OBAMA DICE SI AL NUCLEARE

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  1. lupog
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    Nucleare? Yes we can. Il presidente americano Barack Obama, rompe a sinistra l’ennesimo tabù, e annuncia, dopo uno stop lungo trent’anni, la costruzione di nuove centrali atomiche «sicure e pulite». Una mossa per spingere su lavoro e clima, le due parole chiave con cui Obama e i democratici cercano di risalire la china e recuperare elettori in vista del voto di novembre di medio termine.

    Per ora l’investimento a favore del nucleare è di otto miliardi di dollari (circa sei miliardi di euro), ma assicura Obama «è solo l’inizio», visto che triplicherà questa cifra. Una scelta drastica che il presidente rivendica essere l’unica coerente con la sua fede ambientalista, sfidando apertamente ogni critica. «Su un tema come l’energia, che condiziona la nostra economia, la nostra sicurezza e il futuro del nostro paese - taglia corto Obama - basta con lo stesso vecchio dibattito di sempre tra destra e sinistra, tra ambientalisti e imprenditori». E poi, ancora più duro, spazza via anni di scontri ideologici sull’atomo. «So che ci sono delle opinioni differenti, ma non possiamo permetterci di non fare passi avanti».

    Circondato dagli operai di una centrale elettrica del Maryland, il presidente degli Stati Uniti, è chiarissimo. Il suo piano creerà 700mila posti di lavoro e ridurrà la dipendenza Usa dal petrolio straniero. Ma a spingere a favore dell’atomo non ci sono solo esigenze economiche. L’opzione nucleare, sottolinea guardando fisso in camera, è anche la soluzione migliore per «prevenire il cambiamento climatico. Il nucleare - scandisce - rimane la maggiore fonte d’energia che non produce emissioni inquinanti. Una centrale atomica - aggiunge - a parità di energia prodotta, in un anno, è capace di ridurre l’inquinamento che viene di 16 milioni di tonnellate di carbone. Praticamente è come togliere dalla strada 3,5 milioni di macchine». Al problema delle scorie dedica solo un accenno, annunciando che sarà istituita una commissione bipartisan di esperti e politici per esaminare il problema.

    Il suo scopo è parlare di clima, un argomento molto sentito da un elettorato giovane, che nel 1979, all’epoca dell’incidente di Three Miles Island, la peggiore perdita di materiale radioattivo nella storia degli States, non era nemmeno nato. E magari di Chernobyl non ne ha mai sentito parlare, ma conosce bene le difficoltà con cui l’Occidente, da Kyoto a Copenaghen, sta cercando di limitare i gas inquinanti, responsabili del riscaldamento terrestre. Ma mentre Obama rilancia la sfida, il suo partito perde pezzi. L’ultimo di una lunga serie è Evan Bayh, un senatore democratico moderato dell’Indiana che ha deciso di non ripresentarsi a novembre. Il motivo? I maligni pensano che voglia solo evitare una sonora bocciatura e risparmiarsi per tempi migliori. Il sito internet conservatore Drudge Report lo sfotte dandogli del disertore con il titolo «Bayh, Bayh». Lui contrattacca accusando Capitol Hill, ormai uno sport nazionale: «Amo aiutare la vita dei miei concittadini - ha spiegato davanti alle tv, circondato da moglie e figli commossi - ma non amo il Congresso». Ci si mette pure lui, dopo i ’patriotì del Tea Party che nel fine settimana, dopo aver fatto per mesi fuoco e fiamme contro i politici, tutti, di destra e sinistra, s’incontreranno domani, per la prima volta, con i leader repubblicani del Congresso. Novembre s’avvicina, magari ci scappa qualche candidatura. In politica, non si sa mai.

