PATRIMONIALE ?

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    Nel disperato tentativo di trovare un diversivo alla sue vicende giudiziarie personali ( e ai problemi del paese, con la disoccupazione giovanile al 29% e il redditi delle famiglie in caduta libera) il Presidente del Consiglio la setimana scorsa aveva lanciato un nuovo “al lupo al lupo”: il pericolo della patrimoniale.

    Il tutto nasce da una serie di riflessioni di economisti e politici sul tema del debito pubblico, e sull ‘ ipotesi di un provvedimento straordinario per invertire il circolo vizioso di interessi sul debito che alimentano il debito . Le varie proposte ( Amato, Veltroni, Capaldo) sono , a mio avviso ben riassunte in un articolo di Visco sul “sole 24 ore”, che coglie il punto fondamentale del problema

    È giusto quindi riflettere sulle implicazioni delle varie ipotesi di finanza straordinaria avanzate, che partono tutte dalla constatazione che a fronte di un debito pubblico molto alto (1.800 miliardi) esiste uno stock di ricchezza delle famiglie italiane cinque volte più elevato, e che prospettano un'imposta straordinaria sul patrimonio (non è chiaro se su tutto il patrimonio o solo su quello immobiliare) o sulle plusvalenze immobiliari.


    Aggiungierei che si legge in trasparenza la notazione che in particolare l’ ultima manovra finanziaria ha pesato unicamente sulle spalle dei ceti a reddito minore (giovani precari , pensionandi pubblici e privati e dipendenti pubblici in particolare), è quindi comprensibile la ricerca di sistemi che facciano pesare su altri ceti i necessari ulteriori sforzi

    L’ articolo di Visco d’ altra parte smonta da un punto di vista tecnico le ipotesi di patrimoniale proposte ( rimandiamo allo stesso per i particolari)

    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-...l?uuid=AaYOvV5C

    E torna sulla sua nota filosofia per il risanamento del bilancio che ancora un volta ci sembra convincente

    Ma è proprio necessario pensare a interventi straordinari? … sarebbe più semplice cercare di ottenere tale risultato mediante una riduzione della spesa pubblica, il recupero dell'evasione e, se necessario, con la introduzione di una imposta ordinaria sul patrimonio valutato ai prezzi di mercato.

    Esiste un solo esempio di paese che, partendo nel 2000 da uno stock di debito superiore a quello attuale italiano, è riuscito in meno di 10 anni a portarlo all'80% (prima della crisi): si tratta del Belgio che ha mantenuto per tutto il periodo un surplus primario delle dimensioni di quello che l'Italia aveva nel 2000, ottenuto ahimè, grazie a una pressione fiscale più elevata di quella media europea dei due punti di Pil. Si possono scegliere vie diverse, ma soluzioni definitive e miracolose non esistono. Ci attendono comunque lunghi anni se non di sofferenza, di duro lavoro e impegno.


    L' analisi e la critica tecnica alle proposte di patrimoniale sono contenute anche in un articolo di Gilberto Muraro sulla voce.info del quale rileviamo in particolare l' osservazione sui disastri che ha comportato l' abolizione dell' ICI da parte dell' attuale governo.


    www.lavoce.info/articoli/pagina1002130.html.

    C'è stato anche un intervento di Luca Ricolfi su "La Stampa"

    Ricolfi fa egregiamente il suo mestiere di colto e documentato notista schierato a difesa del moderatismo più puntiglioso, è sicuramente condivisibile la sua osservazione come per il centro sinistra non sia certo questo il momento per lanciare nel concreto una proposta operativa sulla patrimoniale, ma il passaggio da il senso a tutto l’ intervento è l’ ultima frase

    Sensata o insensata che sia, un’imposta patrimoniale straordinaria - che scarica sulle famiglie i debiti dello Stato - può permettersi di chiederla solo un governo che, prima, abbia fatto fino in fondo la sua parte, interrompendo risolutamente quel cammino di dissipazione del denaro pubblico che ci ha portati all’attuale disastro.


