ELEZIONI REGIONALI 2010

Pronostici e risultati

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    Dopo un lungo lavoro sono riuscito a delineare un quadro riassuntivo delle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, comprensivo dei principali candidati nelle tredici Regioni che si apprestano al voto e di un mio pronostico sull'esito della consultazione Regione per Regione.
    Ricordo che attualmente il centrosinistra governa in ben undici di queste Regioni; il centrodestra è al potere infatti solo in Lombardia e in Veneto.
    Vediamo quindi la situazione caso per caso, cercando alla fine di delineare un quadro riassuntivo che metta in luce e apra un dibattito in particolare sulle sfide più importanti e incerte.



    PIEMONTE

    Centrosinistra + UDC: Mercedes Bresso (PD)
    Centrodestra: Roberto Cota (Lega Nord)

    Iniziamo subito esaminando quella che è, a mio avviso, la sfida più importante per l'esito di queste regionali.
    In Piemonte la partita è tra un candidato del centrosinistra che è riuscito a comporre una coalizione allargata a tutti i partiti di opposizione, come auspicato da Bersani a livello nazionale per battere l'attuale, forte, maggioranza, e un candidato leghista. A prima vista non c'è gara a vantaggio della Bresso, governatrice uscente, ma Cota non è affatto spacciato. Una sua vittoria, tutt'altro che impossibile secondo i sondaggi, avrebbe conseguenze pesantissime sui piani di Bersani e sugli equilibri interni al PD.



    LOMBARDIA

    Centrodestra: Roberto Formigoni (PDL)
    Centrosinistra: Filippo Penati (PD)
    UDC: Savino Pezzotta

    Qui non c'è storia. Formigoni, se risolverà i suoi problemi con la presentazione delle liste, appare avviato al suo quarto mandato (a mio avviso un'esagerazione anche se giuridicamente consentita da un cavillo), probabilmente con un ampio margine su Penati, che pure è un nome forte. Fuori dai giochi l'ex segretario della CISL Pezzotta, il cui risultato percentuale va comunque tenuto d'occhio per capire la forze dell'UDC nel Nord Italia.



    VENETO

    Centrodestra: Luca Zaia (Lega Nord)
    Centrosinistra: Giuseppe Bortolussi (PD)
    UDC: Antonio De Poli

    Il candidato del Partito Democratico, a capo della CGIA di Mestre, è vicino al popolo delle partite IVA e dei piccoli imprenditori. Il PD non poteva fare scelta migliore (fatto che ha dell'ironico, visto che dove il centrosinistra ha chance di vittoria questo non è sempre avvenuto), ma ciò non basterà per battere il ministro leghista Zaia, forte delle divisioni avversarie (l'UDC se ne va per conto suo), e soprattutto di un grande appeal personale e del suo partito in Regione. Sarà interessante vedere se ci sarà il sorpasso del Carroccio sul Popolo della Libertà.



    LIGURIA

    Centrosinistra + UDC: Claudio Burlando (PD)
    Centrodestra: Sandro Biasotti (PDL)

    L'accordo fra il governatore Burlando e l'UDC locale lancia il centrosinistra verso la vittoria. Biasotti comunque non è del tutto fuori dai giochi; qui personalmente vedo una possibile, clamorosa, sorpresa. L'esito della consultazione ligure sarà importante anche per gli equilibri nazionali e le prospettive del centrosinistra.



    EMILIA ROMAGNA

    Centrosinistra: Vasco Errani (PD)
    Centrodestra: Anna Maria Bernini (PDL)
    UDC: Gian Luca Galletti

    Lo scandalo che ha coinvolto il Sindaco di Bologna Delbono non dovrebbe incidere su un risultato scontato. Errani sembra avviato verso il terzo mandato senza particolari problemi.



    TOSCANA

    Centrosinistra: Enrico Rossi (PD)
    Centrodestra: Monica Faenzi (PDL)
    UDC: Francesco Bosi

    Rossi verso una facile vittoria. Come per le altre Regioni "rosse" sarà però importante rilevare la portata dell'affermazione del centrosinistra in rapporto ad una eventuale crescita del PDL e della Lega Nord.