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...52295girata.asp


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    Nonostante le grida allo scandalo di molti ambientalisti, la decisione di Obama non è per nulla sorprendente. Il suo segretario all'energia il fisico premio Nobel Steven Chu aveva già sottolineato come acanto alle rinnovabili anche l'atomo era una soluzione da prendere in considerazione per il fabbisogno energetico
     
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  2. _SmokY_
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    Non è sorprendente anche perchè è l'unica percorribile :)
     
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  3. Cornelio Scipione.
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    Sicuramente il solo Rinnovabile non basta a coprire il fabbisogno energetico, anche se col tempo ci si potrebbe anche arrivare...bisogna precisare che Obama ha attuato una campagna e una politica a favore dell'ambiente puntando sulle energie rinnovabile e sulla possibilità di produrre energia in proprio e rivenderla allo stato(tramite piccoli impianti eolici e solari), e costruendo un rete intelligente su tutto il territorio americano, permettendo quindi la possibilità di immettersi nella rete con piccoli impianti anche a livello familiare riducendo al minimo gli sprechi...
    riguardo al Nucleare penso che per la situazione e le caratteristiche degli USA possa essere una soluzione al posto delle inquinanti centrali a carbone. Il problema del Nucleare è prevalentemente uno..dove mettere le scorie??se non sbaglio Bush stava costruendo qualche anno fa...(opera iniziata addirittura da Clinton) una base in qualche deserto all'interno degli stati Uniti il più grande magazzino sotterraneo del Mondo dove poter custodire per sempre le scorie nucleari senza danneggiare l'ambiente circostante...quindi un posto dove metterle a quanto pare ci sarà..parlo al futuro perchè se non sbaglio non è ancora completato!
     
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 18/2/2010, 17:41)
    Non è sorprendente anche perchè è l'unica percorribile :)

    Vero , te lo dico io che al referendum sono stato uno dei pochi he hà votato a favore delle centrali , pur avendone una (quella d Caorso) a 10 Km di distanza .
     
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  5. _SmokY_
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    CITAZIONE (Romeottvio @ 19/2/2010, 09:39)
    CITAZIONE (_SmokY_ @ 18/2/2010, 17:41)
    Non è sorprendente anche perchè è l'unica percorribile :)

    Vero , te lo dico io che al referendum sono stato uno dei pochi he hà votato a favore delle centrali , pur avendone una (quella d Caorso) a 10 Km di distanza .

    Si, probabilmente avrei votato a favore pure io, però è ovvio che sia maggiormente favorevole alle energie pulite... ma la loro applicazione è bella teoricamente ed altrettanto complicata praticamente.
     
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 19/2/2010, 10:25)
    Si, probabilmente avrei votato a favore pure io, però è ovvio che sia maggiormente favorevole alle energie pulite... ma la loro applicazione è bella teoricamente ed altrettanto complicata praticamente.

    Saggezza pura , i sogni sono belli , ma non si mangiano. :wave:
     
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  7. aioiamai
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    Scelta giusta. Lo avrebbe fatto un conservatore...almeno Obama proverà a farlo in modo piu' sicuro e pulito. Se esiste. Nel mio piccolo pur vivendo in un paese con 5 centrali atomiche, ho scelto l'ennergia pulita. Un euro al mese in piu' ben speso. :zzzz:
     
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  8. The Phantom
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    L'energia nucleare non è pulita, non lo è stata e mai lo sarà. Bisognerebbe informarsi meglio sui metodi d'estrazione dell'uranio, sono inquinanti e deleteri per l'ambiente. Le scorie poi dove vengono riposte? Gli incidenti non sono poi così rari come sembrano. La strada è un'altra, il gioco non vale la salute.
     
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  9. lupog
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    CITAZIONE (The Phantom @ 22/2/2010, 19:14)
    L'energia nucleare non è pulita, non lo è stata e mai lo sarà. Bisognerebbe informarsi meglio sui metodi d'estrazione dell'uranio, sono inquinanti e deleteri per l'ambiente. Le scorie poi dove vengono riposte? Gli incidenti non sono poi così rari come sembrano. La strada è un'altra, il gioco non vale la salute.

