Il personaggio storico che più di tutti suscita il vostro interesse

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    Qual è il personaggio che più stimola il vostro interesse per lo studio della Storia?
    Ovviamente potete fare una breve lista ma vi invito a indicare la vostra prima scelta assoluta.

    Io sono affascinato, da appassionato di storia, dai tiranni. La figura di tiranno che più ho approfondito e che maggiormente stimola la mia curiosità è quella di Adolf Hitler, forse il criminale peggiore che abbia mai messo piede sulla Terra. Aborrisco le sue azioni, ma sono interessato a studiarle per comprenderne la portata terribile e avere le conoscenze per contrastare ogni negazionismo.
    Un altro personaggio la cui figura mi cattura e che mi riprometto di studiare meglio in futuro è Alessandro Magno.

    A voi la parola.
     
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  2. _Smoky_
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    Il mio preferito senza dubbio è Cavour.
    Lo si può odiare o amare, ma resta il fatto che fu un mostro della politica. Abile in tutti i settori, dall'economia liberale agli affari interni come esteri. Sinceramente non credo abbia paragoni in alcuna epoca.
    E' uno dei pochi personaggi che se non fosse esistito non saprei nemmeno pensare alla storia con i "se". Se fosse mancato lui addio II guerra d'Indipendenza e con le ingerenze austriache addio all'Unità immediata. Cosa ne sarebbe stato dell'Italia senza di lui proprio non riesco ad immaginarlo.
     
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    Se parliamo proprio di personaggi storici potrei dire Giulio Cesare e Caligola.

    Mentre un altro personaggio che mi ha sempre affascinato ma è molto più contemporaneo è Berlinguer.
     
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    non ho nessun personaggio storico particolare che amo, probabilmente ne amo troppi per poterne scegliere uno.
     
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    Certamente Voltaire, il concentrato del miglior spirito illuministico, colui che ha trasformato da grande storico (curò anche le voci storiche dell'Enciclopedie) la concezione stessa della Storia ampliandone le basi a culture non ebraiche o europee.
    Trasformò la concezione filosofica della realtà con un numero quasi incredibile di scritti di ogni genere, riuscì ad ottenere l'attenzione di tutta l'Europa colta, impegnandosi in una polemica contro la superstizione, il fanatismo religioso e no, il privilegio, la violenza ed il militarismo, con un'eloquenza seria e allo stesso tempo ironica e di facile lettura, il Dictionnaire philosophique (Dizionario Filosofico) è il suo testamento spirituale, dove in sentenze chiare prende forma definitiva la sua battaglia di mezzo secolo contro l'intolleranza, il miracolo, l'autorità, la falsificazione delle leggende e delle tradizioni.
    Fu fautore di una forma di teismo basato sull'ammissione di un Dio "primo motore intelligente", eterno autore di un mondo altrettanto eterno e di una religione naturale non gerarchizzata, riconducibile a una serie di "principî morali comuni al genere umano, identificando l'intelligenza umana ed il concetto del bene comune con Dio, senza teologie astruse ed involute, dogmi e gerarchie religiose tese a conservare se stesse attraverso il monopolio dell'interpretazione dei testi sacri, le sue velenosissime e fondatissime critiche al "Vecchio Testamento" lo portarono all'indice della Chiesa Cattolica.
    Fu in somma, a mio giudizio, l'iniziatore del pensiero democratico laico ma moderato ed aperto alle leggi morali moderno.
     
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  6. _Smoky_
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    Qualcuno diceva "Voltaire è il '700". Diciamo che è molto di più.
     
