Stop al ponte sullo Stretto: qualcuno pagherà?

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    Ponte stretto: stop a fondi Stato

    Niente piu' finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina: e' l'impegno che il governo deve assumere in seguito all'approvazione di una mozione dell'Idv sul trasporto pubblico locale da parte dell'Aula della Camera su cui l'esecutivo aveva espresso parere favorevole. La mozione impegna il governo alla soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del ponte pari a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il 2012 quale contributo ad Anas spa.

    Fonte: http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000267215.shtml



    Vi propongo un'analisi della vicenda:

    Ponte sullo Stretto, ecco quanto costerà abbandonare il progetto

    Niente ponte sullo Stretto, il Governo ha approvato una mozione dell’IdV che potrebbe eliminare i finanziamenti al progetto per gli anni 2012-2013, pari a 1 miliardo e 770 milioni. Eppure a portare avanti l’opera – negli anni passati – fu proprio l’Italia dei Valori che, con Di Pietro ministro dei Lavori Pubblici, lo inserì tra le opere urgenti e – nonostante il cambio di governo e i propositi di abbandonare il progetto – non chiuse la società Ponte sullo Stretto. All’epoca l’ex pm si giustificò dicendo che lo Stato avrebbe dovuto pagare una penale da 500 milioni di euro. Anzi, elargì ulteriori 25 milioni di euro e il 25 ottobre 2007 ricorse ai voti del centrodestra pur di non chiudere la Società Ponte sullo Stretto. Del progetto, come ha ricordato oggi Filippo Facci su Libero, ”se ne sono occupati trentatré governi e 234 ministri in dodici legislature”.
    Eppure, in un certo senso Di Pietro aveva ragione. Già nel 2005, infatti il presidente della società statale Infrastrutture, Andrea Monorchio, disse: “leggo spesso sui giornali che il ponte sullo Stretto non si farà, ma al punto in cui siamo non è possibile non farlo, anche perché lo Stato pagherebbe in penali cifre equivalenti alla sua costruzione”. E il sospetto è che alle aziende interessino proprio le penali, nella consapevolezza diffusa dell’infattibilità dell’opera.
    Quanto prospettato da Monorchio non è comunque esagerato. Dal momento che il contratto firmato con il general contractor Eurolink è operativo, secondo quanto ha ricordato il Corsera giorni fa, in caso di cancellazione dell’opera lo Stato italiano potrebbe dover pagare una penale che varia dai 160 ai 400 milioni di euro, a cui si andrebbero ad aggiungere i costi sostenuti fino a d oggi dalla Società Stretto di Messina, calcolati in circa 270 milioni. Senza contare le spese per la liquidazione, le cause che inevitabilmente sorgerebbero e quanto già speso per i consulenti. La cifra finale si aggirerebbe attorno agli 800 milioni di euro.
    La Società Stretto di Messina, però, non crede che questo sia lo stop definitivo al progetto e in una nota fa sapere che “il voto favorevole della Camera dei Deputati sulla mozione presentata dall’Italia dei Valori, inerente le misure a favore del trasporto pubblico locale, non pregiudichi lo stanziamento dei fondi già previsti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, ciò anche alla luce delle valutazioni espresse al riguardo dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli”. Visti i precedenti, non si può certo dargli torto.

    Fonte: http://www.dirittodicritica.com/2011/10/28...o-penali-28357/



    La sensazione che tutta la vicenda mi suscita è quella di una enorme tristezza unita a una buona dose di rabbia.
    Il ponte sullo Stretto è ed è sempre stato un progetto folle e irrealizzabile, oltre che costosissimo. Chi ha potuto pensare di buttare via così tanti soldi per un'idea tanto assurda dovrebbe pagarla cara e nessuno mi toglie dalla testa che in tutta la vicenda ci sia la mano della mafia.
    Sono disgustato anche perché la notizia della sospensione dei lavori è stata poco discussa, forse perché tutte le parti politiche hanno la coscienza sporca.
     
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  2. Italo-romano
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    E se invece di buttare così tanti soldi pubblici in un progetto megalomaniaco li avessero investiti nel potenziare finalmente la Salerno-Reggio Calabria?
     
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    (ANSA) - ROMA, 28 OTT - ''La Presidenza del Consiglio precisa che la mozione approvata ieri dalla Camera non cancella la realizzazione del Ponte sullo Stretto. L'opera, infatti, e' solo in parte finanziata dall'intervento pubblico. L'onere complessivo dell'infrastruttura prevede anche la partecipazione di capitale privato, l'utilizzo di Fondi strutturali e di altre fonti''. Lo rende noto l'ufficio stampa di Palazzo Chigi.

