Chi paga la siepe del fratello della Boldrini.

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    La siepe del fratello della Boldrini pagata dagli italiani: 4.360 euro

    La «sicurezza» è la parola d’ordine. Garantire la protezione del presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini è l’obiettivo primario del Dipartimento della pubblica sicurezza. Quindi? La siepe installata nella casa del fratello della terza carica dello Stato, a Mergo, nelle Marche, sarà pagata dal Viminale. Dunque, dagli italiani. Quel po’ di «erba» sintetica che circonda l’abitazione della famiglia Boldrini è un’opera necessaria per proteggere la parlamentare quando, saltuariamanente, va a trovare i parenti. Ed evitare, così, che qualcuno (la casa è in cima a una collina dove non transita quasi mai nessuno) possa violare con lo sguardo la vita privata della Boldrini. E del fratello.

    Tratto da:
    http://www.iltempo.it/politica/2013/10/31/...-euro-1.1185389

    Chi paga la siepe (4.360 euro) di casa Boldrini?
    «La fattura è in sospensione – racconta il titolare dell’azienda – ancora devono decidere a chi intestarla. Mi hanno detto di intestarla al Viminale, poi non so più che cosa è accaduto. Fatto sta che, ad oggi, aspetto ancora di sapere a chi la devo intestare e, soprattutto, aspetto che qualcuno mi paghi». Il tempo passa ma l’orizzonte è sempre lo stesso. «La fattura è stata emessa e adesso dobbiamo metterci l’intestazione, ma qui nessuno si fa vivo. Finché non c’è questo cambiamento, non ci pagano – continua a raccontare -. Quando abbiamo fatto i lavori era nato questo problema del pagamento, anche da parte dei cittadini. Io non so chi pagherà, sarebbe giusto che paghi lei con i suoi soldi. I contribuenti hanno ragione a lamentarsi. Non so come andrà a finire, non so che dire, è da agosto che aspettiamo, intanto noi saremo costretti a pagarci l’Iva».

    Tratto da:
    http://gek60.altervista.org/2013/10/chi-pa...-casa-boldrini/
     
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    Le persone cambiano,i vizi restano.speriamo se la paghi lei!
     
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  3. diego76
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    con la fattura non intestata già si paga l'iva?
     
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    Per quanto ne sò la fattura DEVE essere emessa entro il mese dopo la fornitura, o alme no deve essere registrata come introito, indipendentemente dal fatto che venga pagata si paga l'IVA.
     
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    Credo che Romeo abbia ragione sull'Iva.
    Detto questo, questa storia mostra come anche la grande moralizzatrice dei costumi pubblici Laura Bodrini abbia in pochi mesi interiorizzato i vizi intollerabili della stragrande maggioranza dei politici italiani.
     
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    allora vediano un pò il poltico ideale nella communis opinio :
    il politico non deve essere di mestiere, quindi deve abbandonare il mestiere che faceva prima, deve essere pagato poco,meglio niente, dopo un pò deve lasciare la politica e tornare al mestiere di prima ( se è in grado di mantenerlo se no si arrangia,) comunque dopo non deve lavorare per qualcuno con cui ha avuto da fare come politico, però da poltico deve operare nei settori dove è esperto professionalmente , tutte le spese a parte la luce e e il riscaldamento dell' ufficio, se le deve pagare da solo , il partito non deve avere finanziamenti pubblici , meglio se contirbuisce lui, nessun finanziatore deve ricevere neppure indirettamente benefici dalla sua opera , se ricopre una carica pubblica i collaboratori non deve sceglierseli fra persone che conosce e di cui si fida, comuque se un collaboratore fa una fesseria è colpa sua, i parenti, affini fino al 6 grado, gli amici, partner sessuali anche occasionali non devono fare carriera in uffici pubblici, parapubblici o contigui alla spesa pubblica, e se l'avevano incominciata prima sarebbe bene che si fermassero

    Ciascuna di queste affermazioni ha un suo fondamento di verità ,spesso più di uno ma messe tutte insieme che figura di politico ideale delineano ?
     
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    Sono d'accordo, caro Lucrezio, che il personaggio che esce dal tuo post sarebbe un santo e di santi ne esistono pochi o nessuno, ma il fatto è che normalmente i nostri politici i punti che tu hai toccato li eseguono tutti e al contrario, giusto non eccedere da un lato, pretendendo troppo, ma peggio ancora approfittarsi di posizioni che poco o niente si è meritati per lucrare su un bilancio già disastrato, quindi niente santi, ma nemmeno burocrati in cerca di benefit non dovuti da contratto che dilatano a dismisura i guadagni, personaggi presentati come benefattori non sono altro che burocrati carrieristi di partito, a parole sono iluminati dalla fede nella solidarietà e nell'assitenza altrui, se li esamini bene trovi carrieristi abilissimi nel crearsi immeritati meriti.