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    Voltaire non fu il "700", Montanelli, nella sua minibiografia del filosofo cita un fatto:
    Luigi XVI venne rinchiuso, poco prima della sua esecuzione in una stanza che conteneva una libreria con numerose opere di Voltaire e Rouseau e sbottò dicendo che quei due erano stati la causa della sua morte.
    Sbagliava totalmente, almeno riguardo a Voltaire, che in moltissimi scritti aveva espresso le proprie preoccupazioni per le idee estremistiche che infervoravano le masse popolari, da lui definite ignoranti e facilmente manovrabili, e spingevano alla violenza rivoluzionaria, le sue idee non furono espresse nel settecento, furono sfruttate, meglio dire travisate colpevolmente, dai politici dopo la sua morte, il terrore era per lui inconcepibile, non a caso influenzò Caterina di Russia e Federico di Prussia, il monarca illuminato poteva garantire un passaggio non violento alla modernità e a forme di pensiero tollerante che potevano portare ad una Democrazia matura senza terrori e massacri, nelle "Lettere inglesi" dimostrò ammirazione per il sistema parlamentare inglese.
    Anora oggi non esiste un pensiero più aperto, meno ideologico, più pacifista in senso buono e più tollerante del suo.
    Influenzò certamente il pensiero ottocentesco, quello che portò ai moti costituzionali della prima metà dell'800, alla formazione di una mentalità laica moderata alla Mazzini.

    PS: Montanelli, in "L'Italia del 700" scrive di Voltaire: In nessuna epoca, in nessun Paese c'è mai stato un intellettuale più "moderno" di lui. Seguita ad esserlo, vecchio di due secoli. Non si può pensare in modo più libero di lui. Non si può scrivere in modo più penetrante di lui. Fu, e rimane, il "maestro" per antonomasia.

    Edited by Romeottavio - 17/10/2015, 19:04
     
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    Il " Dizionario Filosofico " si trova gratuitamente su Internet in formato PDF, ovviamente sarebbe meglio un bel tomo cartaceo, ma per chi volesse un assaggio del pensiero volteriano non spaventatevi, Voltaire non considerava la Filosofia come: "risposte incomprensibili a problemi irrisolvibili", niente linguaggi tecnici involuti ed esoterici, tutto di facilissima lettura, ovviamente calcolando i quasi 3 secoli di distanza:
    www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/Te.../Dizionario.pdf
     
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    Per prima cosa plaudo la scelta di Oskar "Qual è il personaggio che più stimola il vostro interesse per lo studio della Storia?" quindi non chi amate di più , chi ammirate , chi considerate più importante.
    In quest' ambito e considerando la mia predilezione per la storia del vicino oriente direi Solimano il Magnifico , con tutte le sue ambiguità , il Legislatore , il saggio , l' illuminato (bloccò gli ulema che volevano proibire il caffè :) ), considerato da Amin Maalouf , storico e romanziere laico , ma cristiano melkita di famiglia "l'ottomano che non uccide" , protettore degli Ebrei di Ragusa e Ancona contro le persecuzioni di Papa Carafa, protettore delle arti e poeta lui stesso... fece uccidere i suoi due figli più brillanti per far succedere a lui detto il magnifico , ai suoi antenati Selim il terribile, Maometto il conquistatore , Bajazed la Folgore .... Selim II , l'Ubriacone . Per amore di Hurren , schiava e concubina , liberata e sposata ufficialmente , interruppe la sequenza di sovrani magari crudeli ma attivi e dediti al governo , per iniziare la sequele di quelli interessati più che alle battaglia sul campo a quelle sul letto . Fece strangolare il suo amico di più lunga data , Ibrahim divenuto gran visir e autore dell'alleanza con regno di Francia . Fu l' ultimo sultano/califfo che conquisto degli interi stati (Rodi prima , L' Ungheria dopo nonche il vassalaggio di Tripoli, Tunisi e Algeri) ma durante il suo regno gli ottomani e gli islamici in genere persero un oceano : l'oceano indiano vitale per i commerci .
    Insomma per chi ama indagare sulle figure contraddittorie della storia , c'è pane per molti denti ;)
     
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    Se invece mi dite di aggiungere alla curiosità anche un pò di sentimento , ma senza rinunciare alla contraddizioni allora è il nome che immaginate

    Ho dovuto combattere contro il più grande condottiero; mi è riuscito di mettere d’accordo imperatori, re, uno zar, un sultano ed un papa. Ma nessuno sulla faccia della terra mi ha procurato maggiori difficoltà di un manigoldo di italiano, emaciato, pallido, straccione, ma facondo come l’uragano, rovente come un apostolo, furbo come un ladro, sfacciato come un commediante, infaticabile come un innamorato: il suo nome è Giuseppe Mazzini (Metternich)

