. La semplificazione del sistema di accertamento e di riscossione è invece una cosa seria. speriamo bene
    Comunque ridurre il numero di aliquote e poi agire molto sulle detrazioni , detto così, non mi sembra il modo migliore per semplificare
     
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  3. lupog
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    CITAZIONE (Oskar @ 11/1/2010, 09:49)
    Io credo sia profondamente sbagliata, oltre che insostenibile per i nostri conti pubblici, perché a beneficiarne sarebbe chi è già privilegiato (chi paga oggi il 48% di tasse passerebbe al 33% mentre chi paga il 23% non ci guadagnerebbe nulla). Mi ricorda le strategie finanziarie disastrose di taglio delle tasse ai ceti ricchi di Ronald Reagan.
    Spero che il PD proponga una riforma alternativa che aiuti i meno ricchi e le famiglie numerose e che la vecchia idea di Berlusconi delle due sole aliquote resti il solito progetto irrealizzato.

    concordo con le valutazioni di Oskar. Secondo le simulazioni della CGIA di Mestre questo sistema a due aliquote favorirà sopratutto i ppiù ricchi. Una famiglia con reddito di 21550 euro e un figlio a carico avràuno sgravio di 52o euro; una famiglia con 100000 euro di reddito pottà pagare addirittura 13000 euro di tasse in meno :(

    http://www.repubblica.it/economia/2010/01/..._fisco-1901777/

    P.S: va rilevato che stavolta Tremonti sembrerebbe perplesso sulla proposta di Berlusconi
     
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    una norma fiscale neo introdotta e già in vigore è l' unificazione del bollo per i ricorsi al giudice di pace : 38 euro ! mi dice mia nipote avvocato che anche in caso di vittoria del ricorrente la Pubblica Amministrazione soccombente non è tenuta al rimborso. Se fosse così praticamente si esclude dal controllo giurisdizionale tutti gli atti della PA ( come molte contravvenzioni) di limitato valore
     
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  5. Cornelio Scipione.
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    ragazzi...forse ad Onesobender potrà sembrare strano, ma sono d'accordo con Berlusconi(lo so lo so..detto da me è preoccupante,ma c'è una prima volta per tutto):

    è assurdo che una persona che dichiari 100 mila euro debba pagare circa 45 mila euro di tasse... in questo modo si colpiscono solo le persone oneste che pagano davvero le tasse e le dichiarano fino all'ultimo centesimo... è una truffa pagare il 43-47% del proprio reddito, altro che pizzo ..qua il vero ladro è lo stato, poi non bisogna lamentarsi se tutti fanno in modo di dichiarare la metà...le tasse sono troppo alte e i servizi non funzionano...quindi non c'è neanche un ritorno ..
    mettetevi nei panni di una persona che guadagna 100 mila euro l'anno sudati...alla fine, quando ha pagato 43 mila euro allo stato, in più bisogna aggiungerci l'Irap...fate un pò voi i conti..quanto resta alla fine?? non molto..sembrano tanti 100 mila euro..ma non lo sono...

    il 33% è una percentuale giusta e onesta da pagare.. come lo è il 22% per gli stipendi più bassi..

    a dichiarare 100 mila euro sono solo lo 0,8% degli italiani...assurdo no?? pensando che in Italia ogni hanno si vendono il doppio delle supercar da oltre 150 mila euro rispetto al numero di persone che dichiara almeno 100 mila euro...
    questo che vuol dire?? che chi dichiara tanto, è semplicemente costretto a farlo (dipende dal lavoro che uno fa), e chi può evade fino a dichiarare una somma ridicola e irrisoria ..perchè ci devono essere persone che guadagnano 100 mila euro e ne dichiarano 15 mila pagano meno di 5 mila euro di tasse..mentre ne avrebbe dovuti pagare 43 mila?? voi potete anche dire che è un discorso diverso questo..perchè riguarda la lotta all'evasione..ma invece non è diverso..è strettamente collegato, perchè in questo modo si penalizzano soltanto coloro che vogliono essere onesti e rispettosi della legge. la gente che paga il 43% ha solo la colpa di essere onesto...
    quando non si sa da dove prendere i soldi è facile prenderseli da chi le tasse le paga ..mentre chi non le paga perchè non dichiara sguazza nel denaro come Zio paperone in qualunque situazione...

    per questo per me è giusto e democratico pagare il 33% e il 22%. oltre il 33% diventa una truffa.
     
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    Sono d'accordo con Scipione , aggungerei che per mantenere capitali e relativi investimenti nel paese si deve entrare in concorrenza fiscale con gli altri paesi europei o rischiamo di avere sempre più residenti all'estero e doppie cittadinanze svizzere , calcolate anche che nel reddito non sono comprese le rendite finanziarie che comunque vengono pagate da tutti e a cui non si può sfuggire.
    Se si vuole trovare la giustizia fiscale si dovrebbe puntare su una tassazione europea omogenea , finchè non la si ottiene ci sarà una competzione per assicurarsi i redditi più alti , avete mai vsito scene di xenofobia verso magnati di qualsiasi razza?
     
