"I fascisti" di Stein Ugelvik Larsen, Bernt Hagtvet, Jan Petter Myklebus

Le radici di un fenomeno europeo

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    Giusto pochi minuti fa ho terminata la lettura di questo imponente saggio di oltre novecento pagine scritto da diversi autori tra cui S.G. Payne, Z. Sternhell, J.J. Linz e con un saggio inedito di Renzo De Felice. Il libro fu edito la prima volta in Norvegia nel 1980 ed in Italia solamente 16 anni dopo. Questo volume è stato anche testo d'esame presso la facoltà di Scienze Politiche dell'università di Roma "La Sapienza". Nonostante siano passati 35 anni, il libro rappresenta ancora oggi lo stato dell'arte negli studi sul fascismo europeo. Le ricerche svolte, tutte caratterizzate da solide argomentazioni e dall'assoluto rigore storico, dovevano essere allora estremamente suggestive se ancora oggi sorprendono ed intrigano. Mi vengono in mente ad esempio i saggi di Sternhell, per il quale il fascismo nasce a sinistra, e quello (che chiude il libro) di Merkl. Nel primo si spostano le origini del fascismo dall' Italia del primo dopoguerra alla Francia della Belle Epoque nel secondo si individua nel fascismo una rivolta generazionale giovanile come minimo comun denominatore dei fascismi europei. Un libro, certamente di non facilissima lettura, da non perdere quindi per tutti coloro che, per dirla con le parole di Merkl, considerano importante introdurre le domande giuste nel dialogo scientifico piuttosto che cominciare con l'idea di arrivare alle risposte giuste.

    Edited by Kodiak2 - 17/4/2015, 22:15
     
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    CITAZIONE (Kodiak2 @ 17/4/2015, 18:17) 
    tutti coloro che, per dirla con le parole di Merkl, considerano importante introdurre le domande giuste nel dialogo scientifico piuttosto che cominciare con l'idea di arrivare alle risposte giuste.

    Splendida citazione. E come al solito una recensione eccellente Kodiak. Sono ammirato dalla tua capacità di divorare libri anche molto impegnativi :).
     
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    In effetti l'ho letto in due volte, inframezzandolo con testi più leggeri. Vidi questo libro per la prima volta a casa di una mia amica che era assistente alla cattedra di Storia Contemporanea, sul finire degli anni Novanta. Benché desiderassi tanto leggerlo, dovetti attendere parecchio, dal momento che il costo del libro (90000 lire) era per me irraggiungibile. Solo nel 2004 potei acquistarlo e fu uno degli ultimi acquisti che feci presso la (leggendaria) libreria Europa di Enzo Cipriano ( il quale spesso e volentieri oltre uno sconticino, mi faceva anche dilazionare il prezzo). Comunque, ho fatto più fatica a finire Cent'anni di solitudine :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (Kodiak2 @ 17/4/2015, 22:29) 
    In effetti l'ho letto in due volte, inframezzandolo con testi più leggeri. Vidi questo libro per la prima volta a casa di una mia amica che era assistente alla cattedra di Storia Contemporanea, sul finire degli anni Novanta. Benché desiderassi tanto leggerlo, dovetti attendere parecchio, dal momento che il costo del libro (90000 lire) era per me irraggiungibile. Solo nel 2004 potei acquistarlo e fu uno degli ultimi acquisti che feci presso la (leggendaria) libreria Europa di Enzo Cipriano ( il quale spesso e volentieri oltre uno sconticino, mi faceva anche dilazionare il prezzo). Comunque, ho fatto più fatica a finire Cent'anni di solitudine :rolleyes:

    Questi aneddoti mi piacciono da morire. Ma non condivido il finale dell'intervento: Cent'anni di solitudine è forse il mio libro preferito di sempre!
     
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3 replies since 17/4/2015, 17:17   127 views
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