    UMBRIA

    Centrosinistra: Catiuscia Marini (PD)
    Centrodestra: Fiammetta Modena (PDL)
    UDC: Paola Binetti

    Nonostante il caos interno al centrosinistra nella Regione, dovrebbe spuntarla Catiuscia Marini. Da verificare l'impatto della candidata UDC, appena fuoriuscita dal PD, Paola Binetti. Anche qui sarà interessante il risultato dei vari partiti, con il PD dato in netto calo e il PDL in ascesa. Partita aperta comunque, con un eventuale rovescio che risulterebbe tragico per il centrosinistra in una delle sue storiche roccaforti.



    MARCHE

    Centrosinistra + UDC: Gian Mario Spacca (PD)
    Centrodestra: Erminio Marinelli (PDL)

    Il governatore uscente Spacca, centrosinistra, appoggiato anche dall'UDC e in generale dal mondo cattolico, appare nettamente avviato alla vittoria.



    LAZIO

    Centrosinistra: Emma Bonino (Radicali)
    Centrodestra + UDC: Renata Polverini (PDL)

    Con l'UDC e gran parte del mondo cattolico dalla sua parte, l'ex segretaria dell'UGL Renata Polverini appare la favorita, nonostante il caos delle liste. Tuttavia Emma Bonino, politica esperta che gode di una stima che va oltre gli schieramenti, è donna da grandi imprese e potrebbe anche farcela. Due candidate fuori da schemi di partito classici, entrambe con grandi punti di forza ma anche con lati deboli. Sarà una grande sfida. In ogni caso il caso del Lazio ha mostrato le spaccature interne sia del PD che del PDL, incapaci entrambi di trovare un candidato davvero condiviso.



    CAMPANIA

    Centrosinistra: Vincenzo De Luca (PD)
    Centrodestra + UDC: Stefano Caldoro (PDL)

    Con il centrosinistra sfaldato sul nome di De Luca (mal visto da Di Pietro) e con in corsa anche Paolo Ferrero per la Federazione delle Sinistre che potrebbe sottrarre ulteriori voti al PD, l'ex Nuovo PSI Caldoro, con l'appoggio anche dell'UDC, va verso la vittoria.
    A complicare la situazione per De Luca anche la pesantissima eredità di Bassolino. Cambio di maggioranza più che probabile insomma.



    PUGLIA

    Centrosinistra: Nichi Vendola (Sinistra Ecologia Libertà)
    Centrodestra: Rocco Palese (PDL)
    UDC: Adriana Poli Bortone

    Nichi Vendola, fresco di trionfo nelle primarie del centrosinistra, disastrose per il PD e per D'Alema, con la sua vittoria ha rotto l'alleanza del PD con l'UDC nella Regione e sembra quindi, a prima vista, spacciato. Tuttavia il governatore uscente ha una forte base di consenso popolare e non va dato per morto. Sarà una sfida incerta e significativa per gli equilibri nazionali.



    BASILICATA

    Centrosinistra + UDC: Vito De Filippo (PD)
    Centrodestra: Nicola Pagliuca (PDL)

    Qui la vittoria del centrosinistra appare davvero molto probabile. La Basilicata potrebbe essere l'ultima roccaforte del centrosinistra nel Sud Italia.



    CALABRIA

    Centrosinistra: Agazio Loiero (PD)
    Centrodestra +UDC: Giuseppe Scopelliti (PDL)

    In Calabria il cambio di maggioranza è quasi scontato. Loiero, che non può contare sull'appoggio dell'Italia dei valori e che non è ben visto neanche dalla sua base, deve infatti fronteggiare un candidato che ha dalla sua non solo il PDL, ma anche l'UDC. Scopelliti, unico candidato del PDL di provenienza AN oltre alla Polverini, sarà quindi il probabile nuovo governatore della Calabria.


    Per approfondimenti consiglio i siti del Messaggero e degli altri principali quotidiani e inoltre www.falcodestro.it.