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    Sono d' accordo con Romeo , la soluzione è una politica fiscale europea , o per lo meno una cooperazione rafforzata di un nucleo di stati come l' euro

    Altrimenti si rischia una strategia come i capponi di renzo ( con le amminstrazioni pubbliche nella parte dei pennuti) in un avvitamento di concorrenza a tasse più basse, riduzione dei servizi, richiesta di abbassare sempre di più...
    In realtà quello che allontana gli operatori è la micidiale combinazione di tasse alte per chi opera nell' economia regolare , impunità per i concorrenti basati su economia in nero e riciclaggio, servizi scadenti e tagli ai pochi servizi efficienti.e indispensabili (la polizia in primo luogo).. dalla francia ai paesi scandinavi lo stato che funziona fa sopportare anche tasse rilevanti .

    Comunque , Cornelio , la tua osservazione

    CITAZIONE (Cornelio Scipione. @ 25/1/2010, 00:38)
    quando non si sa da dove prendere i soldi è facile prenderseli da chi le tasse le paga ..mentre chi non le paga perchè non dichiara sguazza nel denaro come Zio paperone in qualunque situazione...

    è comprensibile, ma abbassare solo le aliquot più alte senza far pagare chi evade non risolve il problema, e poi per ridurre il peso fiscale reale non è necessario ridurre il numero delle aliquote, basterebbe almeno restituire il fiscal drag , cioè l' aumento del prelievo fiscale reale dovuto all' inflazione .
     
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  8. onestobender
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    Ma delle tasse dei lavoratori dipendenti, da cui è impossibile scappare dal momento in cui si riceve una busta paga, non parla nessuno? Per loro le alternative sono: pagare (tanto) o pagare (tanto).
    Oppure vogliamo spingere tutti verso le partite iva (con i vantaggi ed i pericoli del caso)?
     
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  9. Cornelio Scipione.
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    onestobender..i lavoratori dipendenti non hanno vie d'uscita... e infatti la loro situazione è uguale a coloro che dichiarano tanto, perchè sono gli unici gruppi di persone da cui attingere fondi, alzando le tasse.

    hai ragione Lucrezio...ma non è una giusta motivazione impostare delle aliquote alte perchè c'è gente che non dichiara...anzi..mi sembra un ragionamento ingiusto e sbagliato! le aliquote vanno abbassate per principio, poi la lotta all'evasione ovviamente va fatta , ma nel frattempo non si possono accreditare le tasse di coloro che non pagano a coloro che invece sono onesti e dichiarano tutto.
    Per colpa dei "furbetti" e per l'incompetenza di un governo nel far pagare le tasse a tutti..non ci possono rimettere coloro che le tasse le dichiarano e si comportano lealmente...
    è giusto quanto dici Onestobender...ma renditi conto che pagare il 43-47% del tuo stipendio in tasse...è un furto...e diventa un incentivo ad evadere....
    Chi ha lo stipendio fisco fa parte anche questa di una categoria di persone dal quale il governo attinge entrate sicure...ma di certo le tasse non stanno al 43%...
     
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    Veramente su un reddito tassabile netto di 100.000 euro la sola Irpef ammonta a poco + di 36.000 euri.

    Qui in Italia si utilizzano gli scaglioni di reddito.

    Non esiste che si paga il 43% su tutto il reddito ma solo sulla parte di reddito eccedente i 75.000.
    In poche parole il 43% è calcolato su 25.000 euri (100.000 - 75.000 = 25.000 x 43% = 10.750)

    Per cui 10.750 + 25.420 = 36.170

    Gli scaglioni di reddito:

    - da 0 a 15.000 euro 23% 23% del reddito
    - da 15.000,01 a 28.000 euro 27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
    - da 28.000,01 a 55.000 euro 38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
    -da 55.000,01 a 75.000 euro 41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
    - oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro

    E cmq per arrivare ad un reddito netto tassabile di 100.000 euri vuol dire che ne hai guadagnati molti molti D+.

    Nooki
     
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    precisazione molto opportuna Nooky :ok:
     
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    CITAZIONE (Nooki @ 26/1/2010, 18:00)
    Veramente su un reddito tassabile netto di 100.000 euro la sola Irpef ammonta a poco + di 36.000 euri.

    Qui in Italia si utilizzano gli scaglioni di reddito.

    Non esiste che si paga il 43% su tutto il reddito ma solo sulla parte di reddito eccedente i 75.000.
    In poche parole il 43% è calcolato su 25.000 euri (100.000 - 75.000 = 25.000 x 43% = 10.750)

    Per cui 10.750 + 25.420 = 36.170

    Gli scaglioni di reddito:

    - da 0 a 15.000 euro 23% 23% del reddito
    - da 15.000,01 a 28.000 euro 27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
    - da 28.000,01 a 55.000 euro 38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
    -da 55.000,01 a 75.000 euro 41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
    - oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro

    E cmq per arrivare ad un reddito netto tassabile di 100.000 euri vuol dire che ne hai guadagnati molti molti D+.