    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...zione=&sezione=



    Qui possiamo vedere la classica impostazione dei liberali la stato non può buttare il peso del debito sulle famiglie. Ma lo stato è qualcosa di diverso dalle famiglie italiane ? Perché chiedersi se il un governo (al di là dei rilievi tecnici di Visco e Murano) che magari butta e continua a buttare via soldi pubblici con gli appalti stile “protezione civile” sia degno o indegno di tassare i patrimoni , ma non ce se lo chiede se ritarda i pensionamenti, aumenta i ticket sui farmaci, o non rinnova i contratti dei precari

    E’ la solita impostazione , a mio modo di vedere, dei liberali per i quali una tassa su SUV è mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentare l’ abbonamento ai pendolari perché si è ridotto il fondo trasporti no

     
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  2. lupog
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    la patrimoniale è una proposta fuori tempo e fuori luogo per i motivi che ha evidenziato Muraro nel suo articolo. Ne aggiungo un altro: chi dovrebbe pagare questa fantomatica patrimoniale se non chi le tasse le paga già ad abundantiam.

    In questo caso non mi sento di buttare la croce addosso a Berlusconi che ha rilevato l'improponibilità di un simile provvedimento.

    Oltre ai giusti rimedi indicati da Visco c'è la strada maestra del rendere l'Italia un Paese più attraente per chi vuole investire e ha idee da mettere in piedi: è qui che secondo me il governo è più attaccabile perchè non ha fatto le riforme ( a costo zero) che ci si sarebbe dovuti attendere da sedicenti liberali.

    CITAZIONE
    Ma lo stato è qualcosa di diverso dalle famiglie italiane ?

    caro Lucrezio, lo Stato è il pubblico, la famiglia è pubblico e privato insieme. in Italia lo Stato si ricorda del pubblico delle famiglie quando deve presentare il conto , mentre è ben poco accogliente quando si tratta di offrire servizi ( penso a tutto ciò che potrebbe sostenete i genitori, gli asili , una scuola decente) che consentano alla famiglia di sviluppare armoniosamente la dimensione sociale e privata della famiglia e l'individualità dei suoi componenti :)

    Edited by lupog - 12/2/2011, 11:41
     
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    La mia impressione su tutta la querelle di questi ultimi giorni sulla patrimoniale è semplice: il debito pubblico va assolutamente ridotto in tempi relativamente brevi, se non altro per ridurre la clamorosa cifra che ogni anno paghiamo per gli interessi su di esso. La patrimoniale può essere una parziale soluzione, anche se anch'io ritengo vada accompagnata da pesanti misure di riduzione degli sprechi nella spesa pubblica. In ogni caso il centrosinistra con alcuni suoi esponenti (Amato in testa) sta commettendo l'ennesimo autogol rispolverando questa tassa in questo momento prché dà modo a Berlusconi di farsi passare ancora una volta come il paladino del "meno tasse per tutti". Il premier, dal canto suo, è francamente patetico nel suo proporsi ancora come il difensore ultimo dallo "statalismo centralista e fiscalista dei comunisti" e nel suo nascondersi sotto queste cose in un momento drammatico per i nostri giovani, per la nostra economia in generale e, non ultimo, per la sua credibilità personale.
     
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  4. lupog
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    CITAZIONE (Oskar @ 12/2/2011, 11:43) 
    Il premier, dal canto suo, è francamente patetico nel suo proporsi ancora come il difensore ultimo dallo "statalismo centralista e fiscalista dei comunisti"

    il mondo è bello perchè è vario: io invece penso che se Berlusconi sta ancora in piedi è proprio perchè viene visto a torto o a ragione come l'argine contro il dilagare dello statalismo dei "comunisti".
    Intendiamoci non condivido nulla di questa strategia del Cavaliere molto opportunistica. Ma è uno delle ragioni del suo stare ancora in sella ;)
     
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    Credete veramente che sia una strategia opportunistica?
    Credo che , Berlusca o nò , sia difficile trovare a destra , quella liberale intendo , qualcuno che appoggerebbe la patrimoniale , è ancora vivo in me l' esproprio proletario di Amato , gente che si è ritrovata col conto corrente decurtato dalla sera alla mattina e magari erano soldi in prestito per scadenze di pagamento.
    L' ennesimo autogol della sinistra , gente che nòn sà cosa sia la libera circolazione dei capitali e le esigenze della produzione , che pensa che l' economia segua i criteri di un ministero.
    La quota 90 la fece Mussolini , preferisco fidarmi di Tremonti.
     
