Romolo e la fondazione di Roma

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    Dunque, non farò una descrizione dettagliata e professionale, la quale tra l' altro è impossibile dato che Romolo e Remo sono personaggi che esistono a metà tra realtà e leggenda. La stessa storia della fondazione viene raccontata in modi diversi a seconda dell' interpretazione. Eravamo comunque all' incirca nel 700 a.c., quando non esisteva ancora una città vera e propria, ma si trattava piuttosto di un centro di scambi commerciali ( il cosiddetto foro boario ) in cui affluiva gente da ogni luogo, greci, etruschi, fenici, e italici. Il resto del territorio era popolato da pastori autoctoni che abitavano sui colli e scendevano al foro per vendere la merce.

    Tralascio il racconto della miracolosa nascita dei due fratelli, le vicende precedenti alla loro nascita, la lupa che li allattò, la leggenda secondo cui Romolo uccise Remo in un litigio dopo aver tracciato i confini delle mura. Passo direttamente piuttosto alle opere che fece Romolo per creare la città, e al grande ingegno che impiegò per realizzare tale opera.

    Innanzitutto Romolo, perlomeno da come ci è descritto dallo storico Plutarco, era un uomo di grande statura e dalla forza erculea, astuto e carismatico. Non era dunque difficile per un individuo del genere imporsi sulla folla e guadagnarne la fiducia. Era inoltre discendente dei primi Re che governavano il lazio.

    Come primo atto, invitò vagabondi, forestieri, pastori, ad abitare in quel luogo che sarebbe stata la futura città, poi chiese loro quale forma di governo desiderassero, e per risposta lo elessero Re. Diede poi alla città un rudimentale ordinamento di leggi e creò l' esercito suddividendolo in legioni, le prime che ci fossero, che consistevano in 3.000 fanti e seicento cavalieri ciascuna. Come secondo atto ingegnò il famoso ratto delle sabine, che era un piano assai intelligente, seppur violento, per forzare l' unione tra le due città. Il motivo era questo: Roma non era ancora una città vera e propria ma un agglomerato di persone di varia origine e stirpe, inoltre era ancora scarsamente popolata, e per la maggior parte da uomini.

    Cosi, ingannò i sabini invitandoli ad uno spettacolo in onore di Nettuno, allestito a bella posta, e quando fu dato il segnale i romani armati di spada respingono i genitori delle ragazze fuori dalla città, senza comunque far loro del male, e si impossessano di tutte le fanciulle. Sul numero esatto, non ci è dato sapere, c'è chi dice erano 30, chi dice erano 600, in ogni caso il fatto era compiuto. I sabini naturalmente si offesero e progettarono la guerra contro Romolo, ma esitavano perchè il nemico aveva in ostaggio molte delle loro figlie. Cosi passò il tempo, e le ragazze ormai sposate coi giovani romani, erano già diventate madri ed erano trattate con grande rispetto, non certo da schiave come si pensava.

    Quando i sabini muovono per la guerra, dunque, ci fu una battaglia che vedeva le sorti incerte per ambedue gli schieramenti, quando ad un certo punto le sabine si misero di mezzo e implorarono di cessare il massacro, dato che a quel punto era tardi per la guerra, ormai erano già madri dei loro figli, ed erano affezionate ai mariti, non sopportavano lo strazio di vederli combattere contro i loro genitori e parenti. Cosi fu stipulata una tregua e poi una alleanza, e il piano di Romolo era dunque riuscito.

    A quel tempo re dei sabini era Tito Tazio, e fu deciso che Roma sarebbe stata governata da due re, Romolo, e appunto, Tazio.

    Sempre a Romolo si deve la suddivisione del popolo in patrizi ( da patres, che significa padri ) e la plebe. I primi patrizi, che erano 100, costituivano anche il senato di Roma. Il nome patrizi era stato ideato affinchè non ci fossero sentimenti di astio verso i più nobili dei cittadini, perchè li vedessero come dei padri e non come dei capi, perdipiù scelti da Romolo stesso, del quale si fidavano ciecamente. Sempre lui, suddivise il popolo in 3 tribù, e da li nasce il nome tribuno, cioè colui che presiede alle tribù.

    Fortificò la città con delle solide mura e si diede anche alla costruzione di templi in onore degli dei... si dice infatti che Romolo era lui stesso un uomo religioso e un indovino che preannunciava gli eventi tramite i sacrifici. Ricevette anche ( oppure creò a bella posta ) l' oracolo secondo cui Roma sarebbe diventata la più grande e potente di tutti i popoli tramite la guerra. Questo oracolo fu senza dubbio azzeccato, come insegna la storia.

