Rozzano, il preside cancella la festa di Natale.

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    Rozzano (Milano), 27 novembre 2015 - Concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso. I vertici dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria in via Garofani e in via Milano), alle porte di Milano, hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S a Rozzano) sulla cancellazione della Festa di Natale e contro la decisione del Consiglio di Istituto di non esporre i crocifissi nelle aule.

    Estratto da:
    www.ilgiorno.it/sud-milano/rozzano-...atale-1.1522604

    Ho appena sentito su Radio24 il direttore della scuola che dichiarava che il concerto di Natale dopo ciò che è successo a Parigi poteva essere pericoloso.
    A Rozzano, almeno in quella scuola, ha vinto l'ISIS? :hmm:
     
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    Ho visto il dirigente in TV, non mi ha convinta.
    Non sono credente, trovo giusto che la scuola laica non sia "arredata" con crocifissi; eliminerei l'insegnamento della religione cattolica, dal quale la maggioranza dei ragazzi si fa ormai esonerare. Meglio lasciare alle famiglie (e alle loro chiese) il compito di educare alla fede: quella che preferiscono oppure nessuna.
    Tuttavia difendo il Natale. Al di là dei credo, rappresenta la connotazione culturale caratteristica dell'Occidente: cristiano, appunto. E chi viene a vivere e studiare da noi può tranquillamente familiarizzarsi con i simboli diffusi nel paese ospitante. Non è il caso di insistere con messe e preghiere, ma conoscere l'origine della tradizione e festeggiare insieme ai compagni mi sembra simpatico e socializzante.
    Se nell'istituto sono presenti alunni di altre religioni, in numero consistente, nulla vieta di dedicare una giornata di interassamento (e studio) a una loro festività. Ampliare l'orizzonte dei nostri ragazzi (cristiani e non) è sempre un bene.
     
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    Scelta sbagliata e spiegazione goffa e insufficiente. Il nostro Stato è giustamente laico, ma non privo di storia e tradizioni. Il Natale non offende nessuno, né i non credenti come me, né i fedeli di altre religioni.
     
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    Il preside ha peccato in coerenza, doveva sospendere anche le vacanze natalizie, altrimenti obbliga i bambini musulmani a perdere giorni di scuola che nei loro paesi d'origine non avrebbero perso, visto che la vacanza è legata ad una ricorrenza religiosa.
    Trovo questa mancanza di rispetto oltraggiosa verso chi è di fede diversa dalla nostra.
     
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    CITAZIONE (virelle @ 27/11/2015, 21:06) 
    Ho visto il dirigente in TV, non mi ha convinta.
    Non sono credente, trovo giusto che la scuola laica non sia "arredata" con crocifissi; eliminerei l'insegnamento della religione cattolica, dal quale la maggioranza dei ragazzi si fa ormai esonerare. Meglio lasciare alle famiglie (e alle loro chiese) il compito di educare alla fede: quella che preferiscono oppure nessuna.
    Tuttavia difendo il Natale. Al di là dei credo, rappresenta la connotazione culturale caratteristica dell'Occidente: cristiano, appunto. E chi viene a vivere e studiare da noi può tranquillamente familiarizzarsi con i simboli diffusi nel paese ospitante. Non è il caso di insistere con messe e preghiere, ma conoscere l'origine della tradizione e festeggiare insieme ai compagni mi sembra simpatico e socializzante.
    Se nell'istituto sono presenti alunni di altre religioni, in numero consistente, nulla vieta di dedicare una giornata di interassamento (e studio) a una loro festività. Ampliare l'orizzonte dei nostri ragazzi (cristiani e non) è sempre un bene.

    Importante la riflessione di Virelle. Io distinguerei fra conoscenza ed adesione ai riti. Anche secondo me una persona colta non può ignorare i fenomeni religiosi ad iniziare da quello più importante per il nostro paese , cioè il cattolicesimo, ovviamente è necessaria una conoscenza degli altri fenomeni religiosi , cristiani, non cristiani nonché l'agnosticismo e l'ateismo. Ma la conoscenza più importante è quella del cattolicesimo. Però una cosa è la conoscenza una cosa la partecipazione ai riti. Io credo che ai ragazzi qualcosa su cosa è stato l'anticlericalismo specie nell'800 dovrebbe essere insegnato. Organizzare canti tipo "con le budella dell'ultimo prete strozzeremo l'ultimo re" oppure "il Vaticano brucerà con tutti i preti" non mi sembrerebbe il caso.