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  6. lupog
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    CITAZIONE (Romeottvio @ 12/2/2011, 12:30) 
    Credete veramente che sia una strategia opportunistica? Credo che , Berlusca o nò , sia difficile trovare a destra , quella liberale intendo , qualcuno che appoggerebbe la patrimoniale ,

    non hai letto il mio precedente post Romeo,altrimenti ti saresti accorto che ho espresso la mia totale contrarietà al progetto di patrimoniale.
    Quella di Berlusconi è una strategia opportunistica perché è molto facile fare i pseudoliberali, dicendo cosa non si vuol fare. contando sui malumori dell'opinione pubblica basta limitarsi a dire che non piace quello che fa la sinistra e il gioco è fatto. Sarebbe stato lecito attendersi da chi ha promesso da 16 anni la rivoluzione liberale fatti ben più concreti come per esempio misure volte a favorire la concorrenza e nle campo dei trust , la liberalizzazione delle professioni, l'introduzione di criteri meritocratici e di efficienza nella p.A, una riforma della giustizia che consentisse in tempi rapidi il recupero dei crediti per le imprese o una fiscalità di vantaggio per chi prova a mettere in piedi tra mille difficoltà un'idea ( sopratutto se richiede l'impiego di tecnologie avanzate) o a chi crea posti di lavoro a tempo indeterminato . Questo e altro sono cose che i veri liberali , nel loro piccolo, reclamano noiosamente da anni e che Berlusconi si è ben guardato dal realizzare. ;)
     
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  7. Italo-romano
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    CITAZIONE (Oskar @ 12/2/2011, 11:43) 
    In ogni caso il centrosinistra con alcuni suoi esponenti (Amato in testa) sta commettendo l'ennesimo autogol rispolverando questa tassa in questo momento perché dà modo a Berlusconi di farsi passare ancora una volta come il paladino del "meno tasse per tutti".

    _________________________________________




    Per l'appunto...di finanza pubblica ne capisco poco, ma politicamente direi che il Cavaliere non ha ancora perso la sua innata capacità di saper parlare alla "pancia" degli italiani, ergo non è proprio il caso di fornire ulteriori munizioni alla sua già rifornita artiglieria propagandistica.






    CITAZIONE (lupog @ 12/2/2011, 11:51) 
    ...io invece penso che se Berlusconi sta ancora in piedi è proprio perchè viene visto a torto o a ragione come l'argine contro il dilagare dello statalismo dei "comunisti".
    Intendiamoci non condivido nulla di questa strategia del Cavaliere molto opportunistica. Ma è uno delle ragioni del suo stare ancora in sella ;)

    ________________________________________




    E se lui è fin troppo bravo nell'impostare la partita come gli vien naturale, mi stupisco che l'opposizione lo lasci ancora giocare sostanzialmente a modo suo, come gli vien meglio, sino a realizzare degli autogol (quantomeno mediatici, virtuali...) che di fatto lo avvantaggiano e lo aiutano anche quando magari è obiettivamente in affanno (=come mi pare sia ora).




     
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  8. lupog
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    CITAZIONE (lupog @ 12/2/2011, 11:51) 
    ...io invece penso che se Berlusconi sta ancora in piedi è proprio perchè viene visto a torto o a ragione come l'argine contro il dilagare dello statalismo dei "comunisti".
    Intendiamoci non condivido nulla di questa strategia del Cavaliere molto opportunistica. Ma è uno delle ragioni del suo stare ancora in sella ;)

    ________________________________________




    E se lui è fin troppo bravo nell'impostare la partita come gli vien naturale, mi stupisco che l'opposizione lo lasci ancora giocare sostanzialmente a modo suo, come gli vien meglio, sino a realizzare degli autogol (quantomeno mediatici, virtuali...) che di fatto lo avvantaggiano e lo aiutano anche quando magari è obiettivamente in affanno (=come mi pare sia ora).

    sacrosante parole, caro Claudio. :cheers:
     
