La presidenza Trump

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    Ad un mese dall'insediamento, apro una nuova discussione che prosegue la vecchia "Trump è pronto per essere presidente?" che trovate qui:

    https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=732...st=345#lastpost
     
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    Apro la discussione citando quanto avevo scritto in risposta alla proposta di chiudere la discussione precedente:
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    Marvin, hai ragione; pensieri del genere frullavano anche nel mio capo. Mi pare però sintomatico che, almeno formalmente, ci si chieda tutt'ora se Tump sia pronto ad essere presidente. Questo potrebbe corrispondere all'impressione che ho, ossia che Trump non abbia ancora abbandonato la campagna elettorale, che non sia davvero presidente, mentre purtroppo lo è, e che forse non lo sarà mai, intendendo con questo che non mostra capacità di seguire un programma definito ma piuttosto di servirsi di slogan. In questo io vedo una situazione di grave pericolo.
     
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    Io invece mi candido come avvocato del diavolo, decisamente controcorrente.
    Non dimentichiamo che solo i pesci morti si lasciano trascinare dalla corrente. :wave:
     
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    Dopo l'esclusione di CNN e altri organi di informazione da una conferenza stampa un nuovo episodio nella campagna che Trump sta conducendo contro il quarto potere. Il presidente ha annunciato che non presenzierà alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca, manifestazione che si tiene dal 1921 e a cui i presidenti non hanno quasi mai mancato, se non per gravi motivi, come l'attentato subito poco prima da Ronald Reagan. Trump sta giocando una partita dura ma anche assai pericolosa nei confronti della stampa, i cui diritti sono garantiti dal primo emendamento della costituzione americana; attacca spietatamente i grandi definendoli "nemici del popolo" e cerca l'appoggio di piccoli servizi d'informazione ultraconservatori, ma al momento gli abbonamenti ai giornali da lui combattuti sono in aumento. Le accuse alla stampa sono uno degli strumenti utilizzati dai populisti anche in Germania. Qualcuno lo ha definito un comportamento infantile: invece di considerare criticamente il proprio operato Trump accusa chi mostra i suoi errori.
    Qui la notizia.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 26/2/2017, 09:01) 
    Trump sta giocando una partita dura ma anche assai pericolosa nei confronti della stampa, i cui diritti sono garantiti dal primo emendamento della costituzione americana; attacca spietatamente i grandi definendoli "nemici del popolo" e cerca l'appoggio di piccoli servizi d'informazione ultraconservatori, ma al momento gli abbonamenti ai giornali da lui combattuti sono in aumento. Le accuse alla stampa sono uno degli strumenti utilizzati dai populisti anche in Germania.

    La libertà funziona nei due versi.
    La stampa è liberissima di scrivere ciò che vuole, Trump è liberissimo di non concedere interviste e di escludere giornalisti.
    Non capisco poi perché ti limiti a dire che l'attacco di Trump ai giornali sia spietato, perché? L'attacco dei giornali a Trump che cos'è? Mediato e riflessivo?
    Basta vedere, e credo sia un unicum in tutto il panorama giornalistico, piazza pulita.
    Andate a vedere, o meglio a sentire, la voce che hanno scelto per doppiare Trump. Da notare che hanno cambiato pure il doppiatore dopo che Trump ha vinto le elezioni, ora ne hanno messo uno con la voce di un mostro, mentre prima ne avevano uno dalla voce neutra. :rolleyes:
    E credo che le cose in america siano anche peggio.
    Se la stampa mi dipinge come un figlio di puttana, tanto vale che mi comporti da figlio di puttana.
    Torno a dirlo, questo tipo di attacchi non faranno altro che continuare a portare acqua al mulino di Donald.
    Possibile che dopo Berlusconi, almeno in Italia, i giornalisti non abbiano imparato niente?
     
