Parisi può essere il nuovo leader del centrodestra?

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    L'autocandidatura di Stefano Parisi quale possibile leader dell’area moderata ancora al centro del dibattito nel Centrodestra. Il cauto appoggio da parte di Silvio Berlusconi al manager, già candidato sindaco a Milano per Lega FI e FdI, sembra aver convinto due nomi di spicco dello schieramento come l’azzurra Mariastella Gelmini, regina delle preferenze alle ultime Amministrative, e il Governatore legista della Lombardia Roberto Maroni, intervenuti oggi a Milano alla presentazione del comitato per il no al referendum costituzionale.

    Estratto da:
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...ml?uuid=ADNMUZx

    Che ne pensate?
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 29/7/2016, 09:13) 
    Che ne pensate?

    Penso che sarà un guerra fra bande, siceramente non ce li vedo gli alti papaveri fare posto ad un signor nessuno che non ha mai fatto gavetta politica.
    In primis c'è il problema di Salvini, non ce lo vedo rinunciare alla leadership così di colpo.
    Poi c'è il grosso problema del nuovo centrodestra e della loro possibile/impossibile convivenza con la lega. Sinceramente non ce lo vedo Parisi nel ruolo di ricucitore (nel senso che non lo credo capace).
    Infine rimane il problema dell'anima di Forza Italia, che è un partito senza anima, l'anima del partito era Berlusconi, tolto lui è un partito vuoto.

    Il leader ora come ora, credo sia l'ultimo dei problemi, occorre rifondare l'intero centro destra. Berlusconi riuscì a mettere insieme il blocco che votava Dc, ora però questo blocco non esiste più, occorre trovare nuovi valori e idee politiche condivise.

    Se Renzi non avesse fatto politiche scellerate sulla famiglia (simil matrimonio gay) probabilmente sarei passato in pianta stabile al centro sinistra, l'ostinazione che ha avuto nel portare avanti certe battaglie dimostra che per persone come me non c'è e non ci sarà mai posto nel centro sinistra e mi obbliga forzatamente a guardare da un'altra parte.
     
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    Personalmente credo che Berlusconi sia morto (politicamente), ma nessuno riesce a seppellirlo, continuare a tenerlo come la salma di Lenin per i nostalgici bolscevichi non ha senso.
    Anche la sinistra non esiste più, come per il Berlusca esiste Renzi, che con il partito duro e puro, almeno a chiacchiere, di un tempo, ha poco o nulla a che fare, se cade lui. cosa resta? Una sinistra che pensa a tutto, cannabis compresa, per non pensare alle sue ragioni costitutive.
    Se non altro Parisi può essere un inizio di rottamazione nel centrodestra, anche io ho i miei dubbi, non sulla persona, sulle resistenze dei "signorsì" berlusconiani, talmente iconsistenti che per salvarsi politicamente sono più realisti del Re, ma da qualche parte bisogna pur cominciare, e anche Salvini non è tutta la lega, c'è anche gente che pensa come Tosi, e le aperture di Maroni, che considero il maggiore esponente politico leghista, possono essere una speranza.
     
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    Credo che Parisi rappresenti la figura migliore che il centrodestra può esprimere in questa fase storica. E' un vero moderato, è competente, può incarnare un punto di incontro per molti elettori e molti leader e peones del centrodestra. Certo, Salvini dovrebbe fare un passo indietro, ma dopo l'esito delle ultime elezioni locali potrebbe anche doverlo fare.
    Io non sono di centrodestra e non faccio il tifo per nessuno da quella parte che spero rimanga all'opposizione, ma sarei sollevato se lo schieramento conservatore post-berlusconiano (Berlusconi ormai ha fatto il proprio tempo) fosse guidato da un politico pragmatico, serio e non estremista.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 31/7/2016, 11:22) 
    Credo che Parisi rappresenti la figura migliore che il centrodestra può esprimere in questa fase storica. E' un vero moderato, è competente, può incarnare un punto di incontro per molti elettori e molti leader e peones del centrodestra.

    A me da l'impressione di un paraculo, di uno che non prende mai posizione per non scontentare nessuno. Guarda la questione del referendum, finché era candidato sindaco ci poteva anche stare, ora non più.
    Non è non prendendo posizione che si diventa leader.
     
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    CITAZIONE (mr.chipko @ 31/7/2016, 11:44) 
    CITAZIONE (Oskar @ 31/7/2016, 11:22) 
    Credo che Parisi rappresenti la figura migliore che il centrodestra può esprimere in questa fase storica. E' un vero moderato, è competente, può incarnare un punto di incontro per molti elettori e molti leader e peones del centrodestra.

    A me da l'impressione di un paraculo, di uno che non prende mai posizione per non scontentare nessuno. Guarda la questione del referendum, finché era candidato sindaco ci poteva anche stare, ora non più.
    Non è non prendendo posizione che si diventa leader.