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    CITAZIONE (lupog @ 12/2/2011, 11:24) 
    la patrimoniale è una proposta fuori tempo e fuori luogo per i motivi che ha evidenziato Muraro nel suo articolo. Ne aggiungo un altro: chi dovrebbe pagare questa fantomatica patrimoniale se non chi le tasse le paga già ad abundantiam.

    fermo restando l' inopportunità di lanciare la proposta in un momento come questo ( passi amato, ma veltroni lo dovrebbe capire .... in teoria) nel nostro cenacolo ne possiamo parlare liberamente
    Il tema della patrimoniale sostitutiva di una parte delle tasse sui redditi è un tema particolarmente stringente in un paese con una evasione fiscale così ampia
    credo , caro lupo, che la mappa fra chi possiede patrimoni specie medio grandi e chi paga contribuzioni fiscali medio alte non sia così coincidente come dici
    Negli anni 70 iniziò una discussione soprattutto ad opera di Fuà ( troppe tasse sui redditi) che invece proponeva di spostare il peso fiscale dai redditi ai consumi , ma rilevando fra i consumi di lusso l' avere una casa grande e seconde e terze case , nonchè mobili registrati la patrimoniale era dietro l' angolo.
    Si tratterebbe di cambiare l' intero quadro della fiscalità e non può essere una casa da comizi

    CITAZIONE (lupog @ 12/2/2011, 11:24) 
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    Ma lo stato è qualcosa di diverso dalle famiglie italiane ?

    caro Lucrezio, lo Stato è il pubblico, la famiglia è pubblico e privato insieme. in Italia lo Stato si ricorda del pubblico delle famiglie quando deve presentare il conto , mentre è ben poco accogliente quando si tratta di offrire servizi ( penso a tutto ciò che potrebbe sostenete i genitori, gli asili , una scuola decente) che consentano alla famiglia di sviluppare armoniosamente la dimensione sociale e privata della famiglia e l'individualità dei suoi componenti :)

    totalmente d' accordo, se facciamo dei prelievi alla svedese non possiamo fornire servizi alla guadamalteca, però quello che volevo dire è che se lo stato italiano è così la colpa è , ovviamnete, degli italiani famiglie comprese, l' idea che esista un modo di risolvere i problemi economici senza "far pagare gli italiani" è piuttosto streana . Certo si dice riduciamo le spese della casta , giustissimo, ma ha un significato molto importante dal punto di vista della Giustizia ( la maiuscola e voluta) , abbastanza ridotto da quello delle conseguenze pratiche. I danni li hanno fatto i governi che abbiamo eletto noi il conto lo dibbiamo pagare noi, poi si discute come distribuirlo
     
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  10. lupog
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 12/2/2011, 13:24) 
    CITAZIONE (lupog @ 12/2/2011, 11:24) 
    la patrimoniale è una proposta fuori tempo e fuori luogo per i motivi che ha evidenziato Muraro nel suo articolo. Ne aggiungo un altro: chi dovrebbe pagare questa fantomatica patrimoniale se non chi le tasse le paga già ad abundantiam.

    credo , caro lupo, che la mappa fra chi possiede patrimoni specie medio grandi e chi paga contribuzioni fiscali medio alte non sia così coincidente come dici

    ho detto un altra cosa Lucrezio: che in un Paese in cui l'evasione è altissima e che chi ha grandi patrimoni se vuole sa come nasconderli al fisco, una patrimoniale finirà per ricadere sulle tasche di chi le tasse le paga già. :)
     
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    Guard aun pò Lupo, dopo Alberto che era intervenuto su Battisiti, ho un altro amico che la pensa esattamente come te sulla patrimoniale ( questo è edera verde , da non confondere con edera rossa di cui ogni tanto riporto qulache intervetno, su FB c'è anche un edera viola ma non lo conosco personalemnte , ad un seguace di Nucara ho consigliato di chiamarsi edera nera , ma si è offeso :P )

