F.L.I. si spacca e Fini lancia proclami.

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    Ginafranco Fini

    Roma, 17-02-2011

    "Sappiamo che il nostro è un progetto ambizioso e quindi difficile. Ma soprattutto sappiamo che va spiegato agli elettori più che agli eletti. Ne consegue che è nella società che Futuro e Libertà dovrà sviluppare le sue iniziative, tessere la sua rete, organizzare i suoi consensi. E solo quando si apriranno le urne, accada tra poche settimane o tra due anni, sapremo se avremo vinto la nostra battaglia". Lo afferma il leader di Fli, Gianfranco Fini, in un intervento che verra' pubblicato domani su Il Secolo.


    "Fin d'ora -sottolinea il presidente della Camera- sappiamo che vale la pena di provarci con tutto l'entusiasmo, la passione, l'impegno civile dei tanti che ci invitano, senza preoccuparsi degli organigrammi, ad andare avanti. Cosa che dopo Milano faremo ancor piu'
    convintamente".

    La difficolta' di Fli e la ritrovata baldanza dei gerarchi del PdL sono fenomeni tutti interni al ceto politico, sentimenti di chi teme per il proprio status di ministro o di parlamentare o di chi aspira a divenire sindaco, assessore o per lo meno consigliere comunale".

    Ci riconosciamo e intendiamo agire nell'ambito dei valori e della cultura politica del centrodestra, senza alcuna ambiguita' ne' tantomeno senza derive estremiste o sinistrorse"
    Rainews24

    Intanto il neopartito perde pezzi , nonostante le indubbie difficoltà del Berlusca , il solo sentore di sinistra induce alla fuga.
    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/po...1586732623.html
     
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  2. lupog
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    il problema non è tanto il profumo di sinistra quanto le premesse su cui sta fondando il nuovo partito.

    Fini sta facendo di FLI un feudo, in cui agisce da signorotto assieme ai suoi fedelissimi, su tutti Italo Bocchino. Praticamente ha ridimensionato il ruolo di Urso e Viespoli, mettendoli già in minoranza. Fini denunciò giustamente la scarsa democrazia interna nel PDL ma si sta mettendo a fare il piccolo dux nella nuova creatura. Gli stessi comportamenti di quando era leader di AN :sick:

    Continuo ad auspicare che la destra riesca a trovare personaggi più presentabili di lui e di Berlusconi. C'è bisogno di una forza conservatrice con un progetto di ampio respiro e meno legata agli interessi di bottega dei suoi capi :)
     
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  3. Italo-romano
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    CITAZIONE (lupog @ 17/2/2011, 19:02) 
    Fini sta facendo di FLI un feudo, in cui agisce da signorotto assieme ai suoi fedelissimi, su tutti Italo Bocchino. Praticamente ha ridimensionato il ruolo di Urso e Viespoli, mettendoli già in minoranza. Fini denunciò giustamente la scarsa democrazia interna nel PDL ma si sta mettendo a fare il piccolo dux nella nuova creatura. Gli stessi comportamenti di quando era leader di AN :sick:

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    Il quale Fini, peraltro, è uso a trattar con metodi "centralisti" l'opposizione interna, già ai tempi di An le sue sistematiche e pesanti "frustate mediatiche" ai c.d. "colonnelli" son proverbiali ed arcinote.

    Per usare una formula a me cara, io lo definirei un brillante ufficiale di Stato Maggiore, insomma un generale, ma senza esercito...del vero leader politico gli manca quella qualità nota come carisma.



