La guerra nella Grecia Antica

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  1. Giuseppe Saracino '88
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    Una delle cose che bisogna sapere,almeno per me,quando si studia la Storia è che la società influenza e condiziona l'esercito e i modi di combattere:questo vale anche per la Grecia Antica.Ma parlare di Grecia Antica significa parlare delle città-stato o polis in cui essa era divisa.
    La Grecia era ed è tuttora una terra impervia con poche risorse e poco spazio,una terra prevalentemente montagnosa dove le pianure sono piccole:non c'è quindi da stupirsi se i Greci cercarono fortuna fuori dalla Grecia fondando colonie in lungo e in largo per il Mediterraneo,ma oltre all'emigrazione ci fu una forte rivalità fra le varie polis greche,una rivalità che trovò espressione in una cosa che i Greci ci hanno lasciato accanto alla Filosofia e all'Arte,ovvero la Guerra.Sono stati difatti i Greci ad inventare l'Arte della Guerra.Prima la guerra era solo una serie di razzie miranti a distruggere l'economia dell'avversario.Ma dato che era una strategia di logoramento che durava troppo tempo e non era risolutiva,si pensò ad un unico scontro risolutivo:la battaglia.Ma come si combatteva una battaglia nella Grecia Antica????
    L'oplita(il soldato greco per eccelenza)era un cittadino-soldato:fatto il suo dovere di soldato tornava ai propri affari,quindi una guerra non poteva durare a lungo altrimenti i danni economici per la polis era ingenti,per questo motivo una battaglia era più che sufficente(prima delle guerra persiane almeno)per concludere una guerra fra polis greche.L'oplita era un soldato armato di lancia(3 metri almeno),elmo di tipo corinzio,spada(una simile al gladio,l’altra,poco diffusa,era la kopis egiziana),corazza,schinieri e l’elemento più importante:lo scudo.Questi era chiamato hoplon(da cui il termine oplita):era di forma circolare di circa un metro di diametro,quindi copriva l’oplita dalle ginocchia fino al collo,oltre ci pensavano,rispettivamente,schinieri ed elmo.Ma copriva solo la parte sinistra del corpo,dato che era impugnato con la sinistra.Per la parte destra bisognava fare affidamento allo scudo del compagno di destra,il quale a sua volta avrebbe fatto lo stesso con il compagno alla sua destra e così via fino all’estremità destra dello schieramento.Credo che molti di voi conoscano la celebre frase:”Tornerai con questo scudo o sopra di esso” ovvero tornerai vivo e vincitore o tornerai morto.Ma vi era anche una terza possibilità:tornare vivo e senza lo scudo il che equivale ad essere un codardo,dato che lo scudo era pesante ed ingombrante era quindi la prima cosa di cui un oplita si liberava per poter scappare più velocemente.Difatti la parola del greco antico che veniva usata per indicare “codardo” letteralmente significa “colui che abbandona lo scudo”.L’estremità destra dello schieramento era al tempo stesso sia quella più vulnerabile sia quellla più forte:vi venivano schierati i guerrieri migliori dato che era una posizione ambita dai vari contigenti e reparti di un esercito;Se vi erano degli Spartiati nell’armata,il fianco destro ovvero la posione d’onore era loro riservata dato che venivano ritenuti i migliori guerrieri dell’Ellade.Il modo di combattere dei Greci deriva anche dalla loro mentalità:i loro miti parlano spesso di eroi che combattono corpo a corpo contro i loro avversari e la stessa “Illiade” è piena di duelli fra gli eroi dei due schieramenti;Era quindi ritenuto disonorevole combattere con un sistema che non fosse corpo a corpo.Ma vi erano anche altri motivi per cui i Greci disdegnavano il combattimento che non fosse corpo a corpo:tirare con l’arco o combattere a cavallo richiedeva pratica e un addestramento continuo,ma a causa dello status socio-economico dei cittadini ciò non era possibile(va anche detto che i cavalli costavano e avevano bisogno di una pianura per essere allevati ed addestrati:l’unico luogo adattato per la nascita di una cavalleria autoctona in Grecia fu la Tessaglia difatti la cavalleria tessala fu abbastanza valida da venire aggiunta al contingente di Greci che prestarono servizio nell’esercito di Alessandro Magno).Solo durante la guerra del Peloponneso si iniziò a concepire e a capire l’utilità di corpi di fanteria leggera(tipo i peltasti) e di cavalleria.Da quello che ho scritto molti potrebbero pensare che i soldati greci non avessero un minimo di addestramento:invece lo avevano e si chiamava efebato(il caso di Sparta è particolare:gli spartiati erano i soli ad avere la cittadinanza e gli unici diritti che avevano erano quelli politici e militari).Erano due anni di addestramento militare dove la recluta(efebo) si addestrava con un compagno più anziano.Vi era un termine molto “curioso” per definire questi due:amanti.Che poi lo diventassero era un altro discorso,ma ciò non era raro.In greco antico la parola “amicizia” e “amore” sono fuse in un’unico termine poi non bisogna dimenticare che coppie di omosessuali vi sono anche nella mitologia greca:la più famosa è quella di Achille e Patroclo che ispirò quella di Alessandro ed Efestione.L’omosessualità veniva vista dai Greci come un’amicizia virile,se così si può dire:la città di Tebe in Beozia aveva un reparto famoso,il Battaglione Sacro,formato da 150 coppie di omosessuali.Veniva ritenuto un reparto formidabile e lo era dato che ognuno si batteva per il suo amato e se questi moriva ci si batteva per la vendetta(il Battaglione Sacro si fece quasi massacrare a Cheronea nel 338 a.C. quando venne attaccato da Alessandro e dai “Compagni”,il reparto d’elitè della cavalleria macedone che il giovane principe comandava)
    Le battaglie non erano vinte per questione di tattica ma per questioni di fortuna:i due schieramenti cozzavano l’uno contro l’altro e vinceva quello che riusciva a mantenere più allungo la coesione.Dato che l’oplita era armato per combattere insieme agli altri e non come un sigolo soldato,una volta rotto lo schieramento avversario la battaglia era finita.Ma mantere la coesione di uno schieramento non era facile(i migliori erano ovviamente gli Spartani).