    Nel momento in cui i problemi della crisi economica si fanno più stringenti anche con riferimento alle scelte che verranno effettuate a livello europeo, c'è veramente da chiedersi perchè nell'ambito dello schieramento riformatore italiano emergono ancora proposte insensate (proprio dal punto di vista dei ceti che si dice di voler tutelare)da parte di chi ha fatto errori madornali in passato sia in linea di principio che in linea di fatto.
    Dal punto di vista del principio di equità fu un obbrobrio la tassazione dalla sera alla mattina sull'ammontare del saldo dei conti correnti applicata dal Governo Amato. Un'errore fu tutta la politica fiscale del Governo Prodi che si alienò le simpatie e l'appoggio di larghi settori del ceto medio concentrando l'incremento della pressione fiscale proprio sui ceti medi dipendenti che durante il suddetto Governo Prodi si videro taglieggiate le tredicesime (il che non poco contribuì al ritorno al governo dell'attuale sciagurata leadership).
    L'idea di una patrimoniale in questo momento è sbagliata sia nel merito, sia dal punto di vista politico- tattico in particolare nei confronti di larga parte del ceto medio (il che può condizionare anche l'esito della imminente competizione elettorale).
    Atteso che il fenomeno delle doppie case è oramai diffusissimo anche fra i ceti medio bassi,è possibile che non si consideri che un'eventuale imposta patrimoniale verrebbe di fatto a rappresentare un ulteriore colpo ai redditi di molti che già pagano le tasse con il sistema della ritenuta obbligatoria ? Con che cosa si può infatti pagare un'imposta sulle seconde case se non con il reddito periodicamente incassato ?
    In tal modo un'imposta patrimoniale si trasformerebbe in aggravio delle già pesanti imposte sui redditi.
    Una cosa è fare un calcolo matematico sulle entrate possibili, un'altra cosa è valutare l'impatto concreto di un'imposta patrimoniale a largo raggio che finirebbe per mettere realmente di nuovo le mani nelle tasche di molti italiani, non solo dei super ricchi. Diverso sarebbe se ad essere tassate fossero le pusvalenze realizzate dalle società immobiliari oppure dai proprietari di parecchi appartamenti.
    E perchè non ritoccare anche la tassazione delle pluvalenze sulle compravendite di titoli azionari ferme al 12,50% (sotto la media europea) e che andrebbero a colpire soprattutto la speculazione che oggi è padrona della Borsa (non da oggi in verità ma in maniera veramente evidente e rilevante dal settembre 2008)?
    Purtroppo il momento delle scelte per incidere sull'ingente debito pubblico accumulato da anni di malgoverno di destra e di sinistra si sta avvicinando e l'area riformatrice del Paese non fa altro che continuare anche su questi temi a balbettare un linguaggio incomprensibile e contraddittorio destinato ad essere ancora una volta fallimentare non solo sostanzialmente ma anche in termini di comunicazione alla popolazione italiana.
    ederaverde



    comunque parlando di tasse questa , che non ho fatto in tempo a verificare se è vera e grossa :o:

    Le 21 nuove tasse di Berlusconi (o aumenti delle medesime)

