Sergio Mattarella dodicesimo presidente della Repubblica italiana

Eletto con un'ampia maggioranza al quarto scrutinio

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    E' ufficiale: Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica italiana. Ha ottenuto al quarto scrutinio, il primo in cui bastava la maggioranza assoluta degli aventi diritto, 665 voti, sfiorando i due terzi dei grandi elettori.
    Il PD, a differenza del 2013, è rimasto compatto e ha raccolto i voti di SEL, di NCD (sebbene non senza difficoltà - Sacconi si è dimesso da capogruppo al Senato) e anche di qualche transfugo di Forza Italia e di qualche ex grillino. Lega Nord e Fratelli d'Italia hanno sostenuto fino alla fine Feltri e il MoVimento 5 stelle ha votato anche oggi Imposimato.
    Il centrodestra esce con le ossa rotte da un'elezione che vede Renzi ancora una volta grande vincitore, anche se bisognerà verificare se lo strappo nel metodo di scelta di Mattarella avrà ripercussioni sulla tenuta del governo e sul cammino delle riforme costituzionali e delle legge elettorale previste nel famoso "patto del Nazareno".
    Mattarella, palermitano, 73 anni, giudice della Corte costituzionale, ex ministro e storico esponente della sinistra DC, è il dodicesimo presidente della nostra storia repubblicana; succede a Napolitano, terminando il periodo di anomalia segnato dal bis al Quirinale del suo predecessore.
    I giochi sono fatti: dopo settimane in cui ci siamo chiesti chi sarebbe salito al Colle dopo Giorgio Napolitano ora non ci resta che commentare il profilo del nuovo Capo dello Stato.
     
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    credo era scontato lo eleggessero ora, complimenti! Speriamo sia il presidente di tutti e che tenga unito questo paese in grave difficoltà econimico-lavoritivo! Non sarà facile! Buona fortuna! ;)
     
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    Avevamo l'occasione anzi, Renzi aveva l'occasione di poter cambiare finalmente le cose e invece stiamo sempre alle solite. Un Democristiano come nuovo Presidente della Repubblica è tutto meno che segno di cambiamento. Io avrei voluto un Imposimato leggendo i nomi proposti dai vari partiti.

    Renzi per me si è trovato di fronte a due scelte. Con Mattarella avrebbe diciamo riunito il PD, mentre scegliendone un'altro sarebbe andato incontro a Berlusca e quindi avrebbe pensato al Patto del Nazareno. Ha pensato alla prima opzione e forse si è fatto piegare da Bersani secondo me. La vecchia guardia per me ha vinto ancora una volta.

    Come ha detto la Meloni: "Potevamo entrare nella Terza Repubblica, e invece..". Sarà per la prossima volta :)
     
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    Giuseppe Mazzei è stato esponente del PRI, con una luninosa carriera giornalistica e accademica, attualmente collabora con Cisnetto alla rivista Terza Repubblica , non sempre sono d'accordo con lui , ma questo commento sula sua pagina FB mi sembera azzeccato

    RENZI HA VINTO. MA E' PIU' DEBOLE

    Renzi ha fiuto e spregiudicatezza. La partita del Quirinale l'ha giocata con astuzia. Ma ha voluto stravincere.E secondo me ha sbagliato. Umiliare gli alleati? Non si fa. Rompere i ponti con i sostenitori dichiarati (Alfano) e non dichiarati (Berlusconi) potrebbe rivelarsi un errore.
    Nella psicologia del vecchio PD, infatti, l'elezione di Mattarella è percepita come la rivincita della sinistra interna (Bindi e dintorni) non come una vittoria di Renzi. Già Bersani prefigura interventi,discreti ma concreti, del neo presidente sulla legge elettorale. Mattarella, con la sua schiena dritta non sarà uno che dice sempre si a Renzi, nè gli farà da tutore, come ha fatto pazientemente Napolitano. Tutt'altro.
    La cultura politica di Mattarella è quella della sinistra Dc, ben lontana dalla sinistra "blairiana" del rottamatore. Quindi, prevedo che al Colle troveranno più ascolto i critici, interni al Pd, delle politiche renziane che non i loro sostenitori.E c'è da giurare che Mattarella sarà particolarmente occhiuto nello spulciare le norme proposte dal Governo per trovarvi qualche regalino a Berlusconi. Per non fare un favore a Berlusconi Mattarella si dimise da ministro, non credo che da Presidente della repubblica possa essere più acquiescente
    Renzi finora ha potuto contare sulla disponibilità totale di Alfano e sul soccorso interessato di Berlusconi. Da domani non sarà più così.I due escono dalla partita umiliati e offesi. Anche per colpa loro.
    Quando Renzi ha candidato Mattarella avrebbero dovuto dire subito di sì,pur denunciando l'errore del metodo usato da Renzi. Invece hanno aggiunto alla sconfitta anche una brutta figura , Alfano in particolare.
    Ormai il danno è fatto. Berlusconi e Alfano sono indeboliti e dovranno cominciare ad alzare la voce contro Renzi per recuperare consenso.
    Renzi dovrà essere molto abile a ricucire con i suoi veri alleati(Alfano e Bertlusconi)sapendo di avere margini più stretti. Quanto al suo partito, non si faccia illusioni. Da dopodomani ricomincerà il tiro al bersaglio di tutti i suoi critici che,come dicevo, penseranno di avere al Quirinale un orecchio più attento ad ascoltarli.
    Umiliare Alfano e Berlusconi non è difficile, ma continuare a contare sulla loro scarsa capacità politica non è saggio.
     