    Nooki

    Beh, meno male che c'è questo nuovo utente: la sua precisazione sugli scaglioni, assolutamente fondamentale e che stavo per fare anch'io, mi risparmia molto lavoro: grazie. Importante poi leggere questo pezzo su come stanno le cose: http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocc...ost&pid=2415726


    Per il resto aggiungo una serie di cose che mi trovano in completo e totale disaccordo con Cornelio:
    1- Il fatto che ci sia una grande evasione fiscale non comporta che si debbano abbassare le tasse ma che si lotti contro l'evasione stessa prima di abbassare le tasse stesse.
    2- Ridurre la progressività nel sistema delle imposte è semplicemente aberrante: significa rinunciare al ruolo di redistribuzione dei redditi esercitato dal prelievo fiscale.
    3- Il sistema delle due aliquote al 23 e al 33 per cento strafavorisce i ricchi, basti pensare che chi paga già oggi il 33% non risparmierebbe nulla in tasse e chi oggi paga il 48% (i ricchi) avrebbe invece un risparmio enorme del quale, in termini di necessità, non ha affatto bisogno. Che sia giusto ridurre le tasse in Italia non dubito, ma ciò va fatto soprattutto a vantaggio dei redditi medi e bassi e senza rinunciare al principio per cui chi più ha più deve contribuire al benessere comune. Basterebbe tagliare le tasse a tutte le fasce, passando ad esempio dal 23 al 20% per i redditi bassi, etc. diminuendo ogni fascia di una certa percentuale decrescente.

    Inoltre il sistema delle due aliquote è e resta insostenibile e irrealizzabili: la solita promessa assurda e fraudolenta di Silvio, pensata da lui per favorire i ricchi come lui e che il paese semplicemente non può permettersi.


     
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  13. Cornelio Scipione.
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    CITAZIONE
    Per il resto aggiungo una serie di cose che mi trovano in completo e totale disaccordo con Cornelio:
    1- Il fatto che ci sia una grande evasione fiscale non comporta che si debbano abbassare le tasse ma che si lotti contro l'evasione stessa prima di abbassare le tasse stesse.

    si e nel frattempo ci devono rimettere quelli che le pagano?? e che uno è cretino che paga pure per quelli che non dichiarano??

    CITAZIONE
    3- Il sistema delle due aliquote al 23 e al 33 per cento strafavorisce i ricchi, basti pensare che chi paga già oggi il 33% non risparmierebbe nulla in tasse e chi oggi paga il 48% (i ricchi) avrebbe invece un risparmio enorme del quale, in termini di necessità, non ha affatto bisogno.

    e chi te lo dice che in termini di necessità non ne ha affatto bisogno??
    la gente si immagina che uno che dichiara 100 mila euro è ricchissimo e può pagare le tasse senza problemi...non è così... come dici tu Oskar le tasse vanno abbassate, sia ai ceti basse e medi ma anche ai ceti più alti..è assurdo andare a lavorare per pagare tutte quelle tasse, è come andare a lavorare per lo stato!

    CITAZIONE
    Inoltre il sistema delle due aliquote è e resta insostenibile e irrealizzabili: la solita promessa assurda e fraudolenta di Silvio, pensata da lui per favorire i ricchi come lui e che il paese semplicemente non può permettersi.

    il paese non può permetterselo perchè c'è gente(troppa ) che evade e il carico delle spese va tutto sulle spalle di chi invece dichiara...va premiata l'onesta..e non incentivazione ad evadere..perchè tasse così fanno venire "loschi" pensieri anche alla persona più onesta del mondo!!
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 27/1/2010, 11:05)
    Beh, meno male che c'è questo nuovo utente:

    Veramente non sono nuova .. il problema è che ho perso la psw .. e così mi sono ri-registrata :wub: :wub:
     
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  15. lupog
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    mi aggiungo ai complimenti generali per l'eccellente integrazione di Nooki-Winona sul sistema degli scaglioni di reddito

    condivido le considerazioni di Lucrezio sul fiscal drug e aggiungo che è proprio il drenaggio fiscale a rendere necessario un continuo adeguamento degòli scaglioni del reddito all'aumento del costo della vita.

    infine pur comprendendo le ragioni di Cornelio che sottolinea come sia ingiusto che ci sia chi deve pagare anche per chi evade e che chi dichiara 100000 euro ma ha moglie e molti figli a carico anche con tutte le detrazioni non può essere considerato un ricco, la soluzione di abbassare le aliquote più alte è del tutto irrealistica sopratutto in considerazione del fatto che per quanto si siano fatti notevoli passi avanti sul fronte della lotta all'evasione fiscale, il suo contenimento a livelli fisiologici non è prevedibile possa essere raggiunto in tempi brevi.

    credo che occorra essere chiari su questo punto: se si abbassano le tasse ai redditi più alti senza esplicitare come sopperire alle minore entrate e stante l'attuale intoccabilità dell'apparato della pubblica amministrazione, sarà Lo Stato sociale a venirne intaccato. Mi auguro che nessuno abbia in mente un suo smantellamento come soluzione al problema fiscale.
     
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40 replies since 11/1/2010, 09:49   535 views
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