     
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    Bè , il carisma a mio giudizio l' aveva , almeno finchè non hà cominciato ad ondeggiare smentendo il Fini puro e duro che era riuscito a sdoganare e staccare AN dal MSI , mantenendo sostanzialmente unito il partito verso una destra democratica ma dai sicuri valori borghesi , poi , tra impresentabili Tulliani e compromessi vari con gli stessi valori da lui stesso espressi nei sui precedenti scritti , il carisma e la credibilità si sono dissolti in tattiche più politiche che ideali.
    Che tristezza. :huh:
     
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  5. Italo-romano
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    CITAZIONE (Romeottvio @ 18/2/2011, 10:04) 
    Bè , il carisma a mio giudizio l' aveva , almeno finchè non hà cominciato ad ondeggiare smentendo il Fini puro e duro che era riuscito a sdoganare e staccare AN dal MSI , mantenendo sostanzialmente unito il partito verso una destra democratica ma dai sicuri valori borghesi , poi , tra impresentabili Tulliani e compromessi vari con gli stessi valori da lui stesso espressi nei sui precedenti scritti , il carisma e la credibilità si sono dissolti in tattiche più politiche che ideali.
    Che tristezza. :huh:

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    Màh...francamente non l'ho mai ritenuto un vero trascinatore di folle, semmai uno stimabile e rispettabile leader borghese, che riscuote simpatie assai superiori ai consensi poi effettivamente raccolti...ma neppure nel Msi in fondo era particolarmente autorevole, tanto che appena morto Almirante, Rauti gli sfilò la segreteria.

    Naturalmente poi il carisma non è tutto, ma io credo sia una qualità innata...Almirante lo aveva, da leader del vecchio Msi...e Berlusconi da padre fondatore del Pdl...lui invece non direi...è un buon oratore, calmo, educato, belloccio, insomma affascinante e stimabile da vari punti di vista, questo sì.
     
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    Fondamentalmente sono d'accordo con ciò che è venuto fuori dagli interventi di lupog, Romeo e Italo. Aggiungo due cose. La prima: Fini è ormai visto come il passato, anche da chi una volta lo votava. Dovrebbe prenderne atto e rinunciare al ruolo di leader. Seconda: FLI è un partito che nasce morto o quasi. La sconfitta del 14 dicembre, che è una sua sconfitta su tutta la linea, l'ha condannato prima di nascere. Forse Fini a questo punto fa bene a puntare sui suoi fedelissimi, che almeno non lo tradiranno mai.
     
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    CITAZIONE (Italo-romano @ 18/2/2011, 10:20) 
    Màh...francamente non l'ho mai ritenuto un vero trascinatore di folle, semmai uno stimabile e rispettabile leader borghese, che riscuote simpatie assai superiori ai consensi poi effettivamente raccolti...ma neppure nel Msi in fondo era particolarmente autorevole, tanto che appena morto Almirante, Rauti gli sfilò la segreteria.

    Effettivamente , quello che può sembrare un limite , per me era un pregio , non voglio un trascinatore di folle o un unto dal signore , preferirei un solido borghese con solidi ideali da padre di famiglia , siceramente democratico e conservatore "cum grano salis", capace di convincere col filo logico del discorso , senza urli o voli pindarici .
    Insomma , un De Gasperi un pò meno clericale , dati i progressi scientifici forse si potrebbe clonarlo. :lol:
     
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  8. Italo-romano
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    Ma infatti da questo punto di vista lui pare credibilissimo anche a me...solo che, come osservava Oskar, oramai anche lui tende ad esser percepito - a torto o a ragione - come un leader un pò logoro, vecchio, almeno come anni di visibilità politica...se fosse più giovane e più nuovo, ho ragione di presumere che occuperebbe assai meglio quel vuoto politico da te opportunamente rimarcato (=ossia la mancanza di un leader "borghese", normale, civile, diciamo così).
     
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  9. lupog
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    CITAZIONE (Italo-romano @ 18/2/2011, 12:51) 
    oramai anche lui tende ad esser percepito - a torto o a ragione - come un leader un pò logoro,