    Edited by Oskar - 1/3/2019, 19:43
     
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  2. richjarl
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    Ciao ho letto ciò che hai scritto e mi è sembrato molto buono; vorrei aggiungere qualche informazione se posso: L'arte della guerra è il risultato di Millenni di guerre fra diversi sistemi di intendere il mondo e la geografia in primis. Credo che hai già parlato di tutto ciò però sorge spontanea una domanda: Alessandro conquistò l'Asia con gli stessi reparti di fanteria che usò il padre in Grecia; è vero Filippo stette 3 anni come prigioniero "diplomatico" a tebe durante la prima metà del IV secolo a.C. e fu in quel luogo che apprese le tattiche militari del grande Epaminonda (come ben saprai la sua è stata una rivoluzione per l'arte della guerra oplitica): il fianco sinistro fu "Inspessito" da molti più soldati di quello destro (tutto ciò comporta anche delle migliorie nell'equipaggiamento perché un'asta lunga 3 metri era insufficiente allo scopo), così come l'irrobustimento delle varie componenti dell'armatura (meno mobilità più protezione sostanzialmente!). L'introduzione di nuovi elementi di supporto nella guerra oplitica si deve principalmente agli Ateniesi del V secolo (Guerre Peloponnesiache, l'episodio si Sphaktiria è emblematico) che assoldarono mercenari, e introdussero I peltasti, una sorta di fanteria leggera da corpo chiamati Ispaspisti e i celebri Toxotes ed anche alcune unità di Frombolieri. Alessando Magno sostanzialmente riorganizzò il tutto creando reparti veri e pripri di tutte queste componenti: però ero partito facendoti una domanda su cui ora ritorno; Come mai gli stessi reparti di guerra utilizzati nella Grecia continentale ed insulare hanno potuto contrapporsi e vincere, in un territorio come l'Asia che non ha nulla a che fare con quello dell'aspra e piccola Grecia? Mi pongo questa domanda da tanto tempo perchè comunque se penso a quando Pirro sbarca nell'odierna Puglia ed affronta i romani con un esercito di tipo ellenistico, questi dapprima hanno la peggio poi con delle migliorie strutturali riescono a batterlo a Maleventum; Però non riesco a spiegarmi la diversità che possono avere gli Appennini italiani con l'epiro che sostanzialmente ha una conformazione orografica simile alla Grecia ed all'Italia (eliminando naturalmente la folle idea del regno ellenistico di Pirro in Italia ed i rinforzi che non ricevette mai dalla madrepatria).. Poi ho anche visto l'immagine del sud Italia... Sei Calabrese??

    Edited by richjarl - 25/3/2010, 18:24
    Attached Image
    Schieramento oplitico VI-V secolo.jpg

     
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  3. Giuseppe Saracino '88
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    CITAZIONE
    Poi ho anche visto l'immagine del sud Italia... Sei Calabrese??