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    Avrei voluto scriverlo io, parola per parola, Mazzei ha detto esattamente ciò che penso, direi che è la clonazione perfetta del mio pensiero che sia un gemello e ci abbiano separati alla nascita? :lol:
     
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  6. Comneno
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    Io sono un po' scettico sull'elezione di Mattarella, mi sembra che tiri lo stesso vento che portò Mario Monti a Palazzo Chigi (e tanto entusiasmo dei media si spense in un esecutivo "così così"). Siccome all'epoca di Monti scrissi una filastrocca un pò ironica, mi sono ripetuto su Mattarella, ispirandomi a una vecchia canzone che tutti riconoscerete subito e che dovreste immaginare nella vostra testa per dare il giusto ritmo. Spero che la troviate simpatica e non troppo irriverente...

    La Città di Mattarella

    Com'è bella, com'è bella
    La città di Mattarella!
    Democratica e cristiana
    sorridente e ruffiana!
    Matteuzzo ha stravinto
    ora si è proprio convinto
    potrà far la legge Acerbo,
    con giurista sì superbo!

    Com'è bella, com'è bella
    La città di Mattarella!
    Democratica e cristiana
    sorridente e ruffiana!
    Anche Silvio c'è caduto
    "stai sereno" e ci ha creduto
    non lo sa che nella vita
    se c'è un oste...è De Mita!

    Com'è bella, com'è bella
    La città di Mattarella!
    Democratica e cristiana
    sorridente e ruffiana!
    E lo chiede pur Mancino
    se per lui c'è un posticino
    ora il vintage è di moda
    eddai una poltrona sola...

    Com'è bella, com'è bella
    La città di Mattarella!
    Democratica e cristiana
    sorridente e ruffiana!
    E chissà tra sette anni
    a chi daranno i suoi panni
    già i bookmaker fan petardi
    tra Tabacci e Giovanardi...
     
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    Come detto da Comneno e Roy Stark negli ultimi interventi della nostra discussione dedicata alle "previsioni" sul nuovo inquilino del Colle, sarà interessante vedere come Mattarella, scelta forte di Renzi, accoglierà il tanto agognato Italicum, una legge elettorale che presenta un profilo di incostituzionalità simile a quello del Porcellum (bocciato dalla Corte costituzionale di cui faceva parte proprio il capo dello Stato in pectore) nei capilista bloccati.

    Detto questo credo che Mattarella sia all'altezza della situazione e sia giusto fargli gli auguri, ma comprendo lo sgomento di vedere l'ennesimo uomo ultra-settantenne politico della "Prima Repubblica" al Quirinale. Sembra che l'unica variante al Colle sia tra calvizie e chiome bianche.

    Su Renzi condivido anch'io l'ottima analisi di Mazzei riportata da lucrezio.
    Aggiungo che la battuta del premier a Rosy Bindi, che lo abbracciava dopo l'annuncio ai grandi elettori PD che il candidato sarebbe stato Mattarella, "tranquilla Rosy, non votiamo dalla stessa parte: io non voto (non essendo un grande elettore)", è significativa: lo stesso Renzi sa che questa sua innegabile vittoria non basterà a metterlo al riparo dai mal di pancia ricorrenti delle varie minoranze democratiche. Allo stesso tempo l'irritazione di Alfano e Berlusconi, quest'ultimo sempre sfortunato nel non essere mai in maggioranza a ogni scadenza di un settennato presidenziale, un'irritazione palese nonostante il giravolta finale su Mattarella, potrebbe indebolirlo non poco.

    Per Comneno: esilarante la canzoncina. Certo che Giovanardi al Colle proprio non si può sentire :D.