    Dato che siamo su un dato personaggio, presentato come indefesso assistente e difensore degli immigrati nel mondo, bandiera (pur lautamente stipendiata) dell'assistenza ai più umili della terra, esaminiamone il curriculum.

    Si laurea in Giurisprudenza presso la Sapienza Università di Roma nel 1985 con una tesi (voto 110) sul diritto di cronaca. Dal gennaio '83 al dicembre '86 lavora per l'Agenzia Italiana Stampa e Emigrazione (AISE).[11] Giornalista pubblicista, iscritta all'Albo dal 2 dicembre 1986,[12] tra il febbraio '87 e l'agosto '88 è impiegata alla Rai con contratti a tempo determinato in vari programmi televisivi e radiofonici, nel settore della produzione.[8]
    Nel 1989, grazie a un concorso per Junior Professional Officer,[11] comincia la sua carriera all'ONU lavorando per quattro anni alla FAO come addetto stampa, dove si occupa in particolare della produzione video e radio.

    Dal 1993 al 1998 lavora presso il Programma alimentare mondiale (WFP) come portavoce e addetto stampa per l'Italia.

    Dal 1998 al 2012 è portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (UNHCR), per il quale coordina anche le attività di informazione in Sud Europa, svolgendo svariate mansioni: responsabile dell'ufficio stampa italiano, capo redattore della rivista trimestrale "Rifugiati",

    Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali la medaglia ufficiale della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente della Repubblica (2006) e il Premio giornalistico alla carriera Addetto stampa dell'anno del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti (2009). Il settimanale Famiglia Cristiana, nel suo numero 1 del 2010, l'ha indicata quale "italiana dell'anno 2009", in ragione del «costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo» della «dignità e (...) fermezza mostrate nel condannare (...) i respingimenti degli immigrati nel Mediterraneo effettuati nell'estate del 2009».[17][18] È stata insignita nel 2011 del Premio Renato Benedetto Fabrizi, premio nazionale ANPI.

    Credo che madre Teresa di Calcutta abbia avuto meno riconoscimenti, almeno dall'ANPI, ma lei non faceva la giornalista.

    Bene, mi pare che questa benefattrice dell'umanità possa bene far pagare a noi la siepe del fratello, è il minimo che possiamo fare per lei.

    Edited by Romeottavio - 6/11/2013, 10:28
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 6/11/2013, 10:07) 
    Sono d'accordo, caro Lucrezio, che il personaggio che esce dal tuo post sarebbe un santo e di santi ne esistono pochi o nessuno, ma il fatto è che normalmente i nostri politici i punti che tu hai toccato li eseguono tutti e al contrario, giusto non eccedere da un lato, pretendendo troppo, ma peggio ancora approfittarsi di posizioni che poco o niente si è meritati per lucrare su un bilancio già disastrato, quindi niente santi, ma nemmeno burocrati in cerca di benefit non dovuti da contratto che dilatano a dismisura i guadagni, personaggi presentati come benefattori non sono altro che burocrati carrieristi di partito, a parole sono iluminati dalla fede nella solidarietà e nell'assitenza altrui, se li esamini bene trovi carrieristi abilissimi nel crearsi immeritati meriti.

    D'accordo a mia volta amico Romeo, ho evidenziato una frase che spiega perfettamente il perchè della furia iconoclasta di tanti, ed anche indica la soluzione , non buttiamo tutto via ,cerchiamo persone preparate reprimiamo gli eccessi , ma senza fondamentalismi, non pretendiamo dei martiri.

    Sulla attuale presidente della Camera e i suoi difetti: questa situazione è la diretta conseguenza dell'iconoclastia di cui si diceva , bisognava a tutti i costi trovare qualcuno che soddisfacesse la fame di nuovismo , se vinceva il centro destra magari ci mettevano un imprenditore super internazionalizzato, il CS ci ha messo una che internazionalizza il buonismo. A mio modesto avviso il presidente della camera in primo luogo deve essere una persona in grado di governare un "mala bestia" che deve produrre norme quanto meno non dannose per il paese. L'opinione pubblica chiedeva che sopratutto fosse una persona esterna alla politica. Ma qualcuno in una bocciofila chiamerebbe a presiedere una turbolenta assemblea un neosocio che fino ad allora di è occupato di scacchi o corsa campestre ?
     
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    A me la Boldrini ha dato fastidio fin dal primo istante per il suo modo di porsi da grande moralizzatrice. E' evidente che il politico perfetto non esiste (soprattutto in Italia), ma ci sono alcune cose che vanno oltre la mancata perfezione e che sconfinano nell'inaccettabile. Il caso della siepe del fratello della Boldrini si avvicina a questo limite e il fatto che riguardi una persona che, dal momento del suo ingresso in politica, si è posta con un'aria da grande castigatrice dei cattivi costumi dai quali evidentemente non è esente, mi rende ancor più infastidito.
     
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8 replies since 31/10/2013, 10:51   211 views
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