Effetto Renzi: il PD guadagna voti ma perde la base degli iscritti

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  1. Il Campagnolo
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    A me sta sfuggendo qualcosa. Vedo Bersani, Dalema e altri che si stanno stracciando le vesti perché il PD non è più il PD, che Renzi sta distruggendo il partito, che i vecchi nostalgici tesserati non si tesserano più perché non riconoscono il loro partito. Ma io dico, un po' di storia, ma mica la storia di cento anni fa, dico della storia di 5 anni fa. Il PD, se non ricordo male, nacque dalla fusione dei DS (sostanzialmente ex-PCI) e la Margherita (sostanzialmente ex-DC) con l'intento di creare un grosso partito di centro-sinistra riformatore in grado di poter vincere le elezioni senza dover sorbirsi poi i ricatti dei piccoli partiti della coalizione (vedasi l'esperienza fallimentare dell'Ulivo). Il PD, quindi, nasce con due anime, una sorta di mostro a due teste che più di cercare di trovare una sintesi al suo interno ha cercato sin dall'inizio di coltivare la sua ambivalenza con le primarie, perchè le primarie sostanzialmente servono a questo: far scegliere agli elettori se far prevalere volta per volta l'anima ex-PCI o l'anima ex-DC. Per i primi 5 anni ha sempre prevalso una corrente e tutti abbiamo immaginato che solo quello può essere PD, tanto che su questa cosa ci ha giocato Berlusconi al gridare che c'erano ancora i comunisti che mangiavano i bambini. Ma il PD può essere anche questo, con un segretario come Renzi. Io penso che sia tutto normale: il PD è nato così e quindi ciclicamente sarà un po' comunista o sarà un po' democristiano.
     
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17 replies since 3/10/2014, 15:27   189 views
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