    Mah anzitutto affermare che il nucleare non potrà mai essere un energia pulita è più argomento da veggenti che da policy maker.
    Il vero problema è che attualmente non esiste una fonte energetica che consenta di soddisfare integralmente la domanda ad un impatto ambientale zero.
    Se questa fonte esistesse i primi a felicitarsene e a servirsene sarebbero proprio Obama e il Nobel Steven Chu, entrambi forti sostenitori delle rinnovabili
     
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  10. Cornelio Scipione.
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    Una mini-centrale in cantina
    Il futuro dell'energia sostenibile

    Si chiamano "Bloom Box": generatori fuel cell che alimentano un palazzo a emissioni zero. Le esperienze passate con le celle a combustibile inducono alla prudenza, ma gli investitori ci credono

    Una mini-centrale in cantina Il futuro dell'energia sostenibile

    K.R. Sridhar, amministratore delegato di Bloom Energy
    UNA MINI CENTRALE elettrica, a zero emissioni e zero impatto ambientale, da installare in ogni cantina giardino entro dieci anni. E' il progetto di una piccola società californiana che sta attirando l'attenzione di media, industria e grandi investitori. Una scommessa che, se non finirà nell'ennesima bolla, potrebbe cambiare per sempre il modo in cui consumiamo l'energia.

    Si chiama "Bloom Box", ed è l'idea dell'ingegnere di origine indiana K.R. Sridhar. Il principio è molto semplice: in un'unità delle dimensioni di un frigorifero sono impilate una grande quantità di celle a combustibile. Da un lato delle celle entra ossigeno, dall'altro il combustibile. Una reazione chimica produce l'elettricità senza emissioni nocive. Niente di nuovo, in teoria. In pratica, l'idea di produrre energia attraverso le celle a combustibile non si è mai tradotta in realtà su grande scala, principalmente a causa degli elevati costi di gestione e della difficoltà di reperire il combustibile adatto.

    L'ingegner Sridhar, un passato alla Nasa prima di fondare la Bloom Energy, sostiene di aver risolto questi problemi: le Bloom Box possono essere alimentate con gas naturale, biomasse o solare e il loro ideatore sostiene che, entro dieci anni, chiunque potrà acquistarne una spendendo al massimo 3 mila dollari.

    Il problema è che finora nessuno, al di fuori di una ristretta cerchia, ha mai visto una Bloom Box all'opera. Ma un servizio della prestigiosa trasmissione Cbs "60 Minutes" ha acceso i riflettori su Sridhar e la sua creatura. E molti ora si chiedono se la centrale elettrica da cantina non possa essere la "next big thing", la grande svolta nel settore dell'energia.



    Un nutrito gruppo di venture capitalist ha investito fino a oggi 400 milioni di dollari sulla Bloom Energy. Tra di loro c'è John Doerr, della Kleiner Perkins Caufield & Byers, noto in tutta la Silicon Valley per aver sostenuto la nascita di colossi come Google e Amazon, ma anche per clamorose sviste come quella del monopattino hi-tech Segway. Doerr ha già speso circa 100 milioni di dollari nella Bloom Energy, ed è convinto di averci visto lungo: "L'energia pulita può essere la più grande opportunità del ventunesimo secolo", ha detto davanti alle telecamere di 60 Minutes.

    Le Bloom Box non sono ancora presenti in nessuna cantina domestica, ma alcune grandi aziende californiane, tra cui Google ed eBay, le stanno già sperimentando. Secondo l'amministratore delegato di eBay, John Donahoe, le cinque unità installate nove mesi fa nel campus della società a San Josè gli hanno già fatto risparmiare 100 mila dollari in bolletta. Un mucchio di soldi, ma non così tanti considerando che attualmente una sola Bloom Box costa più di 700 mila dollari. In California, tra incentivi e detrazioni, lo stato si fa carico di metà dei costi. Ma Sridhar sostiene che, in un arco di tempo variabile tra 5 e 10 anni, un'unità costerà meno di 3 mila dollari e potrà essere presente in ogni casa, rimpiazzando la rete elettrica in città, nei distretti industriali o nei più remoti villaggi rurali.