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    Io continuo a chiedermi perché i giornalisti la pensano tutti allo stesso modo. Trump infatti non avrebbe questo atteggiamento verso i giornalisti se le opinioni su di lui fossero più varie. Prenderebbe atto, come in ogni ambito della vita e della società, che si può avere ammiratori e detrattori. C'è appunto chi ha votato per lui e chi per qualcun altro, non si può piacere a tutti.
    Ciò che determina la frattura fra Trump è il mondo dell'informazione è che lo stanno trattando come la pecora nera della situazione. Per uscire dal facile paragone con Berlusconi, troviamone uno di ambito diverso dalla politica: Michael Jackson. Il cantante fu letteralmente fatto a pezzi dalla stampa, preso in giro dai comici e dal cinema, considerato l'emblema di tutti i pedofili. Solo la morte lo ha riabilitato, e adesso nelle radio si sono tornate ad ascoltare le sue canzoni, che dalla metà degli anni '90 erano stare sistematicamente censurate.
    Ora, personaggi pecore nere ci sono sempre stati, ma nel cinema, nella musica, nella TV. Non nella politica, perché la politica era considerata una cosa seria, in cui il gossip maligno non deve entrare. Purtroppo oggi la politica è stata conglobata in tutto il resto, e si parla di Trump, del Presidente degll Stati Uniti, come si parla di Balotelli.
    Ma in ultima analisi, perché giornali di indirizzo politico diverso sono tutti ugualmente contrari nei confronti di Trump e sono tutti pronti a scavare nell'intimo delle sue azioni e delle sue dichiarazioni pur di trovare qualcosa a cui appigliarsi per fare polemica?
     
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    marvin, se consideri politica e spettacolo sullo stesso piano, allora hai ragione. Io però vedo le cose diversamente. Michael Jackson non mi interessa minimamente e comunque non influisce sulla mia vita in modo alcuno, né allora né oggi. Il presidente degli USA, sì, che mi piaccia o no. Che Trump si comporti come un autocrate mi pare preoccupante, che non sappia accettare critiche alla sua politica ed anche alla sua persona, che data la carica che riveste non è separabile dalla stessa, e rifiuti le regole che in particolare negli USA sinora vigevano, in cui la politica è fatta di discussione e consenso, e anche di compromessi, che tutt'ora non abbia un governo funzionante, che ignori i rappresentanti eletti nel parlamento e nel senato, che attacchi la giustizia che scopre i suoi errori accusando altri di avergli fatto firmare cose sbagliate, questi sono i problemi.
     
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    Scusa Dceg, ma non mi risulta che Donaldone abbia mai detto di aver firmato documenti per inganno, mi giunge nuova.
    Per onor del vero devo dire che effettivamente condivido la carica di pericolosità che un personaggio così può comportare, ma questo sarebbe così in ogni caso,con Donald o Hilary, ed a mio personalissimo giudizio superare Obama in negatiivo sarebbe un bel record, ovviamente posso sbagliare, tfa 4 anni l'America sarà l'unica che potrà dare la risposta, nel frattempo siamo solo attenti osservatori.

    Edited by Romeottavio - 26/2/2017, 14:44
     
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    se consideri politica e spettacolo sullo stesso piano, allora hai ragione.

    Sono io che le metto sullo stesso piano? O sono i giornalisti che, appunto, danno del pagliaccio al Presidente degli Stati Uniti con la stessa leggerezza con cui lo fanno con un calciatore o con un personaggio della TV? Si vuole far passare la maldicenza per critica politica, ma è appunto la prima e non la seconda. Quando un famoso giornale scrive che Ivanka Trump, moglie e madre di 3 figli, guardava in modo concupiscente il primo ministro canadese, è una critica politica? Allora se la politica non è spettacolo, i giornalisti facciano critiche politiche, se hanno gli strumenti intellettivi e culturali per farne, non scrivano spazzatura.

    CITAZIONE
    Che Trump si comporti come un autocrate mi pare preoccupante, che non sappia accettare critiche alla sua politica ed anche alla sua persona

    Bene. Ma il mondo della comunicazione in un paese democratico, deve accettare il verdetto di una elezione regolarmente celebrata, oppure deve trattare il proprio legittimo governante come un dittatore che se ne deve andare quanto prima? Quando il mondo della comunicazione si comporta così, non sta forse perorando interessi di gruppi politici/economici che non accettano le regole democratiche? Gruppi che, in paesi con istituzioni meno solide di quelle americane impongono "governi tecnici"?
     
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    Scusa Dceg, ma non mi risulta che Donaldone abbia mai detto di aver firmato documenti per inganno

    Non per inganno, ma ho letto che avrebbe accusato i collaboratori che gli avevano preparato il decreto poi annullato dai giudici di aver fatto male il loro lavoro, dimenticando cha alla fin fine è lui responsabile di quel che firma.

