L'ideologia gender, Unisex, la creazione di un uomo "senza identità"

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  1. martaen
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    L'ideologia gender, Unisex, la creazione di un uomo "senza identità"

    Per chi volesse vedere questa conferenza, molto interessante e attuale, spiega e fa notare il bombardamento mediatico di questa nuova ideologia.

    Purtroppo il titolo del video su youtube era penso indirizzato verso un tipo di pubblico, ma il relatore è chiaro fin da subito proprio sul titolo.

    Buona visione


    PARTITE A 2:24 per saltare direttamente alla conferenza del relatore.

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    Registrazione pessima, inascoltabile.
     
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    La registrazione a me è risultata a tratti di scarsa qualità ma comprensibile. Tra ieri e oggi ho avuto modo di ascoltare l'intera conferenza di Gianluca Marletta e l'ho trovata ricca di criticità, che ora vado ad elencare:

    1. L'idea per cui non ci siano interessi economici o politico-elettorali dietro chi sostiene i matrimoni gay e che per questo la ragione sia solo l'ideologia gender ha un grosso problema: non tiene conto del fatto che alcune persone possano semplicemente pensare che quelli che percepiscono come diritti vadano riconosciuti, al di là di ogni complottismo ideologico.
    2. Il fatto che i matrimoni gay interessino nella pratica solo allo 0,3% della popolazione (sulla cifra si potrebbe discutere ma sorvoliamo) non preclude il fatto che una fetta molto più rilevante delle persone sia favorevole. Io stesso, da eterosessuale, sono favorevole al riconoscimento di diritti alle coppie eterosessuali anche se faccio parte del teorico 99,7% che non ne usufruirà mai.
    In generale non credo che occorra essere "potenziali fruitori" di un diritto per chiedere che venga riconosciuto.
    3. Accostare passaggi più o meno folli di pensatori della cosiddetta "ideologia gender" con la richiesta di diritti per le coppie omosessuali è un'operazione azzardata e, in definitiva, a mio avviso scorretta.
    4. L'eccessivo focalizzarsi su parole come "gay" e "omofobia" è un esercizio linguistico fine a se stesso. Come se non bastasse la teoria per cui ci sarebbe una sorta di "complotto linguistico" a favore degli omosessuali, chiamati appunto "gay" che significa "felice", non tiene conto del fatto che essi sono ben più spesso chiamati con appellativi offensivi come checca, finocchio, frocio, recchione, culattone e simili.
    5. Suggerire una correlazione tra omosessualità e pedofilia, per quanto solo tra le righe, è pericoloso.
    6. Attribuire al riconoscimento dei matrimoni gay o di altri diritti degli omosessuali una portata devastante tanto da causare la fine della famiglia tradizionale o addirittura dell'identità sessuale mi sembra alquanto eccessivo, per non dire assurdo.
    Io penso che in generale sia opportuno che tutti possano vivere con serenità la propria identità sessuale e che non ci siano minacce o pericoli in questo.
     
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    Neanche sapevo cosa fosse questa "Ideologia gender", quindi sono andato a cercare in giro:
    http://apocalisselaica.net/focus/diritti-u...alisse+Laica%29

    Da questo articolo cito:
    il filosofo neomarxista Diego Fusaro: "l'ideologia mondialista gender mira alla creazione e all’esportazione di un nuovo modello antropologico, pienamente funzionale al capitalismo dilagante: l’individuo senza identità, isolato, infinitamente manipolabile, senza spessore culturale, puro prodotto delle strategie della manipolazione. L’ideologia mondialista gender – appoggiata da tutti i poteri forti – fa ampio uso della “rielaborazione del linguaggio comune”: non si può più dire sesso, ma solo genere; non si può più dire padre e madre, ma genitore 1 e 2, ecc. Orwellianamente, la creazione della neolingua è funzionale alla desertificazione del pensiero e alla possibilità di immaginare realtà altre rispetto a quella propagandata urbi et orbi dall’ordine simbolico dominante".