    Accadde poi un incidente in cui venne assassinato Tito Tazio durante un sacrificio che stava eseguendo assieme al collega. I sabini si aspettavano di essere vendicati ma Romolo fece, per cosi dire, finta di niente. Nacque allora il sospetto che Romolo desiderasse governare da solo e ci furono delle proteste, ma il prestigio del re era ormai troppo grande perchè si potesse processarlo. Tutti i romani, perlomeno dice Plutarco, lo ammiravano quasi fosse un semidio, dato che per loro aveva fatto tanto. Inoltre non si voleva rovinare i rapporti tra le due città, accusando il re di aver ucciso il collega.

    Fece poi delle guerre in cui prese alcune città e vi installò dei coloni romani, mentre una parte degli abitanti originali si sarebbe stabilita a Roma. Con questa strategia Romolo si assicurava l' alleanza e la fusione dei popoli, allargando cosi il potere sulla base dell' unione. Sconfisse la potente città etrusca di Veio e ne prese i territori.

    A questo punto, del resto gli uomini non sono perfetti, accadde che Romolo divenne sempre più tirannico e dispotico dato che a prendere le decisioni era sempre lui, e il senato non faceva altro che ascoltare e approvare i suoi discorsi, poi trattava la plebe con alterigia, circondandosi di guardie armate di bastoni che dovevano fargli largo tra la folla, e processava i presunti colpevoli lui stesso, senza che possano difendersi.

    Questo, narra Plutarco, fu la causa della scomparsa misteriosa di Romolo, la cui leggenda vuole che fosse asceso al cielo durante una cerimonia, andando cosi ad abitare assieme agli dei, lui che era un semidio. In realtà le cose probabilmente, erano andate cosi: durante appunta una cerimonia all' aperto, arrivò un temporale fortissimo e tutta la plebe fuggiva a rifugiarsi in città, mentre il senato rimaneva attorno a Romolo. Quello che accadde con precisione nessuno lo può sapere ma è facile credere che fu ucciso e il cadavere immediatamente fatto sparire. Al popolo diedero appunto questa storiella, che era asceso al cielo e raccomandava loro di essere forti e seguire la virtù. Per molti era ovvio che il loro beniamino era stato assassinato, ma molti anche credettero alla favola dato che Romolo era visto quasi come un semidio, e furono portati gli amici più fidati del Re a testimoniare che il racconto era vero.

    In ogni caso era preferibile credere alla favola che all' assassinio, dunque passò alla leggenda come fondatore di Roma e fecero in suo onore molte statue e sacrifici, come fosse un dio.

    La potenza di Roma era cosi nata grazie ad un uomo solo, e sarebbe col tempo cresciuta sempre di più, basandosi appunto su quei principi del fondatore che assimilava i popoli conquistati per farne una sola nazione. Anche il principio di equità, secondo cui patrizi e plebei dovevano rispettarsi a vicenda, veniva sempre da lui, sebbene nell' ultima parte della sua vita lo stesso Romolo non si era dimostrato democratico. Cosi allo stesso modo, nella sua vecchiaia diciamo, Roma divenne più corrotta e dispotica, in contrapposizione alla giovinezza, in cui era un popolo virtuoso e democratico.


    A proposito dell' istituzione dei 2 consoli in vece di un unico Re, come facevano gli altri popoli, si dice che tale usanza non a caso assomigliava a Sparta, che era appunto governata dai due re. Infatti pare che i primi cittadini Romani, i più importanti e i patrizi, fossero discendenti di coloni spartani. Che fossero di sparta o meno comunque, non ha importanza ma è certo che erano di discendenza ellenica, dato che alcune parole latine hanno una chiara somiglianza con il greco. In ogni caso il popolo era una mescolanza di italici, etruschi ed elleni. I veri romani autoctoni, cioè originari del luogo, erano quei pastori che da secoli già prima di Roma vivevano sui colli vicino al foro boario.
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 4/8/2019, 19:43) 
    è certo che erano di discendenza ellenica, dato che alcune parole latine hanno una chiara somiglianza con il greco.

    Puoi chiarire meglio? La presenza di parole simili in latino e in greco non è di per sé una prova di una tale discendenza.
     
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    Bè io basandomi sui racconti di Plutarco, ne deduco che c'è una discendenza greca. Lo storico evidenzia alcune parole che secondo lui hanno una radice ellenica, come lykos ( greco ) lupus ( latino )... di mio mi pare che ci siano parole, come " testa " che portano una somiglianza notevole, cephalus ( latino ) kephalḗ ( greco )... oppure psyche, è uguale per greco e latino.
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 02:52) 
    Bè io basandomi sui racconti di Plutarco, ne deduco che c'è una discendenza greca. Lo storico evidenzia alcune parole che secondo lui hanno una radice ellenica, come lykos ( greco ) lupus ( latino )... di mio mi pare che ci siano parole, come " testa " che portano una somiglianza notevole, cephalus ( latino ) kephalḗ ( greco )... oppure psyche, è uguale per greco e latino.