    1) Introdotta tassa di 30 euro più marca da bollo di 8 per ogni ricorso al giudice di pace.
    2) Eliminata la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;
    3) Eliminata la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.
    4) Cancellato il credito d' imposta, introdotto da Prodi, del 10% alle imprese che fanno ricerca ed innovazione.
    5) Niente restituzione fiscal drag a lavoratori e imprese.
    6) Introduzione della cosiddetta tassa sulla tecnologia (lettori multimediali, telef. cellulari, computer). Costerà circa 100 euro a famiglia.
    7) Aumento tariffe dell' acqua (grazie alla privatizzazione fatta da Tremonti, art. 23 bis decreto legge 133/2008)
    8) Aumento delle tariffe postali
    9) Aumento pedaggi austostrade Anas
    10) Aumento di 3 euro sui biglietti aerei per chi parte da Roma e Milano, per qualsiasi destinazione e su qualunque compagnia, low cost incluse.
    11) Aumento biglietti dei treni, sia regionali che a lunga percorrenza.
    12) Raddoppio dell' IVA sugli abbonamenti alle pay tv
    13) Tabacchi: aumentano sigarette low cost e "fai da te"
    14) Aumento canone Rai
    15) Confermata l' applicazione dell' Iva sulla tassa rifiuti, nonostante sentenza contraria Corte Cosituzionale.
    16) Stretta fiscale sulle compagnie assicurative (che sicuramente si rifaranno sugli assicurati)
    17) Imposta di scopo (i comuni possono istituire nuovi tributi, ad es. tassa di soggiorno per i turisti) per favorire investimenti nel territorio comunale.
    18) Concessa alle regioni la possibilità di aumentare fino al 3% l' addizionale Irpef.
    19) Istituzione pedaggio sui raccordi autostradali (ad es. Firenze-Siena, Roma-Fiumicino, Salerno-Avellino, tangenziale Bologna)
    20) Aumento aliquota contributiva, dal 25 al 26%, per iscritti a gestione separata INPS (professionisti senza previdenza di categoria, venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali)
    21) Aumenta al 10% (dal 7-8) l' "aggio" per la riscossione dei tributi concesso alla Riscossione spa. La nuova norma implica un aggravio per il contribuente pari al 2.5% circa in caso di pagamento dopo il sessantesimo giorno.
    Il governo Berlusconi non solo ha aumentato le aliquote di tasse e imposte già esistenti, creandone anche delle nuove, come quella sui ricorsi al giudice di pace, ma non ha cancellato manco una delle supposte "67 nuove tasse di Prodi". Tanto sbandierate dalla destra nella passata legislatura, sono ancora tutte li.

    E per finire una chicca:

    NEL PACCHETTO PRESENTATO CON IL MINISTRO MELONI, IL PREMIER HA ANNUNCIATO CHE “STO STUDIANDO UN’IMPOSTA AGEVOLATA DEL 10% PER 3 ANNI PER I GIOVANI CHE APRONO UN’ATTIVITA". EBBENE, QUEL REGIME AGEVOLATO DEL FORFETTINO DEL 10% PER I GIOVANI ESISTE GIA’ DA 10 ANNI. FU INTRODOTTO DALL' ULIVO CON LA LEGGE 388 DEL 2000.
    Breaking news (come dicono alla CNN)! Presto le tasse diverranno 22: il ministro Bondi ha inserito nel milleproroghe un emendamento volto ad aumentare di un euro il prezzo del biglietto del cinema. Sale parrocchiali



    http://gianniguelfi.ilcannocchiale.it/post/2587015.html

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  12. lupog
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    si Lucrezio stando ai dati Istat con Berlusconi la pressione fiscale è lievemente aumentata dal 43,1 del 2007 al 43, 2% del 2009. entro poche settimane dovremo sapere a quanto si è attestata nel 2010: non mi stupirei di un ulteriore incremento :)

    per la patrimoniale concordo ovviamente con il giudizio del tuo amico ( o amica?) edera verde:
    Invece abbiamo opinioni differenti sul giudizio sulla tassazione degli anni 90: era assolutamente necessario acquisire in fretta le finanze necessarie per aggiustare i conti pubblici in vista dell'entrata nell'Euro. Mancare quell'obiettivo ci avrebbe impedito di competere a parità di condizioni con gli altri Paesi europei. Inoltre non riesco a immaginare come si sarebbe potuto affrontare la spietata concorrenza della globalizzazione potendo contare sulla riserva del nostro piccolo mercato interno di 60 milioni di abitanti. :wacko:
     
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    I miei amici continuano a darti ragione Lupo questa volta è edera rossa che conviene con te sulla tassazione di Amato ( comunque non ti illudere , rossa o verde , è sempre un edera maschile :no: )

