Mafia a Roma e il caso Marino

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    "Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno". Salvatore Buzzi, braccio destro e sodale di Massimo Carminati nella cupola affaristica che ha avvelenato Roma, intercettato svela qual è il suo business principale. Lui, signore delle coop, lo dice chiaramente in un'intercettazione allegata nelle circa 1200 pagine dell'ordinanza che ieri ha svelato la 'cupola' di affari e politica e portato in carcere 37 persone e che vede tra gli indagati anche l'ex sindaco Gianni Alemanno.

    Tratto da:
    http://www.ansa.it/lazio/notizie/2014/12/0...3738386003.html
     
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    E ora capiamo anche perché quando la povera gente delle borgate si lamenta per il caos e la criminalità, subito viene bacchettata come "razzista": per cortesia, nessuno disturbi gli affari degli schiavisti

    Avete visto la famosa foto che ritrae il ministro Poletti a cena con alcuni degli individui indagati? Pare che fosse proprio una cena delle coop, e tra l'altro nella foto si vede anche il boss di una celebre famiglia malavitosa romana di etnia rom.
    Cosa ne pensate?
     
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    Che ne penso? Si sapeva tutto da oltre dieci anni. C'è da sperare che, diversamente da quel che tristemente mi aspetto, non finisca tutto a tarallucci e vino.
     
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    Ecco la foto:


    e l'articolo che spiega chi sono questi "illustri" personaggi:
    http://espresso.repubblica.it/inchieste/20...pitale-1.190512


    Un evidente sistema mafioso bipartisan di lungo corso che speculava anche sulle tragedie e che ora è venuto finalmente a galla.
    La capitale è sede di troppi disonesti e non è un caso che al Nord sia vista come un buco nero dove i soldi entrano e, a causa di politici ladri, non escono mai.
    Alemanno ha detto di aver fatto degli errori nel fidarsi di alcune persone; in realtà l'impressione è che ci sia dentro fino al collo, come tanti altri esponenti di centrodestra e del PD, tra cui persino un ministro.
    E' una vergogna e sarebbe gravissimo se non venisse a galla tutto e se i colpevoli, una volta accertate le colpe, non subissero pene esemplari.
     
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    Giusto per non farci mancare niente l'Italia è prima in Europa per corruzione e, a giudicare dai fatti di Roma (così simili a tanti altri scandali del Belpaese), si può comprendere facilmente il perché.
     
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    Il "sistema Pd" nel sacco di Roma


    Ci sono passaggi indimenticabili, nelle intercettazioni della "cupola fasciomafiosa". Sono quelli che riguardano il sistema Pd nella Capitale. E che chiariscono oltre ogni limite e dubbio quale sia lo spessore umano, etico, "politico", di quella gente che viene a chiederti ogni anno un "voto utile" perché non ritorni al potere Berlusconi, la mafia, la destra.

    E' un sistema ben oliato, sperimentato, consolidato, che ha saputo sfruttare fino all'ultima goccia quel residuo solo mentale di "preferenza" per qualcuno che viene da una "storia di sinistra" rispetto a chi viene da tutt'altra parte. E' il sistema che, eliminando quasi fisicamente ogni alternativa reale, ti invita a scegliere da chi vuoi essere coglionato, tra Buzzi e Carminati, tra Veltroni e Alemanno, o tra Renzi e Salvini (è il prossimo episodio, ancora sotto sceneggiatura, ma già con qualche trailer sui giornali e nelle frasette del premier).

    1417586410-buzziRicordate - per fare solo un esempio - il valore salvifico delle "primarie"? Quel meccanismo per cui "si restituisce finalmente ai cittadini la scelta dei candidati", sottraendola naturalmente alle segreterie nazionali, dando spazio alla "società civile" e altre baggianate difficile da decodificare per i non addetti ai lavori. Eccola qua la "società civile che è entrata in politica"... Ecco qui come funziona il meccanismo delle primarie - "aperte a tutti", per carità!, altrimenti come si fa a far nominare uno di destra come candidato della "sinistra" (l'ipotesi contraria non è neppure presa in considerazione, ovviamente), da vive parole di Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 Giugno, fedelissimo e riconoscente all'ex presidente di Lega Coop, quel Poletti ora ministro del lavoro e stratega del "jobs act":

    «Mò c’ho quattro cavalli che corrono... col Pd, poi con la Pdl ce ne ho tre, e con Marchini c’è... c’ho rapporti con Luca (Odevaine, già vicecapo di gabinetto con Veltroni sindaco ndr ) quindi va bene lo stesso... Lo sai a Luca quanto do? Cinquemila euro al mese... Un altro che mi tiene i rapporti con Zingaretti (presidente della Regione Lazio, ndr) 2.500 al mese... Mò pure le elezioni... Siamo messi bene perché Marino siamo coperti, Alemanno coperti e con Marchini c’ho... Luca che... piglia i soldi».