    Il "politicamente corretto" ha talmente inquinato le menti da rendere incomprensibile, a larghi strati della società, come il rischio sia quello di trasformare le persone in cose.

    A tutto vantaggio dei "poteri forti".

    Devo dire, da conservatore contrario al matrimonio gay e soprattutto all'adozione ed alle varie tecniche di fecondazione "in vitro" o comunque non naturali, di trovare le esposizioni di Fusaro inquietanti.
     
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  5. martaen
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    Se si usano le cuffie si riesce ad ascoltare, non è il massimo ma si comprende comunque.

    Ciao oskar, tutte le critiche che hai mosso cadono se riguardi la conferenza, hai omesso il foraggiamento, e il relatore non ha sorvolato quella parte. Tutte i punti critici che hai scritto si rivolgono a questa omissione.

    CITAZIONE
    Io penso che in generale sia opportuno che tutti possano vivere con serenità la propria identità sessuale e che non ci siano minacce o pericoli in questo.

    Invece, come detto sopra, ritorniamo alla critica della conferenza.
     
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  6. martaen
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    Se quello è un libro per bambini di 9 anni io sono Napoleone, mi pare un escamotage per far passare tranquillamente nelle librerie un libercolo ad usum pedophiles.
    Personalmente lo trovo disgustoso.
     
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    L'ideologia Gender sembra spaventare non poco "Famiglia Cristiana", che pubblica un decalogo, stilato dal Forum delle associazioni familiari dell'Umbria, su come difendersi da essa a scuola:

    CITAZIONE
    GENDER A SCUOLA, UN DECALOGO PER DIFENDERSI

    Il Forum delle associazioni familiari dell'Umbria ha stilato un decalogo a difesa della libertà d'educazione con alcune proposte concrete su cosa fare per evitare lezioni di gender in classe per i propri figli.

    Cosa fare prima di scegliere la scuola per i vostri figli
    1. Prima dell’iscrizione verificate con cura i piani dell’offerta formativa (POF) e gli eventuali progetti educativi (PEI) della scuola, accertandovi che non siano previsti contenuti mutuati dalla teoria del gender. Le parole chiave a cui prestare attenzione sono: educazione alla effettività, educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, relazione tra i generi o cose simili, tutti nomi sotto i quali spesso si nasconde l’indottrinamento del gender. Ricordatevi che i genitori sono gli unici legittimati a concordare e condividere i contenuti di una seria e serena educazione alla affettività dei per i loro figli , rispettandone la sensibilità nel contesto del valore della persona umana.

    COSA FARE ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO
    2. Durante le elezioni dei rappresentati di classe esplicitate la problematica del gender e candidatevi ad essere rappresentanti oppure votate persone che condividano le vostre posizioni in materia . In ogni caso tenetevi informati con gli insegnanti, i rappresentanti di classe e di istituto per conoscere i n anticipo eventuali iniziative formative in materia di “gender”

    COSA FARE DURANTE L'ANNO SCOLASTICO
    3. Controllate ogni giorno quale è stato il contenuto delle lezioni e almeno una volta a settimana i quaderni e i diari scolastici, parlandone con i vostri figli. Non siate in alcun modo pressanti verso i figli ma siate coinvolgenti e attenti al loro punto di vista, pronti a render ragione della vostra attenzione.
    4. Visitate spesso il sito internet della scuola per verificare che il gender non passi attraverso ulteriori lezioni extracurricolari (es. Assemblee di istituto o altre attività straordinarie ).

    COSA FARE SE LA SCUOLA ORGANIZZA CORSI SUL GENDER PER GENITORI O INSEGNANTI
    5. Se le lezioni sulla teoria del gender sono dirette a genitori o insegnanti, chiedete la documentazione e confrontatevi con le associazioni di genitori o col Forum delle associazioni familiari della vostra regione per verificare e valutare i contenuti proposti, spesso lontani dalle verità scientifiche.