    Edited by dceg - 26/2/2017, 15:16
     
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    CITAZIONE (Marvin il marziano @ 26/2/2017, 14:42) 
    Ivanka Trump, moglie e madre di 3 figli

    Che queste caratteristiche siano determinanti per il modo in cui la signora in questione guardi chichessia è solo un'illazione non diversa da quella che tu recrimini!
    CITAZIONE (Marvin il marziano @ 26/2/2017, 14:42) 
    Ma il mondo della comunicazione in un paese democratico, deve accettare il verdetto di una elezione regolarmente celebrata

    Questo è indubbio come indubbia è la libertà di critica.

    Vorrei chiarire, una volta per tutte, che io non intendo assolutamente difendere la stampa che muove accuse infondate a chichessia, tutt'altro, la mia posizione è in tal senso oltremodo critica, ma che vedo nel comportamento di Trump, nei modi in cui sino ad ora ha svolto, o non svolto, la sua funzione presidenziale un grave pericolo per la stabilità sia degli USA che del mondo intero, dal punto di vista economico e non solo. In Trump vedo sino ad ora solo la smania di distruggere, quanto meno a parole, non di costruire.
     
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    Lo so Dceg che tu non stai difendendo la stampa, solo che non riesco a spiegarmi come si è arrivati a questa forma di pensiero unico, in base alla quale non esistono diverse vie politiche, economiche e culturali che si confrontano, ma ve n'è una soltanto e che chi non vi aderisce o è un pazzo o è un criminale.
    Tu stesso dici che Trump è pericoloso e che ha la smania di distruggere, ma questa convinzione probabilmente non ce l'avresti, se non fosse in corso, da quasi due anni, una campagna di demonizzazione dell'uomo Donald Trump. Obama ha ricevuto il premio Nobel per la pace appena eletto, senza aver fatto nulla per meritarselo.
    Come diceva mia nonna: in chiesa c'è chi può farci la pipì e chi neppure ci può entrare
     
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    Tra le grandi fesserie della storia c'è ai primi posti il Nobel per Obama, e questo non lo ho detto da oggi, ma subito!

    La mia posizione nei confronti di Trump (devo dire che non mi ero mai interessato a lui prima delle elezioni presidenziali) non è tanto influenzata dalla stampa, tanto meno quella americana che non leggo, data la mia approssimativa conoscenza autodidatta della lingua, ma da quanto, certo conosciuto di seconda mano, vedo venga da lui fatto. Essa è di certo influenzata da esperienze private, e assai negative, con una certo individuo che ha caratteristiche di personalità analoghe a quelle di Trump, esperienze che mi sono costate, oltre al corrispettivo più o meno di una Ferrari, non delle più costose però :rolleyes:, andato ad avvocati vari, molta pazienza e logorio di nervi per me e la mia famiglia. Acqua passata, per fortuna. Ma "e'l modo ancor m'offende", ossia sono forse ipersensibilizzato di fronte a certi modi di comportamento. Per mia natura ed abitudine tendo a vedere quelle che io chiamo strutture, caratterizzanti persone, situazioni e tante altre cose, che stanno al di sotto, e si potrebbe anche dire al di sopra, dei fatti contingenti. E queste strutture che sono difficilissime da cambiare, rappresentano per me, nel caso specifico di Trump il pericolo, non certo le più o meno reali simpatie o antipatie di sua figlia.
     
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    Questione di opinione, a me, almeno per ora non pare che le istituzioni americane siano state toccate e non credo che il presidente abbia il potere di cambiare o ignorare la ,Costituzione.
    Direi di esaminare l'evolversi della situazione commentando i fatti con un minimo di distacco.
     
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    CITAZIONE (mr.chipko @ 26/2/2017, 12:13) 
    La libertà funziona nei due versi.
    La stampa è liberissima di scrivere ciò che vuole, Trump è liberissimo di non concedere interviste e di escludere giornalisti.

    Solo parzalmente vero , a mio avviso ovviamente. Trump è liberissimo di non concedere interviste , e anche di non rispondere a domande postagli durante le conferenze stampa , ma non escludere giornalisti da conferenze stampa , questa è una funzione pubblica di un organo istituzionale . Anche il giochino di sostituire alla propria conferenza stampa una riunione privata del proprio portavoce è abbastanza avvilente . Non so se negli Stati Uniti ci sia una norma esplicita come il nostro art 54 della costituzione "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore," , ma sicuramente è un principio implicito in ogni stato di diritto . Comportamenti come quello dic ui stiamo parlando contraddicono, sempre a mio parere, tale principio
     
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