    Un quadro che coinvolge anche il senatore del Pd Lionello Cosentino, segretario della federazione Pd romana: “È proprio amico nostro”. E l'amicizia è una valore, no?

    A noi ancora alcune cose non tornano: com'è possibile che un'inchiesta del genere, sul potere a Roma, non veda nel mirino neanche un palazzinaro? In attesa di capire perché, restituiamo un quadro "di colore" sul Pd romano (ma è solo un dettaglio), dipinto sarcasticamente da Il Fatto Quotidiano.

    *****

    Mafia Capitale, appalti rossi sotto la Lupa Nera. Le influenze del ‘Compagno Buzzi’

    Paola Zanca

    Da Rutelli ad Alemanno, fino a Marino. Le occasioni procacciate in Campidoglio dall'altro "re di Roma", amico di Carminati e dell'ex capogruppo Pd Marroni. Diceva: "I nostri sono molto meno ladri di quelli del Pdl"

    Due settimane fa, mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino sventolava in consiglio comunale le ricevute delle multe della Panda rossa pagate, l’altro “re di Roma”, Salvatore Buzzi, si aggirava indaffaratissimo tra i corridoi e la buvette del Campidoglio. Abbracci, parole all’orecchio, sguardi di intesa: il sindaco traballa ma noi restiamo in piedi. Non è un racconto colorito, quello sul presidente della Cooperativa 29 giugno, finito ieri in carcere perché in affari con la banda di Massimo Carminati.

    Eppure, di colore, nella sua biografia ce n’è parecchio. Condannato agli inizi degli anni 80 per omicidio doloso, resta in carcere fino al ’91. Durante i giorni in prigione, gli viene un’idea: una cooperativa per reinserire gli ex detenuti nel mondo del lavoro. Organizza, da dietro le sbarre, un convegno per trovare sponde al suo progetto. E l’indimenticata Miriam Mafai firma un articolo che celebra questa storia di riscatto, perché le “è venuta voglia di scommettere sull’ottimismo, sulla fiducia, sulla capacità di uscire in positivo dalle nostre difficoltà”. Non sbagliava, l’occhio della cronista. Buzzi esce, ingrana la prima e mette su un colosso con un migliaio di dipendenti e 60 milioni di euro di fatturato annuo. E da Rutelli in poi, la 29 giugno si lega a doppio filo con il Comune di Roma.

    Chi campa di politica e i soldi sul Comune. Per spiegare bene come funzionano le attività di Salvatore Buzzi basta rileggere le sue parole, alla vigilia delle elezioni comunali del 2013: “La cooperativa campa di politica, perché il lavoro che faccio io lo fanno in tanti, perché lo devo fare io? Finanzio giornali, faccio pubblicità, finanzio eventi, pago segretaria, pago cena, pago manifesti, lunedì c’ho una cena da ventimila euro pensa…questo è il momento che paghi di più perché stanno le elezioni comunali, poi per cinque anni…poi paghi soltanto…mentre i miei poi non li paghi più poi quell’altri li paghi sempre a percentuale su quello che te fanno. Questo è il momento che pago di più… le comunali, noi spendiamo un sacco di soldi sul Comune”.