    Il Sud Italia non è solo Calabria:io sono Pugliese e sono fiero di essere Italiano ma ho messo una cartina del Sud Italia perchè al tempo della Magna Grecia quella era "l'Italia".
    CITAZIONE
    Come mai gli stessi reparti di guerra utilizzati nella Grecia continentale ed insulare hanno potuto contrapporsi e vincere, in un territorio come l'Asia che non ha nulla a che fare con quello dell'aspra e piccola Grecia?

    Ti sei già dato la risposta nel tuo stesso post:l'esercito macedone di Filippo II e di suo figlio Alessandro non era l'esercito greco classico quello che affrontò per esempio le guerre persiane.Se l'esercito greco era una monolitica formazione di fanteria pesante che solo successivamente si dotò di altre tipologie di truppe(come i peltasti di Ificrate) quello macedone era una vera macchina da guerra allo stato d'arte:alla saldezza delle falangi di sarisse(molte profonde in spessore con un potenziale di attacco maggiore di quelo di una normale falange oplitica) era accompagnata la mobilità della cavalleria pesante macedone.Questa è la,semplice,ragione del successo dell'esercito macedone:la falange era l'incudine,la cavalleria era il martello mentre il nemico si trovava in mezzo.Guarda le bataglie di Isso e Gaugamela:furono vinte da Alessandro con questa tattica ed inoltre,a rendere ancora più flessibile questo esercito,c'erano i peltasti,gli arcieri,gli ipapisti(fanteria leggera) e macchine d'assedio per sopperire alle inevitabili deficenze e mancanze dell'esercito(per esempio gli ipapisti aggiungevano mobilità e flessibilità alla falange mentre le macchine d'assedio sopperivano alla ineguatezza della fanteria per assaltare le mura difatti i Macedoni della falange non erano bravi a maneggiare le spade che pure possedevano).Inoltre le estese pianure desertiche consentivano di dispiegare al meglio la falange.E poi non ti dimenticare che la fanteria persiana (leggera e poco addestrata)non valeva molto sul campo di battaglia:migliori erano gli arcieri e i cavalieri.Infine vi era il genio tattico e strategico di Alessandro anche se l'esercito non fu lui a crearlo ma suo padre Filippo II(che quando soggiornò a Tebe era molto giovane).

    Complimenti per l'immagine:spiega benissimo lo schieramento oplitico nella Grecia classica.
     
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    Estremamente interessanti sia i contributi che il piccolo dibattito. Molto bene.
     
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    Giuseppe S88, effettivamente sono molto interessanti i tuoi apporti.
    Ricordo di aver leggo qualcosa ( ma molto tempo fa , mi sfuggono iparticolari ) sull' importanza delle formazioni nelle guerre inter elleniche, in particolare su la formazione a cuneo spatana e l' ordine obliquo tebano. Ti risulta ? Grazie
     
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  6. Giuseppe Saracino '88
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    Sull'ordine obliquo creato da Epaminonda ti posso dire qualcosa:a Leuttra nel 371 a.C. Epaminonda non "usò" l'ordine obliquo per scelta propria ma fu un caso.Difatti l'esercito tebano era inferiore di numero a quello spartano e meno motivato a combattere quindi decise di cambiare lo schieramento di battaglia tipicamente usato dagli opliti:l'ala sinistra dell'esercito tebano sarebbe stata quella più forte al posto di quella destra dove schierò le truppe meno motivate che erano anche arretrate per evitare che venissero a contatto con l'ala sinistra spartana.Egli non poteva contare sulla superiorità numerica sull'intero campo di battaglia così decise di ottenerla su scala locale,sul punto più forte dell'esercito spartano:sull'ala destra dove stavano gli Spartiati con il re.Alle 8 file di Spartiati si contrapossero le 50 dei Tebani capitanati da Pelopida con in testa il "Battaglione Sacro":fu una strage di Spartiati(che non potevano permettersi molte perdite a causa del loro esiguo numero) e così l'ala destra venne sfondata e non appena l'intero esercito spartano vide che gli Spartiani erano in rotta si ritirarono pure loro.Un grande capolavoro tattico che fu ripetuto e perfezionato a Mantinea nel 362 a.C.:qui fu usato l'ordine obliquo in maniera voluta contro Spartani e Ateniesi che furono messi in rotta.Ma la grande vittoria venne vanificata dalla morte di Epaminonda(se vuoi ti posso dire qualcosa di più sulla sua morte).
    Non ho mai sentito o letto qualcosa sulla formazione a cuneo spartana:ma potrei sbagliarmi dopotutto non so tutto.
     
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    ok grazie
     
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