    COSA FARE E LA SCUOLA ORGANIZZA LEZIONI O INTERVENTI SUL GENDER PER GLI STUDENTI
    6. Date l’allarme! Sentite tutti i genitori degli studenti coinvolti e convocate immediatamente una riunione informale, aperta anche agli insegnanti
    7. Chiedete (è un vostro diritto!) di conoscere ogni dettaglio circa chi svolgerà la lezione, che contenuti saranno offerti, quale delibera ha autorizzato tale intervento formativo, quali sono le basi scientifiche che garantiscono tale insegnamento
    8. Dopo la riunione informale potrete chiedere la convocazione d’urgenza di un consiglio di classe straordinario per discutere della questione, eventualmente inviando una lettera raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale in cui chiedete le stesse informazioni e, qualora tale intervento non sia previsto dal piano dell’offerta formativa, chiedere che sia annullato.
    9. Informate immediatamente le associazioni dei genitori del territorio e il forum delle associazioni familiari e, eventualmente, i consiglieri comunali e regionali del vostro territorio o i vostri parlamentari di riferimento. Ricordatevi che più la notizia è diffusa meglio è.

    COSA FARE SE LA SCUOLA VUOLE COMUNQUE COSTRINGERE I VOSTRI FIGLI A RICEVERE EDUCAZIONE BASATA SULLA TEORIA DEL GENDER NONOSTANTE LE VOSTRE INIZIATIVE
    10. Nel caso in cui la scuola rifiuti di ascoltare ogni vostra richiesta, inviate una raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente provinciale in cui chiedete che l’iniziativa sia immediatamente sospesa e comunicate che in caso contrario esercite re te il vostro diritto di educare la prole come sancito dall’art. 30 della Costituzione e che pertanto, nelle sole ore in cui si svolgeranno tali lezioni terrete i vostri figli a casa.
    11. Fatevi aiutare da lle associazioni di genitori o dal Forum delle associazioni familiari per ogni azione più decisa quale, ad esempio, la segnalazione al ministero di eventuali abusi oppure eventuali ricorsi al TAR oppure per la redazione di formali diffide.
    12. Custodite i vostri figli, alleatevi con loro , fornite loro fin da ora un adeguato supporto formativo e scientifico in base alla loro età così da proteggerli e prepararli a fronteggiare la teoria del gender. Spiegate loro il perché di ogni vostra azione, coinvolgendoli nelle scelte della famiglia. Fate in modo che non si sentano mai soli in ogni vostra iniziativa, ma coinvolgete anche altri genitori e conseguentemente anche altri loro compagni di classe. L’unione fa la forza. Anche in questo caso.

    Fonte: http://www.famigliacristiana.it/articolo/d...a-18-anni-.aspx



    A questo decalogo risponde Claudio Rossi Marcelli su "Internazionale", con un'ironia che mi sento di condividere:
    CITAZIONE
    Decalogo per genitori allarmisti

    Famiglia Cristiana pubblica un decalogo per proteggere i nostri figli dalla teoria del gender, cioè il complotto per traviare tutti i bambini e fargli credere che non esistano differenze tra uomo e donna, e tra gay e etero. Se anche voi credete nella sacralità della famiglia tradizionale – quella dove lui lavora, lei stira e l’omosessuale gli arreda l’appartamento con gusto impeccabile – sarete d’accordo con me che serve una strategia ancora più incisiva. Ecco quindi il mio decalogo per genitori preoccupati.

    1. Cosa fare prima di scegliere la scuola per i vostri figli
    Prima dell’iscrizione verificate con cura i piani dell’offerta formativa della scuola mutuati dalla teoria del gender. Le parole chiave a cui prestare attenzione sono: educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, parità di stipendio tra uomini e donne, Amnesty international, Raffaella Carrà, gonna-pantalone, Calippo, glitter, Gargamella o cose simili, tutti nomi sotto i quali spesso si nasconde l’indottrinamento del gender. È consigliabile anche compiere un sopralluogo preventivo nei bagni degli studenti, per assicurarsi della rigorosa divisione tra maschi e femmine e l’uso di sanitari e piastrelle blu o rosa. In presenza di rubinetteria dorata, tappetini per il bagno in colori vivaci o doccetta da bidet, fate un esposto al ministero della pubblica istruzione.