    Idealista , molto poco prammatico, spaventò l' Europa intera, perdente per definizione, vide un' Italia costruita grazie e contro di lui ( quanto ottenne dall' Europa Cavour minacciando che l'alternativa era Mazzini ?) e morì isolato , cacciato dal Parlamento malgrado le elezioni .
    Con la repubblica Romana anticipò lo stato democratico moderno , con la prima abolizione della pena di morte da parte di un assemblea elettiva nella storia , prevedendo l' intervento pubblico per combattere le disuguaglianze, l' amore per la patria nel rispetto di tutti i popoli...
    E fu sconfitto sempre , anche nell'internazionale socialista quando Marx lo cacciò perchè aveva propugnato un socialismo che non mortificasse le nazionalità che sostituisse alla lotta di classe e all' esproprio genaralizzato l'associazionismo, la formazione , l' intervento statale per i ceti deboli. Praticamente il programma di Bad Goesberg un secolo prima
     
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    In quanto amante della storia romana di epoca imperiale non posso non ricordare Gaio Ottavio e, in misura molto minore, tutti i suoi epigoni fino ad Arcadio ed Onorio con i quali coincide sostanzialmente (e non solo formalmente) la divisione dell'impero romano.
    Ma non posso dimenticare Carlo Magno e sant'Adelaide, fino a giungere a Carlo V; per il resto concordo con Ektor.
    Per quanto riguarda la storia moderna e quella contemporanea non mi hanno appassionato così tanto come quella romana e medievale.
     
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    Quando ho lanciato questa discussione mi aspettavo che il nostro lucrezio avrebbe indicato subito Giuseppe Mazzini come personaggio che più di tutti stimola il suo interesse per la Storia. Il fatto che abbia scelto prima Solimano il magnifico mi ha colpito, in positivo: è una figura che conosco davvero poco, ma dalle righe scritte da lucrezio appare davvero affascinante e controversa.

    Molto interessante anche la scelta di Seiano di indicare Gaio Ottavio. Suo figlio Ottaviano Augusto è decisamente più conosciuto di lui, ma forse è proprio la relativa poca fama del padre a rendere stimolante approfondirne la figura.
     
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    Credo che Seiano intendesse quello che poi, dopo l'adozione, verrà chiamato Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto , in origine il nome era quello del padre genetico, dopo l'adozione assunse il nome del padre adottivo, con l'aggiunta di Ottaviano (che significa di Ottavio) per distinguerlo e ricordarne l'origine, se ricordo bene, il vero padre morì a 40 anni e Svetonio lo descrive nella "Vita dei 12 Cesari" come un buon politico e generale, ma senza meriti particolari.
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 20/10/2015, 10:50) 
    Credo che Seiano intendesse quello che poi, dopo l'adozione, verrà chiamato Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto , in origine il nome era quello del padre genetico, dopo l'adozione assunse il nome del padre adottivo, con l'aggiunta di Ottaviano (che significa di Ottavio) per distinguerlo e ricordarne l'origine, se ricordo bene, il vero padre morì a 40 anni e Svetonio lo descrive nella "Vita dei 12 Cesari" come un buon politico e generale, ma senza meriti particolari.

    In effetti forse hai ragione Romeo, anche se Gaio Ottavio è comunque una figura storica rilevante. Solo Seiano potrà risolvere questo eventuale equivoco!
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 20/10/2015, 10:55) 
    CITAZIONE (Romeottavio @ 20/10/2015, 10:50) 
    Credo che Seiano intendesse quello che poi, dopo l'adozione, verrà chiamato Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto , in origine il nome era quello del padre genetico, dopo l'adozione assunse il nome del padre adottivo, con l'aggiunta di Ottaviano (che significa di Ottavio) per distinguerlo e ricordarne l'origine, se ricordo bene, il vero padre morì a 40 anni e Svetonio lo descrive nella "Vita dei 12 Cesari" come un buon politico e generale, ma senza meriti particolari.

    In effetti forse hai ragione Romeo, anche se Gaio Ottavio è comunque una figura storica rilevante. Solo Seiano potrà risolvere questo eventuale equivoco!

    :lol: Ragazzi, ho sollevato una querelle!
    A parte gli scherzi, confermo quanto detto Romeo: mi riferisco al personaggio storico meglio conosciuto come Ottaviano Augusto :P .
     
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