    Le primarie, i compagni e il voto disgiunto. Chiama Massimo Carminati “amico mio”. Ma Buzzi, ufficialmente, è uomo di sinistra. E una distinzione ancora la fa: “Vedi – spiega al sodale Giovanni Campennì – i nostri sono molto meno ladri di… di quelli della Pdl”. Suo grande riferimento è Umberto Marroni, ex capogruppo del Pd in Campidoglio. Marroni (poi si ritirerà) pensa di candidarsi alle primarie contro Ignazio Marino. Nel giro di Buzzi non capiscono: “Ma come me tocca votà Marroni – dice Alessandro Montani – questa volta veramente mi incazzo, se non voti Alemanno veramente …ti sputtano a tutto il mondo… l’ho detto a tutti, ho detto guarda che l’unico che ci ha guadagnato qualche cosa da Alemanno è stato Salvatore!”. E Salvatore non dimentica. Marroni andrà alla Camera e “ormai Umberto colle cose del Comune non c’entrerà più niente, eh!”, chiarisce Buzzi. Daniele Ozzimo è l’uomo di Marroni ora in corsa per il Campidoglio (è diventato assessore, ieri si è dimesso) e per capire i rapporti stretti con Buzzi, basta vedere un sms che Micaela Campana, responsabile Welfare del Pd, ex moglie di Ozzimo, scrive allo stesso Buzzi: “…bacio grande Capo”. Ma al bando le affettuosità, bisogna pensare agli affari. E coprirsi a destra e a sinistra. Così, Buzzi chiama Claudio Milardi, componente dello staff di Alemanno. Lo chiama “compagno”. Lui sta al gioco: “Compagno Milardi ti passa il compagno Alemanno”. Buzzi ride, Alemanno si fa serio: “Allora? Ma è vera ‘sta storia del disgiunto?”. Buzzi lo rassicura: “Facciamo il disgiunto, facciamo. Ozzimo ed Alemanno”. Il sindaco uscente ringrazia: “Eh, questo…questo mi onora molto”.

    La minigonna per battere e i consigli di Massimo. Nonostante il voto disgiunto, Alemanno perde e in Campidoglio arriva Ignazio Marino. Buzzi non perde tempo e a pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco è già “in giro per i Dipartimenti a saluta’ le persone”. Lo comunica a Carminati, ben contento dell’intraprendenza: bisogna “vendere il prodotto amico mio, eh. Bisogna vendersi come le puttane ades…adesso”. Ci sono difficoltà, nuovi dirigenti da conoscere e tante cose da spiegare. Carminati fa il motivatore: “e allora – dice a Buzzi-mettiti la minigonna e vai a batte co’ questi amico mio, eh… capisci”. Qualche colpo va a segno. “Ohhh…me so’ comprato Coratti”, annuncia Buzzi a un amico, spiegando il nuovo sodalizio con il presidente dell’Assemblea Capitolina, Pd anche lui (pure lui si è dimesso ieri). Racconta che si sono intesi al volo: “Gliel’ho detto ‘guarda, lo stesso rapporto che c’abbiamo con Giordano (il Pdl Tredicine, ndr) lo possiamo aver con te’..m’ha capito subito!”.

    Nomine, multe e libro paga sempre pieno. C’è un direttore da piazzare, quello alle Politiche Sociali, dove transitano gare e affidamenti. Buzzi lo racconta direttamente a Carminati: “Senti poi forse..è pure prematuro dirlo però il novanta per cento siamo riusciti a piazzà l’amico nostro al Quinto Dipartimento e quindi avemo fatto bin.. (inc)..lui non ce voleva andà, gli avemo garantito duemila euro al mese in più noi… ‘vacce, te damo duemila euro in più’”. Quello è un posto chiave, spiega ancora Buzzi, “… perché oggi non c’avemo nemmeno informazioni.. non sapemo quello che succede non sapemo niente..”. Marino nel frattempo è finito nel caos multe. Buzzi è ancora al telefono con Carminati: “Senti un po’ se senti Gramazio (capogruppo di Forza Italia in regione Lazio, ndr) che intenzioni c’hanno loro con Marino perché se fossero abbastanza seri dovrebbero fallo cascà a Marino…” Carminati però ha un’altra lettura: “No, loro stanno facendo (…) …loro stanno facendo un’operazione direttamente con Zingaretti per sistemarsi Berti questi qua, pe sistemasse…perché de Zingaretti se fidano de Marino non se fida nessuno…”. Il nome del presidente della Regione Lazio torna anche in un’altra intercettazione, quando Buzzi squaderna il suo libro paga. Scrive il giudice: “a Luca Odevaine dava 5mila euro al mese, a Mario Schina dava 1500 euro al mese, ad “un altro che tiene i rapporti con Zingaretti 2500 al mese. Un altro che tiene i rapporti con il Comune 1500,un altro a 750…..un assessore a 10mila euro al mese”.

    L’eredità del capo ”So’ soddisfazioni”. Ma di tutte le fatiche, per Buzzi, la ricompensa più grossa è la fiducia del Capo, Carminati: che gli affida 500 mila euro. “Io c’ho… c’ho… i soldi suoi – racconta - lui sai cosa m’ha detto quando… c’aveva paura che l’arrestavano (…) è venuto da me dice ‘guarda qualunque cosa succede ce l’hai te, li tieni te e li gestisci te, non li devi dà a nessuno, a chiunque venisse qui da te… nemmeno mia moglie’, non so’ soddisfazioni?”.

    da il Fatto Quotidiano del 3 dicembre 2014
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 4/12/2014, 14:14) 
    Giusto per non farci mancare niente l'Italia è prima in Europa per corruzione e, a giudicare dai fatti di Roma (così simili a tanti altri scandali del Belpaese), si può comprendere facilmente il perché.

