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L'ordinamento politico spartano si basava su quattro istituzioni che nel corso del tempo videro mutare sensibilmente i propri poteri. A capo dello stato fin da età remota vi è una diarchia, rappresentata da due re appartenenti alle nobili famiglie degli Euripontidi e degli Agiadi i cui poteri saranno sempre più limitati
L'apella era l'assemblea degli spartiati oltre i trent'anni. All'inizio fu l'organo supremo deliberativo dello Stato ma successivamente perse gradatamente di rilievo a vantaggio degli altri organi fino a mantenere solo il potere di formale ratifica per acclamazione delle decisioni prese.
La gerusia era composta da trenta membri: i due re e 28 cittadini eletti per acclamazione dall' apella tra i cittadini con più di sessant'anni. Inizialmente vitalizia, più tardi la carica ebbe durata annuale. La gerusia dirigeva la politica estera, controllava l'ordine pubblico, aveva l'iniziativa delle disposizioni da sottoporre all'apella e poteri giudiziari sui delitti capitali e contro lo Stato. Le sue decisioni erano inappellabili.
l'eforato, composto da cinque membri in rappresentanza delle cinque obe (le primitive tribù locali), nominati annualmente dalla gerusia e sottoposti al'approvazione per acclamazione dell'apella ebbero inizialmente il compito di vigilare sulla vita pubblica e, in assenza dei re, di amministrare la giustizia. Tuttavia gli efori approfittando dei conflitti frequenti tra le due dinastie regnanti incrementarono considerevolmente i propri poteri e dal V sec. finirono per assumere di fatto la sovranità dello Stato. I loro poteri finirono per spaziare dalll'amministrazione della giustizia, al controllo dell'ordine all'esrcizio di un potere legislativo. Finirono inoltre per esercitare il controllo sui re, con la facoltà di imprigionarli in qualsiasi momento, e dirigere la politica estera.
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L'ORDINAMENTO POLITICO DI SPARTA: DIARCHIA, APELLA, GERUSIA, EFORATO |
