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Cornelio Scipione.
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La Roma del periodo imperiale è colta e ellenizzata e l'alfabetizzazione era particolarmente elevate nella popolazione romana: una gran parte di loro è in grado di leggere e scrivere e di questi molti sono culturalizzati.
Possedere una Biblioteca in rotoli è possibile solo avendo un certo tipo di domus, ovvero con molto spazio perchè i rotili erano ingombranti e un'opera completa comprendeva non un solo rotolo ma più rotoli; quindi oltre al fatto che un rotolo era estremamente costoso, bisognava avere anche una casa adeguata rendendo ancora più difficoltosa la possibilità da parte di un comune cittadino Romano di possederne almeno un opera.
La forma del libro Codex trovò quindi un pubblico favorevole perchè era più pratico, estremamente meno ingombrante e costava molto meno( ma era anche meno pregiato, almeno all'inizio della sua comparsa).
I Rotuli di papiro sono molto delicati a tal punto che a noi sono giunti solo pochi frammenti perchè non si mantengono bene nel tempo e si rompono facilmente.
Quindi il Codex trova un terreno fertile a Roma: dal I a.C nasce la Membrana che non era altro che una specie blocco-notes attuale e aveva in poche parole lo stesso nostro utilizzo, serviva per scrivere appunti, per ricordarsi alcune cose di vario genere(uso quotidiano). Le Membrane non erano fatte con le pregiate strisce di papiro , bensì in pergamena (meno pregiata del papiro).
Queste membrane sono le antenate del Codex.
Secondo una teoria sulla nascita del Codex, quest'ultimo è un'invenzione dei Cristiani, perchè il Codice ha dei vantaggi evidenti: è di dimensioni limitate e quindi facilmente trasportabile e di conseguenza poteva essere fatto girare con molta più praticità diffondendo così il credo cristiano; poteva essere nascosto addosso o in casa, mentre un rotolo era delicato e ingombrante; Il codice quindi veniva usato dai Cristiani come mezzo di diffusione, non a caso il Cristianesimo è la religione del libro e il contatto con Dio può essere raggiunto tramite la Bibbia, quindi attraverso il libro(in questo caso della forma libro codex).
Il Processo di evangelizzazione era tale grazie alla diffusione dei testi sacri.
Nel giro di un paio di secoli il codice sorpassa l'utilizzo dei rotoli e li sostituisce(ma spiego più avanti il perchè).
In realtà il codice non era stato inventato dai cristiani, ma questi ultimi sono certamente i responsabili della sua diffusione. All'età di Giulio Cesare già esistevano i codici pergamenacei(ovviamente non di lusso); Dopo Cesare il Codice comincia ad essere utilizzato anche per le opere letterarie ma non di lusso.
E' lo stesso Marziale che propaganda e pubblicizza il codex come forma libraria descrivendo la praticità di tale formato: per portare i rotoli ci volevano casse intere, il Codex era leggero e per nulla ingombrante e poteva facilmente essere trasportato anche a piedi.
La diffusione del Codice avviene presso un pubblico meno abbiente , ovvero coloro che non potevano permettersi i rotoli.
Poi importantissimo è la questione del materiale utilizzato, la pergamena era meno costosa perchè non doveva essere importata come invece avveniva per i fogli di papiro dall'Egitto ; quindi la pergamena erano più facilmente reperibile e essendo meno costosa e meno lussuosa veniva utilizzata nei codici.
Il momento di snodo vi fu nel III secolo d.C. i motivi sono da ricercare nelle questioni storiche; con l'impossibilità col tempo di reperire il papiro dall'Egitto per via della decadenza di Roma e della perdita dei territori e del non controllo di tutte le sponde del Mediterraneo, la Pergamena si ritrova con la strada spianata.
Nel Medioevo la soppressione del Codice da parte del Rotolo è totale ovvero pari al 100%.
Il Codice inizialmente era considerato un libro scadente e quasi mai era utilizzato per riprodurre grandi opere letterarie; ma anche questo aspetto con il tardo antico e completamente nel medioevo cambia; basti pensare alla lussuosità dei Codici Virgiliani del IV secolo d.C.
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LA NASCITA DEL CODICE E LA SUA ASCESA AI DANNI DELLA FORMA LIBRO ROTOLO |