    Bé si trovano somiglianze perché tanto il latino quanto il greco sono lingue indoeuropee, appartengono alla stessa famiglia e hanno un antenato linguistico comune.

    Quanto al mito/storia di Remo e Romolo consiglio "La nascita di Roma" di A. Carandini e "La leggenda di Roma" Vol. 1 a cura sempre di A. Carandini.
     
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    Da un lato ci sono parole simili in diverse lingue in quanto, come Chipko ha giustamente osservato, esse hanno un'origine comune, dall'altro ci sono i prestiti, parole di una lingua adottate in un'altra. In nessuno dei due casi ne consegue che i parlanti di una lingua derivino dai parlanti dell'altra.
    Plutarco, certo importante, non è comunque fonte storicamente ineccepibile e le sue informazioni ed interpretazioni vanno vagliate con prudenza. Non va dimenticata la distanza temporale tra gli eventi della fondazione di Roma e Plutarco, sono almeno otto secoli!

    Edited by dceg - 5/8/2019, 16:00
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 02:52) 
    di mio mi pare che ci siano parole, come " testa " che portano una somiglianza notevole, cephalus ( latino ) kephalḗ ( greco )... oppure psyche, è uguale per greco e latino.

    I vocabolari che ho potuto consultare non riportano in latino né cephalus, né psyche. Dove li hai trovati?
     
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    CITAZIONE (dceg @ 5/8/2019, 15:59) 
    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 02:52) 
    di mio mi pare che ci siano parole, come " testa " che portano una somiglianza notevole, cephalus ( latino ) kephalḗ ( greco )... oppure psyche, è uguale per greco e latino.

    I vocabolari che ho potuto consultare non riportano in latino né cephalus, né psyche. Dove li hai trovati?

    Anche se ci fossero queste parole sono chiaramente calchi dal greco, come indicano le lettere PH e Y usate appunto in genere per traslitterare in latino parole originariamente greche.
    Ricordo comunque che l'italia colta (quella degli autori latini appunto) era perfettamente bilinguista, conosceva tanto il latino quanto il greco.
     
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    Entrambi i termini comunque sono attestati solo come nomi propri di personaggi mitici ad esempio in Ovidio e Apuleio, con evidente riferimento alla mitologia greca, non come sostantivi.
    Condivido in pieno quanto osserva Chipko.
     
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    Ok... siete senza dubbio più esperti di me quindi mi astengo dal ribattere. Dopotutto io mi basavo solo su quanto detto da Plutarco.

    Ci sarebbe, volendo, un' altra prova che i romani erano di discendenza ellenica... ovvero, che inizialmente combattevano alla maniera degli opliti greci. Questa informazione l'ho sentita da numerose fonti. Tutte le città di discendenza ellenica avevano questo stile di combattimento a dirla tutta. Comunque è noto che negli scambi commerciali che avvenivano nel foro boario, affluivano anche molti greci, o discendenti di coloni greci. Può essere che i romani comperassero armi e armature proprio da loro, copiandone l'aspetto militare.
     
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    Chipko ha indicato due libri sulle origini di Roma. Sarebbe consigliabile consultarli, sono di uno studioso assai affidabile, e vedere quel che si trova lì in proposito, prima di lasciarsi andare a ipotesi.
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 18:32) 
    Ok... siete senza dubbio più esperti di me quindi mi astengo dal ribattere. Dopotutto io mi basavo solo su quanto detto da Plutarco.

    Ma no, ma no, il forum è un luogo dove confrontarsi. Ogni contributo e opinione è ben accetto.

    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 18:32) 
    Ci sarebbe, volendo, un' altra prova che i romani erano di discendenza ellenica... ovvero, che inizialmente combattevano alla maniera degli opliti greci. Questa informazione l'ho sentita da numerose fonti. Tutte le città di discendenza ellenica avevano questo stile di combattimento a dirla tutta. Comunque è noto che negli scambi commerciali che avvenivano nel foro boario, affluivano anche molti greci, o discendenti di coloni greci. Può essere che i romani comperassero armi e armature proprio da loro, copiandone l'aspetto militare.

