Indulto e amnistia: utili a chi?

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    In questi giorni il tema caldo è l'appello del presidente Napolitano a favore di indulto e amnistia, accolto favorevolmente dai partiti di governo e osteggiato, per motivi diversi, da Grillo, Lega Nord, qualche altra formazione minore e da qualche commentatore.
    Tra le varie opinioni contro i provvedimenti di clemenza vi segnalo quella di Marco Travaglio, espressa in questo video: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/10/...insulto/248617/
    Vi invito a non rispondere "è il solito Travaglio": questa volta dice tutto ciò che penso anch'io. L'indulto del 2006 è stato un fallimento: in pochi anni l'emergenza è tornata anche perché non si è fatto assolutamente nulla per risolvere stabilmente l'emergenza carceri; anzi si è lasciato aggravare il problema per poi riutilizzare il metodo dell'indulto per salvare chi in galera non c'è mai andato, politici in testa. E' una vergognosa truffa, ed è vergognoso bollare di irresponsabilità chi è contrario a che venga ripetuta e preme invece per soluzioni strutturali, a partire da una nuova edilizia carceraria e dalla correzione di alcune leggi assurde, come la Fini-Giovanardi sulla droga.
    Si tratta evidentemente, dal mio punto di vista, di un escamotage di Napolitano per salvare Berlusconi e dare stabilità a questo governo. E' un'indecenza, Napolitano ha passato il segno.
     
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  2. segretario_90
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    Però sempre meglio lui come presidente di Prodi, per molti aspetti. Detto questo, a parte amnistia e indulto, altre strade per decongestionare le carceri non ce ne sono - tranne depenalizzare qualche reato, meglio ancora accelerare i tempi della giustizia, oppure ridurre la carcerazione preventiva. Come gli americani, che giustamente la gente la mettono in galera dopo il giudizio, e non prima. Per quanto riguarda Napolitano, un po' di rispetto per un quasi nonnuagenario che porta la croce di rappresentare questo Paese (mi riferisco a quei selavaggi dei grillini).
     
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    CITAZIONE (segretario_90 @ 11/10/2013, 18:59) 
    Però sempre meglio lui come presidente di Prodi, per molti aspetti. Detto questo, a parte amnistia e indulto, altre strade per decongestionare le carceri non ce ne sono - tranne depenalizzare qualche reato, meglio ancora accelerare i tempi della giustizia, oppure ridurre la carcerazione preventiva. Come gli americani, che giustamente la gente la mettono in galera dopo il giudizio, e non prima. Per quanto riguarda Napolitano, un po' di rispetto per un quasi nonnuagenario che porta la croce di rappresentare questo Paese (mi riferisco a quei selavaggi dei grillini).

    Beh, Segretario, non amo Napolitano, a mio giudizio non avrebbe mai dovuto essere presidente, ma sostanzialmente sono d'accordo con te, se fu un peccato (mio prsonale giudizio) farlo presidente, questa alta carica la stà pagando non poco e la croce deve essere molto pesante.
     
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  4. Capt.W
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    CITAZIONE (Oskar @ 11/10/2013, 18:51) 
    ...
    Si tratta evidentemente, dal mio punto di vista, di un escamotage di Napolitano per salvare Berlusconi e dare stabilità a questo governo. E' un'indecenza, Napolitano ha passato il segno.

    L'ho già scritto da un'altra parte: si tratta della contropartita che letta e napolitano hanno pattuita con Berlusconi in cambio delle larghe intese, cioè della distruzione legalizzata del paese in docile (anche della stragrande maggioranza di quei leccacxxo che dovrebbero fare informazione) ossequio ai grossi potentati europei ed ai loro diktat, ai quali tanti utili idioti prestano il loro entusiastico zelo per difendere quel feticcio chiamato euro (cioè il buon vecchio caro marco tedesco sotto altro nome). Francamente non capisco di cosa ci si stia stupendo. Mi pare un'operazione totalmente alla luce del sole. E' una vergogna? Può darsi lo sia, insieme a tante altre meno conosciute. Ritengo sia veramente da sciocchi l'aver potuto credere che una classe politica simile avrebbe potuto comportarsi in maniera diversa.
     
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  5. segretario_90
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    Credo si sottovaluti il fatto che di questa faccenda si parli da molto prima che quell'uomo fosse condannato. Mi sembra molto distorsivo leggere per forza in una luce pro/contro Silvio tutta la storia. Sarei anche stufo di vedere la lotta politica di questo Paese perennemente avvitata sulle vicende di quest'uomo, come se fosse eterno. Nemmeno Andreotti lo era. E dire che ce ne sono di cose interessanti e preoccupanti di cui occuparsi, in Italia e fuori, altro che Berlusconi (cui si fa torto sia a dipingerlo come un grande statista sia come un grande criminale). Infine, nota personale, sapevo che occuparmi di queste faccende avrebbe aggravato la mia dispepsia nervosa. Per cui, d'ora in poi, ci vedremo solo nella sezione sul Medioevo e le guerre puniche.
     
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    Faccio notare che l'emergenza carceri è scomparsa dall'agenda politica e che nessuno ha mosso un dito per risolvere stabilmente la situazione, con nuove leggi o con nuovi appalti per l'edilizia carceraria.
     
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    Hai ragione,e vi assicuro che la parola "emergenza" ė addirittura riduttiva pensando alle carceri italiane.Ma ė ovvio che una riforma in tal senso non debba riguardare solo le carceri ma investire l'intero sistema giudiziario italiano.Questo problema ė ancora in agenda,ma rimane appunto sulla carta,non mi sembra ci siano proposte serie e strutturali in tal senso.
    Tornando al problema carceri,e lo dico perché per un po' "sono stata dentro" la situazione ė drammatica e ho notato che non interessa granché alla popolazione ( forse per questo ė scomparsa dall agenda dei nostri politici) . Con chiunque parlavo,soffermandomi sul dramma della vita in carcere la risposta era quasi sempre la stessa e cioè che era colpa loro,dovevano pensarci prima.
    Agli italiani sembra non interessi granché
     
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6 replies since 11/10/2013, 17:51   78 views
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