    ......logoro a causa di un'incoerenza legata sempre più a logiche di potere personale. Fini non può dichiararsi a favore delle democrazia interna quando è in minoranza nel partito, e negarla quando invece occupa una posizione di forza. Queste cose le notano al vertice, alla la base del partito e ne tiene conto anche l'elettorato. Di conseguenza il suo agire perde di credibilità.
    Infine anche secondo me De Gasperi resta un punto di riferimento di buona politica. Ed era un cattolico dai solidi principi ma,tenendo contro del contesto, tutt'altro che clericale: ricordiamoci quando il Vaticano lanciò l'idea di un alleanza elettorale anticomunista della DC con l'MSI per il comune di Roma. De Gasperi non pose il veto ma dichiarò che qualora il progetto fosse andato in porto lui si sarebbe dimesso da Presidente del Consiglio perché ciò andava contro il suo ideale antifascista. L'iniziativa fallì e PIo XII non perdonò De Gasperì, arrivando a rifiutare di riceverlo in udienza privata con la moglie in occasione dei trent'anni di matrimonio. :)

    Edited by lupog - 18/2/2011, 13:49
     
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  10. Italo-romano
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    Ricordi benissimo, Lupo...quanto a Fini, credimi so bene come NON rispettasse il principio di democrazia interna in An, all'epoca ero ancora un elettore del suddetto partito, e potrei citare svariati episodi.

    Aggiungo solo che il primo logo del suo neo-partitino prevedeva il nome "FINI" in bella evidenza, poi cassato, e lui stesso ha dovuto immediatamente auto-sospendersi da presidente...segno che la moral suasion di Napolitano, con lui, ha funzionato, inducendolo a far ciò.
     
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  11. Armilio
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    Ma oltre ai problemi interni, c'è anche un problema di linea di partito. Cioè, l'alleanza col terzo polo non dovrebbe avere molto senso: Fini ha detto che il suo partito doveva essere laico e liberale, e si allea con un partito confessionale e sociale, cioè esattamente l'opposto, dandogli pure in pratica la guida dell'alleanza perchè Fini vista la sua carica istituzionale può intervenire fino ad un certo punto nella politica giornaliera.
     
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  12. Italo-romano
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    CITAZIONE (Armilio @ 18/2/2011, 13:36) 
    Ma oltre ai problemi interni, c'è anche un problema di linea di partito. Cioè, l'alleanza col terzo polo non dovrebbe avere molto senso: Fini ha detto che il suo partito doveva essere laico e liberale, e si allea con un partito confessionale e sociale, cioè esattamente l'opposto, dandogli pure in pratica la guida dell'alleanza perchè Fini vista la sua carica istituzionale può intervenire fino ad un certo punto nella politica giornaliera.

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    Eppoi Fli nasce come un partito "solidamente collocato a destra" ma, nel contempo, "radicalmente alternativo a questo centrodestra"...quindi sta all'opposizione, ma non può allearsi colla sinistra, poichè allora il suo elettorato non lo seguirebbe più.




     
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  13. Armilio
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    Ma a parte l'alleanza con la sinistra che secondo me non è mai stata probabile, Fini ha fatto anche l'errore di volersi subito alleare con qualcuno. Probabilmente pensava che il 14 Berlusconi venisse sconfitto, e gli serviva una alleanza. In questo senso il 14 dicembre ha perso 2 volte, perchè ora si ritrova con una alleanza abbastanza inutile, quando invece sarebbe meglio per lui e il suo partito rimanere da soli e incominciare a dare all'elettorato la sensazione della propria linea di partito, della propria identità.
     
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  14. lupog
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    Non ho la sensazione che le alleanze siano viste in maniera così contraddittoria dalla base. Non è questo che ha fatto crollare il consenso di Futuro e Libertà ma il tentativo fallito di mandare a casa Berlusconi e le tensioni interne che Fini, a dispetto delle parole, sta risolvendo con fare autoritario. Sul conflitto tra laici e confessionali il dibattito era aperto nel partito e una dialettica interna vivace poteva essere utile a proporre una linea di condoitta capace di aprirsi verso più settori dell'elettorato. Inoltre si può essere liberali nell'attenzione verso la concorrenza economica e i temi dei diritti civili, senza per questo considerare il sistema del welfare come un qualcosa da abbattere. E in quest'ultimo senso Fini si sarebbe mosso nel quadro della tradizione consolidata della destra sociale :)
     
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  15. onestobender
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    Io ho come l'impressione che FLI sia una specie di PDL senza soldi...
     
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18 replies since 17/2/2011, 18:31   175 views
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