    Concludo col simpatico saluto su Facebook di un altro grande "protagonista" di queste elezioni per il nuovo capo dello Stato, Giancarlo Magalli:
    CITAZIONE
    Nel momento in cui Sergio Mattarella ha conquistato il 505º voto è diventato il presidente di tutti gli Italiani, di quelli che lo hanno votato e di quelli che non lo hanno votato, così come di quelli a cui piace, di quelli a cui non piace e di quelli che, magari, col tempo se lo faranno piacere.
    È un uomo serio, un uomo di giustizia, uno di quelli che non è facilissimo tirare per la giacchetta, ma ci proveranno, oh se ci proveranno!
    Auguriamogli di resistere, sempre.
    Con questa elezione si conclude anche un momento molto divertente e di grande soddisfazione della mia vita: avere ricevuto mandato da più di 20.000 persone, in gran parte giovani, di rappresentare pubblicamente il loro malumore nei confronti della politica ed il loro dissenso nei confronti dei candidati ufficiali.
    Posso dire che da questo punto di vista abbiamo ottenuto una bella vittoria. Si è parlato di questa sorridente ed educata protesta in tutti i giornali ed in tutti i telegiornali, oltre che nei principali talk show politici. Io ho vissuto giorni molto impegnativi e faticosi, ma sono contento della visibilità che le istanze di quei ragazzi hanno avuto.
    Certo, non tutti hanno capito, qualcuno ha ironizzato, io mi sono dovuto sentir dire che ero convinto di essere eletto (sarei da rinchiudere) e che mi paragonavo a Reagan (quando avevo semplicemente detto negli Stati Uniti l'elezione diretta del presidente aveva portato all'elezione di persone come Reagan, venute dallo spettacolo e dimostratesi ottimi uomini di Stato), ma pazienza...
    In sostanza sono stanco e felice, oltre ad essere raffreddato per l'acqua presa durante il flash mob (altro momento fantastico che nessuno dei nostri politici ha mai avuto la gioia di provare!)
    Il fatto poi che non sia stato eletto nessuno dei candidati che temevamo di più, non ci fa certo credere che la politica ci abbia ascoltati, ma forse Dio sì.
    Vi ringrazio ancora tutti (ma tanto continueremo a sentirci) e vi rimando con il link sottostante al mio ultimo post sul blog de L'Espresso, dedicato al nuovo presidente e soprattutto a voi.

    http://magalli.blogautore.espresso.repubbl...uri-e-non-solo/
     
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    Curiosa segnalazione: l'anagramma del neo-eletto presidente Sergio Mattarella è "Matteo si rallegra", ma anche "e sotterra Magalli" :alienff: :D.

    Intanto Vito Crimi, esponente di spicco del MoVimento 5 stelle, denuncia su Facebook l'antica e odiosa pratica, usata anche con Mattarella, del voto alla stessa persona con nomi diversi per rendere i vari gruppi e minoranze parlamentari "contabili":
    CITAZIONE
    IL METODO DI VOTO "PSEUDO-MAFIOSO" IN PARLAMENTO
    (Per eleggere il Presidente)

    Un sistema simile a quello usato dalla mafia per controllare il voto.
    È quello che oggi gli "onorevoli" hanno applicato in aula per eleggere il Presidente della Repubblica. Gli è servito per contarsi, serrare le fila ed evitare i "franchi tiratori".
    Gli è servito per impedire la libera espressione del voto.

    Un metodo semplice, semplice.
    Efficace quanto un colpo di pistola alla tempia.

    Scrivevano sulla scheda lo stesso candidato, ma in forme diverse: mettendo il nome prima del cognome e viceversa, scrivendo per esteso il cognome e lasciando il nome indicato dalla prima lettera seguita dal punto, e viceversa. Le combinazioni erano diverse, e ognuna di queste riconduceva al gruppo parlamentare che aveva dato indicazione.

    Pensate.
    Fanno leggi per punire con la reclusione il voto di scambio politico-mafioso (416-ter), poi lo usano in Parlamento in occasione dell'elezione della più alta carica dello Stato.

    Queste le espressioni usate per indicare il candidato Sergio Mattarella:
    'Sergio Mattarella'
    'Mattarella Sergio'
    'Mattarella'
    'Mattarella S.'
    'S. Mattarella'
    'On. Sergio Mattarella'
    'On. Mattarella'
    'Prof. Mattarella'

    Dietro ogni sigla c'è un gruppo parlamentare che tira il guinzaglio a senatori e deputati.

    Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto alla presidente della Camera Laura Boldrini una lettura omogenea delle schede in fase di scrutinio: si pronunci il nome "Mattarella" e basta. Per ritrovare un minimo di decenza e legalità in questa farsa.

    Ovviamente ci hanno risposto picche.
    Bisognava dare l'esempio a chi sta fuori, si capisce.

    Tranquilli, non vi chiedo di vergognarvi.
    La vergogna è per voi un sentimento troppo elevato perché possiate permettervelo.
     
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    Brutti vizi italici.altro che i parlamentari non hanno vincoli di mandato.i partiti li tengono col guinzaglio corto.
    Matterello non mi dispiace.
    Imposimato era impossibile.
     
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