    Credo sarebbe utile alla discussione se l'amico edera verde indicasse anche in termini quantitativi le possibili entrate che lo stato incasserebbe seguendo la strada da lui proposta rispetto ad altre ipotesi che sono state avanzate ( tenendo anche conto delle modifiche di comportamenti che le stesse imposte potrebbero indurre) . Quanto alla politica fiscale del governo Prodi credo non avesse molte alternative stante anche la maggioranza ristretta di parlamentari che l'appoggiavano e l'indisponibilità di alcuni di questi a colpire in maniera marcata i redditi ed i patrimoni più elevati. Certamente la gestione di Visco, a detta anche di commercialisti non prevenuti versi il centro-sinistra, fu infelice , soprattutto per la confusione che portò fra gli stessi commercialisti che, pur campando proprio grazie ad una certa difficoltà che il sistema fiscale rappresenta per il comune cittadino e per la comune azienda, si trovarono pressati da un ampio numero di norme non di rado di difficile comprensione ed attuazione.
    La politica economica del governo Prodi fu improntata ad una onesta ammissione delle difficoltà finanziarie alle quali stavamo andando incontro ed alla scelta di , per usare una espressione di Prodi, "mettere del fieno da parte" . Una scelta non altrettanto rigorosa avrebbe forse permesso la continuazione di quel governo, ma oggi la situazione sarebbe ancora più grave. Certamente il governo Prodi mancò, anche nella rappresentazione delle sue politiche finanziarie, di qualsiasi capacità di comunicazione , aggravata da certe sparate di alcuni alleati che sembravano più intenzionati a crearsi due minuti di audience in più, che a fare un lavoro di squadra. E, per la verità, anche l'attribuire al centrosinistra nel suo complesso le proposte di una patrimoniale che circolano più fra gli studiosi che fra i politici,mi sembra anch'essa un caso di cattiva comunicazione del centro-sinistra e più ancora di una , ormai usuale, pronta strumentalizzazione da parte degli organi mediatici del centro-destra ( fenomeno che abbiamo già visto andar non di rado assieme).Un motivo im più per fare attenzione a ciò che iene detto dirà , e con ragione, più di qualcuno.
    Purtroppo non vi è scelta fiscale che non susciti contrasti anche di principio, sulla natura stessa degli strumenti fiscale che si vanno ad adottare. Così sentiamo teorizzare l'ingiustizia della imposta di successione ( quasi un invenzione dei comunisti ,anche se ne era un convinto fautore Stuart Mill e se i repubblicani la auspicavano in maniera anche pesante fin dal loro primo programma del1897) e magari non si trova nulla di innaturale sull'imposta sul reddito frutto del lavoro. Credo che , in realtà, le politiche fiscali siano sempre un mixer dettato da stati di necessità , da facilità ed urgenza di incasso, da più o meno forti preoccupazioni sulla tenuta economica, ma anche di appoggio politico alla maggioranza, da parte delle categorie che ne vengono coinvolte.
    Ho , tra l'altro, l'impressione, che con il sistema bipolare si tenda ,ancor più di prima, a scaricare sulle categorie politicamente non rappresentate dalle possibili maggioranze di governo il maggior peso delle modifiche al sistema fiscale. Per il momento solo due istituzioni , una millenaria, un'altra ben più recente ma altrettanto importante agli occhi della destra , sembrano salvarsi dall'esigenza di nuovi giri fiscali: il patrimonio della Chiesa cattolica e quello personale dell'attuale indegno capo di governo.

    P.S. : Credo anch'io che altre misure sarebbero state più eque rispetto all'imposta sui saldi dei conti correnti voluta dl governo Amato. Non so quante altre sarebbero state efficaci con altrettanta immediatezza di risultato . Quell'imposta fu il segno che eravamo in quel momento alla linea del Piave e del Grappa della finanza pubblica italiana. Ed in una tale situazione le misure prese possono, ahimè, essere anche fortemente ingiuste, ed anche allora mancò una buona comunicazione politica.
    Quanto al fatto che fossero state prese dalla sera alla mattina , credo proprio che sarebbe stato impossibile fare diversamente, erano tipiche misure da decreto catenaccio , se vi fossero state anche solo 24 ore di preavviso oltre a trovarsi lo stato senza imposte , le banche si sarebbero ritrovate senza depositi di conto corrente ( e lo stesso valse anche per i libretti di deposito a risparmio). Già sulle voci della riunione del consiglio dei ministri vi furono grossi conti che furono svuotati anticipatamente e molti sportelli bancari si trovarono a fare, per i clienti di particolare peso, operazioni ben oltre i normali orari di apertura.

    EDERA ROSSA

    Bello anche l' articolo del sole 24 ore sul federalismo fiscale , questa riforma che se ne dica non mette in relazione l' attività degli amministratori con il peso fiscale sui loro elettori

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AaF1o67C
     
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