    Tirando le somme il centrosinistra dovrebbe riconfermarsi più o meno tranquillamente, secondo la mia previsione, in quattro Regioni: Toscana, Emilia Romagna, Marche e Basilicata, con qualche leggero brivido solo nell'ultima di queste. Il centrodestra vincerà sicuramente dove già governa, ovvero in Lombardia e in Veneto, e quasi sicuramente porterà a casa anche Campania e Calabria.
    Nelle altre cinque Regioni la partita è aperta. In Piemonte una vittoria di Cota sarebbe devastante per il centrosinistra, ma anche il PDL non potrebbe sorridere del tutto, visto che la Lega accrescerebbe non poco il suo peso nello scacchiere nazionale. In Umbria, Liguria e Lazio il centrosinistra è a forte rischio rovescio: se dovesse perderle tutte e tre vedo un forte rischio crisi per il PD e per il suo segretario. In Puglia infine la partita è aperta; il PD però sembra essere in una situazione per la quale anche un successo di Vendola apparirebbe come una sconfitta del partito, cosa che penalizza l'intera coalizione. Il centrodestra può fare un altro colpaccio.
    In definitiva il centrosinistra è a mio parere di fronte a una situazione difficile. Non ha la forza di vincere in termini di voti assoluti e non può fare meglio dello storico trionfo del 2005: almeno due Regioni sono praticamente perdute. Tuttavia il PD può ancora salvarsi, tenendo almeno il Piemonte e l'Umbria. Altre affermazioni sarebbero ulteriori boccate d'ossigeno per pianificare i prossimi anni serenamente, visto che prima delle elezioni politiche del 2013 non ci saranno altri grossi appuntamenti elettorali; di queste affermazioni ci sarebbe un disperato bisogno per calmare le acque nel partito. Se il centrodestra dovesse sfondare ovunque, sarebbe la catastrofe, non arginabile appellandosi all'influenza di fattori locali, pure non trascurabili nell'analisi dei singoli casi.
    La partita delle Regionali è però densa di incognite anche per gli altri principali partiti: il PDL deve cercare di contenere l'avanzamento della Lega che potrebbe rendere amara anche una vittoria totale. Il Carroccio deve invece trionfare per rendere più grande il suo peso in seno al Governo e ha in queste regionali un'occasione unica e forse irripetibile.
    L'UDC, infine, è a un crocevia: la sua strategia di alleanze a macchia di leopardo e la sua pretesa di equidistanza dai due schieramenti principali sono alla prova del fuoco. Se gli elettori dovessero premiarle, il partito di Casini assumerebbe un ruolo sempre più centrale negli equilibri nazionali; se invece i centristi prendessero pochi voti e risultassero sconfitti nelle Regioni in cui corrono insieme al PD o al PDL sarebbero destinati a giocare un ruolo molto più marginale.

    Terminata l'analisi passo al mio personalissimo pronostico a poco più di venti giorni dal voto. Io prevedo una vittoria importante del centrodestra in termini di voti assoluti anche nelle Regioni del centro e penso che la maggioranza conquisterà rispetto al 2005 quattro Regioni, ovvero Campania, Calabria, Puglia e Lazio. Tuttavia prevedo che sarà la Lega a risultare la vera vincitrice, col PDL sempre più diviso al suo interno e fermo in termini di percentuali assolute di voti. Il PD sopravvivrà alla consultazione, ma la sconfitta, che pure sarà mascherata da "pareggio", dovrà suonare da sveglia ai leader, destinati altrimenti a vedere il proprio consenso erodersi ulteriormente.
    Per chiudere segnalo il mio interesse per le liste civiche di Beppe Grillo, che sono in corsa con il nome "Movimento cinque stelle" in Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia. Sono proprio curioso di vedere quanti voti prenderanno; personalmente penso molto pochi, ma non ne sono sicuro.

    Ora chiedo a voi i vostri commenti alla mia analisi e i vostri pronostici, in attesa che i risultati del 28 e 29 marzo confermino o smentiscano le nostre idee espresse in questa pagina.

