-
.Le condizioni di salute dell'anziano re thailandese Bhumibol Adulyadej, sul trono dal 1946 e malato da molti anni, si sono ulteriormente aggravate e il suo decesso sembra essere vicino. La borsa di Bangkok ha già reagito con gravi perdite. In Thailandia ogni discussione sulla casa reale e sulla possibile successione è tabuizzata, le leggi sulla lesa maestà sono severissime e impediscono un dibattito aperto. Il successore al trono è Vajiralongkorn, figlio del re Bhumibol Adulyadej, ma non gode del prestigio e dell'autorità del padre. La casa reale thailandese è un'impresa che controlla catene alberghiere, banche e molte altre attività; la situazione politica è instabile, più volte i militari hanno preso il potere, e rischia di aggravarsi con la scomparsa di Bhumibol Adulyadej. All'interno del paese ci sono più o meno bene o mal represse tensioni anche di tipo etnico e religioso nonché di carattere sociale. Il tutto potrebbe portare ad un periodo di gravi insicurezze e di aperti conflitti. 
. -
.
Le storia ci insegna che i momenti della successione di leader dominanti sono incredibilmente delicati e rischiosi per la stabilità e l'unità di un Paese. Resta da capire quali siano i rischi che corre la Thailandia, in particolare se la minoranza musulmana possa in qualche modo radicalizzarsi (ma ho visto che solo il 5% della popolazione è musulmana, quindi almeno da quel punto di vista non ci dovrebbero essere problemi). . -
.
La minoranza musulmana, presente ai confini con la Malesia, non sembra così problematica. Trattandosi tuttavia di un regime militare, è chiaro che la minaccia eversiva venga enfatizzata per ragioni di controllo interno. E' vero che di recente c'è stato un attentato a Bangkok realizzato da estremisti di estrazione turca-uigura ma quello è più che altro terrorismo internazionale, inerente ai rapporti tra Thailandia e Cina, senza connessioni con la minoranza musulmana del paese.
Ben più importante la questione dell'opposizione. Da circa vent'anni, in Thailandia si è formato un nuovo blocco politico, che ha cercato di promuovere riforme per estendere i benefici della crescita economica alle categorie sociali svantaggiate ed alle regioni rurali (per i detrattori è un partito "populista"). Quel movimento politico, guidato prima da Thaksin Sinawatra (oggi esule a Dubai)
e poi da sua sorella Yingluck
è stato sempre duramente avversato dal sovrano e dalle istituzioni tradizionali a lui fedeli (forze armate e magistratura). Nonostante le ampie vittorie elettorali, i partiti dei due fratelli Sinawatra sono stati regolarmente immobilizzati dalle inchieste giudiziarie, che li hanno falcidiati con accuse come corruzione, irregolarità formali ed elettorali, vilipendio al sovrano.
Alcuni anni fa, in un crescendo di tensione, si erano create perfino due organizzazioni militanti parallele: le camicie gialle (favorevoli al sovrano, ai militari, al sistema oligarchico che da sempre domina il paese) e le camicie rosse (pro Sinawatra).
I militari oggi al potere ci sono arrivati appunto deponendo Yingluck Sinawatra con un golpe "autorizzato" dalla Corte Costituzionale.
Il golpe ha rappresentato in un certo senso l'ultimo stadio della lotta, visto che il partito degli Sinawatra, già soppresso e rifondato, è stato messo definitivamente fuori legge, ma chissà che la morte del sovrano non possa riaprire il discorso:
- i militari, di fronte a un sovrano debole, potrebbero essere più che contenti, ma i thailandesi sono abituati ad un sovrano presente, quasi ingombrante*;
- la base sociale su cui si regge il regime è ristretta**;
- l'opposizione potrebbe magari giocare la carta repubblicana: del resto, dopo un golpe ed una repressione di tipo poliziesco, non resta loro che puntare alla totale liquidazione delle istituzioni tradizionali ed a una rifondazione del paese.
* Il sovrano thailandese, oltre ad essere molto ricco, è un sovrano con una posizione quasi semi-divina, molto simile a quella che aveva il Mikado giapponese prima della sconfitta nella II guerra mondiale. Le sue ostentazioni di potere sono abbastanza note, tanto che la marina thailandese dispone di una portaerei, fatta costruire in Spagna, usata spesso come "panfilo reale" (del resto, non è che Thailandia abbia grande bisogno di una portaerei).
** Tra chi sostiene il regime e l'opposizione ci sono molteplici linee di faglia: non solo la questione della redistribuzione delle risorse e di una società meno paternalista, ma anche la questione contadina (la Thailandia si è sviluppata vorticosamente a livello urbano, con industria e turismo, mentre le campagne sono fatalmente rimaste indietro) e molti contadini del nord-est appartengono a una minoranza etnica, quella laotiana.. -
.
Il re della Thailandia è morto oggi. La successione non sembra ancora decisa, il figlio è alquanto mal visto, coinvolto in non pochi scandali, meltre la figlia sarebbe più benvoluta. . -
.
Wikipedia dà già il figlio come nuovo sovrano, col nome onorifico di Rama X
Non so se sono stati frettolosi...ma comunque il sovrano morente non ha indicato nessun successore alternativo (aveva diritto di ultima parola sulla questione, poteva derogare alle norme successorie in vigore).. -
.
Quelle che ho riportato erano informazioni dell'ARD, una delle due reti televisive pubbliche tedesche.
Anche Wiki in tedesco lo fa re da oggi.. -
.
"A naso" è anche la mia impressione, a un re sempre più debole si sostituirebbe, in un modo o nell'altro una giunta militare forte.
Edited by dceg - 14/10/2016, 17:57. -
.
È quello che indendevo dire e che penso anch'io. . -
.
La successione al trono avverrà non prima di un anno, dopo la fine del lutto. Le funzioni di capo dello stato vengono quindi esercitate dal capo del consiglio della corona, il 96enne generale Prem Tinsulanda. . -
.
Ho visto un breve trafiletto sul successore designato: sembra abbastanza "particolare", uno sciupafemmine che va in giro con vestiti succinti e poco adeguati a un capo di Stato. . -
.
È proprio la personalità discutibile di Maha Vajiralongkorn che pone, assieme allla difficile situazione politica interna, notevoli interrogativi sullo sviluppo futuro del paese. . -
.
Maha Vajiralongkorn nel frattempo è stato proclamato re. Dalle foto si evince che un bell'uomo non è, anche se in divisa sta decisamente meglio che in canottiera. 
Nel frattempo, due giovani italiani sono riusciti a farsi arrestare per l'azione (decisamente cretina), di aver strappato delle bandiere thailandesi. La pena per una azione del genere può arrivare a due anni di prigione ma (purtroppo) sono occidentali, quindi se la sono cavati con una multa e ce li dobbiamo riprendere.. -
.
Peccato non abbiano prolungato la loro vacanza di due anni. 
.
Thailandia, quale futuro? |
Web