    CITAZIONE (mr.chipko @ 28/11/2015, 12:32) 
    Il preside ha peccato in coerenza, doveva sospendere anche le vacanze natalizie, altrimenti obbliga i bambini musulmani a perdere giorni di scuola che nei loro paesi d'origine non avrebbero perso, visto che la vacanza è legata ad una ricorrenza religiosa.
    Trovo questa mancanza di rispetto oltraggiosa verso chi è di fede diversa dalla nostra.

    E visto che che derivano da una festività precristiana potremmo costringere tutti i ragazzi compresi i cattolici a compiere sacrifici al sole l'invitto . Scherzi a parte le vacanze derivano da una legge , ringraziando il cielo vale per tutti , quelli le le solennizzano con riflessioni religiose e quelli, apparentemente la maggioranza, che le sollennizzano con bagordi probabilmente più simili ai festeggiamenti pagani di cui sopra.
     
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    una persona colta non può ignorare i fenomeni religiosi ad iniziare da quello più importante per il nostro paese , cioè il cattolicesimo, ovviamente è necessaria una conoscenza degli altri fenomeni religiosi , cristiani, non cristiani nonché l'agnosticismo e l'ateismo.

    Buona parte di questi argomenti rientrano nei programmi scolastici dei licei.
    Osservo, a margine, che quale docente di storia e filosofia ho quasi sempre trovato piuttosto impreparati i ragazzi sui fondamenti ideologici del cattolicesimo, che tornerebbero utili, quale precondizione, nello studio di parti significative delle due discipline. Avveniva già molti anni fa, quando tutti erano comunicati e cresimati e seguivano l'insegnamento della religione a scuola.
     
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    CITAZIONE (virelle @ 29/11/2015, 11:29) 
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    Osservo, a margine, che quale docente di storia e filosofia ho quasi sempre trovato piuttosto impreparati i ragazzi sui fondamenti ideologici del cattolicesimo,

    E' la differenza fra l'indottrinamento e lo studio
     
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    CITAZIONE (virelle @ 27/11/2015, 21:06)
    eliminerei l'insegnamento della religione cattolica, dal quale la maggioranza dei ragazzi si fa ormai esonerare. Meglio lasciare alle famiglie (e alle loro chiese) il compito di educare alla fede

    CITAZIONE (virelle @ 29/11/2015, 11:29)
    Osservo, a margine, che quale docente di storia e filosofia ho quasi sempre trovato piuttosto impreparati i ragazzi sui fondamenti ideologici del cattolicesimo, che tornerebbero utili, quale precondizione, nello studio di parti significative delle due discipline.

    Non ero intervenuto prima, ma visto il tuo interesse e visto che sei un'insegnante ti segnalo questo.
    L'IRC non dovrebbe assolutamente orientare o educare alla fede ma fornire proprio quei fondamenti di cui parli, che poi gli insegnanti non lo facciano è un'altro conto (in genere a IRC si perde tempo e non si fa né uno né l'altro). Io se emigrassi e ci fosse l'insegnamento di islam nella scuola non esonerei affatto mio figlio, al mio paese ci sono diversi musulmano che frequentano IRC

    La catechesi invece è proprio quello che dici, ovvero educare alla fede.
    Per questo avevo specificato di là che non ho mai insegnato religione.

    CITAZIONE (lucrezio52 @ 29/11/2015, 11:42) 
    E' la differenza fra l'indottrinamento e lo studio

    L'indrottinamento è un'altra cosa ancora e si verifica quando non si tiene conto della persona ma si cerca di piegarla ai propri scopi a vantaggio di una dottina (mettere dentro un dottrina). I genitori, le famiglie, le scuole e le chiese (tutte), educano.
    L'indrottinamento è pratica di sette o alcuni movimenti politici/religiosi a carettere settario
     
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    CITAZIONE (mr.chipko @ 29/11/2015, 11:50) 
    CITAZIONE (lucrezio52 @ 29/11/2015, 11:42) 
    E' la differenza fra l'indottrinamento e lo studio

    L'indrottinamento è un'altra cosa ancora e si verifica quando non si tiene conto della persona ma si cerca di piegarla ai propri scopi a vantaggio di una dottina (mettere dentro un dottrina). I genitori, le famiglie, le scuole e le chiese (tutte), educano.
    L'indrottinamento è pratica di sette o alcuni movimenti politici/religiosi a carettere settario

