Fascisti riciclati dopo il 1945

quali furono i più sfacciati?

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  1. Romeottavio
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    Enrico Maria Salerno. durante la RSI, a 17 anni, si arruolò nella Guardia Nazionale Repubblicana e frequentò il corso Allievi Ufficiali a Varese. Al termine della guerra finì nel campo di concentramento per combattenti della RSI a Coltano, nello stesso campo c'erano Giorgio Albertazzi, Walter Chiari, Dario Fo, Raimondo Vianello, Luciano Salce, Ugo Tognazzi, … Sottoposto ad interrogatorio da parte degli inquirenti angloamericani, come altri detenuti, provò a giocare inutilmente la carta del “matto”, insultando la commissione che lo interrogava. Risultato: fu trasferito nel campo di concentramento di Sant’Andrea, a Taranto (dove si trovavano altri 10mila prigionieri) con l’etichetta di “fascista pericoloso”. Partecipò quindi alla rivolta dell’aprile 1946, scoppiata in seguito all’uccisione di un Tenente della Xª MAS da parte di un guardiano; per punizione fu deciso il trasferimento suo e degli altri riottosi in un Criminal camp in Algeria. Membro dello “stato maggiore” neofascista clandestino, organizzò un rocambolesco piano per evadere che riuscì: assieme ad altri si gettò dal treno in una scarpata nei pressi di Cassino e riuscì a dileguarsi, con l’amnistia Togliatti finì la latitanza .

    Però non mi risulta che Salerno si sia mai dichiarato antifascista, per quel che ne sò si astenne dalla politica.


    Raimondo Vianello Militò nella R.S.I nei bersagliere ed a guerra finita fu imprigionato a Coltano il fratello era tenente di vascello della X Mas, ma anche in questo caso non vi fu un netto passaggio di campo e un'azione politica successiva, nessuna abiura, pubblicamente appariva politicamente agnostico.
     
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28 replies since 19/9/2012, 16:27   4494 views
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