    Vedremo come andrà a finire, personalmente resto favorevole, anche se in questa situazione economica una sospensione dei fondi mi pare più che opportuna, se ne riparlerà nel 2020, quando i fondi europei potrebbero rifinanziare l'opera, sempre ammesso che la crisi mondiale si risolva positivamente.
     
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  4. Italo-romano
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    In linea di principio ha un senso...ma direi non ora, in una fase di crisi economica generale e di crisi politica nostrana combinate, che impediscono de facto ogni seria opera "collaterale" al grandioso progesso, a partire da un serio ed effettivo potenziamento dell'A3, non più rinviabile e necessariamente preliminare ad ogni discorso relativo al Ponte.
     
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  5. lupog
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    Allo stato attuale il Ponte sullo Stretto sarebbe inutile e dannoso, perchè non è inserito in un piano organico per le infrastrutture al Sud : prima occorre provvedere al complesso della circolazione viaria imperniata su perle di efficenza come la Salerno-Reggio calabria, e a riammodernare il sistema ferroviario fatiscente.
    Lo sviluppo non ha certo bisogno di cattedrali nel deserto, utili ad alimentare speculazioni e riciclaggio di denaro sporco.
     
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  6. Italo-romano
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    CITAZIONE (lupog @ 30/10/2011, 09:26) 
    Allo stato attuale il Ponte sullo Stretto sarebbe inutile e dannoso, perchè non è inserito in un piano organico per le infrastrutture al Sud

    _______________________________________________________________




    Per l'appunto. ;)

    Del resto, ho anch'io la vaga impressione che oramai quella del ponte sia divenuta una sorta di questione ideologica, da sostenere e/o avversare a prescindere, senza alcun serio e ponderato approfondimento di tutti i suoi (eventuali) pro e contro, ivi comprese, in primis, le precondizioni necessarie, come appunto un serio programma di rifacimento e potenziamento della A3.

    In questo quadro, peraltro, credo risulti più grave la posizione di chi intende comunque farlo, senza evidentemente considerare tutti gli elementi ostativi da te enunciati.

    p.s. Ad ogni modo, considerando anche le elevatissime penali che ci troveremmo a dover pagare in caso di abbandono, comunque vada a finire si perderanno un mucchio di soldi pubblici (=quindi anche nostri)...sigh!!
     
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  7. lupog
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    CITAZIONE (Italo-romano @ 30/10/2011, 13:42) 
    p.s. Ad ogni modo, considerando anche le elevatissime penali che ci troveremmo a dover pagare in caso di abbandono, comunque vada a finire si perderanno un mucchio di soldi pubblici (=quindi anche nostri)...sigh!!

    :crying:

    già le penali,questione spinossisima..... il loro preciso importo non è dato sapere stando a questo articolo di Gian Antonio Stella. Quando si tratta di soldi pubblici l'incertezza resta sovrana anche su questo.....
     
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    CITAZIONE (lupog @ 30/10/2011, 09:26) 
    Allo stato attuale il Ponte sullo Stretto sarebbe inutile e dannoso, perchè non è inserito in un piano organico per le infrastrutture al Sud : prima occorre provvedere al complesso della circolazione viaria imperniata su perle di efficenza come la Salerno-Reggio calabria, e a riammodernare il sistema ferroviario fatiscente.
    Lo sviluppo non ha certo bisogno di cattedrali nel deserto, utili ad alimentare speculazioni e riciclaggio di denaro sporco.

    Lupo in questo periodo è come ferrybotte nel sequel di "i soliti ignoti" , parla poco, ma quando parla è cassazione :ok: :D
     
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  9. Italo-romano
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    Ehi, quanto è vero...! ;)
     
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  10. lupog
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 30/10/2011, 16:30) 
    CITAZIONE (lupog @ 30/10/2011, 09:26) 
    Allo stato attuale il Ponte sullo Stretto sarebbe inutile e dannoso, perchè non è inserito in un piano organico per le infrastrutture al Sud : prima occorre provvedere al complesso della circolazione viaria imperniata su perle di efficenza come la Salerno-Reggio calabria, e a riammodernare il sistema ferroviario fatiscente.
    Lo sviluppo non ha certo bisogno di cattedrali nel deserto, utili ad alimentare speculazioni e riciclaggio di denaro sporco.

    Lupo in questo periodo è come ferrybotte nel sequel di "i soliti ignoti" , parla poco, ma quando parla è cassazione :ok: :D

    :wave:

    meravigliosa e icastica associazione che mi onora Lucrezio; tanto più gradita in virtù delle comuni radici sarde del mitico Tiberio Murgia :cheers: :D
     
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  11. Italo-romano
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    E' passato alla storia del nostro cinema come archetipo del maschio siculo, quando in realtà era un sardo a 24 carati, già...
     