    Edited by Oskar - 9/3/2010, 15:50
     
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    Accidenti , controfirmo l' analisi e faccio i miei complimenti all'estensore per la freddezza e il senso realistico , spero che la realtà non ci smentisca. :ok:
     
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  3. lupog
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    ottima analisi Oskar che condivido in larga parte. Da quello che sembra trasparire dai sondaggi però la sfida in Piemonte tra la Bresso e Cota sembra molto equilibrata con la prima ancora in testa seppur di poco; la Bonino è in vantaggio nel Lazio e Vendola avrebbe recuperato in in Puglia. Quest'ultima realtà però è un anomalia rispetto al resto d'Italia: da nessun altra parte è presente un leader della sinistra radicale a guida della coalizione e dunque prenderla come modello è a mio parere fuorviante. Non intravedo una regione che possa proporsi come laboratorio politico per la sfera nazionale. In questo senso conterà di più il risultato complessivo della tornata elettorale. .)
     
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  4. Cornelio Scipione.
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    ottima analisi Oskar!

    credo che molto si giochi su come si concluderà la questione delle Liste in Lombardia e nel Lazio, regioni importantissime Italiane.
    La Bonino, come dice Lupog, è leggermente in vantaggio al momento nei sondaggi..spero sarà così, ma non ne sono sicurissimo; gran parte dei voti al PD nel Lazio provengono da Roma(serbatoio del PD), ma città come Latina(storicamente da sempre di destra) e diciamo quasi tutto il sud del Lazio è schierato col PDL... vedremo...
     
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    Grazie a tutti dei complimenti.
    Sul Lazio concordo sulla grande incertezza regnante.
    Devo invece dire che a differenza di Lupog vedo, come già detto nell'analisi, una Regione particolarmente importante a livello nazionale, sia per l'esito che per le prospettive politiche e questa Regione è il Piemonte.
    Comunque chiedo a tutti, a chi è già intervenuto e a chi ancoro non lo ha fatto di esprimere in questi giorni un pronostico sull'esito di ogni Regione e sul risultato complessivo. Penso che potrebbe risultare interessante vedere poi chi si sarà avvicinato di più ai dati reali.
     
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    ottima analisi Oskar, mi permetto solo di considerare un pò sottovalutata la presenza in Puglia della Poli Bortone : è un elemento importante , sia perchè toglie spazio al candidato, piuttosto sbiadito, del PdL , sia perchè, in caso di buona affermazione, potrebbe diventare un tassallo molto importante nella strategia di terzo polo pendolare di casini ( comunque la si giudichi)
     
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  7. lupog
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    CITAZIONE (Oskar @ 5/3/2010, 10:51)
    una Regione particolarmente importante a livello nazionale, sia per l'esito che per le prospettive politiche e questa Regione è il Piemonte.

    in Piemonte la Bresso ha formato un'ampia coalizione. Questo tipo di aggregazione può funzionare nel sistema regionale dove il presidente della Giunta ha ampie possibilità di controllo sulla sua maggioranza.
    Ciò non può essere replicato invece in ambito nazionale a meno che non si abbia già a disposizione un leadership carismatica come nel caso Di Berlusconi. Per quanto riguarda il centro sinistra invece l'eterogeneità della coalizione è un deja vu : essa può dare possibilità di vittoria ma come già sperimentato in passato al momento di governare la coesistenza si è rivelata problematica sino a portare il governo all'inerzia.

    Devo dire che rimarrei molto perplesso qualora nel PD si stesse progettando un ritorno al passato :)

    Edited by lupog - 6/3/2010, 18:05
     
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    Ragazzi, ieri mattina ho fatto il mio dovere di cittadino. Uno dei pochi a giudicare dai numeri sull'affluenza. Ora attendiamo le prime proiezioni nel pomeriggio e i risultati tra stasera e domani.
     
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  9. _SmokY_
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    Anche io ho fatto il mio dovere ieri pomeriggio... ma quanta fatica... c'è voluto mio padre a ricordarmi che sono morte persone per darmi questo diritto..
     
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  10. lupog
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 29/3/2010, 15:06)
    Anche io ho fatto il mio dovere ieri pomeriggio... ma quanta fatica... c'è voluto mio padre a ricordarmi che sono morte persone per darmi questo diritto..