    Tutti i governi dicono, ovviamente, di voler risolvere i problemi del paese, e fra questii c'è sempre la corruzione, c'è sempre perché non cambia mai. Dalla crisi finanziaria del 2008 sono stati inseriti anche altri problemi , per migliorare , dicono, l'economia e la competitività del paese, e in questa linea cose sono state fatte , che hanno inciso,pesantemente nella vita di tanti cittadini, tagli alla pensioni, blocco e riduzione dei salari, riduzione del welfare e delle tutele ... Tutte riforma "epocali" tra l'altro raccontate in anteprima alla Merkel che ha gratificato l'interlocutore di turno, da Monti a Renzi, sempre con la stessa frase "impressionata dalle coraggiose riforme". Coraggio abbastanza a buon mercato tanto il conto non lo pagava ne la Merkel ne l'interlocutore di turno, né gli esperti economisti promotori delle coraggiose riforme. Però fra le coraggiose riforme, quelle attuate, non si è visto nulla di lontanamente paragonabile al massacro delle pensioni o dello statuto,dei lavoratori che riguardasse la corruzione e chi ci guadagna, nel pubblico e nel privato.
    le classifiche citate da Oskar stanno li a dimostrarlo
     
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    Se posso dirlo, ragazzi queste cose si sapevano e giravano da tempo queste voci. Quando AleDanno era sindaco già qualcosa di simile girava ma facevano tacere tutto. Personalmente non rimango meravigliato, ma anzi, solo molto incazzato perché penso a quanti infami si sono messi a posto i soldi per tutta la vita. Addirittura ho letto che dai tempi di Rutelli campano così questi individui.

    E vedendo le proteste dei grillini e dell'opposizione in Campidoglio, ho sentito una frase che mi ha ucciso moralmente quasi. L'opposizione ora chiedrebbe lo scioglimento dell'Aula invece di un commissariamento. Secondo voi quale via si dovrebbe prendere fra le due?
     
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    CITAZIONE (Miro "Panzer" Klose™ @ 7/12/2014, 12:32) 
    E vedendo le proteste dei grillini e dell'opposizione in Campidoglio, ho sentito una frase che mi ha ucciso moralmente quasi. L'opposizione ora chiedrebbe lo scioglimento dell'Aula invece di un commissariamento. Secondo voi quale via si dovrebbe prendere fra le due?

    nè l' una nè l'altra finchè non c'è almeno qualche indizio del coinvolgimento dell'attuale sindaco , con tutte le critiche politiche che merita per ora appare completamente fuori da questa vicenda criminale
     
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    CITAZIONE (Miro "Panzer" Klose™ @ 7/12/2014, 12:32) 
    Se posso dirlo, ragazzi queste cose si sapevano e giravano da tempo queste voci. Quando AleDanno era sindaco già qualcosa di simile girava ma facevano tacere tutto. Personalmente non rimango meravigliato, ma anzi, solo molto incazzato perché penso a quanti infami si sono messi a posto i soldi per tutta la vita. Addirittura ho letto che dai tempi di Rutelli campano così questi individui.

    E vedendo le proteste dei grillini e dell'opposizione in Campidoglio, ho sentito una frase che mi ha ucciso moralmente quasi. L'opposizione ora chiedrebbe lo scioglimento dell'Aula invece di un commissariamento. Secondo voi quale via si dovrebbe prendere fra le due?

    Di commissariamento si parlava già prima per il dissesto finanziario. Ma se c'è tutto quel marciume non ci sono dubbi: bisogna fare come a Reggio Calabria. Marino ha scelto come assessore alla casa l'uomo di Buzzi (e gli ha dato persino l'incarico di commissario anti-corruzione del comune... a lui!): il pesce puzza dalla testa, anche se ovviamente il Pd cerca di ridimensionare la portata dello scandalo. Anche Scajola diceva sempre che non ne sapeva nulla...
    Ieri ho visto l'Arena di Giletti. Nel 2013, nonostante il dissesto del comune, il fatturato delle coop di Buzzi è aumentato da 46 a 58 milioni di euro. (Ovviamente i poveracci che dovrebbero essere assistiti non vedono un euro). Marino, intervistato, è stato arrogante e ha detto che lui è orgoglioso del suo operato. Di fronte a tanta sfrontatezza, credo che limitarsi alle responsabilità penali dei singoli sarebbe come cercare di tagliare una roccia con un coltellino svizzero.
    Finirà a tarallucci e vino, se non si pigia il tasto "reset".
     