    A me sembra che nella campagna elettorale per il comune di Milano abbia preso posizione su molti temi significativi. Di fondo, comunque, apprezzo il suo stile moderato e dialogante, allergico alle sparate offensive alla Salvini (che invece continua a peggiorare, come dimostra il suo recente insulto alla Boldrini).
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 31/7/2016, 11:48) 
    CITAZIONE (mr.chipko @ 31/7/2016, 11:44) 
    A me da l'impressione di un paraculo, di uno che non prende mai posizione per non scontentare nessuno. Guarda la questione del referendum, finché era candidato sindaco ci poteva anche stare, ora non più.
    Non è non prendendo posizione che si diventa leader.

    A me sembra che nella campagna elettorale per il comune di Milano abbia preso posizione su molti temi significativi. Di fondo, comunque, apprezzo il suo stile moderato e dialogante, allergico alle sparate offensive alla Salvini (che invece continua a peggiorare, come dimostra il suo recente insulto alla Boldrini).

    Anche Fassino è un leader moderato ma se permetti non è che ho tutto questo desiderio di vederlo leader del centro destra. Parisi viene da un'altra cultura politica (non dal centro destra), che vada pure a sinistra con Renzi, non ci serve una fotocopia di Renzi, sebbene più "istituzionale", nel centro destra.
     
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    Con la differenza, caro chipko, che Fassino non è mai stato candidato del centrodestra a Milano né ha mai ricevuto l'incarico di riunire il centrodestra da Berlusconi.
    In ogni caso è legittimo avversare Parisi; io, da non elettore di centrodestra, mi limito ad avere stima per la sua figura e a sperare di avere in campo lui invece che qualche personaggio poco rassicurante come Salvini o Giorgia Meloni.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 31/7/2016, 17:27) 
    Con la differenza, caro chipko, che Fassino non è mai stato candidato del centrodestra a Milano né ha mai ricevuto l'incarico di riunire il centrodestra da Berlusconi.
    In ogni caso è legittimo avversare Parisi; io, da non elettore di centrodestra, mi limito ad avere stima per la sua figura e a sperare di avere in campo lui invece che qualche personaggio poco rassicurante come Salvini o Giorgia Meloni.

    Scusa ma:
    1) Berluconi è mai stato credibile nel lanciare un futuro candidato di centro destra?
    Nell'ordine i suoi delfini sono stati: Casini, Fini, Alfano, Monti, Toti e ora Parisi.
    Ma può mai essere presa sul serio una canditatura posta da Berlusconi?, e se si potesse prendere sul serio, Berlusconi ha ancora in mano le redini del centro destra?

    2) Legittimo avere stima, un po' come quelli di destra potevano avere stima di un Fini che si è trovato all'opposizione, ma, giustamente, quelli di sinistra, all'idea di Fini come possibile leader, dicevano: "Grazie, ma no grazie"

    Se arriverà mai un leader a riunire il centro destra (e io sinceramente non ne vedo nessuno all'orizzonte) lo farà con le sue forze (né più né meno come ha fatto Renzi con la sinistra).

    La Meloni non mi pare così cattiva come la dipingono, Salvini non ha le doti necessarie per federare il centro destra, anche perché al sud, senza la componente ex dc (ovvero tutta l'area popolare da Ncd, Udc, Ppi) non si va da nessuna parte.

    A me, personalmente, Parisi non scalda il cuore (come non me lo scalda Toti), né ho mai sentito alcun mio amico dire "che figata, finalmente c'è Parisi", nonostante questi miei amici abbiano votato per lui a Milano.

    È una figura indifferente verso cui non si prova né simpatia né antipatia, a suo svantaggio (per quello io oggi come oggi lo vedo come un paraculo) gioca il fatto che
    a) quando si candidò non volle dire i nomi del suo enturange in caso di vittoria
    b) non mi piace che non si schieri sul referendum
     
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    Sulla poca credibilità di Berlusconi quando nomina successori ti do ragione. Volevo solo marcare la differenza tra Fassino e Parisi. In ogni caso comprendo che Parisi non scaldi i cuori; anzi, credo sia normale visto che più che un politico è un manager.
     
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    Salvo colpi di scena incredibili io credo che il centro destra dovrà passare una fase di deserto e di rifondazione, di fatto il centro destra è morto, per questo non credo che abbia senso parlare di un leader.
    L'udc ruota già attorno all'area Pd renziana, basta vedere cosa è successo a Scelta Civica, Ncd ruota già attorno al Pd.

    Il centro destra era formato da 3 aree
    1 Forza italia -----> che di fatto, almeno per me, era l'area popolare, di cui l'Udc era la punta più cristiana
    2 Lega------------> rappresentava l'area territoriale del nord
    3 A N -------------> rappresentava l'area nazionalista di destra


    Ma il fulcro era sempre stata l'area popolare, ora è quest'ultima ad essere andata completamente in frantumi, l'unico leader che poteva emergere in quell'area è stato ammazzato e fatto fuori politicamente e giornalisticamente.