    Non dubito che tu possa averlo letto su diversi libri, è stata un'opinione molto diffusa in un certo periodo. Ad esempio gli stessi miti latini per lungo tempo sono stati ritenuti di derivazione greca.
    Carandini (archeologo) e diversi esperti nella comparazione del mito hanno approfondito molto la questione (e la loro opinione è che i latini fossero autoctoni, così come i loro miti). Se ti interessano le fonti antiche il secondo libro che ho indicato (quello sul mito) dovrebbe piacerti molto.
    Il primo è forse eccessivo e quasi specialistico (in genere uno se lo pippa per superare un esame, non esattamente per diletto), diciamo che è poco divulgativo
     
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    La verità esatta, non la sapremo mai probabilmente. Anche nell' immaginario comune, diciamo, ci sono alcune somiglianze che fanno pensare... parlo ad esempio del vestiario ( la toga non era l' abito anche dei nobili greci? ). Oppure la pesante corazza di bronzo che portavano i centurioni e i comandanti, non era la stessa dei greci antichi? D'altronde però bisogna dire che usi e costumi possono benissimo trasmettersi per via commerciale. Di certo i primi romani non avevano i fabbri capaci di forgiare quel tipo di armatura... significa che le comperavano da qualcuno.
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 21:19) 
    La verità esatta, non la sapremo mai probabilmente.

    Bé sì, però si può approfondire e scartare o consolidare ipotesi.

    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 21:19) 
    Anche nell' immaginario comune, diciamo, ci sono alcune somiglianze che fanno pensare... parlo ad esempio del vestiario ( la toga non era l' abito anche dei nobili greci? ). Oppure la pesante corazza di bronzo che portavano i centurioni e i comandanti, non era la stessa dei greci antichi? D'altronde però bisogna dire che usi e costumi possono benissimo trasmettersi per via commerciale.

    In epoca storica (ovvero da quando c'è la scrittura) è innegabile il fascino esercitato dalla cultura greca presso i romani.
    Ora non ricordo quale autore latino lo disse ma la citazione era pressapoco così "non possiamo più scrivere nulla di nuovo perché i greci hanno già scritto tutto".
    Quindi molte di queste somiglianze (tramandateci appunto in epoca storica) sono facilmente spiegabili da questo indiscusso fascino.
    Mentre invece andando ad indagare (come Carandini fa) ciò che rimane della cultura latina prima che la cultura greca esercitasse un così grande fascino su di essa si scopre tutto un mondo assolutamente originale e indipendente.

    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 5/8/2019, 21:19) 
    Di certo i primi romani non avevano i fabbri capaci di forgiare quel tipo di armatura... significa che le comperavano da qualcuno.

    Ma quali primi romani (cioè a che periodo ti stai riferendo)? Il punto è che Plutarco e Polibio descrivono al massimo i Centurioni dell'età repubblicana non certo quelli di più di 300 anni prima di età regia. L'età regia (e la fondazione di Roma) non sono collocati in epoca storica, non ci sono cioè fonti scritte per quell'epoca.

    P.S.
    Io comunque non sono affatto un esperto del periodo romano. Lavori Archeologici (che è un po' che non vedo) è sicuramente il più ferrato qui.
     
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    CITAZIONE (mr.chipko @ 5/8/2019, 21:35) 
    Ma quali primi romani (cioè a che periodo ti stai riferendo)?

    Parlo di quelli poco dopo i tempi di Romolo... da molte parti leggo che combattevano in formazione a falange e portavano pesanti armature e scudi come gli opliti greci. Proprio per questo furono sconfitti da Brenno, perchè troppo lenti e immobili in battaglia, questo viene spiegato pure da Plutarco o forse mi sbaglio... non ricordo.

    A quei tempi cmq non c'erano ancora i centurioni, scusa per l' errore. Ma a me non pare un caso che avevano una tale somiglianza coi greci nel combattere, sempre che sia accertato ( perlomeno vedo che molti siti internet dicono cosi ). Camillo comunque cambiò tutto, compreso l' equipaggiamento...
     
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    CITAZIONE (davemustaine_88 @ 6/8/2019, 19:35) 
    ( perlomeno vedo che molti siti internet dicono cosi )

    Quanto siano affidabili i siti internet resta sempre dubbio, anche perché vi è spesso la tendenza a ripetere senza controllo critico quanto affermato altrove. Importante è vedere se le affermazioni sono confortate da richiami alle fonti e indicazioni bibliografiche accertabili e corrispondenti allo stato attuale degli studi.

    Il riferimento alla falange macedone è di Livio, che però non parla di derivazione ma di somiglianza

    cfr. Livio, Ab Urbe condita libri, VIII, 8, 3: Clipeis antea Romani usi sunt, dein, postquam stipendiarii facti sunt, scuta pro clipeis fecere; et quod antea phalanges similes Macedonicis, hoc postea manipulatim structa acies coepit esse: postremi in plures ordines instruebantur *)

    Qui una traduzione italiana.

    *)www.thelatinlibrary.com/livy/liv.8.shtml#8

    Edited by dceg - 6/8/2019, 23:33
     
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