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    Cosa c'è di peggio di spendere centinaia di milioni di euro di soldi pubblici per approvare e poi bloccare un'opera insensata e probabilmente irrealizzabile come il ponte sullo Stretto? Rilanciare quella stessa opera assurda. Renzi, ormai a mio avviso in preda a un delirio di onnipotenza, lo ha fatto nel nuovo libro di Vespa, pur (fortunatamente) non dando certezze sui tempi:
    http://www.repubblica.it/politica/2015/11/...nze_-126765170/
     
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    non è assolutamente vero che è irrealizzabile, anzi. insensata nemmeno, ma quello può essere un punto di vista, in realtà avrebbe un senso.
    il governo pagherà comunque cifre astronomiche in multe se non farà il Ponte, perchè sono stati firmati dei contratti con ditte appaltatrici e rescinderli significa pagare penali salatissime. e le penali non possono non essere pagate...

    ovviamente sono favorevole al Ponte. ho parlato con amici e colleghi di lavoro siciliani che si dicono contrari, ma le loro argomentazioni sono quelle classiche e facilmente smontabili.
     
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    CITAZIONE (Ektor_Baboden @ 8/11/2015, 01:37) 
    non è assolutamente vero che è irrealizzabile, anzi. insensata nemmeno, ma quello può essere un punto di vista, in realtà avrebbe un senso.
    il governo pagherà comunque cifre astronomiche in multe se non farà il Ponte, perchè sono stati firmati dei contratti con ditte appaltatrici e rescinderli significa pagare penali salatissime. e le penali non possono non essere pagate...

    ovviamente sono favorevole al Ponte. ho parlato con amici e colleghi di lavoro siciliani che si dicono contrari, ma le loro argomentazioni sono quelle classiche e facilmente smontabili.

    Argomentazioni contro la fattibilità del ponte ce ne sono. Riporto alcune fonti in questo senso: LINK LINK
     
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    la fonte è un sito ambientalista, quindi è normale che trovino qualsiasi ragione per non far fare il Ponte (o qualsiasi altra opera di ingegno o traccia umana, come sempre), ma provo ad affrontare le perplessità che espongono, che sono le classiche argomentazioni a cui mi riferivo prima. tutti i contrari al Ponte di solito usano questi punti per argomentare.
    comunque..

    riguardo al punto 1: il costo è salito a 8,5 miliardi € nel 2011 per le richieste degli Enti Locali in opere compensatorie (ce ne sono tantissime), riqualificazione del territorio (importantissima), oscillazione prezzi materie prime, ecc
    l'Italia ha ancora a disposizione miliardi di € di fondi comunitari da spendere in infrastrutture e il project financing permette ai privati di investire nel Ponte. il Fondo Sovrano Cinese nel 2011 aveva dichiarato di voler finanziare la costruzione del Ponte.

    2 - le probabili entrate a inizio esercizio sarebbero più di 250 milioni annui comprese spese di manutenzione, senza contare gli effetti sull'economia locale e nazionale, l'indotto, l'aumento del traffico su gomma, ecc. questo punto è solo un opinione di chi lo ha scritto.

    3 - a parte il fatto che il ponte a campata unica più lungo del mondo non è Minami Bisan Seto lungo 1118 metri, bensì Akashi Kaikyo che è lungo 1991 metri.
    Comunque, ignorando questo dato errato, il Ponte è tecnicamente fattibilissimo.
    ci sono ponti sospesi sul Bosforo che è una delle aree più sismiche al mondo; il Giappone anche è pieno di ponti, e in Giappone se un terremoto non è di almeno 6 gradi Mercalli nemmeno viene considerato terremoto :D. in tutto il resto del mondo i ponti vengono fatti, ci sono migliaia di esempi di ponti fatti su zone molto più sismiche dello stretto di Messina.
    il Ponte sullo Stretto è progettato per resistere a un terremoto di 7,1 magnitudo della scala Richter, simulando un terremoto che abbia l'epicentro proprio sotto le torri del Ponte o nelle immediate vicinanze. il tristemente famoso terremoto e relativo tsunami che rasero al suolo Messina, il più forte terremoto mai verificato in Europa, fu di magnitudo 7,2. è improbabile geologicamente che un terremoto di tale portata possa verificarsi nuovamente in quell'area, perlomeno non per qualche altro centinaio di anni.

    4 - se interferisce con il paesaggio dovrebbe essere demolita ogni opera umana, perchè ognuna "deturpa" il paesaggio. un'opera titanica del genere il paesaggio lo arricchirebbe.
    continuiamo a far transitare milioni e milioni di inquinanti traghetti avanti-indietro tutti i giorni... questo è tenere all'ambiente? tutto ciò è assolutamente ridicolo e senza senso...

    5 - il progetto è stato approvato da studi ingegneristici di fama mondiale e svariati comitati italiani ed internazionali.
     
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60 replies since 28/10/2011, 11:50   869 views
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