LA SCRITTURA GOTICA

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  1. Cornelio Scipione.
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    In Francia, Germania ed Inghilterra si sviluppa un nuovo strumento scrittorio: la Penna animale con taglio obliquo , che creava un maggior contrasto tra tratti sottili e grossi.
    Questo comportò alla nascita di una nuova scrittura che comparve nell'XI secolo, e si ipotizza che sia nata per influenza della scrittura beneventana grazie ai contatti tra i normanni nel sud d'Italia e i Normanni della Normandia.

    Le curve delle lettere sono molto sottili, viene utilizzata la nota tironiana ( 7= et).
    Voi è una esigenza di distaccare le parole , al contrario della Carolina che distanziava le lettere ma poco le parole.
    l'Uso delle abbreviazioni è molto frequente; utilizzo dell'impostazione della pagina in due colonne invece che in una singola in maniera tale che si semplificasse la lettura.

    La Gotica in Italia non ebbe un grandissimo successo, un pò come il movimento Gotico in arte: le caratteristiche del Gotico Italiano del XII secolo sono:
    Disegno angoloso, spezzatura delle curve, aspetto stretto e serrato, poca verticalità, uso della S in forma maiuscola a fine parola e l'uso della U e della V grandi ad inizio parola, la C cevigliata, utilizzo dell'alfabeto maiuscolo.
    La Gotica italiana si formò grazie all'influenza della tarda carolina ancora molto diffusa in tutta la Penisola.
    In particolare nel centro Italia , dalla parte adriatica si sviluppa una tipizzazione della gotica chiamata Rotunda.

    Con la Nascita delle Università e lo sviluppo di nuovi monasteri e della cultura laica vi fu un sempre più bisogno di codici e di conseguenza la produzione aumento vertiginosamente; si svilupparono botteghe di copisti privati nelle città dove vi era edificata una Università, e alcune di queste botteghe venivano regolarizzate dalle stese Università per avere la certezza di fornire testi completi e senza errori agli studenti che intraprendevano gli studi. Si sviluppa così la Gotica libraria e si tipizza in particolare a Bologna, Parigi, Oxford e a Napoli:

    Bononiensis: è la gotica dei testi giuridici (XIII-XIV) e viene usata nelle università del Nord d'Italia.

    Parisiensis: è una gotica più piccola della Bononiensis , più irregolare, meno tondeggiante, e a volte da l'impressione di essere anche disordinata, ma è molto più leggibile rispetto a quella in ambito Bolognese.

    Oxoniensis: è una gotica alta , serrata , rigida nel tratteggio ed è usata per i testi Universitari Inglesi.

    Neapolitana : non vi sono informazioni purtroppo sulle caratteristiche di questa scrittura.

    ESEMPIO DI GOTICA ROTUNDA:immagine6

    ESEMPIO DI SCRITTURA GOTICA:scritt4

    ALTRO ESEMPIO:Es.rot

    ALTRO ESEMPIO DI GOTICO ITALIANO:2391698383_f042001bab

    Edited by Romeottavio - 17/10/2014, 11:29
     
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    Molto interessante , Cornelio ! :ok:
    Ti volevo chiedere: gli esempi grafici che ci ha riportato sembrano stampati, oppure è una forma straordinarimente regolare di scrittura a mano ?
     
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  3. Cornelio Scipione.
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    è una scrittura a mano..tutte le scritture di cui parlo sono scritture a mano!
    la stampa è una altra cosa..non riguarda la paleografia..

    effettivamente ci sono scritture che sono davvero belle a vedersi e talmente perfette nell'esecuzione che sembrano stampate..eppure è tutto fatto a mano..considera che a scrivere erano di copisti professionisti!!

    lo capirai meglio quando parlerò delle altre scritture nei prossimi giorni!
     
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2 replies since 5/2/2010, 21:47   12684 views
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