    :huh: beh davidozzo che dire? Tuo padre è un grande!!! :lollosso:
    Che peccato non aver potuto assistere al cazziatone dal vivo :wave:
     
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  11. lupog
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    Tornando a valutazioni più serie il primo dato che emerge è il forte incremento dell'astensionismo (-7%), probabile segno di una crescente disaffezione dell'elettorato verso l'attuale modo di fare politica.
    Bisognerà tener conto che il risultato di partenza delle precedenti elezioni è di 11 regioni a 2 per il centrosinistra. Diccile pensare che quel verdetto si possa ripetere: se il centrosinistra perderà solo uno o due regioni allora per me si potrà dire che ha limitato i danni. Per la destra invece sarebbe un ottimo risultato aggiungere alla roccaforti Lombardia e Veneto, altre 2 o più regioni tanto più se dovesse sottrarre all'avversario una tra Lazio, Piemonte, Campania e Puglia :)

    Edited by lupog - 29/3/2010, 17:08
     
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    Tragedia incommensurabile , mia moglie si è confusa e hà votato UDC , probabilmente commetterò un uxoricidio. :alienff:
     
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  13. _SmokY_
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    CITAZIONE (lupog @ 29/3/2010, 15:26)
    CITAZIONE (_SmokY_ @ 29/3/2010, 15:06)
    Anche io ho fatto il mio dovere ieri pomeriggio... ma quanta fatica... c'è voluto mio padre a ricordarmi che sono morte persone per darmi questo diritto..

    :huh: beh davidozzo che dire? Tuo padre è un grande!!! :lollosso:
    Che peccato non aver potuto assistere al cazziatone dal vivo :wave:

    Praticamente mi ha tappato la bocca in 5 secondi Fabri :doh:
     
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  14. _SmokY_
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    CITAZIONE (Oskar @ 4/3/2010, 14:18)
    VENETO

    Centrodestra: Luca Zaia (Lega Nord) - 60.15%
    Centrosinistra: Giuseppe Bortolussi (PD) - 29.07%
    UDC: Antonio De Poli - 6,38%

    Il candidato del Partito Democratico, a capo della CGIA di Mestre, è vicino al popolo delle partite IVA e dei piccoli imprenditori. Il PD non poteva fare scelta migliore (fatto che ha dell'ironico, visto che dove il centrosinistra ha chance di vittoria questo non è sempre avvenuto), ma ciò non basterà per battere il ministro leghista Zaia, forte delle divisioni avversarie (l'UDC se ne va per conto suo), e soprattutto di un grande appeal personale e del suo partito in Regione. Sarà interessante vedere se ci sarà il sorpasso del Carroccio sul Popolo della Libertà.

    E il sorpasso c'è stato ed è anche netto... Lega Nord 35,15% - Pdl 24,74%.
    6 Seggi su 60 alla lista Zaia, 18 alla Lega e 13 al Pdl.

    Non ho mai dubitato della vittoria di Zaia in queste elezioni, ma in questi termini non me l'aspettavo. Sarebbe riuscito a battere anche lo stesso Galan.
    D'altro canto è un personaggio che suscita un certo magnetismo, sarà per lo spiccato accento veneto, sarà perchè è ben piu noto popolarmente dei rivali o anche perchè possiede grazie alla Lega un noto programma di partito.

    Personalmente sono un poco amareggiato, lo preferivo Ministro,
    spero che, vista la grande stima ed ammirazione di cui lo hanno ricoperto i cittadini veneti, egli possa ricambiare.
     
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    Visti i risultati hò deciso di graziare la traditrice , speriamo anche che il PD grazi Bersani. :)

    Mi hà colpito lo scarso margine della sinistra in Emilia Romagna , penso che senza la Romagna l' Emilia sarebbe a destra e con una Lega al 13%.

    Per il resto rifaccio i compliment a Oskar , la sua analisi si è dimostrata veritiera , personalmente avrei preferito che la sinistra vincesse in Piemonte e perdesse in Puglia , la vittoria di Vendola , dovuta in gran parte agli errori del PDL minerà la compattezza e l' evoluzione del PD , riaccenderà lotte interne impedendo quell' evoluzione necessaria per presentarsi come vera alternativa di governo , accentuando l' influenza dell' IDV sulla parte estrema del suo elettorato , continuando così ci terremo il Berlusca fino ala fne dei secoli , lo imbalsameremo come Lenin e continueremo a votarlo così. :D
     
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