    Renzi, se non avesse rincorso i temi etici della sinistra poteva essere l'erede di quella tradizione, ma dato che i temi etici di sinistra sono l'unica cosa di sinistra che ha il centro sinistra non poteva rottamare anche quelli.

    Ora tutti sembrano accomunare Salvini e la Meloni, ma io faccio notare che è solo apparenza, i due leader seguono padroni molto diversi, la Meloni non può davvero volere le autonomie come la lega, sono due partiti che saranno sempre in conflitto fra loro, anche se mediaticamente vanno d'accordo (anche perché sono all'opposizione).

    Serve l'area popolare a fare da cuscinetto e da federatore affinché i due possano davvero stare insieme, ma come dicevo, non c'è nessuno all'orizzonte, e se anche ci fosse, questi non è certo Parisi.
     
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    Il centrodestra negli ultimi vent'anni è stato, a mio avviso, un variopinto potpuorrie di forze legate esclusivamente dal carisma di Berlusconi, che tutto era tranne che un moderato o il rappresentante di un'area popolare intesa in senso europeo. Oggi, con il leader prossimo all'uscita di scena, manca una figura carismatica che possa tenere insieme partiti molto diversi, come i centristi, la Lega e Fratelli d'Italia, che per altro senza Berlusconi contano ben poco (come è apparso chiaro alle ultime amministrative). Salvini e la Meloni non possono rappresentare figure di sintesi e in Forza Italia non vedo nessuno, tra gli storici dirigenti, con un carisma sufficiente per succedere a Berlusconi. Parisi invece potrebbe essere il nome giusto, per competenza e moderazione, un volto finalmente credibile per dare voce a un'Italia che oggi è dispersa e terza nei sondaggi, ma che politicamente esiste.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 5/8/2016, 09:34) 
    Il centrodestra negli ultimi vent'anni è stato, a mio avviso, un variopinto potpuorrie di forze legate esclusivamente dal carisma di Berlusconi, che tutto era tranne che un moderato o il rappresentante di un'area popolare intesa in senso europeo.

    La tua è una visione un po' partigiana.
    Berlusconi è stato un moderato, prova ne è il fatto che è la sinistra che gli ha corso dietro, o vuoi forse negare che molte delle politiche di Berlusconi sono di fatto state attuate da Renzi?
    Berlusconi, a mio parere, era molto più moderato di Renzi. Se vogliamo Berlusconi si è impuntato solo su questioni di nomina e sulle leggi riguardanti i suoi processi, per il resto non ha mai posto diktat estremi al suo governo o alla sua maggioranza (al contrario di Renzi), è entrato in rotta di collisione con la maggioranza solo 2 volte, una con Tremonti e una, più drammatica, con Fini.
    Quanto al fatto che non rappresentasse il ceto popolare, ti ricordo che in passato Forza Italia ha avuto il supporto (più o meno silenzioso a seconda dei diversi gruppi) di diversi segmenti della Chiesa (leggi ex dc), il suo governo è stato uno dei pochi, ad esempio, a regolamentare finalmente la posizione degli insegnanti di Irc.
    Anche in Europa il ruolo di Berlusconi fu determinante, a lui si dovette il riavvicinamento dell'Europa con Putin. Fu l'unico (o uno dei pochi, dovrei controllare) presidente del consiglio a parlare al congresso americano.
    Il moderato in senso europeo è uno pronto ad obbedire a qualunque diktact venga da Bruxelles (leggi Monti), sì è vero, in quel senso Berlusconi non era una moderato europeo, e per fortuna.
     
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    I valori della moderazione di stampo popolare in politica sono la sobrietà dei costumi, una condotta personale decorosa e coerente, il rispetto rigoroso delle istituzioni dello Stato, l'uso di toni pacati e un rapporto solido con la controparte politica, costruttivo all'opposizione e dialogante al governo. Berlusconi è stato la negazione vivente di tutto ciò. Ha sempre sparato a zero sulla magistratura, spesso anche sul capo dello Stato, ha definito le persone di sinistra dei "coglioni", nella sua vita privata ne ha combinate di tutti i colori pur marciando con i cattolici più conservatori nel "Family day", ha persino bestemmiato in diretta tv. Se questo è un moderato popolare...
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 5/8/2016, 14:39) 
    Se questo è un moderato popolare...

    Ha o non ha raccolto i voti dei popolari?
    Ha o non ha riunito attorno a sé tutto ciò che rimaneva della prima repubblica e che puntelleva i governi della Dc?
    Tutto il resto è chiacchera e opinione (legittime, sia chiaro).
    La moderatezza in politica non si misura dai toni ma dai provvedimenti che si fanno, detto dice "can che abbaia non morde"
     
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