    2. Cosa fare all’inizio dell’anno scolastico
    Lasciate il vostro lavoro precario e non appagante, e candidatevi a rappresentante di classe a tempo pieno. Avrete così il tempo di pattugliare i corridoi e le aule, di offrirvi volontario per tenere lezioni extracurriculari sul sesso prematrimoniale e prendere in mano la regìa di un presepe vivente interpretato dagli studenti (assicurandovi che la studentessa che fa Maria sia ancora vergine). E se sentite qualcuno attaccare un compagno o una compagna con insulti omofobi, la parola d’ordine è “So’ ragazzi”. E se lo picchiano? “So’ ragazzi”. E se gli infilano una pompa ad aria compressa nell’ano? “Che cazzo vuoi, so’ ragazzi!”.

    3. Cosa fare durante l’anno scolastico
    Custodite vostro figlio, alleatevi con lui. Frequentate la sua scuola con assiduità. Possibilmente tutti i giorni, magari sedendovi al banco con lui e passandogli la versione di latino quando lo vedete in difficoltà. Decidete come si veste la mattina e controllate chi frequenta, con chi esce. Meglio: uscite con lui, trovategli una ragazza (etero) e allontanate con odiosi pettegolezzi e dispettucci da terza media possibili amici bisessuali o, peggio, omosessuali. E in ogni caso mai, mai illudersi che possa ragionare con la sua testa. Solo così potrete garantire al vostro ragazzo una crescita equilibrata e lo sviluppo di un’affettività sana.

    4. Cosa fare se la scuola organizza corsi sul gender per genitori o insegnanti
    Date l’allarme. Di solito ce n’è uno per piano, vicino agli estintori. Attivarli con l’accendino è facilissimo, e nel giro di pochi minuti e con un po’ di allenamento potrete farli scattare su quattro, cinque piani senza problemi. Ma restate vigili anche prima che si arrivi a questo punto: se riscontrate tra i professori l’uso di espressioni che nascondono allusioni sessuali tipo “corpo insegnanti” avvertite gli altri genitori che hanno molto tempo libero come voi, la preside, il prefetto, la parrocchia, i vigili urbani, le femen e chiedete una convocazione straordinaria dell’assemblea planetaria delle Nazioni Unite, meglio se con raccomandata con ricevuta di ritorno. Ricordate: più spargete voce e più farete la figura del genitore responsabile e sano di mente.

    5. Cosa fare se la scuola organizza lezioni o interventi sul gender per gli studenti
    Date fuoco all’istituto. Possibilmente avendo l’accortezza di far diramare l’incendio doloso dall’aula audiovisivi, dove è contenuta la vergognosa collezione di dvd di Lady Oscar.

    6. Cosa fare se la scuola vuole comunque costringere i vostri figli a ricevere educazione basata sulla teoria del gender nonostante le vostre iniziative
    Fate sparire tutte le sedie, le corde e le catene nel raggio di qualche chilometro, privando così le scuole del loro principale strumento di coercizione con cui legare gli alunni e procedere all’indottrinamento forzato. E poi ritirate comunque vostro figlio dalla scuola e praticate l’homeschooling. Con voi come unico insegnante, è probabile che non scoprirà mai che nel mondo non è in atto nessun complotto e che la teoria del gender è solo uno strumento pseudo-scientifico concepito dai reazionari per spaventare i genitori più sensibili. E così vostro figlio crescerà come il maschio selvatico che avete sempre sognato che diventasse.