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    Marino per ora pare non essere direttamente coinvolto nello scandalo che sta travolgendo la città che guida. Tuttavia ho l'impressione anch'io che sarebbe opportuno un azzeramente della giunta comunale per ridare un barlume di credibilità alla politica capitolina, compromessa fin nelle fondamenta da questo scandalo che ho il sentore non sia ancora emerso nella sua interezza.
     
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    Intanto la posizione di Alemanno sembra aggravarsi: pare andasse in Argentina con valigie piene di soldi, ma lui smentisce. http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/0...71543/?ref=fbpr
     
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    Nonostante non abbia molto in simpatia la figura di Marino, faccio molta, anzi troppa fatica a credere alle sue parole quando dice che lui era all'oscuro di tutto quello che accadeva intorno a lui. Cavolo, sei il sindaco di Roma, le cose sono due, o sei coinvolto ma non lo vuoi dire, oppure hai sempre fatto il gioco delle tre scimmie, solo che lui ha fatto tutto in uno: non sento, non vedo e non parlo.

    Bisogna vedere se questa volta vorranno andare fino in fondo, oppure se vedendo che tireranno troppe persone in ballo manderanno tutto a tacere e pagheranno in pochi.
     
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    CITAZIONE (Miro "Panzer" Klose™ @ 8/12/2014, 12:37) 
    Nonostante non abbia molto in simpatia la figura di Marino, faccio molta, anzi troppa fatica a credere alle sue parole quando dice che lui era all'oscuro di tutto quello che accadeva intorno a lui. Cavolo, sei il sindaco di Roma, le cose sono due, o sei coinvolto ma non lo vuoi dire, oppure hai sempre fatto il gioco delle tre scimmie, solo che lui ha fatto tutto in uno: non sento, non vedo e non parlo.

    Bisogna vedere se questa volta vorranno andare fino in fondo, oppure se vedendo che tireranno troppe persone in ballo manderanno tutto a tacere e pagheranno in pochi.

    ma marino ha detto tutt'altro, che fin da quando si è insediato ha notato un clima di ostilità e isolamento, e così anche l'assessore alle politiche sociali. nessun attacco frontale ma decine di attacchi indiretti, basti pensare alla mega campagna anti-marino basata su 4 multe per la ztl. a Roma la mafia è potentissima e ha quasi il totale appoggio della popolazione.
     
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    CITAZIONE (Ektor_Baboden @ 8/12/2014, 20:16) 
    CITAZIONE (Miro "Panzer" Klose™ @ 8/12/2014, 12:37) 
    Nonostante non abbia molto in simpatia la figura di Marino, faccio molta, anzi troppa fatica a credere alle sue parole quando dice che lui era all'oscuro di tutto quello che accadeva intorno a lui. Cavolo, sei il sindaco di Roma, le cose sono due, o sei coinvolto ma non lo vuoi dire, oppure hai sempre fatto il gioco delle tre scimmie, solo che lui ha fatto tutto in uno: non sento, non vedo e non parlo.

    Bisogna vedere se questa volta vorranno andare fino in fondo, oppure se vedendo che tireranno troppe persone in ballo manderanno tutto a tacere e pagheranno in pochi.

    ma marino ha detto tutt'altro, che fin da quando si è insediato ha notato un clima di ostilità e isolamento, e così anche l'assessore alle politiche sociali. nessun attacco frontale ma decine di attacchi indiretti, basti pensare alla mega campagna anti-marino basata su 4 multe per la ztl. a Roma la mafia è potentissima e ha quasi il totale appoggio della popolazione.

    Ha ragione Ektor, va riconosciuta a Marino coerenza nel segnalare di essere oggetto di ostilità da più parti. Il punto è: basta questo per giudicare ancora credibile la sua Giunta? Non ne sono convinto.
    In ogni caso vorrei aggiungere che comprendo le richieste altisonanti dei 5 stelle di nuove elezioni, meno quelle di Forza Italia, che chiede un repulisti senza dire che molti degli esponenti politici coinvolti in questo scandalo di mafia vengono dalle proprie fila.
     
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