    La presentazione ufficiale della Bloom Energy è prevista per domani. Il progetto ha guadagnato sponsor prestigiosi, come l'ex segretario di stato Colin Powell. Ma Sridhar sogna di arrivare ancora più in alto: "Mi piacerebbe vedere una Bloom Box alla Casa Bianca, magari accanto all'orto biologico di Michelle Obama", ha detto alla Cbs. "Ne sarei davvero felice"

    dal sito de la repubblica
     
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  11. lupog
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    CITAZIONE (Cornelio Scipione. @ 25/2/2010, 20:42)
    Una scommessa che, se non finirà nell'ennesima bolla, potrebbe cambiare per sempre il modo in cui consumiamo l'energia.

    già una scomessa che se non finirà nell'ennesima bolla.....
    si ritorna sempre al solito problema. Sinora di soluzioni che promettono di risolvere il problema energetico in modo pulito se ne sono sentite a bizzeffe. E per lo più passato l'entusiasmo mediatico si sono sgonfiate con la stessa velocità con cui sono balzate agli onori delle cronache.

    E poi gia quando si promette che entro dieci o venti anni si attuerà la rivoluzione energetica, senza rivelare però come questa possa essere concretamente realizzata; ebbene la cosa mi suggerisce grande prudenza sulla fattibilità del progetto

    Sembra anche di capire che questo tipo di soluzione, sempre qualora dia risultati, sia applicabile più alle utenze domestiche o al massimo a quelle dei produttori di servizi. Ma lascia insoluto il problema dell'energia per uso industriale.



    Insomma i sogni sono gratis e danno gusto alla vita. Ma la bolletta dell'energia resta bella salata.
    Obama da americano pragamtico l'ha capito. In Italia, dove l'energia costa più di tutti i Paesi in Europa, ancora no. :doh:

    Edited by lupog - 25/2/2010, 22:38
     
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    NUCLEARE - Anche l'energia riveste un ruolo importante, ma non attraverso il nucleare. «Non ha senso incamminarsi nel nucleare- ha detto Bersani - se ancora non si è fatto l'abici. Come il decommissioning, oppure la localizzazione del sito di superficie per le scorie, e neppure abbiamo un'agenzia per la sicurezza. E poi anche il risparmio sui costi dell'energia è una stupidaggine. Noi del Pd dobbiamo far capire che siamo diversi: le nostre regioni hanno fatto ricorso contro la nuova legge sull'energia nucleare, mentre i candidati presidenti del centrodestra non si vergognano di andare in Piazza San Giovanni a giurare nelle mani dell'imperatore. Non credo che avranno il fisico poi per dire no al governo se deciderà di fare le centrali in quelle regioni».

    Corriere Della Sera 23 - 03 - 2010 (estratto)

    Questa è la posizione del PD dalla bocca del segretario , avanzata e propositiva.
     
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    FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente
    Il governo Merkel ha deciso ieri dopo molti tira e molla di allungare in media di 12 anni la vita delle centrali nucleari tedesche, rinnegando una scelta presa nel 2002. La decisione, criticata su più fronti, prevede anche la creazione di una nuova imposta a cui saranno soggette le utilities. Il gettito verrà utilizzato per finanziare le fonti rinnovabili con l'obiettivo di fare della Germania sul fronte energetico «uno dei paesi più efficienti al mondo».

    Il Sole24ore 07-Settembre-2010

    Tutti a dire she bisogna seguire la Germania nèlle politiche industriali (e quindi anche necessariamente energetiche) e Bersani còn Dipietro sono fermamente contrari al nucleare .
     
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