    Scusa Chipko , ma per me l' insegnamento realtivo ad una religione i cui insegnanti devono obbligatoriamente essere approvati da chi quella religione rappresenta somiglia di più all' indottrinamento che allo studio . Quando dico che si dovrebbe studiare anche l'anticlericalismo non penso che gli insegnanti dovrebbero avere il nulla osta del GOI
     
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  10. Herr rommel1
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    Da cattolico non credo che l'ora di religione debba essere eliminata, ma trasformata in " Cultura religiosa" su un programma di tre anni che ricopra: 1 anno, culti monoteistici del Mediterraneo e le grandi eresie moderne (Testimoni di Geova, Valdesi, Sciiti...), 2 anno culti politeistici moderni (Induismo, Shintoismo, la mitologia la lascerei alla letteratura), 3 anno, ateismo religiosi (buddismo, agnosticismo...). Così un persona ha una preparazione per laurearsi pur non essendo credente,

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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 29/11/2015, 12:16) 
    Scusa Chipko , ma per me l' insegnamento realtivo ad una religione i cui insegnanti devono obbligatoriamente essere approvati da chi quella religione rappresenta somiglia di più all' indottrinamento che allo studio . Quando dico che si dovrebbe studiare anche l'anticlericalismo non penso che gli insegnanti dovrebbero avere il nulla osta del GOI

    Posizione rispettabile (quella dell'anticlericalismo), ma l'anticlericalismo non ha rappresentato lo stesso peso nella storia della cultura italiana (come le altre religioni).
    Quanto al fatto che gli insegnanti debbano essere approvati dalla curia rientra nel concordato fra stato e chiesa ed essendo IRC facoltativo non si può parlare assolutamente di indottrinamento.
    L'indottrinamento avviene quando si danno informazioni false e non basate su una verità storica o documentabile e non viene permesso all'indottrinando di porre domande volte a minare l'autorità costituita dalla dottrina pena il subire punizioni socialmente rilavanti come l'ostracismo.
    Niente di tutto questo avviene durante IRC. Gli alunni sono liberi di fare domande e di criticare quel che viene insegnato loro. Avevo tantissimi compagni non credenti alle superiori che facevano IRC e non sono mai stati ripresi o rimproverati o trattati diversamente quando manifestavano il loro pensiero.

    Che ci provi un testimone di Geova a contestare qualcosa nella sala del regno e vediamo cosa gli capita.

    Usiamo le parole a proposito, altrimenti si finisce con il banalizzare tutto.
    L'indottrinamento è una cosa seria e per far uscire una persona da quello stato occorre l'intervento di persone specializzate. Non mi pare che tutti gli studenti di IRC siano dovuti poi andare dallo psicologo.

    Posso capire l'UAAR che si batte per abolire il concordato o chi si batte per una maggiore laicità dello stato, è una posizione che rispetto (non condivido ma rispetto). Ma dire che IRC o catechesi equivalgono a indottrinamento vuol dire affermare una cosa falsa o in alternativa che non si sa cosa voglia veramente dire indottrinare una persona.
     
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    Possiamo non chiamarlo indottrinamento, ma il fatto che gli insegnanti di religione siano scelti dalla Curia (e pagati dallo Stato) costituisce dal mio punto di vista un vulnus alla laicità dello Stato. E' evidente che l'insegnamento religioso non si configura come un indottrinamento (ci mancherebbe), ma di sicuro i bambini e i ragazzi sono portati ad avvicinarsi solo alla religione cristiana cattolica, avendo come alternativa a questo insegnamento non obbligatorio solo un'ora di attesa fuori dalla classe.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 29/11/2015, 12:58) 
    Possiamo non chiamarlo indottrinamento, ma il fatto che gli insegnanti di religione siano scelti dalla Curia (e pagati dallo Stato) costituisce dal mio punto di vista un vulnus alla laicità dello Stato

    Questo è appunto un altro argomento di cui si può discutere, non so se esiste un altro topic al riguardo in cui si discuta di questo. ;)
     
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    Tornando in topic, il preside si è dimesso. :blink:
     
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    Tre secoli fa l' avrebbero bruciato , adesso tra ufficio regionale scolastico, assessore regionale e presidente del consiglio si sono limitati a farlo dimettere. E' già un passo avanti.
    PS mi correggo , il Preside in questione si chiama Parma di cognome. Tre secoli fa non poteva dirigere nessuna scuola
     
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34 replies since 27/11/2015, 19:23   550 views
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