    Fonte: http://www.internazionale.it/opinione/clau...tori-allarmisti
     
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    Mah, che Famiglia Cristiana sia spaventata non mi sorprende, ed ha il diritto di esprimere i propri timori secondo la propria "ideologia" religiosa, come l'Intenazionale ha il diritto di ironizzare, personalmente, da conservatore, sono spaventato dalla mancanza di punti fermi morali come lo sono dagli eccessi moralistici.
     
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    Alcune correnti cattoliche in italia e dei "nuovi protestantesimi" in america hanno inventato questo termine "le ideologie gender", per descrivere l'informazione riguardo ai ruoli di genere (tematica che riguarda tutti, soprattutto gli stereotipi nella coppia eterosessuale) e riguardo la tematica dell'identità di genere delle persone transgender e l'orientamento sessuale delle persone omo e bisessuali.

    Il programma che UNAR voleva portare nelle scuole era di distruzione degli stereotipi, come i problemini di matematica in cui "la mamma guadagna sempre meno", ma evidentemente siamo troppo legati a questo, come siamo troppo legati al "cognome del padre" etc etc
     
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    CITAZIONE (Winnie the Boohdda @ 24/12/2014, 12:01) 
    Alcune correnti cattoliche in italia e dei "nuovi protestantesimi" in america hanno inventato questo termine "le ideologie gender", per descrivere l'informazione riguardo ai ruoli di genere (tematica che riguarda tutti, soprattutto gli stereotipi nella coppia eterosessuale) e riguardo la tematica dell'identità di genere delle persone transgender e l'orientamento sessuale delle persone omo e bisessuali.

    Il programma che UNAR voleva portare nelle scuole era di distruzione degli stereotipi, come i problemini di matematica in cui "la mamma guadagna sempre meno", ma evidentemente siamo troppo legati a questo, come siamo troppo legati al "cognome del padre" etc etc

    Quello che mi chiedo io è: fermo restando il mio totale sostegno alla parità di genere e alla libertà e al riconoscimento di tutte le forme di orientamento sessuale e di genere, in cosa si tradurrebbero queste azioni contro gli stereotipi? E davvero abbiamo bisogno di abolire il cognome paterno come conquista civile?
     
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    se sei per la parità dei generi, sappi che le teorie proposte in questo topic, sono per l'estrema "differenziazione" dei generi e sostengono che i ruoli sociali di genere tradizionali siano innati, naturali e decisi da "dio".

    Poi, io personalmente sostengo la libera scelta del cognome. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano le donne del forum.
     
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    CITAZIONE (Winnie the Boohdda @ 24/12/2014, 14:18) 
    se sei per la parità dei generi, sappi che le teorie proposte in questo topic, sono per l'estrema "differenziazione" dei generi e sostengono che i ruoli sociali di genere tradizionali siano innati, naturali e decisi da "dio".

    Poi, io personalmente sostengo la libera scelta del cognome. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano le donne del forum.

    Hmm mi sta sfuggendo qualcosa.
    Premetto che mi riferivo a parità di diritti; comunque quando dici "questo topic" ti riferisci a questo in cui ci stiamo confrontando o ai tuoi scritti?
    Sulle donne del forum: ne abbiamo solo una ;).
     
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    www.ariannaeditrice.it/vetrina.php?id_macrolibrarsi=71691
    questo è un libro che viene dal mondo complottaro, di zagami e compagnia bella

    ma in generale, la teoria del "complotto gender" nasce in seno ai nuovi protestantesimi reazionari americani e ad cattolicesimo integralista.

    ovviamente se in un forum c'è una sola donna, non mi stupisco che tutti siano "per il cognome solo paterno"

    ad ogni modo, all'estero non funziona cosi', sono stati esaminate le legislazioni straniere in merito?
     
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    Prima di lanciarti in considerazioni fuori luogo ti invito a leggere tutti gli interventi di questa discussione. E sul cognome paterno io ti ho solo fatto una domanda e nessun altro si è espresso.
     
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